Hermione aprì lentamente gli occhi, svegliata dalla lieve luce che penetrava dalla finestra. Erano appena le sette del mattino, così decise di recarsi al bar sulla spiaggia per un caffè. Si sedette al suo solito tavolo e dopo aver ordinato la colazione vide un piccolo gufo planare sul tavolo, allungando la zampetta per permetterle di prendere la lettera. Hermione riconobbe la grafia del suo migliore amico. Aveva appena finito di leggere la lettera, quando una voce la fece sobbalzare.

"Hermy!"

"Ciao Lucille, quante volte ti ho detto di non chiamarmi così? Sai quanto odio quel soprannome."

Alta, bionda, occhi verdi e fisico da top model. L' aveva conosciuta il giorno dopo il suo arrivo in Francia ed erano diventate subito amiche. Era una Babbana, ma sua cugina aveva frequentato Beouxbatones, quindi Lucille non ci mise molto a capire che Hemione era in realtà una strega.

"Lo so, scusami. Chi ti ha scritto?" chiese Lucille bevendo il caffè dalla sua tazza.

"Harry. Di nuovo." 

"Senti Hermione, so che per te è difficile tornare a Londra, che sei triste per i tuoi genitori, che dopo i M.A.G.O. senti di non avere più nessun obbiettivo e bla bla bla, ma i tuoi amici sentono le tua mancanza e so che anche a te mancano" disse Lucille tutto d'un fiato.

Una piccola lacrima scese sul volto di Hermione al ricordo dei suoi genitori, vivi e vegeti a Sydney, ma ignari di avere una figlia.

Lucille sembrò pentirsi delle sue parole "troppo diretta? Mi dispiace" sussurrò.

"No Lucille, hai ragione, ma non ne parliamo mai, come mai ora sei così intenzionata a farmi tornare in Inghilterra?" 

"Beh.. non sono mai stata a Londra e trovo che l' accento britannico sia mooolto sexy" rispose la bionda fecendole l'occhiolino.

Scoppiarono a ridere e passarono l'intera mattinata in spiaggia, Hermione stesa al sole con un libro in mano, mentre Lucille ci provava con l' intera popolazione maschile di Cassis.

Verso le due tornarono al piccolo appartamento che i genitori di Hernione aveva comprato qualche mese prima. Decisero di preparare qualche panino, faceva troppo caldo per cucinare e nessuna delle due aveva voglia, comunque.

Lucille uscì in terrazza a fumare una sigaretta, ma quando rietrò in salotto trovò le sue valige ad attenderla.

"Che significa? Mi stai buttando fuori?" chiese ridendo.

"No" Hermione la raggiunse in salotto "che ne dici di un viaggetto a Londra?"

************************

Holaaaa :)

Avevo cominciato a pubblicare questa storia qualche settimana fa e l'avevo cancellata, avevo perso l'ispirazione..ma la mia Lucille me l'ha fatta tornare :D  Se la storia vi è piaciuta, ma anche se vi ha fatto schifo, vi prego di farmi sapere cosa ne pensate, soprattutto se sono critiche o consigli. Cercherò di aggiornare ogni settimana, probabilmente il venerdì.

Besos, Alice :D