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Autore: harstatoos    27/02/2013    1 recensioni
-Dimmi un nome, Lou.- ordino.
-Nathan.- scatta.
-Sei veloce, però. Sei stato veloce come quando mi hai messo incinta, solo dopo cinque mesi che stavamo insieme.-
-Senti, non è colpa mia se il preservativo si è rotto.-
-Anche in quel caso era sempre la velocità.- dico scoppiando a ridere.
-Non è divertente, comunque Nathan ti piace?-
-Sì,e anche tanto. Ma tanto sono sicura che saranno due femmine.-
-No, tre donne in una casa, assolutamente no.-
-Istinto materno, caro Louis.-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I am already in love with them.


-Louis, porca puttana, ti ho detto di no.-
-Dai Jade, ti prego.-
-Louis, no! Sono incinta di sette mesi, di due gemelli, prossima al parto e non voglio assolutamente andare a fare una “romantica passeggiata al parco”. Sono una balena, e le tue fan sono dappertutto.- dico mettendo il broncio.
-Ma amore, questo pancione è il frutto del nostro amore, non devi preoccuparti degli altri. Le mie fan ti amano, ma mai come ti amo io. Solo per prendere un po’ d’aria, amore, ne hai bisogno. Sei incinta.- dice lasciandomi un bacio a fior di labbra.
Sbuffo.
-Va bene, va bene. Aiutami ad alzarmi ora.- mi appendo a lui e mi alzo lentamente. Mi fa male la schiena, ma in fondo, due bambini, non pesano poco.
-Andiamo.- mi esorta Louis.
Lo amo davvero tanto, stiamo insieme da un anno, dal giorno del mio diciottesimo compleanno, e sette mesi fa sono rimasta incinta. Non mi ha abbandonato quando gliel’ho detto, quando abbiamo scoperto che erano due, e non mi sta abbandonando nemmeno adesso che è ora di vedere i nostri pargoli. Secondo il dottore, dovrebbero nascere tra due settimane, e non vediamo l’ora.
Vogliamo abbracciarli, stringerli a noi, e coccolarli. Non abbiamo voluto sapere il sesso: sorpresa!
Usciamo fuori di casa e ci incamminiamo mano nella mano.
-Dimmi un nome, Lou.- ordino.
-Nathan.- scatta.
-Sei veloce, però. Sei stato veloce come quando mi hai messo incinta, solo dopo cinque mesi che stavamo insieme.-
-Senti, non è colpa mia se il preservativo si è rotto.-
-Anche in quel caso era sempre la velocità.- dico scoppiando a ridere.
-Non è divertente, comunque Nathan ti piace?-
-Sì,e anche tanto. Ma tanto sono sicura che saranno due femmine.-
-No, tre donne in una casa, assolutamente no.-
-Istinto materno, caro Louis.-
-Istinto materno un cazzo.- sbraita.
-Ehm Lou…-
-Sì, devo stare calmo, lo so, lo so, ma diventare padre mi preoccupa tremendamente. Se non sarò in grado? Se non sarò capace a prendermi cura di loro? E se-
-Lou…io…-
-Tu niente. Perché tu sarai perfetta, lo so. E-
-CAZZO ASCOLTAMI.- urlo.
-Scusa.- fa una faccia da cucciolo bastonato.
Gli accarezzo una guancia e lo bacio.
-Devi lasciarmi finire di parlare.- mormoro.
-Tu sarai un bravissimo padre, devi stare più calmo, ma dovevo dirti un’altra cosa.- continuo.
-Dimmi tesoro.-
-Devo fare la pipì.-
-Jade, ma l’hai fatta dieci minuti fa, a casa.- dice sorpreso.
-Non è colpa mia se sono incinta, e ora portami ad un bagno prima che me la faccia sotto.-
-Vieni c’è un bar lì.-
Attraversiamo la strada ed entriamo in un bar.
-Oh Lou, Lou voglio quella.- esclamo indicando una ciambella gigante.
-Vai in bagno.- dice.
-Me la compri?- chiedo facendo gli occhi da cucciolo.
Sospira.
-Alle quattro di pomeriggio? Una ciambella?-
-Va bene. Hai ragione. Scusi potrebbe dirmi dov’è il bagno?- domando al signore dietro il bancone.
-Certo.- risponde sorridendo dolcemente, indicando una porta in fondo alla sala, dove è attaccata una targhetta: toilette.
-Torno subito.- affermo avvicinandomi alla porta.
 
