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Autore: someonelikecris    02/03/2013    2 recensioni
"Questo non sei tu" ribatto "E lo so" lo anticipo "Perchè io mi sono innamorato di quel ragazzino di sedici anni" dico. Ed è talmente vero che fa male. Ho stretto quel ragazzino di sedici anni tra le mie braccia così tante volte che ormai ho perso il conto, l'ho cullato nel sonno così tante volte fino ad innamorarmene come un cretino. E l'ho amato, l'ho amato dall'inizio. Per questo non posso lasciare che lui perda chi è davvero.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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They don't even know you

Lo guardo.
Lo faccio da dieci minuti ininterrotti ormai, e nemmeno il più piccolo accenno di rabbia è riuscito a sfuggire ai miei occhi attenti, ai miei occhi costantemente pieni di lui.
Continua a stare dietro a quel telefono, a quegli stupidi siti, a quello stupido social network sul quale non dovrebbe spendere più nemmeno un secondo.
Le iridi sono piene di parole che lo stanno ferendo a poco a poco, riesco a vedere gli occhi che diventano piano piano sempre più rossi. Lo vedo guardare verso l'alto per non piangere, in cerca di una mano forse, in cerca di risposte.
Stringe le labbra rossissime tra i denti di perla e dilata le narici prima di stringere un'altra volta il telefono, sempre più forte.
Siamo in sala d'incisione e teoricamente dovremmo goderci questa mezzoretta di pausa.
Gli altri tre sono tranquilli, si rilassano e ridacchiano ogni tanto.
Solo Zayn ogni tanto lancia occhiate ansiose a Harry, per poi guardare me.
Si aspetta che faccia qualcosa, si aspetta che mi alzi e gli strappi quel telefono dalle mani.
Come se non mi fossi già trovato altre mille volte in questa situazione, come se non sapessi che strappargli quell'Iphone dalle mani lo farebbe scoppiare e basta..come se non potesse succedere tra pochi minuti.
Chiudo un attimo gli occhi per riposarli da tutta quella veglia ininterrotta quando "Basta, basta, basta" lo sento sussurrare alzando sempre di più la voce.
Scatta in piedi in tutta la sua altezza scaraventando il telefono per terra, rompendo quell'esemplare di ultimissima tecnologia in mille pezzi, ma non saranno mai quanti i pezzi in cui il suo cuore è infranto, lo so. So anche che con l'andare del tempo sarà sempre più difficile ripararlo e farlo tornare a splendere come prima.
"Basta!" urla poi stringendosi la testa tra le mani.
Il silenzio cala tra noi quattro. Mi giro verso gli altri.
Niall abbassa lo sguardo e si passa una mano tra i capelli.
"Harry.." sussurra Liam sempre premuroso, preoccupato.
Zayn lo guarda. Lo guarda in quel modo di cui solo lui è capace. Si può capire quanto Zayn Malik voglia bene ad una persona dal modo in cui la guarda: come se fosse un pezzo fondamentale dei suoi polmoni, senza il quale non potrebbe mai più tornare a respirare; e so per certo che tutti noi lo siamo per lui, lo si capisce, è facile, è tutto in quegli occhi nocciola.
Harry abbassa lo sguardo, non riesce a guardarci, non riesce a guardarmi.
Corre fuori dalla stanzetta chiudendosi la porta forte alle spalle, facendo tremare i vetri, e so già che infondo se ne sta pentendo.
E in quel momento la sento. Sento la rabbia che stava nascendo piano piano impedirmi di respirare.
La sento partire dal cervello e arrivare dritta al cuore per stringerlo in una morsa.
Sento nelle braccia la forza necessaria per tirare giù il mondo e ridurlo in pezzi perchè nessuno, nessuno si può permettere di ridurlo in quello stato. Nessuno può permettersi di inondare gli occhi di Harry di lacrime, di fargli perdere il controllo in quel modo, nessuno, nemmeno io.
Zayn si alza di scatto e si passa anche lui una mano tra i capelli.
"Non è giusto" dice interrompendo il silenzio "Non è giusto" ripete atono.
Vedo Niall mordicchiarsi il labbro e stropicciarsi gli occhi.
"Non è possibile che tutto ricada sempre su di lui, è inaccettabile.." comincia a camminare avanti e indietro "Cosa cazzo ha di sbagliato il mondo?!" chiede poi a me.
"Ha solo 19 anni, è un ragazzino...perchè devono dimenticarselo, perchè?" continua fuori di se'.
Sento la rabbia rimontare più violenta di prima e mi alzo in piedi stringendo i pugni in tasca.
Vedo Zayn affogare nei miei occhi e lo sento sussurrare un'altra volta "Non è giusto" più incazzato.
