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Autore: demiswords    02/03/2013    7 recensioni
Grazie, Zayn.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn.
D’accordo, è la mia occasione, non posso sprecarla.
Siamo solamente io e lei, camminiamo uno accanto all’altro e la vedo rabbrividire ogni volta che sfioro appositamente la sua mano.
 
È bellissima.
 
Mi volto verso di lei e la guardo, lei abbassa lo sguardo e sorride mentre le sue gote si colorano all’improvviso, provocando un contrasto fatale con i suoi occhi azzurri.
Non riesco a staccarle gli occhi di dosso, finché non sono obbligato a farlo mentre rischio di inciampare sul gradino del marciapiede. Lei scoppia a ridere.
Dio, che imbranato.
Raggiungiamo il parco e ci sediamo sulla panchina davanti alle costruzioni per bambini.
-È carino qui-
Ally rompe il silenzio timidamente, scostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Nelle sue parole sento il suo imbarazzo, così cerco di rimediare iniziando a parlare un po’.
Le racconto di quella volta in cui venni in questo parco insieme a mio nonno e caddi dallo scivolo. Scoppia a ridere fragorosamente.
Sorrido anche io, fissandole le labbra.
Le labbra più belle che abbia mai visto.
Scrollo il pensiero e mi volto verso le costruzioni.
-Ho freddo- sussurra.
La guardo e mi rendo conto improvvisamente di quanto sia corto il suo vestito. Mi tolgo la giacca nera, che sta diventando un po’ troppo calda per me, e la posiziono sulle sue spalle.
-G-grazie-
Il rossore sulle sue guance divampa nuovamente,  e sento il calore espandersi nel mio corpo.
-Quando arrossisci sei davvero adorabile-
Le parole fuoriescono dalle mie labbra autonomamente e blocco a fatica l’istinto di mettermi le mani davanti la bocca. Lei sorride, imbarazzata.
-Sei stato molto gentile, Zayn, ma le mie gambe stanno gelando e..-
-Ti accompagno a casa?-
-Abito a due passi da qui, non è necessario-
Non sembra convinta. So che lo vuole anche lei.
-Insisto, non ti è bastato l’incontro ravvicinato con Jack stasera? Sai quanti sbronzi potrebbero attaccare una ragazza che gira da sola a quest’ora della notte?-
  Il mio tono è scherzoso, ma Alison sembra quasi spaventata. Mi avvicino al suo orecchio e percepisco un brivido che le attraversa il corpo.
-Con me saresti al sicuro-
Scatta in piedi.
-D’accordo, andiamo-


***


Zayn Malik sta camminando accanto a me.
Mi sta accompagnando a casa.
Mamma è a lavoro, turno notturno in ospedale.
Casa Libera.
 
Cerco di scacciare il pensiero, tanto non entrerà in casa, perché sono sicura che lui sta aspettando solo questo.
Perché, io no?
 
Torno alla realtà e smetto di litigare tra me e me quando il dolore lancinante provocato da quelle maledette scarpe si fa insopportabile. Mi convinco che riuscirò a resistere constatando che tra due isolati sarò a casa.
Saremo.   
Sarò.
Smetto di pensare e inizio a parlare nuovamente con Zayn, che sembra essere preoccupato dall’espressione sul mio volto.
-Zayn, dove abiti?-
-Ehm, più o meno dall’altra parte della città-
-E come torni a casa? Ti verranno a prendere, spero-
Abbassa lo sguardo e capisco che è un “no”.
 
Arriviamo davanti al portone di casa, tiro fuori le chiavi dalla borsa ed apro la porta.
-Grazie per la bella serata,  Alison-
Si avvicina per salutarmi, ma decido di non volerlo lasciar andare.
-Ti va di entrare? Mia madre è a lavoro.-
Un’espressione spiazzata prende posto sul suo volto.
Ma perché non riesco a tenere la bocca chiusa?
Improvvisamente, sorride e si avvicina a me.
-Sarebbe fantastico-
Sottolinea l’ultima parola, e si morde la lingua con quel suo modo di fare incredibilmente sexy.
 
-Fanta, coca o sprite?-
Sono in piedi davanti al frigorifero, scalza, ma con ancora indosso il vestito bianco. Zayn è seduto su una delle sedie accanto al tavolo della cucina e le sue mani sono appoggiate sul tavolo, intrecciate l’una con l’altra.
-Sprite, grazie-
Chiudo il frigo delicatamente, gli porgo la sua lattina ed apro la mia.
Pssssssssss
Le due lattine sfiatano, ed entrambi iniziamo a bere i rispettivi drink. Continuo a bere, assorta, mentre Zayn appoggia la sua lattina sul tavolo e posa il suo sguardo verso la rampa di scale.
-Hai fratelli o sorelle?-
Poggio la lattina sul tavolo anche io, e ingoio l’ultimo sorso della mia bibita.
-No, sono figlia unica-
-La cocca del papà, immagino-  dice, scherzosamente.
- Mio padre è.. morto-
Zayn spalanca gli occhi e schiude la bocca, e il suo sorriso si tramuta in un gesto di mortificazione.
-Mi dispiace, Ally.-
Abbassa lo sguardo e continua:- Anche mio padre non c’è più-
Istintivamente, mi alzo in piedi e lo raggiungo. Mi siedo sulle sue ginocchia e abbraccio.
Lui affonda il viso tra i miei capelli voluminosi e mi stringe forte, mentre io rimango inebriata nel sentire il suo profumo e mi meraviglio nel sentire il suo cuore battere all’impazzata, quasi stesse per fuoriuscire dal suo petto.
Ora comprendo la fonte della nostra affinità,
comprendo che cosa ci unisce.
Il nostro passato.
  
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