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Autore: Riddle_    27/02/2013    0 recensioni
Stamattina mi sento diversa e no, non è frutto della notte insonne che ho passato, è frutto dei pensieri che ho accumulato al chiaro di luna e delle incertezze e domande che ho lasciato sul mio cuscino. Non perdo mai il controllo.

Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Non posso dirlo a nessuno poiché quasi lo rinnego a me stessa. E' uno dei miei migliori amici.
Uno tsunami si impossessa della mia mente e confonde le mie idee sempre così ordinate, sempre così tremendamente a posto. E' una mattina fredda e piovosa, è Novembre e lo si respira nell'aria. E' Novembre anche dentro di me.
Entro nella sala grande, brulica di studenti affamati, si muovono pigramente con le gambe fatte di gomma alla ricerca di cibo da piazzare nello stomaco per placare il digiuno notturno.
Stamattina mi sento diversa e no, non è frutto della notte insonne che ho passato, è frutto dei pensieri che ho accumulato al chiaro di luna e delle incertezze e domande che ho lasciato sul mio cuscino. Non perdo mai il controllo.
Harry è seduto al tavolo, legge assiduamente la Gazzetta del Profeta, lo raggiungo a passo incerto. E' solo, strano, lui non c'è. La mia testa urla domande, ma la mia bocca è serrata come una porta blindata.
-Buongiorno..- sussurro sedendomi.

-Hermione..- sorride distratto, avrà qualche preoccupazione, qualche dubbio, qualche pensiero terrificante che si è aggiunto a tutti gli altri. Ho bisogno di parlargli, ma so che non posso, non ora.
-Dov'è Ron..?- la mia voce si spezza sul suo nome, mi affretto a schiarirmi la gola. Hermione cerca di non perdere il controllo- ripeto a me stessa come un mantra.
Scuote la testa in segno di risposta.."Arriverà", alzo piano le spalle e mi verso il thè cercando di darmi un tono. Mi sento vulnerabile stamattina. Colpa della notte insonne?  No..dei miei pensieri.
Harry mi guarda, i suoi occhi spuntano dalla gazzetta del profeta, mi sento nuda sotto il suo sguardo sembra avere la capacità di leggermi.
-Tutto bene?- chiede abbassando il giornale.
Annuisco frettolosa -Tutto bene- rispondo. So che non ci crede, rimaniamo fermi e poi torna alla gazzetta. Ricomincio a respirare, ha già abbastanza pensieri.
"Buongiorno..!" Sussultiamo al suo arrivo.
"Hey" biascica Harry e io avvampo sento le guance tingersi di un vivace rosso carminio.
"Hermione stai bene? sembri un semaforo..!" sorride sghembo.
Inspiro forte è così fastidioso.
"Sto bene Ronald..!" apro il libro e comincio a sorseggiare il mio thè. Lo scruto mentre comincia una fitta conversazione sul Quidditch e io vengo completamente isolata, la sua voce si attutisce come se avesse fatto un incantesimo di protezione. Osservo i suoi movimenti, le sue mani appoggiate sul tavolo, lo guardo mangiare. Vorrei potergli dire cose sento, ma sarebbero parole al vento, rovinerei tutto quanto, lui rovinerebbe tutto e si spezzerebbe il filo invisibile che ci tiene saldamente uniti. Voglio conservare quel filo, voglio conservalo con tutta me stessa perciò faccio un grande respiro, così grande da sentire l'aria perforare i miei polmoni, non è sufficiente: il naso pizzica e gli occhi si scaldano, bruciano, chiudo il libro con un tonfo e la bolla immaginaria intorno a me scoppia. So che hanno smesso di parlare ma non voglio dare spiegazione, devo andare, marcio sicura e ordinata fuori dalla sala grande con la consapevolezza di essere la più disordinata di tutti in questo momento.

 
  
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