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Autore: hp_in_my_heart    26/02/2013    4 recensioni
Già, non era sua moglie, non avrebbe mai potuto esserlo, anche se lui lo avrebbe voluto, ma lei aveva sposato un khal signore dei Dothraki, Drogo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jorah Mormont
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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A red and black hope digs this old soul.

Salve a tutti! eccomi anche qui con una storia partecipante al contest di MedusaNoir che trovate qui: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10402888&#idm121195991 Per le altre note, ci vediamo in fondo! Stava lì, ritto in piedi anche se il peso dell'armatura lo stava sfiancando, e anche il sonno stava facendo la sua parte; non dormiva molto, dovendo stare a guardia della sua regina. Non poteva appoggiarsi da nessuna parte, visto che si trovava davanti alle falde di stoffa che chiudevano la tenda, e un minimo movimento avrebbe potuto farlo rotolare all'interno, magari interrompendo senza alcuna grazia e preavviso qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere. La sua regina – no, lei era khaleesi adesso, doveva ricordarselo – era di una bellezza disarmante. Non avrebbe mai avuto nessuna speranza con lei, un semplice cavaliere, oltretutto molto più vecchio, non poteva sperare di sposare una regina... no, khaleesi. Doveva chiamarla così, adesso.
Già, non era sua moglie, non avrebbe mai potuto esserlo, anche se lui lo avrebbe voluto, ma lei aveva sposato un khal signore dei Dothraki, Drogo. Sarebbe stato lui a... no, non voleva neppure pensarci. Perchè, ogni volta che permetteva ai suoi pensieri di incanalarsi verso questo argomento, sentiva un qualcosa che ruggiva dentro di lui unito ad dolore insopportabile, simile in un certo qual modo a quello di tagli inferti da un arak o da una spada di acciaio di Valyria in tutto il corpo, e specialmente sul cuore, dal nome di Daenerys impresso a fuoco.
Ecco, questi pensieri lo facevano sembrare un povero vecchio melodrammatico e melenso. Fu strappato bruscamente dalle sue riflessioni da un colpetto sul braccio datogli da Doreah, uscita qualche istante prima dalla tenda. Non avrebbe mai potuto vederla arrivare, dato che dato che dava le spalle all'entrata, perciò sussultò un poco, non perchè vederla fosse per lui particolarmente eccitante, sebbene gradito in quanto era l'unica altra occidentale che non fosse una Targaryen, quanto perchè era stato colto di sorpresa.
“Milord... Khaleesi ti ha mandato a chiamare. Se sarai così gentile da seguirmi...” disse, senza concludere la frase.
Jorah Mormont si limitò ad annuire, per poi seguirla all'interno della tenda. Individuò immediatamente Daenerys avvolta nella pelle del leone bianco, sdraiata su un mucchio di cuscini, che sorrise appena lo vide entrare. Gli fece cenno di avvicinarsi e lui, rispettosamente, andò ad inchinarsi ai suoi piedi. Lo fece alzare con un altro cenno della mano, poi si alzò a sua volta.
All'improvviso, veloce come un battito di ciglia, senza dire una parola, Daenerys poggiò le labbra sulle sue. “Cos'era questo?” Chiese, stupito, il cavaliere.
“Bè, probabilmente si potrebbe chiamare bacio, immagino.” Fu la pronta risposta della regina.
“Già, ma perchè?”
“Non ti basta?”
“Mi basta. E mi basterà per sempre.” Rassicurata dalla risposta positiva di Jorah, Dany mosse un passo verso il cavaliere, che, avendo compreso le sue intenzioni, le si avvicinò a sua volta stringendola tra le braccia per poi darle un bacio, ma un bacio di quelli veri, che cresce pian piano. Ci volle poco perchè si sdraiassero insieme sui cuscini sui quali era sdraiata Dany e rimanessero abbracciati per un po', così, senza fare niente tranne guardarsi negli occhi e darsi qualche bacio a stampo di tanto in tanto. Fu ser Jorah a prendere in mano la situazione, cingendole la vita con le braccia per poi portarla sotto di sé.
E fu sempre ser Jorah, con il corpo scosso dall'adrenalina del momento, a iniziare a spogliarla, abbassandole la testa del leone, mentre seguiva ogni stato d'animo che traspariva dal volto di lei, con gli occhi resi scuri dal desiderio.
A questo punto anche Daenerys si decise a muoversi – infatti, fino a quel momento era rimasta immobile sotto di lui per la sorpresa – e cominciò a slacciargli il mantello e, una per una, tutte le fibbie che tenevano insieme l'armatura del cavaliere, ad un ritmo lento che lui non aveva intenzione di sopportare. Slacciò da solo le ultime fibbie e aprì la pelle del leone di Daenerys, che gli tolse le brache e il gilet tipico dei dothraki che portava sotto l'armatura da quando viveva nell'accappamento del clan di Drogo.
Ser Jorah si sistemò meglio sopra di lei, facendo forza con le braccia sui cuscini ai quali entrambi erano sdraiati per non pesarle addosso.
Dopo un tempo che ad entrambi parve interminabile, lui si abbassò su di lei per lasciarle una scia bollente di baci, partendo dalla fronte per scendere sempre più giù, fermandosi al suo ventre. I loro gemiti e sospiri erano gli unici rumori che riempivano la tenda.
Dany alzò di poco il capo e lo baciò di nuovo sulle labbra, mentre gli accarezzava il petto, strappandogli gemiti di piacere. Continuarono così per un po', finchè ser Jorah non trovò il coraggio di andare oltre, arrivando al centro della sua femminilità. Rimase dentro di lei finchè entrambi, esausti, vennero, gridando ciascuno il nome dell'amante.
Si distesero sui cuscini, ma lui non riuscì ad addormentarsi, neppure con il rassicurante calore del corpo di Dany, che aveva poggiato la testa sul suo petto. Gli sembrava di sentire il suo nome rimbombare nel cervello, gli parve addirittura che qualcuno lo scrollasse...
Aprì gli occhi di scatto, senza ricordarsi di averli chiusi. Gli ci volle qualche minuto per capire dove si trovasse; era appoggiato alla tenda in una strana posizione. Forse era stata quella ad avergli impedito di cadere all'interno. Aveva sognato...
Non era successo nulla, aveva solo fatto l'ennesimo sogno su Daenerys.
Scrollò energicamente la testa per snebbiarla, e solo quando ebbe finito si concentrò su chi lo aveva svegliato; con sua grande sorpresa si trattava di Doreah, proprio come nel sogno.
“Milord... mi spiace molto averti svegliato, ma khaleesi desidera parlarti. Dice che è una cosa della massima importanza...”
Il cavaliere si fermò un attimo a riflettere. Sarebbe stato così assurdo credere che quello che aveva sognato stesse per avverarsi?
Probabilmente sì... Ma la priorità, al momento, era scoprire cosa volesse la sua regina. Del dolore che avrebbe provato se avesse scoperto di essere solo un illuso, se ne sarebbe preoccupato più avanti.
Bè, che dire... A mio parere è una schifezza, ma lascio i pareri a voi!

  
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