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Autore: _callmeronnie    27/02/2013    1 recensioni
«Promettimi che ogni volta che guarderai il cielo e vedrai una stella,penserai a me.»
«Te lo prometto.»
Si guardarono negli occhi,proprio come la prima volta che il loro sguardo s’incrociò.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Era ormai la terza volta che Victoria si perdeva in quella scuola,era come un labirinto per lei. Un ora che era li dentro e ormai non c’era più nessuno,di sicuro le avrebbero fatto subito rapporto già il primo giorno che era in quella scuola.
Guardò per la decima volta quel foglietto con scritto il numero dell’armadietto e le lezioni continuando a camminare distrattamente,ma solo quando si trovò a terra realizzò che un ragazzo le era andato addosso. Si guardarono incessantemente negli occhi.
Lui era alto,castano con gli occhi verdi. Portava dei grandi Ray-ban bianchi che gli risaltavano ancora di più i suoi occhi color verde/grigio.
«Scusami,non ti avevo vista.»Disse lo sconosciuto.
«Non sarebbe stata la prima volta.» Sussurrò più a se stessa che allo sconosciuto.
«Ehm,…Comunque piacere Harry.»Disse visibilmente impacciato.
«Piacere,Victoria.» Gli strinse la mano.
«Beh,ci vediamo Victoria.»E poco prima di andarsene del tutto si girò a guardarla e gli sorrise,con quel sorriso che non si sarebbe mai aspettata di innamorarsi.


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Era in ritado,tremendamente in ritardo,almeno così pensava lei.
« Vicky,c’è un ragazzo per te alla porta.» Urlò la madre dal salone.
La ragazza finalmente guardò l’orologio e si rese conto che era perfettamente in orario,al contrario di come la pensava lei.
« Arrivo » Disse lei.
Victoria si diede l’ultimo sguardo allo specchio per poi scendere.
Indossa una semplice canotta bianca con una gonna che partiva da sotto il seno e le arrivava a metà coscia. Le scarpe che aveva erano delle decolté nere. Odiava le scarpe con il tacco,ma la sua migliore amica l’aveva praticamente costretta a metterle. Sapeva che si sarebbe ammazzata,ma non perché erano scomode,tutt’altro. Era lei che non sapeva camminarci. I capelli castano ramato le ricadevano sulle spalle morbidi,e i boccoli più risaltati del solito.
Non si era truccata,era una ragazza acqua e sapone ed odiava farlo e non sarebbe cambiata per un ragazzo.
Appena fu scesa dalle scale,si ritrovò il ragazzo più bello che avesse mai visto.
Harry portava dei semplici Jeans con una camicia bianca. Per lei era bellissimo,anche vestito semplicemente.
Lui le sorrise,un sorriso che lei ricambiò piacevolmente.



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«Mi fai una promessa?»
«Tutto quello che vuoi.» Le sorrise.
Era passato un mese e mezzo da quando si erano messi insieme,e anche se il tempo che stavano insieme era poco sapevano già che si stavano innamorando.
«Promettimi che ogni volta che guarderai il cielo e vedrai una stella,penserai a me.»
«Te lo prometto.»
Si guardarono negli occhi,proprio come la prima volta che il loro sguardo s’incrociò.
Lui le prese il viso tra le mani e gli diede un leggero bacio a fior di labbra.
«Sei la miglior cosa che mi sia mai successa.»
Lei sorrise,per poi dargli un bacio passionale per esprimere tutto quello che a parole non riusciva a dire.




