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Autore: reina86    02/03/2013    8 recensioni
Un dono inaspettato proveniente da una dimensione votata alla distruzione e alla sofferenza...
Un regalo di infinita importanza fatto da chi nella vita ha gia perso tutto e spera invece cosi di poter regalare solo gioia e serenità. Una one-shot dedicata al futuro che tanto adoro e che con il suo coraggio mi ha regalato momenti di infinita speranza.
reina86
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Osservava quel pezzo di carta come una reliqua di inestimabile bellezza...

Una pergamena bianca avvolta in un delicato nastro rosso volteggiava ora leggiadra tra le sue mani quasi come a voler prendere forma e vita dichiarandone cosi apertamente il segreto che si celava dietro tutto il suo mistero. Aveva indietreggiato sullo sgabello poggiando le gambe sulla sua scrivania in una posa che solo lei avrebbe potuto assumere; poggiò cosi delicatamente la pergamena per poterne immaginare il contenuto senza dover sciogliere necessariamente quel fiocco che la separava da una dimensione fatta di perdite e di infinita tristezza.

 

Aprirla avrebbe significato dissipare i suoi dubbi una volta per tutte concludendo cosi quel dialogo interiore che non aveva mai smesso di esistere da quando, poco prima della partenza di suo figlio, l'aveva ricevuta in dono. Resistere ad una tentazione non era mai stato da lei che di solito si buttava a capofitto negli eventi senza nemmeno stilare una sensata lista dei pro e dei contro, ma quel giorno la situazione era ben diversa, e tutto ciò che avrebbe potuto contenere quel semplice foglio di carta, avrebbe avuto una serie di ripercussioni non indifferenti per tutto il resto della loro vita.

 

Aveva pensato loro e ancora non se ne rendeva conto...

Per qualche strano motivo, ancora oscuro e buio come i giorni appena trascorsi, Vegeta era rimasto con lei sulla terra vivendo in quella casa come prima della sua partenza. Il tempo per quanto inarrestabile, si era fermato al giorno in cui era partito lontano da lei cercando una soddisfazione maggiore di quella che avrebbe avuto vivendo una banale e insipida vita insieme alla sua famiglia. L'aveva visto andar via col suo solito passo deciso dalla stessa porta che mesi prima l'aveva visto entrare, e sebbene il suo sguardo nello scorrere delle stagioni si fosse posato su quell'uscio speranzoso e trepidante del suo ritorno, lei era rimasta sempre la stessa.

Ferma nella sua decisione. Come se non avesse avuto più nulla di dirgli...

 

Eppure i sentimenti che serbava nel suo cuore erano stati sempre gli stessi.

L'amore e la devozione nei confronti della sua anima nera e corrotta non erano mai mutati e avevano resistito forti ed irremovibili alle umiliazioni e alle parole più dure che un cuore innamorato avesse mai potuto sopportare. Era pronta a respingere ogni corruzione pur di poter crescere un figlio voluto e desiderato con tutta la forza che aveva in corpo, e la vita l'aveva premiata imprigionando in un paio di occhi azzurri la stessa forza d'animo e l'atavica caparbietà di un padre tanto assente quanto agognato.

 

Lei aveva avuto il coraggio di mettere al mondo suo figlio prima ancora di sapere chi quel neonato sarebbe diventato; era felice del suo temperamento e della sua gentilezza, e mai avrebbe potuto immaginare quanto si potesse essere orgogliosi di un ragazzo divenuto dolce coi deboli e spietato con i prepotenti. Lui era tutto ciò che aveva sempre sperato per la sua inimmaginabile maternità e la vita aveva saputo premiarla, poco importava se avesse dovuto continuare da sola a vivere la propria esistenza. Ciò che le il destino le avrebbe assegnato, lei l'avrebbe sempre accettato di buon grado...

 

"Mia madre ha pensato che potesse servirti e cosi mi ha detto di donarti questo..."

 

Bulma aveva osservato le sue mani stringere nervosamente un foglio di carta semplice e umile proprio come il cuore di chi glielo stava porgendo. Sorpresa e stupita l'aveva accolto come il più prezioso dei regali, e commossa aveva ringraziato quello splendido figlio che col suo solo coraggio aveva salvato la vita di un intera dimensione a cui i suoi sospiri di lì a breve non sarebbero più appertenuti.

 

"Lei dice che non l'accetterai, e che nonostante tutto sei molto più simile a lui di quanto tu non voglia ammettere..."

Bulma non era riuscita a capacitarsi di quanto la sua vita fosse stata strana fino a quando non aveva conosciuto quel figlio fantastico. Parlava di una madre meravigliosa capace di resistere alle vicissitudini più crudeli, ai dolori che per lo scorrere incessante del tempo l'avrebbero accompagnata senza speranza di poter tornare quella di una volta. E quella madre in realtà era sempre stata lei. Sperava di poter serbare nel più profondo del suo cuore la stessa costanza del suo alter ego, di quella donna intelligente e caparbia capace di salvare un altro mondo sconosciuto ma non il suo...

 

"Sono tanto orgogliosa di te figlio mio, ma sono sicura che lei te lo ripeta ogni giorno da quando sei nato".

