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Autore: Geki96    01/03/2013    1 recensioni
La mia vita
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eh si.. era successo. Non volevo mai che accadesse però ci fu quel momento di pazzia ma forse anche fondamentale per la mia vita. Mamma e papà si separarono, il motivo non l’ho capito nemmeno io però so che successe tutto in una serata, era cominciata tranquillamente ma poi è come se fosse diventata un inferno. Urlavano?? Si, ma poco. Si menavano? No, assolutamente no. Stavano discutendo? Si, a bassa voce però, talmente bassa che nonostante fossi in camera mia sentivo tutto. Non volevo sentire però rimanevo con l’orecchio incollato alla porta di legno bianco.
Le loro parole erano così sincere e piene di sentimento, non c’erano insulti troppo pesanti, erano tutte parole che io usavo quotidianamente con i miei conoscenti. Beh la serata si concluse con Giorgia che dormiva sul letto matrimoniale e Harry che dormiva sul divano. Mi faceva male vederli così però io stessa sapevo che la cosa non mi avrebbe dato pi di tanto fastidio, volevo il meglio per i miei genitori quindi se questa era la loro scelta io non potevo far altro che accettarla e se stavano meglio separati io non potevo far altro che viaggiare da una parte all’altra.
Erano passato credo due mesi, il papino era in uno dei suoi soliti tour e non molto lontano da me, e mentre tornavo a casa da scuola in autobus mi successe una cosa strana, una signora mi si avvicinò, era molto vecchia ed era vestita in modo molto strano e mi disse: “Oggi ti troverai una sorpresa inaspettata”. Io avevo già incominciato a fantasticare con la mente pensando a chissà quale cosa straordinaria fino all’entrata di casa. Entrando non sentii nessun tipo di rumore, questo era strano, mia mamma doveva esser a casa, ma non era così. Sopra la tavola c’era un biglietto con scritto: *Ciao piccola, mamma è dovuta andar via e torna dopo, ha detto che ceneremo tutti assieme. Firmato Luca.* La domanda che mi impediva di concentrarmi a farmi da mangiare era : ma chi è sto Luca?? Non ho mai sentito della sua esistenza. Il pomeriggio passò molto velocemente, Harry riuscì a video chiamarmi salutandomi come di solito un padre fa e facendomi raccontare tutto quello che succedeva nella mia vita sentimentale, dove alla solita domanda “Ehi ma c’è qualche maschietto che ti piace??Non ci hai fatto niente vero?!?!” e dove io rispondevo “Papà è normale che ci sia qualcuno che mi piaccia, ho 16 anni e non ho intenzione di fare ciò che tu pensi con il primo che passa..” e li ridevamo insieme. Beh, dopo questa meravigliosa chiacchierata molto intima con metà del mio cuore, aspettando che l’altra metà tornasse a casa, mi feci i compiti per il giorno dopo. Verso le 19 circa arrivò mamma a casa e le saltai subito al collo ad abbracciarla e dietro di lei vidi quell’uomo che vedendo la mia espressione disse “Ehm, si sono Luca il..” e li venne interrotto da Giorgia che disse “Beh hai fatto tutti i compiti vero?” e io risposi “Certo, prima papà mi ha video-chiamato, mi ha detto di salutarti e poi che probabilmente ancora pochi giorni e mi verrà a prendere per passare due/tre giorni con lui..” “Ah beh ok, spero che tu lo abbia salutato anche da parte mia..” “Sssi si mamma, ma comunque lui chi è?” in quel momento non mi accorsi che con il cellulare in tasca mi partì la chiamata a papà che stette a sentire tutto il discorso che segue, buttando poi bruscamente il telefono a terra.
“Beh lui è Luca, il tuo..” “Il mio cosa?? Nuovo papà?? NO! Per me sarà solo il tuo fidanzato, massimo il tuo nuovo marito, ma non prenderà il posto di papà! Posso accettare tutto ma non questo! Lo posso trattare bene, come tratterò bene te per le tue scelte, ma non costringermi a vederlo come una nuova figura paterna.” E li per alcuni secondi tacque il silenzio. Mamma mi disse: “Si lo so che tu non lo vorrai vedere così però a me basta che tu non stia male per questo. Non sfogarti con lui. Lui non c’entra.” Lui era zittissimo.  Il suo sguardo tremava, aveva quasi paura, ma non di me come persona, ma per il mio carattere. “beh si lo accetto. Son felice per te mamma.. basta che lui non ti lasci soffrire come è successo.. beh comunque dove vi siete conosciuti?” qui è il punto in cui Harry gettò il telefono a terra (lo so perché la volta che ci incontrammo me lo disse).  Dopo alcuni dettagli del loro incontro io lo guardai negli occhi e gli dissi: “scusa non volevo essere, ehm diciamo arrogante, scusami ancora” “non ti preoccupare, son qui per aiutare te e tua mamma.. non voglio assolutamente creare alcun disturbo, se hai bisogno di una spalla su cui piangere io ci sono..” le sue parole erano così sincere, mi sembravano quelle di papà quando le diceva a mamma quando stavano sul lettone e io sgattaiolavo dentro per farmi fare il solletico.
