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Autore: Aika Morgan    28/02/2013    21 recensioni
Michael ama giocare con le stelle: le osserva, traccia i loro contorni e poi aiuta Andy ad orientarsi e a trovare se stesso.
Vivono in un mondo tutto loro, come se appartenessero ad una costellazione fatta di due sole stelle.
E quando all'improvviso una delle due stelle muore, l'altra diventa una stella perduta, che continua a vagare nell'universo alla ricerca di qualche motivo per continuare a splendere.
Questa introduzione ha partecipato e vinto il contest " La trama di una storia." di DearJulietefp
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Stelle perdute'
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Epilogo.

 

A chi ha iniziato questa avventura con me,

A chi è arrivato un po' dopo,

A chi arriverà quando tutto sarà già finito.

A chiunque si senta una stella perduta

alla ricerca di una costellazione,

A chi la sua stella l'ha perduta

e vuole ritrovarla.



 

Febbraio 2011


 

Ciao amore,

forse sarei dovuto venire prima, ma lo sai, ogni volta che devo prendere una decisione impiego secoli a farlo.

Non è facile essere qui.

Non per Elena o per la tua famiglia – loro anzi sono stati gentilissimi come mai mi sarei aspettato – ma per noi.

Adesso che ho visto dove ti trovi, sarà difficile illudermi ancora che esista un noi da qualche parte, che tu sia solo a lavorare o che abbia vinto un'altra borsa di studio in Florida.

Non ci sei e non tornerai più, semplicemente.

Mi manchi. Mi manchi così tanto che a volte ho pensato che sarebbe stato meglio morire, per raggiungerti ovunque tu sia, o perlomeno per smettere di soffrire.

Ci sono stati momenti in cui ti ho odiato per essertene andato in questo modo, momenti in cui ho pensato di non farcela più, in cui volevo solo chiudere gli occhi e lasciarmi cadere nel vuoto.

So che non mi avresti mai perdonato una cosa simile, Michael.

So che se adesso tu fossi qui non faresti altro che rimproverarmi per i ritmi serrati di studio e lavoro, per tutti i giorni che passo in ospedale senza chiudere occhio e per lo tutto lo stress che continuo ad accumulare.

È strano che tu non ci sia più.

È strano soprattutto quando la mattina mi sveglio. Mi capita ancora di cercare il tuo corpo fra le lenzuola, o di chiedermi per quale motivo durante la notte non ti sei agitato mille volte nel sonno.

Ho paura di vivere senza di te. Per tutto quello che mi hai dato, per tutte le volte che mi hai dato coraggio e invece adesso il coraggio devo inventarmelo, per le notti che c'è troppo buio e per tutte quelle in cui non riesco a dormire.

Non so se riuscirò più ad essere felice, Michael. Però sì, ci voglio provare, ho voglia di riprendermi la felicità che mi hai dato, perché mi hai cambiato in meglio e tornare introverso com'ero prima di conoscerti significherebbe cancellare definitivamente tutto quello che c'è stato fra noi.

E poi adesso c'è chi ha bisogno di me e non posso lasciarmi andare.

Elena e Michelle, ad esempio.

In realtà Elena è ben più forte di quanto si possa immaginare ed è stata lei a salvarmi dalla depressione più profonda. Credo che, comunque fossero andate le cose, ci saremmo conosciuti lo stesso e lei sarebbe stata sempre dalla nostra parte.

Prima o poi Michelle diventerà grande e mi chiederà di raccontarle qualcosa del suo papà e io avrò tante di quelle cose da dirle che non saprò da dove cominciare.

Le racconterò tutto come se fosse una favola, credo.

Le racconterò che c'era una volta un ragazzo, un ragazzo che amava così tanto le stelle da essere diventato una di loro.

 

Andy si sporge verso la lapide di Michael e tocca le lettere del suo nome, accarezzandole lentamente, come a convincersi che lì, sotto quella lastra di marmo, ci sia davvero Michael. Ha i brividi mentre compie questo gesto, ma si sforza di non piangere.

Mi manchi tantissimo.

Ha riflettuto a lungo prima di decidersi ad andare a casa di Michael, approfittando della perfetta scusa che gli orari massacranti della specializzazione gli imponevano per rimandare sempre quel momento che un po' temeva. Poi, un giorno, si è reso conto che non gli sarebbe servito a nulla continuare ad evitare la cosa, così ha deciso di partire, accettando su due piedi l'ennesimo invito di Elena.

Per la verità è stata la prima volta che ha quasi sperato che lei gli chiedesse quando si sarebbero visti in modo da non dover essere costretto a fare quel primo passo che tanto lo intimoriva.

E, puntualmente, la domanda era arrivata, senza coglierlo impreparato.

Ma dai, Andy, possibile che non trovi mai un po' di tempo per te? – l'ha rimproverato la ragazza durante l'ultima telefonata, mentre le raccontava delle sue giornate piene di impegni.

