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Autore: KuroiHana    27/02/2013    3 recensioni
Una Shinigami.
Un umano.
Una serie di lettere. Un racconto. Dei ricordi.
Rukia ricorderà, tramite una serie di lettere, la sua storia con Ichigo, mentre aspetta la sua esecuzione.
Troverà mai, Ichigo, queste lettere?
-Ambientata durante la prima saga-
Caricata per Rosalie♥
-Pairing: IchiRuki-
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inoue Orihime, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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PAGE08_Luci del paradiso
 
 
 
E se mi manchi..
 
E' solo perché ti ho avuto.
 
 
E ti ricordo ancora;
E ti ricorderò sempre, anche dopo la morte.
 
 
 
Questa è l'ottava pagina Ichigo... ne serviranno ancora..
 
Probabilmente ti arriveranno dopo la mia mia morte;
 
Ma, hey, non essere mai triste, stolto.
 
Sono morta amandoti.
 
 
~
 
 
 
 
 
 
 
"Tu...Tua madre? Masaki?" Rukia lo guardò
 
Ichigo sorrise "Andremo alla sua tomba, te la presenterò" La guardò, poi le accarezzò la mano di Rukia "Ci sei già stata al cimitero, no?"
 
"Si ma..." 
 
"Niente ma." la guardò
 
La shinigami sorrise e si alzò a sedere.
 
"Ho capito, stolto" Disse alzandosi dal letto "Cambiamoci e andiamo!"
 
"Si, ma non vorrai andarci lercia! Vai a farti un bagno" Disse il pel di carota, alzandosi e prendendola in braccio
 
"Ichigo, mettimi giù!" Disse lei, dimenandosi. "Dai, Ichigo, seriamente!"
 
Lui rise e la mise giù, davanti alla porta del bagno.
 
Non c'era un solo rumore, tutti dormivano ancora.
 
"Che ne dici... se, per.. per risparmiare tempo facessimo...facessimo.." Si grattò la testa, imbarazzato.
 
"Il bagno insieme?" Disse la shinigami ridendo "Certo, chissà cosa c'è di tanto imbarazzante" 
 
Ichigo la guardò "Vado.. a riempire la vasca, dopodiché te la lascio bella piena e ti lascio entrare per prima"
 
"Cosa c'è, ti vergogni?"
 
"N-no, ecco.. Io.. veramente.." Disse balbettando un po' "Ecco.."
 
Rukia rise un po', poi si avvicinò e lo baciò dolcemente "Sei così carino"
 
Ichigo arrossì, poi entrò in bagno, chiudendo la porta.
 
Lei continuò a sorridere, mentre poggiava la schiena sulla porta.
 
"Sai Ichigo.. Penso che dovresti entrare prima tu."
 
"Mh, lo penso anch'io" Rispose.
 
Come sottofondo si sentiva lo scrosciare dell'acqua.
 
Rukia chiuse gli occhi "Pensi che il discorso di ieri sera..."
 
"Sia stato utile?" Disse lui, togliendole le parole di bocca: Si sentiva il frusciare degli abiti di Ichigo, e la mora poteva benissimo immaginarlo mentre si toglieva i vestiti. Divenne subito rossa.
 
"Mh" Annuì Rukia
 
Si sentì il rumore dell'acqua smossa "Vieni qui" 
 
La Shinigami aprì timidamente la porta;
 
C'era molta schiuma, il che avrebbe reso il tutto molto meno imbarazzante e tutto più romantico.
 
Lei si avvolse in un asciugamano, levandosi piano gli abiti da dietro Ichigo, il cui battito aumentò.
 
"Allora?" Disse Rukia, passando vicino al pel di carota "Non parli più?"
 
Rukia si immerse con l'asciugamano, che poi abbandonò una volta coperta dalla schiuma.
 
Ichigo la guardò, posizionata proprio davanti a lui: Le loro gambe erano incrociate, le loro guancie in fiamme, i loro cuori impazziti.
 
Lei aprì piano gli occhi "E' stato utile a qualcosa, per te, Ichigo?" 
 
Lui, invece, li chiuse "Penso proprio... penso proprio di si"
 
Rukia sorrise, abbandonando la testa all'indietro, lasciando scappare dalla sua bocca un sospiro rilassato.
 
"E per te?" Disse, prendendole il polso
 
"Mh?" Disse, non aprendo gli occhi, mentre il ragazzo la faceva accomodare con la schiena sul suo petto "Che intendi?"
 
"Non sei ancora sicura che io ti ami?" Disse, accarezzandole una guancia.
 
"Sei uno stolto" sorrise "Sono sicura... che mi ami, adesso" aggiunse, abbandonando la testa sul petto di Ichigo.
 