Giorni dopo incontrai papà che mi fece una mega sorpresa: mi venne a prendere a scuola facendomi uscire due ore prima e quando arrivai giù alla segreteria della scuola me lo trovai davanti e subito urlai. Mi firmò sul libretto personale e sulla sua macchina salimmo e incominciò a correre cantando e io stavo morendo dalle risate.. “One way or anotheeeeer.. ehi ma lo sai che mi sei ancata piccola mia! Ti prenderei e ti porterei subito nel backstage del mio concerto (sapeva che io morivo dalla voglia di andarci).. poi vedi che ad un tratto prese l’autostrada e mi bendò gli occhi e dopo un po’ mi disse “aspettami qui.. torno subito” “OK” risposi, poi sentii la portiera aprirsi e una mano gelida prendere la mia e mio padre disse “3,2,1, apri gli occhi (e mi tolse la benda)” Io urlai come una scatenata.. Era Louis che mi aveva presa la mano, e vista la mia reazione lui fece lo stesso quindi si mise ad urlare e poi mi abbracciò, qualcuno da dietro mi aveva preso i fianchi e quello era Zayn che sin da quando ero piccina mi prendeva dai fianchi e mi faceva “VOLARE” poi sentii qualcuno che diceva cose troppo carine ed era Liam e corsi ad abbracciarlo e infine qualcuno, ovvero Niall, che mi stava tirando orsetti di gomma addosso.. Erano tutti li, insieme, mancava solo una persona.. Mamma.
Mancavano solo una manciata di minuti e il concerto sarebbe cominciato, io ero sul backstage a mangiare la pizza con Niall che faceva a gara su chi la mangiava più velocemente e con Louis che mi incoraggiava a vincere. In lontananza vidi Mamma che avanzava e dietro di lei Luca. Mi salutarono, Mamma salutò tutti e poi quando vide Harry gli strinse la mano. Era venuta li per assicurarsi che la sorpresa fosse riuscita bene e che io dalla gioia non mi fossi fatta male. Poi se ne andò, e io ero felice, per la prima volta, di vederla uscire insieme a Luca, mi sembrava sempre più serena.
La sera la passai da papà che mi costringeva a dirgli tutto ciò che era successo durante la sua assenza (per quanto riguardava me)e in quella stanza, seduti nel lettone eravamo io, Louis e Harry. Ogni volta che papà mi chiedeva qualcosa lui mi guardava con occhi dolci e poi sgranava gli occhi verso Harry. E io ogni volta rispondevo incominciando la frase con “Beh caro papino e caro zio Louisssss..” fino a quando mi chiese: “ ma tu figlia mia, non sei andata a letto con nessuno vero?? E poi mica hai visto tua mamma a letto con qualcuno vero??” Louis esclamò “ma cosa ti sei bevuto?? Che domande le fai?? Povera stellina mia! La terrorizzi! Ti prego non gli rispondere Gess”. Io ero realmente terrorizzata, non mi sembrava possibile una domanda del genere, e per di più quella che aveva fatto su Giorgia. Non capivo perché lo volesse sapere, anzi forse si un perché c’era. Era geloso. Così quella grandiosa serata si rovinò di nuovo perché dopo la mia corsa verso il letto, lui aspettò del tempo e poi fece salire in stanza Noemi, una sua “amichetta” e beh, fece quello che doveva farci. Non voleva però lo fece. Quando la mattina me la trovai in cucina, non resistevo più, presi le valigie e mi precipitai fuori da quella stanza, Harry corse fuori dalla porta e mi urlò di tornare indietro ma io non lo ascoltavo, non so come caricai la valigia in qualche modo assurdo sulla vespa azzurra che mi aveva regalato papà e partii via. Percorsi un po’ di chilometri e poi mi fermai su una piazzetta perché Louis mi bloccò con la macchina. Mi fece dire tutto ciò che avevo dentro e mi portò da lui con la sua mini. Mamma si preoccupò, si arrabbiò con papà però poi Luca la fece ragionare e si riappacificarono le acque.
  
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