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Autore: JunJun    14/09/2007    9 recensioni
La vittima lottava per la sua vita.
Gridava, graffiava, picchiava, piangeva, aggrappandosi disperatamente ad essa.
L'assassino la guardava dall'alto, annoiato.
Lanciò un'occhiata all'orologio. Non mancava molto. Pochi secondi, probabilmente.

Capitolo 59 del manga, tentativo di introspezione su Light. Vagamente yaoi.
[SPOILER 7^ volume]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vittima lottava per la sua vita.
Gridava, graffiava, picchiava, piangeva, aggrappandosi disperatamente ad essa.

L'assassino la guardava dall'alto, annoiato.
Lanciò un'occhiata all'orologio.
Non mancava molto. Pochi secondi, probabilmente.

La vittima, frustrata, ricadde a terra in ginocchio.
Era inutile.
Strinse i pugni sul freddo pavimento, respirando affannosamente.
No, non poteva mollare. Non poteva finire così.
Non poteva!

L'assassino continuava a fissarla sadico, con la coda dell'occhio.
Pochi secondi, e quell'essere insignificante avrebbe smesso di infastidirlo.
Avrebbe smesso di annoiarlo, con le sue patetiche grida.
Patetico...
Solo questo era quell'umano, con le sue inutili chiacchiere sulla legge, sulla giustizia e sull'onestà:


Patetico.

La vittima provò a rialzarsi, ma ricadde ansimando.
"E' finita," disse una voce intorno a lui, dentro di lui.
Era vero.
Non voleva, ma non poteva farci nulla.
Quel nome era stato scritto sul Death Note.
E il Death Note non sbagliava mai.
Però... se solo ci fosse stato un errore...
Se solo il nome scritto fosse stato quello sbagliato...
Se solo ci fosse la possibilità che il Death Note potesse fallire...


"E' finita, Yagami Light," ripeté l'assassino, a mezza voce.


"NO!" gridò Light, disperato.
C'era ancora una speranza...
Ora era solo, ma se...
Se solo...
Se solo lui fosse sopravvissuto...
Se fosse entrato in quella stanza...
Se avesse aperto quella porta... e lo avesse visto...
Lui...
"Ah!"
Light sentì forze abbandonarlo.
Ricadde nel buio.
Di nuovo.
Qualcosa gli schiacciava il petto, impedendogli di respirare.



Un rumore di mesti passi proprio fuori dalla porta.
L'assassino sorrideva internamente, pregustandosi il finale.
Sapeva già cosa sarebbe successo.
Aveva predisposto tutto con cura.
Il suo piano stava andando esattamente come aveva previsto.
Nessuno avrebbe mai sospettato nulla.
Nessuno avrebbe mai saputo la verità.
Nessuno avrebbe mai capito che lì a terra, entro pochi secondi, Light Yagami sarebbe morto in preda al dolore più atroce.
Nessuno sarebbe mai venuto a conoscenza di quel brutale omicidio consumatosi proprio sotto ai loro occhi.
Il suo sorriso si allargò, diabolico.
"E' finita, Light-kun".



Light provò una fitta al cuore, ripiegandosi su se stesso.
Soffriva nel sentire simili parole.
Sapeva che lui voleva torturarlo.
E sapeva che ci stava riuscendo benissimo.
Strinse i denti, le lacrime che gli scorrevano giù per le guance.
Perché?
Perché le persone intorno a lui non lo vedevano?
Matsuda, Mogi...
Perché non lo uccidevano?
Perché non si accorgevano che lui stava morendo?
"TI PREGO!" gridò, con tutta l'aria che gli era rimasta nei polmoni.
Nessuno lo sentì.


"Quest'attesa è snervante," mormorò assorto l'assassino, gli occhi rossi che scintillavano.
"Hai proprio ragione..." annuì Aizawa, passandosi una mano fra i capelli.


