E in certi istanti, quando Nami aveva le pupille dilatate e rosse, i lineamenti del volto contratti, la bocca digrignata per la rabbia, Rufy comprendeva la sua impotenza dinanzi alle calamità della natura e, buttandosi inginocchio e congiungendo le mani, pregava tutte le divinità per avere la salvezza momentanea.
“Tu sei solo un brutto idiota.” Disse alzandosi sugli avambracci le maniche della maglietta.
“Amore, cerca di capire: oramai ho un’età, mille pensieri nella testa, non posso ricordarmi tutto io.”
Si giustificò sbracciandosi e agitando le mani davanti la sua faccia per pararsi da vari, eventuali e certi colpi.
La ragazza era furiosa, sbuffava e, se non fosse stato per la mano di Ace sulla sua spalla a tranquillizzarla, avrebbe certamente picchiato quell’impiastro del fidanzato.
“Nami, i miei più sinceri auguri.” Disse serio e con un sorriso confortante.
Le si illuminarono gli occhi: qualcuno che si ricordava di lei c’era in quella famiglia.
“Perché per sopportare Rufy ce ne vogliono tanti auguri.”
Ci fu un attimo di silenzio, il rumore della illusione spezzata, un urlo disumano e suppellettili vari che rincorreva i due giovani in fuga da una sempre più incollerita Nami.
“Brutti deficienti! Oggi è il mio compleanno.”



Maschietti smemorini. (?)
Eleonora, così rimembriamo anche le vicende dell’onomastico no? xD
Lo fai domani il compleanno, ma ti faccio gli auguri ora: AUGURIIIIIIIIIII!
Tanto tu non la leggerai prima di una settimana, considerando quanto fai caso alla mia pagina autore. xD
Però almeno c’è il popolo di Efp testimone che io ti penso sempre! U_U
Santo Ace! <3
Buona serata a tutti e grazie a tutti quelli che la leggeranno! :DD