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Autore: LittleLoveDream    14/09/2007    3 recensioni
Hermione Granger e la sua anima tormentata dal desiderio che prova per Draco Malfoy, il suo nemico di sempre
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INQUIETUDINE E DESIDERIO

Nota dell'Autrice:

Quella che state per leggere è una mia piccola one-shot, scritta sull'ispirazione del momento.
Dovrebbe essere una PG-13 spero di non aver fatto casini col raiting ( per ogni dubbio mi appresto a segnalarlo qui).
Come oramai consuetudine, i miei scritti su Harry Potter sono tutti Draco/Hermione, anche se in cantiere c'è qualcos'altro ( ma pubblicherò il tutto solo dopo l'uscita di Harry Potter and the Deathly Hallows qui in Italia) per ora comunque dovrete "sorbirvi" questa ship.
Ringrazio già da adesso chiunque leggerà questa mia one-shot e chiunque vorrà farmi sapere cosa ne pensa.

Buona lettura a tutti

LLD










Spesso mi chiedo se ci sia qualcosa di sbagliato nel seguire il proprio istinto ed i propri desideri, perché dopotutto non sempre ciò che vorremmo disperatamente corrisponde a ciò che è giusto per noi e per chi ci è accanto.
Eppure, esistono situazioni, momenti o emozioni da cui si diventa dipendenti e pertanto il non cercarle significa star male.
Esistono poi, fra queste, anche istinti che ogni qual volta vengono assecondati, sono capaci di farti piombare in una spirale di malessere.
Proprio questi momenti tuttavia, sono così struggenti e forti che, per quanto tu possa star da loro lontana, non viverli corrisponde al morire lentamente dentro.
Pertanto, se vivi una situazione in cui, se continui a soddisfare le tue pulsioni ti fai del male nello stesso modo di quando cerchi invece di ignorarle, cosa occorre fare?
Come è possibile venirne fuori?
Io ancora non sono riuscita a comprenderlo; mi sento come un serpente che si morde la coda, come costretta a ripercorrere una strada senza via d’uscita.
L’ascoltare la sua voce è un bisogno fisiologico; il sentire le sue mani percorrere le linee del mio corpo un’esigenza; il poter toccare la sua pelle con le mie mani un desiderio irrinunciabile; l’assaporare le sue labbra una tentazione a cui non si posso resistere.
Allora perché, dopo che tutto questo si concretizza, mi sento così in colpa con me stessa e col mondo?
So che cedendo alla tentazione, finisco nuovamente col fare qualcosa di sbagliato.
Mi prometto e riprometto che questa sarà l’ultima volta che cedo, eppure, eccomi lì, a correre per i corridoi con il volto accaldato e la testa lontana, già proiettata a quel che accadrà non appena lui mi cercata.
Esiste davvero in questo universo qualcosa di così sbagliato ma allo stesso tempo di così irrinunciabile?
Che la mia sia solo pura pazzia?
Non so se sia o meno amore.
Ne esistono di così svariate forme che probabilmente non basterebbe una vita per conoscerle tutte, tuttavia qualcosa deve esserci per forza, dopotutto, per seguire il mio corpo ingoio il mio dannato orgoglio!
Farei di tutto pur di stringerlo ancora fra le mie braccia.
Impazzisco quando non mi degna della sua attenzione e mi sento brutta se non mi degna neppure di un fugace sguardo.
Lo odio per il modo in cui riesce a condurmi allo stadio di bimbetta innamorata.
Ma se ne fossi davvero questo, innamorata persa di lui, allora per me sarebbe giunta inesorabile la fine.
Come potrei soffocare a quel punto il dolore della consapevolezza?
Per la prima volta nella mia vita, preferisco vivere nell’ignoranza completa.
Non voglio conoscere, non voglio indagare, perché chi mi potrà salvare se apro il Vaso di Pandora?
Lui non sarà mai mio, così come io non potrò mai essere sua.
Non siamo due giovani amanti destinati a star l’uno con l’altra.
Non esiste un vissero felici e contenti per noi.
Ma nonostante ciò, è come impazzire e lentamente morire stargli lontana.
Se, questo sentimento tanto forte quanto deleterio, non riesce a lasciarmi libera, per quanto disperatamente ci provi, è forse perché sono sbagliata io?