-Ecco fatto.- ritorno da Louis. Si gira sorridente con la ciambella in mano.
-E poi mi chiedono perché ti amo.- esclamo baciandolo dolcemente.
-Non posso far morire di fame la mia ragazza e i miei due bambini, cioè, parliamo delle mie ragioni di vita.-
Giuro che piango.
-Quanta dolcezza!-
Usciamo fuori dal bar e ci sediamo su una panchina.
-Sai- inizio addentando la ciambella- pensavo che io e te siamo sfigati. Insomma, solitamente si dovrebbe saltare una generazione.- mi guarda confuso.
Mangio un altro pezzo di quella delizia e continuo.
-Se tua mamma ha fatto due gemelle, allora il primo che avrebbe fatto i figli nella famiglia, non avrebbe dovuto avere i gemelli. Sono rare le volte in cui non si salta la generazione , e a noi è capitato.-
-Sono contento così. Io vi amo, lo sai.-
-Vi amo anche i- non riesco a finire la frase che sento un dolore lancinante al ventre.
Mi piego in due e subito Louis mi afferra.
-Jade, che c’è?- alzo la testa e leggo nei suoi occhi solo preoccupazione.
-Non lo s- un'altra fitta, questa volta più dolorosa. Mi sento bagnata, abbasso nuovamente il capo, e noto che i miei pantaloni sono bagnati.
-Louis, io…mi si sono rotte le acque.- dico. La pancia continua a farmi male.
-Cazzo, ok, chiamo un’ambulanza.- dice agitato.
 
Conclude la chiamata e mi stringe a se.
-Va bene, amore. Respira.- seguo il suo consiglio: inspira, espira, inspira, espira.
-Cazzo.- urlo per l’ennesima volta dopo una fitta più forte.
-Fanculo quando arriva questa fottuta ambulanza?- Louis perde la pazienza, e chiama un taxi che sta passando, con un fischio.
-Al St. Paul Hospital.- dice al conducente- e velocemente, gli si sono rotte le acque.-
-Amore, respira. Fai come me.- comincia ad inspirare ed espirare, e io cerco di seguirlo, ma questo dolore mi toglie il respiro.
Finalmente arriviamo, Louis mi prende in braccio, e mi porta dentro la struttura.
-Aiutatemi, vi prego, sta per partorire.- urla.
Subito dei medici si avvicinano e mi posizionano su una barella.
-Va bene respiri.- mi esorta a respirare un dottore.
-Sto respirando da due fottute ore. Vogliono uscire, non ce la fanno ad aspettare.- urlo.
Louis non mi lascia la mano.
-Chiama, chiama Zayn.- riesco a dire- voglio anche mio fratello qui con me.-
-Certo, tesoro, certo.-
Lo sento parlare al telefono, velocemente e con agitazione.
Mi portano in una stanza non molto luminosa.
-Se sei abbastanza dilatata potremmo proseguire.- dice un medico.
Dopo averlo verificato, mi preparano.
-Chi assisterà al parto?- mi chiede una dottoressa.
-Io.- risponde Louis agitato.
Lo preparano e poi mi stringe forte la mano.
-Andrà tutto bene, vedrai.- mi rassicura.
Sento dei passi, e poi la voce di mio fratello.
-Fatemi entrare, è mia sorella, cazzo.- sbraita contro i medici.
-Fatelo entrare.- urlo. I dottori si scansano e fanno entrare uno Zayn con il fiatone e vestito alla cazzo di cane.
-Jade, va tutto bene. Respira.-
-Ok, lei si prepari- indica Zayn- e tu, cara ragazza, comincia a spingere, e a respirare, ok?-
Annuisco.
Do una forte spinta, stringendo i denti, cercando di non urlare, ma il dolore è troppo.
-Brava così, ancora un’altra.- spingo ancora più forte. Zayn e Louis mi tengono le mani e il secondo, con quella libera, mi accarezza la fronte imperlata di sudore per lo sforzo.
-Vediamo la testa, continua così.-
Riesco a dare un'altra spinta e la sala si riempie del pianto di un bambino, il mio.
Dai miei occhi neri scendono delle lacrime, ho giusto il tempo di guardare i lucidi occhi di Louis, che un’altra contrazione mi toglie il respiro.
-Forza un ultimo sforzo.-
Spingo, spingo e spingo cercando di non urlare, ma all’ultima forte spinta, caccio un urlo liberatorio e mi abbandono allo schienale del lettino.
Louis mi stampa un bacio sulle labbra e viene chiamato dai medici per tagliare ai bambini il cordone ombelicale.
-Sei stata bravissima.- mormora mio fratello con gli occhi lucidi.
-Voglio vederli, ora.- sussurro, priva di forze.
Comincio a piangere dalla gioia. Sono nati, i miei bambini sono finalmente nati.
Vedo arrivare Louis e una dottoressa, entrambi con un fagotto in braccio.
-Sono due maschietti.- mi dice Louis con le lacrime agli occhi. Sorrido, continuando a piangere, tendendo le braccia per prendere i miei figli, i miei bambini.
Accarezzo ad entrambi una manina. Sono così teneri, delicati, piccoli ed indifesi. Sono già innamorata di loro.
-Non sono bellissimi?- chiedo.
-Sì.- risponde Louis, ammirandoli con gli occhi che brillano.
-Li tengo io, ora ti cambiano ok?- continua.
-No, li voglio. Voglio tenerli.-
-Ora te li ridanno, amore.-
 