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«Ho voglia di torta.» Disse Vick seria.
Harry la guardò e alzò il sopraccigli.
«Hey,sono seria.» Rise lei.
«E va bene,facciamo questa torta.» Disse il castano alzandosi andando davanti alla credenza per prendere l’essenziale per la torta. Prese della farina che poi buttò in testa alla mora che diventò rossa dalla rabbia.
«TU.COSA.HAI FATTO.» Il castano più la guardava e più le veniva da ridere.
«Se hai tanta voglia di ridere allora….» Detto così,Vick prese un uovo che era vicino al piano della cucina e glielo ruppe in testa. Si liberò in una sonora risata,vedendo la faccia del ragazzo passare dal divertio,all’arrabbiato.
«Va bene,se la metti così…»Fu così che iniziò una guerra di farina e uova,che tra le risate e il divertimento sembrava non finire più.
Ad un certo punto il ragazzo si fermò di botto,con ancora in mano una manciata di farina. La ragazza lo guardava storto cercando di capire che cosa stava pensando,quando di botto Harry lasciò cadere la farina a terra.
La ragazza sbottò: «No ma prego,tanto poi de...» Non finì di parlare perché Harry la prese per un braccio ed iniziò a ballare sulle note di Give me Love che in quel momento passava alla radio.
«E tutto quello che voglio,è il sapore che concedono le tue labbra.» Disse in un sussurro Harry nell’orecchio di Victoria.
«Ti amo» Sussurò Harry a fior di labbra.
«Ti amo anche io.» Per poi dargli un lungo e passionale bacio.
Quello fu un giorno che loro potevano davvero dire di aver amato.





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Cinque mesi. Cinque perfetti mesi che stavano insieme,a lei sembrava un sogno.
Era pomeriggio inoltrato,e non aveva ancora visto Harry.
Non era andato a scuola,le aveva solo lasciato un messaggio:

Scusa,sto male.
Non credo di venire a scuola,ci sentiamo dopo.
Ti amo. –H.


Da quel momento in poi,non si è fatto più sentire.
Era strano,lui non era così,si faceva sentire sempre. A furia di pensare la ragazza si ritrovò davanti a casa del ragazzo. Ok,forse non doveva,erano affari suoi se non si era fatto sentire. Era davanti la porta di casa,indecisa se bussare o no quando poco prima di suonare il campanello,la porta si apri e trovò Harry con un’altra ragazza a baciarsi proprio davanti agli occhi della piccola Victoria.
Le si riempirono gli occhi di lacrime e non riusciva a parlare ma,quando Harry si accorse che qualcosa non andava,era troppo tardi.
Victoria ormai era già scappata verso casa.
«Cazz… Victoria, ti prego fermati.»Le urlò dietro il ragazzo,ma lei non lo ascoltava neanche.
Pensava a correre e basta.
Correva più che poteva,senza dare peso a niente.
Harry ormai,essendo più svelto della ragazza,le era praticamente arrivato vicino,ma era tardi.
Victoria entrò di corsa nel vialetto di casa,entrando di corsa sbattendola in faccia a Harry.
La ragazza,continuando a singhiozzare si accasciò alla porta.
Voleva morire,l’unica cosa che in quel momento pensava era questo.
Voleva morire.
In cinque mesi le aveva dato tutto,lo amava alla follia,ma lui sicuramente non ricambiava nella stessa maniera.
Dall’altra parte della porta,il ragazzo continuava a bussare,come se volesse spaccare la porta.
«Victoria,ti prego. Apri.» Non ricevette risposta,l’unica cosa che sentiva erano i singhiozzi di Victoria.
Appoggiò la fronte sulla porta.
«Vick,ti prego,ti scongiuro,aprimi. Voglio parlarti.»
Ma tutto quello che ricevette fu un sonoro: «VATTENE!»
Arrivato al limite,anche lui si accasciò a terra.
La ragazza sentì il sospiro del ragazzo. Continuava a singhiozzare,non ce la faceva più. Oramai la gola le faceva così tanto male,che avrebbe sputato sangue.
«Ti prego,Vick. Ti prego.» Continuava a dire il moro.
La ragazza tirò su col naso e l’unica cosa che disse fu: «Promettimi solo,che ogni volta che guarderai il cielo e vedrai una stella,penserai a me.»


The end.






Ronnie’s corner.

Ok,è la mia seconda OS che pubblico, ma la prima che metto nelle storie originani.
Ehm, che volevo dire…Ah si, premetto che mi fa schifo come storia ed è corta,molto anche e sarà piena di errori,ma nella fretta di volerla pubblicare non l'ho letta.
E' stata scritta di getto,un parto diciamo(?)
E boh non sono brava nel fare  i spazi autrice (Si,Ronnie perché tu sei un’autrice. )
No,ok mi eclisso.
Mi farebbe molt
Se volete sono su Ask : http://ask.fm/cyrusboobs
E twitter:  @edsnowflake

  
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