 

Trunks aveva annuito socchiudendo semplicemente la profondità dei suoi occhi meravigliosi. L'aveva accarezzata sperando per lei una vita diversa da quella che sua madre aveva dovuto affrontare, pregando nell'intimo della sua anima un futuro raggiante per quel bambino nato da un amore acerbo e che purtroppo non era mai riuscito a maturare. Avrebbe voluto avere molto più tempo per cercare delle parole tali da infonderle coraggio, frasi che avrebbero potuto farle capire ciò che in realtà sarebbe nato se solo lei avesse deciso di perdonare chi invece non meritava la sua misericordia. Perchè lui la sua prova d'amore l'aveva ottenuta, ma sua madre ancora no...

 

"Non stancatevi mai di ripertemelo, mi raccomando mamma..."

 

L'aveva accompagnato fuori in giardino dove tutti i suoi amici l'avrebbero ringraziato e salutato prima di dirgli addio. Nei giorni a venire il suo viaggio sarebbe stato ricordato come il regalo più bello che un figlio potesse fare alla propria madre, poichè ciò che poteva essere l'avrebbero scritto lei e il suo Vegeta in un mondo dove per il momento la pace era tornata a regnare sovrana.

Questa era la sua speranza, questa era la vita che tanto avrebbe voluto...

 

Si era portata alle labbra umide una sigaretta con fare nervoso. Le mani le tremavano tradendo un equilibrio psichico ritrovato da poco tempo, cosi dopo parecchi tentativi, era riuscita a far riprendere vita ad un accendino vecchio di chissà quanti anni lasciato incustodito sulla sua scrivania. Aveva respirato solo un paio di boccate di nicotina e la situazione era sempre la stessa. Avvolta in una leggera e tenue nuvola di fumo, la sua vita era rimasta sempre uguale nonostante alle spalle avesse ancora le macerie di una tragedia da poco consumata.

 

Dinanzi a lei ora però una sola cosa era cambiata. Quel foglio di carta a solletticarle l'animo straziato e la voglia di sapere cosa ne sarebbe stata della sua vita futura. Cosi prese coraggio e mantenendo la sigaretta in bilico stretta tra le sue labbra, aveva sciolto quel fiocco vermiglio fino a sviscerare il segreto che ne era stato rinchiuso. Il fumo dinanzi ai suoi occhi le aveva annebbiato la vista e con sconcerto aveva creduto di sognare dinanzi a tanta verità.

Disegnata nei minimi dettagli, su quel foglio si ergeva orgogliosa la sua creazione più grande, l'invenzione che aveva riportato la pace nella sua dimensione e che le aveva permesso di conoscere cosa ne sarebbe stata della sua vita se solo avesse perso la persona più importante della sua intera esistenza.

 

Nulla era stato lasciato al caso: gli algoritmi, le formule matematiche e i vari problemi che avrebbe trovato durante la progettazione della medesima, tutto era stato illustrato con precisione e dovizia di particolari. Bulma lasciò immediatamente il disegno come scottata, e cosi facendo, il foglio si era ripiegato nella stessa posizione con la quale l'aveva ricevuto in dono; tirando di nuovo un'altra boccata di nicotina, riprese la sigaretta tra le dita della mano controlaterale e trovò il coraggio di stringere nuovamente il foglio come se nulla fosse successo.

Al margine inferiore di quest'ultimo aveva riconosciuto la sua calligrafia, la sua stessa scrittura e quei caratteri delineati dalla sua stessa mano in un futuro lontano da lei molti anni e molteplici sofferenze.

Solo per te. Perchè il domani verrà e sarà sempre meglio...

 

Aveva respirato a fondo e riflettuto a lungo Bulma.

Avrebbe potuto usufruire di quel dono per dare alla luce la più grande creazione di tutti i tempi. Qualcosa in grado di sfidare le leggi della natura ed essere cosi orgogliosa di se stessa fino a cambiare il destino di molteplici umanità. Eppure sentiva nel più profondo del suo cuore che non sarebbe stato giusto. Quella macchina del tempo era figlia del dolore di una donna che non era lei e che mai si augurava di diventare. Un giorno forse e con i suoi tempi, quell'invenzione sarebbe nata tra le mura di casa sua in una situazione ben diversa, circondata da suo figlio e dall'uomo che amava e che sentiva di dover perdonare.

 

Cosi avvicinò la sigaretta al foglio aspettando tra le sue mani che il fuoco del suo orgoglio bruciasse definitivamente il solo ricordo di quella scoperta. Poichè alfine Trunks aveva ragione: non solo non avrebbe accettato quel dono, ma davvero doveva ricredersi molto più simile a Vegeta di quanto non avrebbe mai potuto immaginare...

Image and video hosting by TinyPic NOTA DELL'AUTRICE
Miei cari lettori, in un pomeriggio uggioso e colta da ispirazione fulminea, mi sono ritrovata a scrivere questa one shot sperando di aver saputo esprimere al meglio ciò che la mia mente ha creato in poco tempo. Chi mi conosce sa bene il mio amore verso la dimensione di MiraiTrunks e soprattutto quanto possa essere rimasta affascinata dal personaggio di MiraiBulma; cosi spesso non perdo occassione per inventarmi nuove ff e rendere reali tutte le mie congetture a riguardo ^_^
In tempi brevi, o almeno spero, concluderò entrambe le mie long lasciate momentaneamente  in sospeso per accingermi verso una storia fantasy sempre nel fandom che ho più a cuore U_U'
E' quasi un anno che sono iscritta su EFP eppure il vostro affetto mi ha travolto cosi tanto da andare sempre più avanti e non mollare anche quando la stanchezza si faceva sentire. Vi voglio un bene dell'anima e non vi ringrazierò mai abbastanza
.
Un abbraccio, reina86.

   
 
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