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Autore: So97LoveEd    28/02/2013    9 recensioni
"È solo che se ami una persona non è più questione di essere il tipo da. Quando sei innamorato fai semplicemente ciò che ti dice il cuore."
[RedMoon]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cupcakes

Fine camminava al fianco di Shade, osservando curiosa il suo sorriso sereno.
Shade di solito non sorrideva così, senza un motivo preciso. Era freddo, distaccato, misterioso. Eppure, da quando Fine gli si era dichiarata, aveva cambiato molti atteggiamenti.
La ragazza sentì le dita di Shade intrecciarsi alle proprie. L'aveva... presa per mano? Anche questo non era da Shade.
-Andiamo a casa mia. Ti va, amore?-, disse, guardandola negli occhi.
Amore... Amore? Amore?! L'aveva appena chiamata amore!
Assolutamente non un atteggiamento tipico di Shade.
-Va b-bene..-, balbettò Fine, ancora scombussolata.
Fino a poche settimane prima Shade non era che un semplice amico per lei, fino a poco tempo prima non erano fidanzati, non si erano mai baciati, abbracciati, toccati e... Ora lui la chiamava amore...
Che sensazione fantastica.
Fine non sentiva le farfalle nello stomaco, sentiva di avere uno zoo intero scatenato in tutto il corpo.
Il sole splendeva nel cielo, un venticello leggero scuoteva la sua gonna rossa e i suoi capelli, raccolti in una coda alta.
Faceva un caldo tremendo, era estate.
Shade se ne andava in giro con una camicia bianca aperta sul petto, spingendo nella mente di Fine pensieri poco casti.
Arrivarono alla villa di lui in pochi minuti. Il ragazzo aprì il cancello e la porta d'entrata, mentre Fine si torturava chiedendosi come si sarebbe dovuta comportare.
Con un pizzico di perversa felicità, notò che in casa non c'era anima viva.
Né Milky e nemmeno Maria.
Erano soli.
Shade si chiuse la porta alle spalle e poi prese Fine per la vita, sollevandola di pochi centimetri da terra.
La ragazza rise contenta.
Non riusciva ancora a crederci che Shade, proprio Shade si stesse comportando così con lei, che fosse veramente innamorato di lei, che tutta quella felicità si stesse abbattendo su di lei in una volta sola. Nel profondo del cuore temeva che, prima o poi, la vita le avrebbe fatto uno sgambetto e si sarebbe ripresa indietro la felicità che le stava regalando in quel momento, ma era troppo contenta per lasciarsi scoraggiare da certi pensieri.
Shade baciò Fine sulle labbra, con una dolcezza che non era proprio da lui.
Portò le mani a sfiorare le sue guance, il suo collo, i suoi capelli che sfuggivano a ciocche dalla coda, mentre lei tremava di emozione.
Era la prima volta che la baciavano a quel modo. La prima volta che le facevano battere il cuore tanto forte.
Shade la fece indietreggiare finchè non caddero uno sopra l'altra sul divano del salotto.
Risero insieme come bambini e Fine si stupì che Shade avesse una risata tanto bella e che non la lasciasse mai sentire a nessuno.
Ripresero a baciarsi, dolcemente, senza fretta.
-Prima mi hai chiamata amore..-, gli fece notare Fine, tra un bacio e l'altro.
-Non me ne sono neanche accorto, amore.-, ripose Shade, sorridendo di nuovo.
-Dimmelo ancora.-, pretese la ragazza.
-Amore. Amore, amore, amore, amore, amore, amore, amore mio.-, disse lui, tempestandole di baci la bocca, le guance, gli occhi, la fronte.
-Ehi, prepariamo qualcosa.-, propose poi, sollevandosi dal corpo accaldato della fidanzata e lasciandole riprendere fiato.
-In che senso?-, chiese Fine.
-Prepariamo dei dolci. So che a te piacciono moltissimo e, se ne facciamo tanti, ne avanzeranno anche per mia sorella.-, spiegò lui.
-Hai avuto un'idea fantastica!-, Fine saltava già di gioia, anche se le sembrava veramente stranissimo che Shade volesse cucinare dei dolci con lei. Era troppo, troppo romantico. E anche questo non era da lui.
-All'opera!-, esclamò lui contento, dirigendosi in cucina e aprendo la credenza per preparare gli ingredienti.
Fine lo seguì e accese lo stereo che trovò sul tavolo.

