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Autore: ta nta ro ba    01/03/2013    0 recensioni
Aveva 14 e avevo appena vista i miei genitori morire davanti ai miei occhi , a casa mia . I nazisti avevano rovinato la mia vita e io non cela facevo
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era il 29 giugno e io stavo scrivendo sul mio diario mentre guardando fuori dalla finestra vidi due grosse macchine nere entrare nella nostra proprietà . Scesero 5 uomini che bussarono rumorosamente alla mia porta fino a sfondarla , senti le implorazioni di mio padre , vidi mia madre entrare nella mia stanza . Chiusa la porta mi disse di nascondermi e che sarebbe andato tutto bene , strisciai sotto il letto , la mia porta si aprì e mia madre cadde a terra e le spararono io mi tenni la mano sulla bocca per non farmi scoprire finché non sene andarono . Ero rimasta sola i miei genitori erano morti , erano stati dei soldati tedeschi , ma io ero riuscita a salvarmi . Scesi le scale e mio padre era disteso a terra e faceva fatica a respirare , cercai di aiutarlo , le ultime parole che mi disse furono "vendicaci". Avevo solo 14 anni ed ero impaurita , decisi di avventurarmi per il bosco a chiedere aiuto nelle case vicine ma tutti quelli cn una stella gialla sui vestiti erano stati fucilati nelle proprie case ,insieme ai loro figli. Senti piangere , c'era una bambina nascosta dietro un albero , la tranquillizzai è finalmente decise di uscire , ero contente che non era la sola ebrea ancora in vita . Una pattuglia passò a controllare se era tutto apposto , velocemente ci nascondemmo sotto un cespuglio , le guardie controllarono bene tutto il perimetro ma mentre stavano per andarsene la piccola fece uno starnuto e uno di loro si accorse di noi . Iniziammo a correre ma fu inutile perché riuscirono ad afferrarci , non ci uccisero ma ci portarono con se sulla loro autovettura . Eravamo arrivate alla stazione e ci caricarono insieme a un altro miliardo di persone su dei vagoni nascosti , viaggiammo per giorni e restammo senza cibo e acqua . Per la prima volta la piccola mi parlo " io mi chiamo Emma e hanno ucciso i miei genitori e i miei fratelli , grazie per avermi portata con te , ma ti prego non lasciarmi qualunque cosa succeda " io risposi che non l'avrei fatto . Dopo un po' il vagone in cui era finita l'aria si aprì e ricordo bene quel momento in qui il l'ossogeno arrivò ai miei polmoni , ci fecero scendere ripetendo strane parole in tedesco ma non riuscivo a capirli . Iniziarono a dividere le donne dagli uomini e le bambine dalle proprie madri , fummo passati sotto molti controlli io cela feci ma la piccola Emma fu divisa da me e mandata insieme agli altri bambini verso le camere a gas , sapevo che non l'avrei più vista . Ci spedirono velocemente in dei tendoni enormi dove ci fecero mettere delle tute a righe ,ci tatuarono dei numeri io ero il 3749 ed in fine ci rasarono a zero . Fummo divise in vari settori, io fui spedita verso la coltivazione delle patate che avrei poi dovuto portare nella casa del sergente . Erano passati giorni ed ero uno stecchìno , non ci nutrivano e non ci dissetavano e io mi sentivo morta . Quel giorno avrei dovuto portare le patate alla moglie del sergente ma oramai ero abituata perché non era la prima volta , bussai alla porta e mi aprì la governante , anche lei ebrea,mi fece strada verso la cucina dove posai le patate me mi diressi verso la porta . A metà strada fui fermata dalla padrona che mi portò aguatamente in un angolo dove mi chiese " che cosa succede la fuori , devo saperlo , mio marito non mi permette di sapere " . La moglie del generale era all'oscuro di tutto come era potuto succedere , e perché lo aveva chiesto proprio a me . Le raccontai tutto ciò che stava succedendo e fortunatamente lei parlava la mia lingua , mi disse che voleva aiutarmi ma doveva restare una cosa tra noi . L'indomani verso l'innalzar del sole quando suo marito usciva avrei dovuto fingere di portare delle patate e lei mi avrebbe aiutato a scappare da quel orrore , mi avrebbe fatta tenere al sicuro dai suoi amici oltre la rete . Quella notte non riuscì a chiudere occhio , e se fossi stata scoperta , e se era tutta una bugia organizzata dal generale per mettermi alla prova , l'alba arrivò molto velocemente , bussai alla sua porta e lei mi fece entrare ,cautamente , guardandosi bene le spalle facendo in modo che nessuno la vedesse mi portò nel retro della casa , dall'altro lato della recintazione c'erano un uomo e una donna che presto sarebbero stati i miei salvatori . Iniziò a scavare con una pala finché non fece un buco abbastanza grande da farmici entrare , prima di andare la abbracciai e in tedesco le dissi l'unica parola che sapevo " grazie " e l'abbracciai . Passai con molta attenzione per non toccare il filo e arrivai nel lato opposto e strinsi forte i miei nuovi salvatori , coloro che mi salvarono e che mi tennero in vita fino ad oggi , ed io non smetterò mai di ringraziarli abbastanza . Oggi ho 70 anni e sono viva grazie alla moglie del soldato che voleva farci tutti fuori , di colui che aveva ucciso i miei genitori e non mi dimenticherò mai il loro viso morente perché oramai è da anni che vive nella mia testa .
  
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