Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: VeNoBa    26/02/2013    1 recensioni
ATTENZIONE, SPOILER!! Ipotetico ultimo capitolo di Vampire Knight: la battaglia fra gli hunters e i vampiri si è conclusa e Kaname ha deciso di sacrificare se stesso per forgiare le armi anti-vampiro...restano Yuuki e Zero...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti! Dopo aver letto l'ultimo capitolo di VK e dopo aver saputo che a maggio la serie finirà, mi sono dilettata ad immaginarmi un ipotetico finale :) Vedremo se poi ci avrò azzecato o no, ehehe XD PS: per tutti quelli che seguivano l'altra mia FF su VK, sono molto dispiaciuta di non essere riuscita a finirla, ma purtroppo ho problemi di tempo XD Comunque, chissà, magari prima o poi la finirò :p Fatemi sapere cosa ne pensate di questa, e magari anche qual'è la vostra opinione sul finale del manga che abbiamo seguito con passione per anni! Buona lettura!! ^^

LA FINE DI OGNI COSA


La grande battaglia fra hunters e vampiri era giunta a termine, con innumerevoli perdite…la stirpe dei purosangue era finita, ormai, Yuuki Kuran era l’unica rimasta. Kaname Kuran , il capostipite, si era sacrificato per forgiare nuove armi anti-vampiro e sterminare la sua stessa razza.

Yagari, Cross, Kaito…erano tutti morti. Il futuro Presidente dell’Associazione, Zero Kiryu, camminava in mezzo alle ceneri e ai cocci di un’Associazione che ormai non esisteva più.

Era ferito, stanco, e stringeva ancora, con forza, la sua compagna di battaglia: Bloody Rose.

Sentiva delle voci provenire da poco lontano; si era allontanato, non era abbastanza in sé per poter vedere degli esseri umani. Il raggi del sole di un’alba appena sorta, flebili, colpivano il suo viso, il suo corpo…alzò gli occhi al cielo e vide che era di un turchese-rosato. Fece un respiro profondo, un respiro ancora intriso di sangue e morte.

Ad un tratto, udì dei passi provenire dalla sua destra. Si voltò…

Una Yuuki con il viso stravolto e ancora ben stretta in mano Artemis, si stava avvicinando. Era ferita, sporca, i suoi vestiti erano logori…si fermò a circa due metri da Zero.

Lui non si mosse…lei neanche. Si limitarono a guardarsi, in attesa.

“Heart beats fast. Colors and promises…how to be brave? How can I love, when I’m afraid to fall?”


Yuuki era consapevole di stare tremando, parecchio, ma non voleva darlo a vedere. Lo sguardo di Zero era così triste…che le veniva da piangere. Non le uscivano le parole di bocca. Era ancora sotto shock per quanto appena successo: era stata lei stessa a finire Kaname e ad esaudire il suo desiderio di diventare la nuova matrice, gettando il suo cuore nella fornace. Questa era la promessa che i fratelli Kuran si erano scambiati, la notte in cui Yuuki era tornata da Kaname, dopo aver cancellato la memoria a Zero.

Aveva supplicato Kaname di non arrendersi, di non sacrificarsi, aveva addirittura tentato di fare di lui un umano, sacrificando la sua stessa vita, sarebbe stata disposta a restare con lui per sempre, se questo fosse bastato ad evitarne la morte. Ma lui aveva capito tutto, molto prima di lei. E non avrebbe permesso che lei si sacrificasse per lui, lui…che l’aveva amata così tanto.

La ragazza prese a tremare più forte, cercando di trattenere le lacrime. Artemis le scivolò dalle mani, così come un singhiozzo involontario scivolò dalla sua bocca.

Zero la guardava, senza avere il coraggio di fare un passo verso di lei…era come immobilizzato, con ancora l’immagine di lei che tagliava la testa a Kaname davanti agli occhi. Il dolore di Yuuki era palpabile, quasi concreto, e lui lo percepiva forte e chiaro, come se fosse suo; avrebbe voluto togliere quel dolore dal suo petto, per metterlo nel suo, e non vederla più con quell’espressione contrita sul volto.

Yuuki sentiva una forte stretta al torace, le bruciavano gli occhi…guardò Zero: sanguinava, dentro e fuori, era a pezzi…ce l’aveva messa tutta per non coinvolgerlo, per non farlo soffrire, per dargli una seconda chance di avere una vita serena. Era arrivata al punto di cancellargli dalla memoria tutti i ricordi che aveva di lei…e, nonostante tutto, l’aveva tradito e ferito per l’ennesima volta.

Le ginocchia della ragazza cedettero automaticamente e si ritrovò accovacciata a terra, le mani piantate sul terreno, gli occhi bassi.

“Perdonami” disse, con voce strozzata.

Zero non rispose. Seguì un lunghissimo minuto di silenzio…dopodiché, finalmente, parlò:

“Io ti amo” disse, semplicemente.

Yuuki alzò lo sguardo. Le lacrime che aveva cercato di trattenere così a lungo presero a scenderle sul viso, senza che lei riuscisse a fermarle.