A sua volta, lui le prese di nuovo la mano, versando un po' di bagnoschiuma sul suo braccio, insaponandola piano. "Ne sono felice" Disse, sorridendo.
 
"Ichigo io" Disse, intrecciando le sue dita con quelle del ragazzo "Io, penso di amarti davvero... Ma quello che ho detto, è vero: Io, non so fin quanto potrò rimanere qui, essere la tua ragazza, essere un'umana, una persona viva" Sospirò un poco "Io, non posso darti nulla, oltre la consapevolezza del mio amore nei tuoi confronti" concluse, in una smorfia triste.
 
Ichigo le prese il mento "Non pensarci" le lasciò un bacio dolce sulle labbra "Non pensarci. Ora sei qui, fra le mie braccia. Non conta nient'altro." La baciò un'altra volta, questa volta con più sentimento "So.. so che non potrai darmi dei figli o che so io... Ma adesso non importa, Rukia" 
 
Rukia lo abbracciò e gli lasciò un lungo bacio sulle labbra.
 
Ichigo si staccò e le sciacquò i capelli, insaponandoli e lavandoglieli.
Rukia si sentiva coccolata come non mai.
 
Il ragazzo finì di sciaquare i capelli di lei, che decise di fare lo stesso con i capelli di lui.
 
"Hai sicuramente dei capelli particolari, ma sono bellissimi" Disse, sorridendo.
 
"Tu... tu sei veramente bellissima" Disse, baciandola poco. Lei arrossì e gli donò uno splendido sorriso.
 
 
Dopodiché, Ichigo abbassò gli occhi e le accarezzò piano una spalla "Sei veramente, perfetta" disse baciandogliela dolcemente.
 
Rukia sorrise ancora "Anche tu" poi si alzò, coprendosi pudicamente il seno con le braccia "Meglio se usciamo" 
 
Ichigo sorrise, uscendo anche lui, coprendosi subito con l'asciugamano.
 
Poi, ne prese un'altro e ci avvolse una tremolante Rukia, tenendole le spalle.
 
Rukia sorrise, abbracciandolo.
 
 
 
 
~
 
 
 
"Cosa?" Disse Isshin, guardandoli.
 
"Oh, vecchio, non rompere" Rispose Ichigo, prendendo una cucchiaiata di cereali
 
"Cosa vuol dire che non andate a scuola?"
 
Rukia abbassò le ciglia, mentre gustava un buon caffè
 
"Voglio" cominciò il ragazzo, serio "Voglio portarla alla tomba di mamma" concluse, guardando il padre, che assunse un'espressione seria, mai vista prima.
 
"Ho capito... se è così, fallo pure" Rispose il padre, sorridendo.
 
"Papà, puoi venire un attimo con me?" Disse, alzandosi
 
Isshin lo seguì, con aria curiosa.
 
"Devi dirmi qualcosa di serio? Non l'avrai mica messa-"
 
"Io penso sia quella giusta." Disse secco "Come hai capito che la mamma lo era?" 
 
"L'ho capito e basta. Fidati, se lo pensi, probabilmente è così Ichigo"
 
"E' proprio come la mamma: si sacrificherebbe per l'uomo che ama e non solo" Disse, sorridendo.
 
"Avrò dei bei nipotini allora, in futuro?" Disse Isshin sorridendo.
 
Ichigo assunse un'espressione intristita "Purtroppo no" disse.
 
Isshin lo guardò "Ah... beh, non fa nulla" Disse sorridendo "mi basta sapere che mio figlio è innamorato" Concluse, scompigliandogli i capelli.
 
Successivamente, vide Yuzu prendere per mano Rukia
 
"Dove andate?" Disse Ichigo, sorridendo alla sorellina.
 
"Rukia-chan mi sistema i capelli!" Disse battendo le mani.
 
Ichigo sorrise ancora "Posso venire a vedere anch'io?" Disse, chinandosi a guardare Yuzu
 
Yuzu annuì con la testolina, sorridendo.
 
Ichigo si rialzò e Rukia lo guardò, intenerita, prendendo la sua mano, stringendola.
 
"Andiamo, allora!"
 
Arrivati in camera di Yuzu, quest'ultima si mise seduta sul letto, guardando Rukia.
 
"Allora come li vuoi?" Disse, dolce, prendendo la spazzola.
 
"Mi fai le treccie?" Disse, battendo le mani 
 
Rukia la guardò "Hai i capelli un po' cortini, ma ci proverò"
 
Yuzu sorrise e Rukia le spazzolò i capelli.
 
Ichigo era sicuro, che, se mai fosse stato possibile avere dei figli, lei sarebbe stata la miglior madre possibile.
 