Light ricadde a terra, boccheggiando.
Ciocche disordinate dei suoi capelli erano sparse scompostamente a terra.
Il suo viso pallido come quello di un cadavere, ed il suo respiro era sempre più flebile.
Moriva.
Gemette, perdendo le forze. I suoi occhi si svuotarono della luce.
Li fissò su quella porta, desiderando che si aprisse, che lui entrasse, che lo salvasse.
Era la sua ultima speranza.
Schiuse le labbra a fatica.
"T-Ti prego..." e tese le dita tremanti.


Il rumore di una chiave infilata nella serratura.
"E' tornato!"

"...non voglio cadere...".

"Si, dev'essere lui!".


"..a-aiutami..."


L'assassino rimase immobile nella sua posizione, seduto su quel morbido divano. Assunse un'espressione tesa e preoccupata.
Ipocrita.
La porta si aprì con un piccolo scatto.


Il cuore di Light dette un balzo.
"P-Papà...?"

Il signor Yagami stava fermo sulla soglia.
Lanciò uno sguardo ai presenti, poi chinò la testa.

Non se ne era accorto, realizzò Light.
Grosse lacrime cominciarono a scivolargli giù dalla guancia, precipitando a terra.
Lui non poteva sapere che suo figlio stava morendo.
Nessuno poteva accorgersene.
Nessuno poteva aiutarlo.
Nessuno, tranne Ryuzaki.
L...
Light lo sapeva, lui si sarebbe accorto di tutto.
Lui avrebbe capito. Lui lo avrebbe salvato.
Perché per lui, Ryuzaki era...
Ryuzaki era..

"Ryuzaki è morto," disse il signor Yagami, con voce piatta.



Light scattò in avanti e spalancò la bocca, perdendo il suo respiro.
Improvvisamente, non sentiva più dolore.
Si accasciò, l'ultimo briciolo di quella speranza che lo aveva spinto a lottare fino a quel momento ridotto in frantumi.
Chiuse gli occhi.
Smise di pensare.
Si dissolse così, nel nulla.
Nel nulla.


L'assassino scattò in piedi.
"Maledizione! Non può essere morto!"
"All'ospedale hanno fatto di tutto per salvarlo," soggiunse Yagami, "ma quando è arrivato era già troppo tardi...".
Strinse i pugni.
"...il suo cuore non ha retto".
"MALEDIZIONE!" gridò l'assassino, superando in tono e in angoscia ogni altro commento dei presenti.
Matsuda gli pose una mano sulla spalla come per consolarlo ma lui, usando il dolore come scusa, lo scansò via e si precipitò fuori dalla stanza.

Chiuse la porta dietro di sé e si gettò contro la parete del corridoio, ridendo sguaiatamente.
C'era riuscito!
Il suo piano aveva funzionato alla perfezione.
L'aveva ucciso...
Li aveva uccisi tutti!
E non provava nulla...
Rise ancora più forte.
Si, non provava nulla.
Niente più sensi di colpa.
Niente più sentimento.
Niente più amore.
Niente più vita.
Aveva ucciso la persona che amava.
Aveva ucciso sé stesso.
Aveva perso per sempre la sua umanità.
E conquistato l'accesso al mondo divino.
La sua risata vuota si spense nel silenzio, e le sue labbra si contorsero in una smorfia grave, seria.

Quel dannato Ryuzaki era morto.
Quel patetico Light era morto.
Ora non c'era più nessuno dietro di lui.
Ora c'era solo lui.
Kira piegò le labbra in un ghigno.
Lui,


Dio.



**************

Questo è il risultato dell'ascolto continuo ed ininterrotto da oggi pomeriggio di "In the hall of the Mountain King" suonata dagli Apocalyptica.
Non so perché, quando sento questa composizione non posso fare a meno di pensare a Kira.
The hall of the mountain king degli Apocalyptica é Kira!
Non mi aspetto che questa shot sia venuta bene (è un po' confusa e buttata giù in pochi minuti...), ma ci tenevo a scrivere queste righe, perché credo fermamente che Light Yagami sia morto con L.
Ma L amava lui o Kira..?

  
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