But loving him was red, oh red burning red” cantava Taylor Swift.

E così prepararono i cupcake.
Mentre Fine impastava farina e lievito, Shade preparava la crema decorativa, muovendosi entrambi a ritmo con la musica, impegnandosi a fondo in ciò che stavano facendo.
Shade passò dietro a Fine per prendere un cucchiaio dal cassetto e con un gesto noncurante le sciolse la coda, lasciando che i lunghissimi capelli rossi le cadessero come una cascata incorniciandole il viso. Lei sorrise, dandogli un buffetto.
Poi lei si sporse verso la credenza, che stava proprio di fronte a Shade, per prendere il barattolo dello zucchero e, nel farlo, si appoggiò alla spalla del ragazzo.
Poi lui le passò di fianco e le sfiorò il collo con la punta del naso, controllando che non stesse combinando disastri.
Poi lei si appoggiò alla sua schiena con entrambi i palmi delle mani ben distesi.
Poi lui cominciò a farle il solletico, spingendola contro il marmo della cucina e lei, per liberarsi dalla stretta gli lanciò una manciata di zucchero che trovò a tastoni dietro di sé.
E lui le soffiò in faccia una nuvola di farina e lei gli gettò addosso un po' di crema, ma quando vide lui prendere in mano una ciotola di cioccolato fuso, cominciò a scappare in giro per la cucina, ridendo follemente.
Lui la immobilizzò con un gesto secco, afferrandole il polso e poi le lasciò cadere in testa tutta la cioccolata, mentre lei si dimenava.
Finirono col baciarsi frettolosamente, respirando con avidità il profumo dolce che sprigionavano i loro corpi, senza dare un freno alle mani e alle labbra che si muovevano indisturbate.
Shade sollevò Fine di peso e la fece sedere sul tavolo, mentre lei si aggrappava al suo bacino con le gambe.
Da lì a finire in camera da letto ci volle un secondo. Da lì a lasciar cadere a terra i pochi abiti estivi che indossavano ci volle anche di meno.

Fine ricordava benissimo la sua prima volta.
Era stato quanto di più magico e dolce si potrebbe mai provare in un'intera esistenza.
Ricordava il profumo di cioccolato, crema e zucchero, ricordava la lingua di Shade e le sue labbra che sembravano non solo voler divorare il cioccolato del suo volto, ma tutta Fine, tutta.
Ricordava la paura, anzi, il terrore, il timore di non essere all'altezza.
Ricordava le mani di Shade che l'avevano tranquillizzata.
Ricordava i “ti amo” sussurrati al buio delle pesanti tende che oscuravano il sole.
Ricordava il piacere assoluto, l'amore infinito, ricordava ogni dettaglio.
Ricordava che mai aveva mangiato cupcake tanto buoni.

Fine era sdraiata sul letto di Shade, nuda, con solo un lenzuolo bianco a coprirla, in uno stato di dormiveglia e con un sorriso dolcissimo dipinto sulle labbra, mentre Shade, sdraiato al suo fianco, le cingeva la vita con il braccio destro.
Era al settimo cielo.
Era la ragazza più fortunata della Terra.
-Penso di non aver mai amato nessuno come amo te, Fine.-, mormorò Shade, aprendo gli occhi.
Anche Fine aprì gli occhi e sorrise al fidanzato con una dolcezza disarmante, che lo fece sciogliere completamente.
-Sai, Shade, tu non sei tipo da sms romantici, da tenersi per mano, da chiamare una ragazza “amore”, da chiederle di preparare dolci... Perchè da quando stai con me lo fai?-, sussurrò la rossa.
-Beh, sono fermamente convinto che, come hai detto tu, non sono affatto il tipo da certe romanticherie. È solo che se ami una persona non è più questione di essere il tipo da. Quando sei innamorato fai semplicemente ciò che ti dice il cuore.-, rispose lui, baciandola sulle labbra.

The End.

  
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