Lui le voltò le spalle e, con passo sicuro, fece per tornare da dove era venuto. Lei rimase a guardare la sua figura di spalle, per un secondo.

“But watching you stand alone, all of my doubt, suddenly goes away, somehow. One step closer…”


Il suo cuore era come se avesse miracolosamente ripreso vita, prese a battere all’impazzata e, nell’udire quelle parole, si sentì felice come mai lo era stata prima di allora. Fu un secondo di abbagliante, totale e luminosa felicità.

Si asciugò il viso e si rialzò in piedi, prendendo un respiro profondo, per poi urlare:
“Zero!!!”

Il ragazzo si fermò, ma senza voltarsi.

Nella testa di Yuuki si susseguivano una serie d’immagini del loro passato, come al ballo mascherato in cui si erano baciati, e più pensava al suo viso, alla sua voce, al suo cuore così grande, più le lacrime risalivano, desiderose di scendere copiose. Il pensiero che avrebbe potuto non rivederlo mai più, se quel giorno fosse morta, le faceva mancare il respiro.

Prese a camminare, velocemente, per raggiungerlo. Lo sorpassò, parandosi davanti a lui.

Zero la guardava, tutto serio, senza permettere al suo viso di tradire la ben che minima emozione. Erano anni che si era reso conto di provare per Yuuki quanto le aveva appena detto…e si era odiato, spesso, per non avere mai avuto il coraggio di dirlo a voce alta. Però, ormai era tutto finito, tutto perduto, non aveva più nulla da perdere…quindi poteva anche dirlo. L’amava. L’aveva sempre amata…e questo non era mai cambiato. Aveva lottato contro questo sentimento, l’aveva negato a se stesso, ma era stato tutto inutile. L’amava…l’avrebbe sempre amata, a prescindere da tutto. Tanto valeva che anche lei lo sapesse.

Yuuki lo guardò dritto negli occhi, posandogli una mano sul collo, proprio dove stava il suo tatuaggio. Dopodiché, alzò il braccio sinistro, mostrando a Zero il braccialetto.

“Non sono mai riuscita a toglierlo…era un segno, avrei dovuto capirlo. Dopotutto è solo un braccialetto, eppure, tutt’oggi, non sono ancora riuscita a separarmene”

Lui le prese la mano sinistra, poggiandola sul suo petto.

La ragazza poteva sentire il battito del suo cuore…era il solito: faccia inespressiva, ma animo tsuname…

“Ricordi quando ti ho detto, dopo il ballo, come avrei voluto che fossero le cose?” chiese lei.

Zero annuì.

“Tu mi hai risposto…che se non fossimo stati quelli che siamo, non ci saremmo mai neanche incontrati”

Strinse con forza la mano di lui.

“Il pensiero di restare sola per l’eternità, adesso, impallidisce se messa a confronto a una possibile vita in cui tu non ci sei…mi dispiace di averci messo così tanto, a capirlo. Io vorrei…vorrei che tu mi permettessi di stare con te…se ancora mi vuoi”

“Io morirò, Yuuki…molto prima di te. E tu resterai sola” disse Zero.

Yuuki gli sorrise, mentre due calde lacrime le scendevano lungo le guance.

“Io voglio che tu sia felice…e anch’io voglio esserlo, ma non posso, senza di te. Mi sta bene passare insieme poco tempo…ma ne abbiamo già perso così tanto che non voglio più sprecarne. So di essere una traditrice, di non meritarmi il grande cuore che hai da offrire…però…ci ho messo così tanto tempo a capire che sei tu quello che voglio che non posso immagine come sarebbe non averti più, non sapere che sei mio”

Prese a singhiozzare, ma anche a ridere, come se quello che stava per dire le riempisse così tanto il cuore di emozione da non riuscire a contenerla.

“Zero…io ti amo…ti amo…da morire…”

Yuuki prese a piangere ancora più forte. Si sentiva sollevata, come se si fosse liberata da un peso…finalmente aveva avuto il coraggio di dire a Zero quello che aveva sempre negato anche a se se stessa: il suo immenso amore per lui. Era giunta alla conclusione che anche se erano diversi, anche se non si erano capiti, si erano feriti, traditi, respinti…alla fine, nonostante restassero comunque hunter e pureblood…rieccoli lì. Stringendo la mano di Zero, sentiva che in quella stretta c’era tutto ciò che aveva sempre desiderato.

“I have died everyday, waiting for you. Darling don’t be afraid, I have loved you for a thousand years…I’ll love you for a thousand more”


Zero sentii la stretta sulla Bloody Rose allentarsi, finché la pistola non ricadde a terra, con un suono sordo. Passò la mano libera attorno alle spalle di una Yuuki ancora piangente e la strinse delicatamente a sé, senza lasciarle la mano.

In quell’istante, qualcosa sfiorò il viso di entrambi; una voce, flebile, sottile, che solo loro due erano in grado di sentire, sussurrò: “Goal”. Per Zero, era la voce di Ichiru, per Yuuki era quella di Kaname.
  
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