Ho una settimana libera prima dell'inizio dei nuovi turni, credo che... – ha risposto, esitando giusto un attimo.

Credo che sia arrivato il momento di venire a trovare Michael, che ne dici? – ha indovinato un sorriso nell'espressione del suo volto mentre pronunciava queste parole e stavolta non ha rifiutato la sua proposta.

L'idea di incontrare gli occhi della madre di Michael gli faceva paura, ma alla fine la donna è stata bravissima a stemperare ogni tensione facendo una battuta sul suo aspetto fisico e mostrandogli subito di preoccuparsi per lui.

Sei più magro che in fotografia, caro. Sei sicuro di mangiare abbastanza?

Una domanda pronunciata con dolcezza inusuale, che l'ha fatto arrossire un po', anche se ha contribuito a metterlo a suo agio e a sentirsi ben accolto.

All'inizio la donna è stata molto discreta, nonostante fosse chiaramente intuibile la voglia che aveva di fare domande e di sapere, non gli ha chiesto mai nulla, aspettando che fosse lui a dimostrarle di essere pronto a parlarle.

Ha cercato di conoscerlo meglio, facendogli mille domande sulla sua vita, e nella sua discrezione Andy ha individuato la stessa paura che aveva Elena quando si sono incontrati.

Il racconto di lui e Michael è venuto fuori il terzo giorno che ha trascorso con loro, da solo, di mattina, senza nessun preavviso. Le parole gli sono semplicemente uscite di bocca, con naturalezza, come se fosse l'unica cosa possibile da fare in quel posto e in quel momento.

Michael parlava sempre di quanto vi adorasse, e proprio per questo credo non abbia mai voluto rischiare di perdervi. – ha concluso Andy alla fine.

Ma davvero non immaginava che non sarebbe successo nulla e che poteva stare tranquillo?

Prevedere certe reazioni non è semplice, ecco tutto.

Non è facile spiegare il perché di certi silenzi, Andy può solo interpretare quelli di Michael, ma non dargli un significato ben preciso, sebbene li comprenda perché sono silenzi che sono appartenuti anche a lui.

Per alleggerire il silenzio seguito a quella discussione, ha iniziato a raccontare di Michelle, spiegando come stia cercando di destreggiarsi fra pappe, pannolini e ninnananne, perché Allie pretende che aiuti lei e Bea ogni volta che ha un po' di tempo, convinta che sappia alla perfezione come comportarsi perché è un dottore e deve sapere cosa fare in caso di emergenza.

Credo che abbia un futuro assicurato come cantante, dovreste sentire come strilla quando ha fame o vuole essere coccolata! – ha constatato con un sorriso intenerito, mentre mostrava loro un video in cui Allie le faceva muovere la manina e le diceva “Saluta zia Elena e i nonni, dai, amore!”. Elena è stata immediatamente conquistata da quegli occhi blu scuro e da quelle guance paffute, così come Andy se ne sente conquistato ogni volta che gli capita di tenerla a casa sua per qualche ora. Quella bimba gli ha dato una nuova serenità e avere qualcuno di cui occuparsi gli ha insegnato a non pensare più solo a se stesso e alla sua solitudine.

Si è trovato bene, in compagnia della famiglia di Michael, lo hanno trattato come se avessero a che fare con un altro figlio, preoccupandosi di non fargli mancare nulla e di metterlo a suo agio, rendendogli quel viaggio molto più semplice di come lo aveva immaginato.

Andy mette un girasole sulla tomba di Michael e poi si allontana lentamente, raggiungendo l'ingresso del cimitero, dove Elena lo sta aspettando. Si sente strano, un po' malinconico ma allo stesso tempo è tranquillo, come ad essere finalmente venuto a patti con qualcosa che per lungo tempo lo ha fatto stare in ansia.

È andata bene. Dovevo... dovevo farlo. – gli sembra di rispondere ad una muta domanda di Elena con queste parole, ma in realtà è come se lo stesse confessando a se stesso.

Lei risponde con un sorriso e allunga la mano ad arruffargli i capelli e non c'è bisogno che dica altro per fargli capire che è d'accordo con lui.

Entrano in macchina ed indossano la cintura di sicurezza.

Come va con i tuoi? – chiede Elena.

Adesso può permettersi di ricevere queste domande da parte della ragazza senza giudicarla invadente e anzi apprezzando il fatto che si preoccupi di sapere come sta.

Bene. No, davvero, va bene. Gli ho detto che venivo qui da voi, per Michael... e hanno detto che era una buona idea. Ce la stanno mettendo tutta per far funzionare le cose. – risponde Andy.

In fondo è orgoglioso di loro, del modo in cui suo padre continua a cercare di ricostruire il loro rapporto, orgoglioso della luce che ha visto nei suoi occhi il giorno della sua laurea, quando lo ha abbracciato e gli ha detto che aveva fatto un ottimo lavoro.

