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Autore: _MyDark_    27/02/2013    2 recensioni
La mai giornata tipo ...
beh, sono un membro della Wild Jr. High, vivo nella giungla con i miei amici e odio la tecnologia. Oggigiorno mi tocca subirmi un Camaleonte che non sa farsi i cacchi suoi, un amico con una madre asfissiante e i litigi di questi due.
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spero vi piaccia la storia, è una one-shot, 1.093 parole secondo Word.
Vi prego, nelle recensioni non ditemi che ho sbagliato i tempi verbali ... sono il mio incubo çAç (dopo l' acqua).
spero di trovarvi dentro, con delle recensioni magari.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco casa vostra. Quell’ immensa radura, una specie di villaggio sospeso nella foresta.
Vivete in armonia con la natura e con l’ ambiente, imparate l’ arte e siete autonomi; vi chiedete a cosa serve la tecnologia quando ci si può godere la soave melodia cantata dagli uccelli, quando con una liana ci si può creare una corda da saltare o le ragazze se ne fanno una collana. A cosa serve uno di quegli strani cosi che reagiscono al tocco quando hai una madre che ti ama, una baita dove stare, un gruppo di amici e la gioia a portata di mano? A nulla.
Xxxxx
È mattino, i primi raggi di quel sole incandescente ti coccolano il viso, facendoti svegliare. Butti in aria le coperte, cammini a piedi scalzi sul tappeto di pelle: ogni volta che i tuoi piedi sentono quel contatto ti senti soddisfatto! Sei stato grande, hai ucciso una bestia feroce, l’ hai cucinata e l’ hai resa utile in tutto!
Apri le tende per far entrare tutta la luce possibile e far cambiare l’ aria. Ti scappa uno sbadiglio che fa diventare i tuoi occhi vacui. Tutta quella luce, tutto quel verde, quegli animali … è tutto così perfetto. Rimani incantato e appoggi la testa sul davanzale. Osservi tutte le piccole casupole, una ad una.
L’ occhio ti cade in particolare su quella di un tuo amico, una casa a chiazze nere o marrone scuro. Improvvisamente dalla casa proviene un miagolio disperato, un ruggito dolce e infine lo vedi: Chiita ha i capelli tutti appiccicati in testa un po’ unti, l’ aria seccata e uno sguardo che ti fa piegare in due dalle risate. Scuote il capo liberando la chioma sparata. Poi ti raggiunge in un balzo.
- Ti diverti con tua madre vedo, ne?- esclami sarcastico mentre ridi.
- Ahahaha!- una risata nervosa di rimando – tua madre non ti lecca per lavarti, tua madre non si preoccupa di svegliarti alle 06:00 in punto e non si preoccupa di vestirti a quanto pare. – ottimo spirito d’ osservazione, dato che sei nudo. A coprirti c’è sono una pelliccietta legata intorno alla vita. Gli prendi un braccio e lo porti in cucina, o almeno quella che per te è una cucina: tutta in legno, al soffitto è legato un barattolo che lascia traspirare l’ aria con delle lucciole. Prendi una sedia e liberi gli insettini, poi prepari la colazione.
- Modesto … se questa è la colazione immagino il pranzo!- in effetti aveva ragione: tutti i piatti sono predisposti su un tavolo molto lungo. C’è n’è in abbondanza per tutta la giungla! Carne, latte, pesce, insetti, piante, miele, ninfee e arrosto.
- Tu dici? Beh, non fare complimenti e serviti pure. Io intanto vado a vestirmi … - dici mentre torni in camera tua, ti avvicini ad un armadio costruito con le tue stesse mani e inizi a scartare i vestiti.
- Posso chiederti un favore?- il tuo amico è ancora in cucina ad abbuffarsi.
- Puoi rimanere senza cappuccio e berretto? Sai, sei molto più carino così. – la confidenza tra voi è massima. Ti inizi a cambiare tenendo a mente quello che Chiita ti ha chiesto.