Poi, cominciò a farle le treccie e, a lavoro finito, disse a Yuzu di guardarsi allo specchio
 
"Ne, Rukia-chan! Sono bellissime, grazie!" Disse abbracciando Rukia.
 
Rukia, ricambiò l'abbraccio "E' stato un piacere, Yuzu-chan"
 
Poi Ichigo la prese per il braccio, intrecciando la mano con la sua.
 
"Yuzu, io e Rukia andiamo dalla mamma, ci vediamo tra poco, intesi?" Disse guardando Yuzu, che lo abbracciò subito.
 
"Salutami la mamma".
 
"Lo farò".
 
 
 
 
 
~
 
 
 
Ichigo aveva stretto la sua mano come mai, nel tragitto verso il cimitero.
 
La shinigami era sicura che doveva essere molto importante per lui, questo gesto.
 
Lei si allontanò un po', quando Ichigo si chinò sulla lapide, facendosi scappare una lacrima.
 
"Mamma" guardò la lapide, asciugandosi le lacrime 
"Dimmi, come te la passi?" accarezzò poco la lapide 
"Io" prese fiato "Io mi sono innamorato mamma" Disse, guardando la shinigami che si avvicinava poco.  
"Mi sono innamorato come tu hai fatto con papà, lei è magnifica mamma" un sorriso da bambino affiorò sulle labbra di Ichigo.
Rukia si avvicinò e lo cinse in un abbraccio tenero.
 
"Io la amo tantissimo; è la donna che aspettavo da una vita, ormai" Si girò e incrociò gli occhi con la Shinigami, che abbandonò la testa sulla sua spalla.
 
Rimasero un'altro po' in silenzio, poi il pel di carota avvicinò la sua mano a quella della dea, intrecciandola.
Alzarono entrambi lo sguardo, incrociandoli, mentre abbassavano piano le palpebre e davano il via a un dolcissimo bacio, dal sapore dolce-amaro.
 
 
Si staccarono e si alzarono -le mani ancora artigliate, i cuori palpitanti- sempre in silenzio, sempre con complicità.
 
"E' ancora presto, eh?" Ichigo strinse la presa sulla sua mano.
 
"Mh." 
 
"Qualcosa non va?" Si fermò, guardandola.
 
"Io" fece una piccola pausa "nulla. Tua madre deve mancarti molto, no?"
 
Il ragazzo sorrise "Si, ma è la forza che mi manda avanti ogni giorno, quella di renderla fiera di me"
 
"Già" lei sospirò piano "Vorrei anche io rendere fiero Nii-sama, ma non ne sono in grado"
 
"Io penso che lui sia fiero di te, a modo suo. Sono sicuro che sei un ottima Shinigami" Strinse di più la mano di lei.
 
"Ti amo."
 
 
 
 
~
 
 
E' la danza di questo nostro strano amore, a darci la forza.
 
L'effimera speranza, che, un giorno lontano, io sarò tua e tu sarai mio.
 
 
~
 
 
 
 
"Un giorno io" Il pel di carota prese fiato "Mi piacerebbe tanto sposarti"
 
La shinigami arrossì tantissimo "Sposare, me?"
 
"Già, ma sono solo i pensieri di un ragazzo di quindici anni"
 
Rukia si arrampicò per baciarlo: quando Ichigo la notò, la prese in braccio e la baciò.
 
 
La shinigami rise un po', poi si staccò.
 
"Viviamo in mondi diversi purtroppo" continuò a sorridere "Ma, chi lo sa"
 
"Verranno a prenderti, prima o poi?"
 
"Temo.. di si"
 
Ichigo l'abbracciò "Sai che ti difenderò con tutto me stesso?"
 
Rukia abbozzò un altro sorriso dolcissimo "Si"
 
"E lo accetterai?"
 
"No, lo sai"
 
Lui sorrise un po', poi la guardò.
 
"Lo sai che lo farò comunque?"
 
"Non pensiamoci ora" Rukia tornò seria e fredda, staccando la mano da quella di Ichigo.
 
"Che c'è ora?" 
 
La Shinigami non aprì bocca.
 
"Che c'è ora?!" Ripetè il ragazzo, leggermente sfastidiato.
 
"Non voglio pensarci." Alzò i suoi occhioni blu/viola verso Ichigo: erano leggermente lucidi.
 
 
"Quando succederà" Prese a parlare, Ichigo si avvicinò subito a lei, mentre si sedeva su una panchina "Voglio che tra di noi non ci sia mai un bacio d'addio." Lo guardò  "Voglio non voler ricordare il sapore delle tue labbra."
 
"Noi non ci diremo mai addio, Rukia" La guardò
 
"Si che lo faremo, tu continui solo a scappare da quel pensiero"
 
"Ti riporterò sempre indietro." Allungò la mano verso la sua guancia "Sei tutto quello che ho, non lasciarmi solo."
 