Senti, mi chiedevo... non è che ti andrebbe di adottare uno dei cuccioli di Luna? – chiede ad un certo punto, per cambiare argomento e distogliere l'attenzione da sé, perché in fondo detesta ancora essere al centro dell'attenzione, fosse anche di una sola persona – Non posso tenerli tutti e tre, però mi piacerebbe darli a qualcuno di cui mi fido.

Si riferisce ai cuccioli che Luna ha avuto alla fine di dicembre, e che adesso che stanno finendo lo svezzamento. Andy non sa proprio a chi affidarli, perché non può occuparsi di tutti loro. Gli dispiace separarsi da quei cuccioli che gli fanno una grande tenerezza, e anzi gli farebbe anche piacere occuparsene, ma, visto il poco tempo che ha a disposizione, sarà presto costretto a separarsene.

Oddio, non so, mio padre è allergico ai cani, lo sai, però... – risponde Elena – Possiamo chiedere a Richard, oggi viene a pranzo da me. Sono certa che accetterà, così potrai vederlo quando vuoi e anche io potrò giocarci e... - continua entusiasta dell'idea che ha appena avuto. Poi si blocca improvvisamente e lo guarda in modo strano, tanto che Andy si chiede cosa ci sia che non va.

L'hai detto! – osserva con calma.

Cosa?

Hai detto che ti fidi di me.

Beh, sì. – constata lui, rendendosi conto che, pur sembrando quella frase perfettamente normale, detta da uno come lui ha dell'eccezionale – Adesso sì, altrimenti non sarei qui, adesso.

Non avrebbe superato il suo dolore, se non avesse imparato a fidarsi, probabilmente avrebbe di nuovo provato a farla finita, non vedendo nessuna spirale di luce oltre quel buio nel quale era precipitato dopo la morte di Michael.

Chiude gli occhi e si lascia andare ad un sorriso rilassato certo che, lassù, da qualche parte, anche Michael stia sorridendo.

 

 

FINE.

 

 

 

 

________

 

Note finali&deliranti

 

La cosa più bella di Efp è la possibilità di condividere storie sapendo che c'è *davvero* qualcuno che ti legge.

Certo, anche con i libri pubblicati è così, ma non c'è la stessa possibilità di avere uno scambio così diretto fra lettori e autore. Ed è questo scambio che rende così speciale pubblicare storie su questo sito.

Non credo che scrivere questa storia sarebbe stato lo stesso, senza di voi. L'avrei scritta probabilmente in meno tempo (ahimè, Internet è la fonte di ogni distrazione), ma poi l'avrei accantonata nel computer senza alcun futuro.

Invece, grazie a questa pubblicazione ho avuto modo di conoscere persone meravigliose, con alcune ho parlato solo poche volte, con altre si è creata una bellissima amicizia che spero duri nel tempo.

E nulla, Stelle Perdute finisce qui.

Doveva finire, prima o poi, anche se penso che il dolore di Andy non avrà mai davvero fine, perché Michael resterà sempre nel suo cuore.

Qualcuno credeva che avrebbe trovato un nuovo amore, in questo epilogo, ma no, è oggettivamente impossibile ^^ sono passati solo otto mesi dalla morte di Michael e comunque sappiamo quanto per Andy sia faticoso intrecciare rapporti con qualcuno, no? E poi, diciamocelo, io non ce la farei mai a scrivere di Andy che si innamora di un altro, perché per me Andy sarà sempre e solo con Michael. In realtà l'avevo anche plottato, un seguito, ma non penso di scriverlo, al massimo se volete posso dirvi in privato come penso che andrà la vita di Andy nei prossimi anni ^^

Io sono sicura che qualcuno credeva anche che Andy non sarebbe arrivato vivo fino alla fine, conoscendomi u__ù su, confessate!

Credo che questa storia sia un po' la "storia della vita" quel tipo di storia che scrivi una volta sola nella tua vita e che, non importa quanti errori e imperfezioni possano esserci, avrà sempre un posto importante nel tuo cuore, per via degli argomenti trattati o per quanto di te stessa hai messo nella narrazione.

Piccola curiosità: la fotografia ad inizio capitolo è mia, l'ho scattata due anni fa, circa due settimane dopo aver iniziato questa storia e decisi allora che sarebbe stata la foto dell'epilogo ^^

Okay, penso sia il caso di chiuderla, altrimenti questo sproloquio diventa più lungo dell'epilogo stesso.

Grazie mille a tutti, spero di ritrovarvi anche in altre mie storie, al momento ho in corso la long Basta solo guardare le stelle (della quale dovrei velocizzare gli aggiornamenti) e varie oneshot già concluse, quindi non vi faccio penare aggiornando una volta al secolo.

Un bacione enorme,

Aika (mi trovate su Facebook e sul Rifugio delle Stelle).

 

NB A chi arrivasse qui a storia conclusa, fatemi sapere lo stesso se vi è piaciuta e cosa ne pensate degli argomenti trattati, non è che chiudo la storia e me ne dimentico, eh ^^

 

 

   
 
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