“Questi no, troppo corti per giocare; questi nemmeno, sono troppo ingombranti. A questi sono perfetti! “ trovati i vestiti ti dirigi verso un acquario e ti specchi: ti stanno in modo sublime.
- Fiuuu! Ma come siamo carini …! Appuntamento? ♥- quel tono malizioso … non ti giri nemmeno. Sarebbe inutile dopotutto.
- A cosa devo l’ onore di averti IN CAMERA MIA mentre MI STO CAMBIANDO?- scandisci bene alcune parole, senti una mano poggiarsi sulla tua spalla e una sensazione di umido-bagnato su un orecchio.
- Il mio corpo è come il tuo. Non inventarti eterni dilemmi! E poi sono stato in silenzio mentre ti vestivi!- man mano nell’ acquario inizia a riflettersi anche un ragazzo alto quanto te, con la pelle chiara e i capelli verdi. Sembra un … camaleonte?
- Mai sentito parlare di Privacy? – inutile, come se quello ti ascoltasse.
- Vai in cucina, la colazione è pronta- sbuffi. Anche lui è un tuo carissimo amico, ma il fatto che sia tre quarti delle volte invisibile ti da sui nervi. “mi sento tipo ‘ristorante gratis, approfittate del cameriere’ …”
Torni in cucina e noti che a parte la carne c’è tutto il resto. C’è persino Chiica che urla come un matto verso il camaleonte.
-Maledetto! Ridammi il mio arrosto! –
- toglimelo dallo stomaco se ci riesci! – ta dan! Ecco cosa era la normalità per loro.
Xxxx
- Andiamo nel cortile di casa mia??-  Kame, o meglio, camaleonte era entusiasto: il cortile infatti era il loro campo di calcio e lui abitava lì.
- GNOOO! Oggi voglio riposarmi … magari prendere un po’ di sole …- il viso tenero di Chiica mentre scodinzola è tutto da raccontare.
- E perché? E poi a casa mia c’è anche la piscina.-
- Ho detto no. E poi mia madre non vuole che torno a casa fradicio come l’ ultima volta … - pensando a com’era “l’ ultima volta” mi scappò una risatina. Lui se ne accorse e iniziò a torturarmi: il solletico!
Una volta convinti tutti ad andare al campetto, Kame, per vendicarsi, spinge Chiica nella piscina: quando torna su è indistinguibile il fronte dal retro, anche perché essendo un felino l’ acqua lo spaventa e aveva la coda tra le gambe.
-penso sia buono lo spiedino di Kame, anche un bel ghiacciolo al Camaleonte non mi dispiacerebbe! – opta il puma sul menù delle prossime ore.
-ma sì! Tanto a sto qui le disgrazie non le toglie nessuno!- detto questo, con un gioco di sguardi, ci mettiamo d’ accordo per ricambiare il “favore” al verde. Dato che tra noi è il più leggero (a eccezione mia, che ho le ossa cave) non ci vuole molto per prenderlo di peso e lanciarlo tra i polpi.
Quando torna su sembrava un mostro verde che ringhiava: tutti i capelli bagnati gli si sono sparsi addosso e ora penso il detto migliore sia …
… ride bene chi ride ultimo!
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Allora… non ho mai letto nulla su di loro.
Arianna essere triste e voler dedicare alla Wild questa fiction. Spero vi piaccia, anche perché non ha un senso particolare, è solo la vita di Seiji, quella sottospecie di condor umano. Ora vorrei spiegare alcune cosine … il villaggio sospeso è tipo un villaggio fatto di case attaccate agli alberi.
Chiica è lui
Seiji è lui : è quello scuro di pelle. questo è il momento in cui dice che sente l' orecchio bagnato.
Kame è Lui lo sfondo è casa sua.
E la madre di Chiica è un mito.
--------------------------------------------------------------------- questo è per non farvi pensare che Kame sia solo una peste (sono maschi tutti e tre)


  
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