"Ichigo.. non puoi avvinghiarti a me! Hai Chad, Ishida, Keigo, Mizuiro" Guardò in basso "Inoue"
 
"Sei noiosa, nana" le diede uno schiaffetto sulla testa "Ho detto che amo solo te, cretina"
 
 
E lei amava quando tornava tutto ai vecchi tempi, quando un insulto era più imbarazzante di un bacio.
 
Quando combattevano fianco a fianco, mentre le loro anime si desideravano.
 
"E' una parola importante, quella." Disse, guardandolo.
 
"E con te la userò in eterno" 
 
Detto questo, Ichigo prese dolcemente la mano di Rukia, stringendola "Andiamo, torniamo a casa".
 
 
 
 
 
 
 
In lontananza, le nuvole, minacciose e prorompenti, si riunivano, coprendo il cielo blu.
 
Grigie, tristi...
 
Un temporale si avvicinava.
 
 
E un altro temporale era già iniziato, nel cuore della piccola Shinigami.
 
 
 
 
 
 
Strinse la mano di Ichigo forte, mentre non riusciva nemmeno a seguire i propri passi, figuriamoci quelli del compagno.
 
Sembrava assente: Gli occhi vacui, le mani tremolanti, lo sguardo fisso a terra, i piedi che continuavano a inciampare su se stessi.
 
All'improvviso, si ferma.
 
I piedi si bloccano, le mani, però, non smettono di tremare.
 
Lo sguardo fermo, verso l'asfalto nero, che le riempie gli occhi di oscurità.
 
Ichigo continua a camminare, ma si sente tirato indietro: Rukia non si muove.
 
 
"Hey?" La guarda un po'.
 
Lei però, continua a restare ferma.
 
"Hey, Rukia, che hai?"  Continua a guardarla, ma lei non risponde. E' ipnotizzata. E' bloccata.
 
"Rukia, ti ho chiesto cos'hai!" Stringe la presa.
 
All'improvviso, una goccia scende dal cielo.
 
E ne segue un'altra.. e un'altra ancora.
 
I capelli si bagnano, come le guance... e quelle mani incrociate, ma lontane.
 
 
"Ho paura" Rukia sussurra, non urla più.
 
Rukia piange, dentro di se,  non lo prende più a calci. 
 
 
Lei sa che una parola, può confinarla nell'oblio, di un pianto disperato e infinito.
 
Trattiene le lacrime, ma una parola, può liberare tutto.
 
 
 
Ichigo si avvicinò a Rukia, per sentirla meglio.
 
"Ho" non stacca gli occhi dall'asfalto "Ho paura"
 
Il pel di carota la guardò: Era davvero vicina, come non lo era mai stata.
 
E si sentì per la prima volta un uomo, in grado di proteggere la sua donna.
 
 
 
Non sarà più lei a proteggerti, Ichigo, ora tocca a te.
 
 
 
 
Ichigo arrossì, nel sentirla così vicina al suo corpo.
 
Gli era capitato molte volte di starle vicino, tanto da sentirsi parte di lei, ma stavolta era diverso: La sua anima, la sua bellissima e algida anima, era incatenata alla sua, in un abbraccio disperato; Poteva benissimo sentirla.
 
L'abbracciò davvero forte, per farle scordare tutto il dolore.
 
Ma Rukia non ricambiava, rimaneva con lo sguardo fisso sull'asfalto, gli occhi pieni di lacrime, la gola bloccata.
 
 
Allora il ragazzo si stacco un poco da lei, le alzò lo sguardo: Era traumatizzata.
 
"Che" le accarezzò il volto "Che ti prende? Di cosa hai paura?"
 
 
 
La shinigami provò ad aprire la bocca, ma l'unico suono che uscì, fu un gemito disperato, che seguì a un crollo, emotivo e fisico, della piccola Shinigami.
 
Cadde fra le grandi braccia del Ryoka, come una goccia di pioggia.
 
 
 
Note di Sclero C:
 
Saaaaaaaaaaaalve a tutti, Kuroi è tornata! 
Scusate se ci ho messo qualcosa come UNA VITA, ma avevo deciso di smettere di aggiornare u_u
Finirò questa storia e, probabilmente, caricherò anche quella che sto scrivendo adesso.
 
In questi giorni (chi è di Roma, lo sa) c'è il Roma Comics, quindi fino al quattro Marzo non avrò nemmeno il tempo di accendere il pc ;w;
(Maledetto il giorno in cui ho deciso di fare il cos di Toothiana/Dentolina)
 
Eh, Kuroi si sente tanto felice u_u 
 
Orsù recensite, stolti! 


Ps: Scusate per gli errori, in anticipo >O<
  
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