01/03/2013
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You are alone, not me.
Eccoci qua. All’ennesimo scontro, l’ennesima battaglia e, sicuramente, l’ennesima situazione di parità. Aveva tentato mille e mille volte di batterlo ma non ci riusciva. C’era qualcosa che non andava, qualcosa che gli impediva di essere più forte di lui. Questo gli dava fastidio, enormemente fastidio, tantoché voleva urlare tutto quello che aveva dentro prendendo a calci qualcosa, qualsiasi cosa, ma avrebbe sicuramente preferito la testa mozzata di Batman. Nonostante si sentiva deluso e non era motivato a continuare questa farsa, continuava a ridere e provocare il suo nemico.
«AHAHAHAHA! Siamo alle solite eh? Uomo pipistrello? AHAHAHHA!»
Joker cacciò dalla tasca un paio di forbici uscite dal nulla e le avvicinò pericolosamente all’unico filo che manteneva il supereroe attaccato al palazzo sul quale stavano combattendo.
«Vediamo se sai volare come un pipistrello! Immagina, un pipistrello che non sa volare! AHAHAHAHHA»
«Tu sei pazzo!»
A quelle parole il cattivo posò le forbici da dove le aveva prese e tirò su il filo. Batman, che era legato a quel filo per le mani, ed era praticamente senza forze, si fece tirare su come un sacco a pelo. Non sapeva quale strana sostanza ci fosse nell’aria ma, ne era sicuro, non c’era solo ossigeno lì intorno. Una volta arrivato a guardarlo negli occhi, Joker gli sferrò un pugno in piena pancia.
«Io? Pazzo? AHAHAHHAHAHAHA Questa è la mia realtà, caro il mio supereroe! HAHAHA Sei tu che sei monotono! Potresti anche cambiare la tua routine ogni tanto.»
L’altro gli sputò del sangue che gli era arrivato in bocca sulla faccia, dopodiché sorrise.
«Sei un folle. Anche se mi uccidessi, qui, adesso, cosa faresti dopo? Gotham City sarebbe tua, e poi? Saresti comunque solo e nemmeno tutto l’oro del mondo può alleviare la solitudine.»
«AHAHAHHAHAH! MA NON FARMI RIDERE! COSA NE SAI TU! NON SAI NEMMENO DI COSA STAI PARLANDO!»
Sentendosi in difficoltà in quel discorso aveva alzato la voce.
«Sto parlando dell’amicizia Joker, dell’amore. Emozioni che tu non puoi provare perché sei un mostro, un mostro folle.»
Il supereroe non si scomponeva, ma si limitava a sorridere e parlare con calma, ma quest’ultima affermazione fece infuriare il nemico che lo buttò in un angolo della terrazza con fare furioso. La pioggia rendeva leggermente annebbiata la vista, ma si distingueva bene il corpo dell’uomo accasciato a terra senza reagire.
«TU! PARLI TU CHE HAI PROVATO PER PRIMO AD UCCIDERMI! AHAHHAHAHA PARLI PROPRIO TU DI FOLLIA!»
Batman non rispondeva, non reagiva, niente di niente. Così Joker prese un coltellino dal taschino della giacca e si avvicinò a lui. Gli si mise a cavalcioni e gli puntò il coltellino alla gola.
«Sei tu quello solo Batman! Non vedi? Nessuno ti viene a salvare, nonostante tu stia per rimetterci la pelle. Nessuno. HAHAHHAAHA. Così come nessuno si accorgerà della tua morte. HAHAHAHAH.»
Premette un bottone sul coltellino e, con una risata, questo si trasformò in una bomba che lui lasciò vicino al supereroe steso a terra.
«Addio, uomo pipistrello.»
Disse, alzandosi e allontanandosi. Non era lui quello solo.
NdA
Okay, sono arrivata anche sul Fandom di Batman! D: Anche se forse era meglio se me ne rimanevo dov'ero >.<''
Ho inserito l'avvertimento OOC perché ho paura di non aver rispettato il carattere e come si suol dire, prevenire è meglio che curare u.u
Duuuunque, sbandiamo con questa Flashfic scritta in circa mezz'ora o:
Spero vi piaccia e.. ENJOY YOURSELF! :D