Il sole splendeva, il cielo era sereno e l'aria secca ed afosa, questo voleva significare una sola cosa a Beacon Hills era arrivata l'estate.

L'orologio segnava le ore tredici e Stiles dormiva profondamente ma ancora per pochi secondi perchè proprio in quell'istante il padre andò a svegliarlo. Allo sceriffo bastò scuotere le spalle del figlio per  fa sì che si svegliasse. Stiles si girò verso il padre e con voce assonnata disse: << Buona giornata papà >>
Lo sceriffo sorrise e rispose dicendogli: << Mi hai anticipato…ci vediamo per ora di cena >> poi uscì di casa.

Stiles rimase per altri dieci minuti sul letto pensando a cosa fare prima di pranzare, una volta deciso il da farsi si alzò. Scese in cucina e bevve una tazza di caffè poi andò di corsa in bagno e mentre con la mano destra si lavava i denti con la sinistra iniziò a levarsi la parte inferiore del pigiama, andò in stanza e prese dall’armadio il suo completo da running, pantaloncini e maglia in microfibra aderente, e la indossò. Una volta pronto prese dalla scrivania il suo iPod, uscì di casa e iniziò a correre.
 
Stilinski per tutto il percorso si sentì osservato e proprio per questo decise di tornare a casa, la corsa durò circa quaranta minuti. Una volta a casa Stiles si preparò un sandwich ma prima di mangiarlo decise di andare sotto la doccia, visto che l’odore che emanava non era affatto gradevole. Il ragazzo si diresse in bagno e iniziò a spogliarsi, prima si levò le scarpe poi passò alla maglia, ai pantaloncini e per ultimo gli slip, e una volta nudo andò Il sotto la doccia. Mentre si lavò udì strani rumori ma non ci diede peso.

Uscì dalla doccia dopo pochi minuti e andò in camera sua, poi con un asciugamano si coprì l’intimo per evitare che i vicini, tramite la finestra della sua stanza, lo vedessero nudo. Scostò dalla scrivania la sedia e si sedette, durante quel gesto una mano si poggiò sulla sua spalla, in ben che non si dica il suo corpo si gelò ma ebbe il coraggio di voltarsi per vedere a chi apparteneva la mano.

Stiles si trovò di fronte Derek e con voce tremante gli disse: << Ehi Derek cosa ci fai qui? >>
Derek taccque , con la mano alzò l’umano dalla sedia e lo mise con le spalle al muro poi avvicinò il suo volto a quello del ragazzo. Il volto di Stiles iniziò ad ungersi con le sue stesse lacrime e urlando implorò Derek dicendogli:  << Non falrlo, Derek non mondermi, ti prego cerca di ragionare >>
Il licantropo pulì con una mano lo splendido volto di Stiles e disse: << Non voglio morderti, voglio amarti >>  poi  avvicinò le sue labbra a quelle dell’umano.  

Le morbide e calde labbra del licantropo iniziariono a tranquillizzare Stiles che poco dopo alzò le braccia e le mise attorno al collo di Derek così facendo diresse sia il suo corpo che quello di Derek davanti il letto e caddero sul morbido materasso, poi l’umano si trovò faccia a faccia con il licantropo e con un leggero sorriso stampato sul volto gli sussurrò:  << Ti amo >>.