Non posso fare a meno di perdermi nei suoi occhi grigi e freddi come il ghiaccio.
Eppure, proprio come adesso, quando li incrocio e vi scorgo quella luce inconfondibile, quella del desiderio, allora mi dico che ad essere sbagliato è tutto il resto, non noi.
Quando sono sotto questi occhi indagatori, illuminati dalla scintilla della passione, non esiste nulla che possa dare un freno ai miei desideri.
Sento lo stomaco attorcigliarsi ed un fuoco accendersi subito dopo nel mio ventre.
E’ una tortura non andargli incontro per far mie quelle labbra quando siamo in mezzo ai miei amici o ai suoi, perché per tacito accordo, nessuno deve sapere.
Nessuno comprenderebbe d’altronde qualcosa che neppure io posso comprendere in primis.
Ma quando siamo soli, è tutt’altra storia.
Quando il mondo si riduce solo a noi due, anche la morale e la coscienza tacciono e correre incontro al mio nemico di sempre, affinché possa stringermi fra quelle sue braccia forti è l’unica realtà che conta.
Lui allora, senza troppi preamboli mi mostra ciò che vuole ed io mi sento in dovere di fare altrettanto.
Non ci sono mai troppe parole fra noi.
Non occorrono, né mai occorreranno.
Pubblicamente quando non ci ignoriamo passiamo il tempo ad insultarci; quando siamo soli, se proprio non possiamo farne a meno, ci limitiamo a dire solo ciò che è necessario dire.
E’ tutto sbagliato, lo so io e lo sa lui.
Ma nonostante questo non possiamo fermarci.
Sentire i nostri corpi uniti è l’unico modo che conosciamo per comunicare fra noi.
Senza barriere o pregiudizi.
Senza vergogna o differenze.
Quando siamo fusi l’uno con l’altra siamo semplicemente un ragazzo ed una ragazza come tanti.
Tutto ciò mi sconvolge e non mi da tregua.
Finché uno dei due non deciderà che è giunto davvero il momento di troncare questa relazione clandestina, anche il tormento della mia anima non troverà una fine.
Quanto ho pensato a come riuscire a trovare il coraggio di dir no a queste labbra che sfiorano il mio collo, o a questa bocca che prepotente fa propria la mia!
Ma non esiste via d’uscita.
Io non posso far altro che arrendermi a queste sue mani esperte che accarezzano i miei seni.
Dopotutto, ogni volta che mi sono imposta di farla finita è sempre stato lui, con la sua sola presenza a mandare in frantumi i miei progetti e le mie ambizioni.
Basta semplicemente il suo profumo che aleggia nell’aula a condurmi a cercare i suoi occhi grigi; notare poi quel suo sorriso sadicamente consapevole di quanto mi stia balenando nella testa, mi lascia scoperta ad ogni suo ulteriore attacco.
Sì, ho pensato al modo di porre fine a tutto, ma non ho la forza necessaria per farlo.
Probabilmente, l’unico modo per uscirne è attendere che termini la Scuola, perché una volta fuori di qui, ognuno andrà avanti per la propria strada lasciandosi alle spalle ciò che non gli appartiene.
E noi non ci apparteniamo.
Siamo due persone troppo lontane per riuscire a mantenere in vita questo capriccio.
La lontananza congelerà la passione che ci lega mentre l’oblio, dettato dal tempo che scorre, farà il resto.
E nel mio cuore si affaccia forte il tormento al sol pensiero di continuare così per qualche anno ancora, ma allo stesso tempo, mi rendo conto della perversa relazione che mi lega a questo biondo carceriere: al sol proiettarmi in quel tanto atteso futuro, in cui saremo finalmente liberi da queste catene, sento una forte malinconia invadermi il cuore.
Sì, c’è qualcosa di sbagliato in tutto questo, ma ancor più sbagliato sarebbe al momento fingere di poterne fare a meno.
Sono patetica lo so.
Ma non riesco a provare vergogna quando sento il suo corpo aderire alla perfezione sul mio.
Non riesco a pensare di far a meno di questo lento martirio.
Sono prigioniera del mio corpo.
Sono prigioniera del suo corpo.
Io, Hermione Granger, non posso far a meno di Draco Malfoy, ed è questa realtà a spaventarmi più di ogni altra cosa.
  
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