Trasportano il mio lettino in una stanza più bella e luminosa.
Arriva Louis con un medico, e trasportano i miei bimbi in due culle con le lenzuola azzurre. Le posizionano vicino al mio letto.
-Ti piace il nome James?- mi sussurra Louis mentre mi accarezza la guancia con dolcezza.
Annuisco.
-Devo sapere i nomi.- ci comunica il Dr. Anderson.
-James e Nathan Tomlinson.- dice Louis guardandomi intensamente negli occhi.
-Bene, benvenuti James e Nathan. La lascio riposare ora.- dice sorridendo dolcemente, per poi chiudere la porta della stanza.
-Amore, non sai quanto ti amo. Amo loro, amo te. Siete la cosa più bella che mi sia mai capitata.-
-Vi amo anche io. Lou non ci credo, sono, sono bellissimi. Due maschietti, il mio istinto si sbagliava.-
Sorride guardandomi intensamente negli occhi.
-Ora dormi amore, hai faticato tanto.-
Nemmeno finisce di dirlo che già sono nel mondo dei sogni.
 
 
-Dov’è? Dov’è la mia migliore amica?- sento delle voci, ma non apro gli occhi, sono ancora molto stanca.
-Shhh! Sta dormendo.- esclama Louis zittendo Harry, il mio migliore amico.
-Oddio sono bellissimi.- quasi urla una voce, che, a meno che non mi sono rimbambita, sembra quella di Niall.
-Complimenti amico.- sento Liam complimentarsi con Louis.
-Ehi, guarda che li ho portati io sette mesi in pancia.- scherzo aprendo gli occhi.
-Ben svegliata!- esclama Harry contento come un bambino.
-Sono diventato zio.- dice Zayn incredulo.
-Ah ma allora ci sei.- dico a mio fratello.
-Certo che ci sono. Solo che, ecco, ho avuto un problemino dopo il parto, sono svenuto.- dice imbarazzato.
-L’emozione.- dico io ricominciando a piangere.
-Che c’è?- mi chiede Louis preoccupato.
-No, è che, non ci credo. Sono i miei figli questi?-
-Sì amore.-
Lo bacio con tutto l’amore che ho in corpo.
-Ti amo tanto.-
-Anche io.-
Sento dei pianti e mi volto verso le culle: entrambi stanno piangendo. Louis prende i piccoli Tomlinson e me ne porge uno.
Faccio spazio al mio ragazzo che si stende vicino a me.
Appena si sistemano tra le nostre braccia si calmano, e smettono di piangere.
-Devo farvi una foto!- esclama Harry, prendendo il suo iphone dalla tasca dei jeans.
Guardiamo entrambi verso il riccio e sorridiamo.
Sorridiamo perché ora sappiamo che siamo una famiglia completa.
Sorridiamo perché questi bambini sono il frutto del nostro amore.
Sorridiamo perché i nostri figli cresceranno con delle persone che gli doneranno tutto l’amore del mondo, e non parlo solo di noi genitori.
-Eccomi!- urla la voce di una donna.
Ci voltiamo verso la porta e vediamo la madre di Louis arrivare trafelata.
-Oh bambini miei.- sussurra avvicinandosi al letto e facendo scendere alcune lacrime.
-Ciao Johannah.- la saluto.
Da un bacio sulla mia fronte e uno a quella di Louis e poi ammira i nostri piccoli bambini.
-Sono fiera di voi.- ci dice.
-Io l’ho sempre detto che tu eri quella giusta, e ora il mio bambino ha fatto un bambino e- si interrompe  scoppiando a piangere.
-Mamma non piangere. E poi ho fatto due bambini.- la consola Louis.
-Posso, posso prenderne uno?- domanda.
-Certo.- rispondiamo io e Lou all’unisono.
-Come è andato il parto?-
-Stancante.- mi limito a rispondere.
-So cosa si prova a partorire due gemelli.-
Annuisco sorridendole.
-Ci sono già i paparazzi qui fuori. Non so come ma la notizia si è diffusa.-
-Merda.- impreca Louis, che subito viene rimproverato dalla mamma.
-Possiamo entrare?-  chiede una voce femminile.
Lottie e le altre sorelle di Louis fanno capolino nella stanza.
-E io?- mi volto nuovamente verso la porta e noto mia madre sorridente.
Si avvicina alla mamma di Louis e cominciano a piangere insieme.
-Pensi che smetteranno?- mi bisbiglia Louis all’orecchio.
Scoppio a ridere e tutti si voltano verso di me.
Faccio un sorriso a trentadue denti e rispondo a Louis che non sono sicura che smetteranno.
E ora, ora sono proprio contenta.
Ora ci sono proprio tutti.
Ci sono io, Louis e i nostri due meravigliosi bambini; Johannah, le sorelle di Lou, mia mamma, mio fratello e infine i miei migliori amici, nonché compagni di band del mio ragazzo e di Zayn.
 
 
 
Sono passati tre giorni da quando James e Nathan sono nati, e finalmente siamo a casa. Io e Louis siamo sul letto a coccolarci, e i bambini sono nella loro camera che dormono.
La loro stanza è abbastanza grande, le pareti bianche con qualche striscia azzurra. E’ attaccata alla nostra camera attraverso una porta scorrevole.
-Lou, abbiamo due figli ora.- sussurro ancora incredula.
-Sì, amore. E- Louis viene interrotto dal pianto di James e Nathan.
Ci alziamo entrambi dal letto e andiamo nella loro stanza. Ci affacciamo alle loro culle e li prendiamo in braccio.
Sono così belli, piccoli, e i pochi capelli che hanno in testa sono biondi. Anche se hanno solo tre giorni mi ricordano molto Louis da piccolo.
-Ce li portiamo di là?- chiedo.
Annuisce.
Ritorniamo nella nostra stanza, ci mettiamo seduti sul letto appoggiati allo schienale, con i nostri bimbi in braccio.
Louis con un braccio mantiene James e con l’altro mi avvolge, facendomi sentire protetta. Mi accoccolo a lui e gli regalo un dolce bacio sulla guancia.
Non posso desiderare davvero nient’altro.
Ora c’è Louis che mi protegge, e i nostri piccoli bambini che riceveranno tutto l’amore che noi, i suoi genitori, possiamo offrirgli.

 
 
 
 

                  FINE  


SALVE SALVINO
 
So che questa one shot è un po’ banale, ma mi è venuta in mente mentre mi facevo la doccia e quindi ho voluta scriverla.
Ho capito che solo sotto la doccia riesco a pensare LOL
Comunque, se volete recensite. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate c: Anche se sono critiche, accetto tutto.
 
Twitter: @iamontwittah Chiedete il follow back, non lo nego mai c:
#MuchLove
  
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