Liam si alza e gli poggia una mano sulla spalla.
Lui mi fa cenno di andare e mi scaravento fuori dalla stanza per cercare Harry.
Non devo cercare molto prima di trovarlo in bagno, con la schiena contro il muro freddo, la testa tra le mani e i respiri scanditi dai singhiozzi.
Quei suoni mi riempiono le orecchie e rendono le mie gambe deboli, mi buttano a terra e mi calpestano violenti. Sentir piangere Harry, veder piangere Harry è il dolore più forte che io abbia mai provato fino ad ora. Perchè lui è...Harry. E' una di quelle persone a cui il dolore dovrebbe essere cosa sconosciuta, e non perchè sia un santo, ma semplicemente perchè è puro, puro nell'anima e nel pensiero. Nato in degli anni ancora troppo poco flessibili per lui e innamorato del sogno più sbagliato per la sua anima, lo stesso sogno che piano piano lo sta portando alla deriva, all'autodistruzione.
"Ti prego Lou" mi sussurra "Va' via, vi raggiungo, dammi.." ma non riesce a finire di parlare che un altro singhiozzo lo investe.
"Cinque minuti Harry?" gli chiedo retorico "Smettila di tenere tutto dentro, è da troppo tempo che lo fai" mi avvicino a lui e mi inginocchio vicino alle sue gambe "Tiralo fuori Harry, tiralo fuori, lanciamelo addosso, coinvolgimi" dico afferrando le sue mani e staccandogliele dal volto.
Quello che vedo mi stringe il cuore, mi fa irrimediabilmente bruciare gli occhi.
"Non posso" sussurra "Non voglio coinvolgerti, Louis" ribatte mentre altre lacrime solcano le sue guance. Mi siedo e poggio anche io la schiena contro il muro.
Lo afferro per le braccia e nonostante sia ormai più alto di me lo faccio sedere tra le mie gambe e poi faccio quello che mi viene meglio: lo stringo a me, lo amo.
"Perchè?" mi chiede tra i singhiozzi "Perchè sono sempre io? Perchè fa ancora così dannatamente male al cuore?" continua a chiedermi retorico.
Lo stringo, forte, passando una mano tra i suoi ricci e scoprendogli il viso.
Lo porto a posare la testa sulla mia spalla e gli bacio una tempia sentendolo tremare.
"Scusa Lou" mi dice "Io voglio essere forte per te, lo voglio davvero ma.."
"Sta' zitto" gli sussurro all'orecchio "E smettila di pensare a quello che vuoi per me, smettila".
Lui scuote la testa "Forse dovrei davvero lasciar andare chi sono veramente, così sarebbero contenti, forse così smetterebbe di fare male..."
"Smettila" gli intimo "Questo non sei tu, Harry"
"Come fai a esserne sicuro? Come?!" mi chiede arrabbiato "Sono stato dipinto in talmente tanti modi che ormai comincio a non capirci niente nemmeno io. Ci sono articoli in cui dicono che vado a letto con donne che hanno l'età di mia madre, capisci? Donne che io non ho nemmeno mai visto! E sai qual'è la cosa più dolorosa? Che nonostante tutto la gente ci crede, che la gente mi crede capace di rovinare una famiglia per...per del sesso?! Che sono sempre pronti a parlare, a dare le loro sentenze su tutto, e che in tutto questo credono di conoscermi! Ma io non sono un giocattolo, Louis, io sono vivo, sono sempre quel sedicenne insicuro che si nasconde dietro ai riccioli, sono sempre lui..nonostante tutto sono lui" conclude quasi senza fiato, senza riserve.
"Questo non sei tu" ribatto "E lo so" lo anticipo "Perchè io mi sono innamorato di quel ragazzino di sedici anni" dico. Ed è talmente vero che fa male. Ho stretto quel ragazzino di sedici anni tra le mie braccia così tante volte che ho perso il conto, l'ho cullato nel sonno così tante volte fino ad innamorarmene come un cretino. E l'ho amato, l'ho amato dall'inizio. Per questo non posso lasciare che lui perda chi è davvero.
"Mi sono innamorato della tua anima prima di innamorarmi della tua carne, Harry Styles, per questo te lo dico, potrai non essere più convinto di chi sei – e ne dubito – ma io lo sarò sempre, tra dieci, cento, mille anni io saprò chi sei, perchè ti conosco come le mie tasche, ti conosco meglio di quanto io abbia mai conosciuto chiunque, incluso me stesso. Lo sai da te che questo mondo è una battaglia persa, che loro non valgono una tua lacrima, una tua notte insonne, non valgono niente di te, Harry, non valgono la tua attenzione e la tua rabbia. Loro non ti conoscono, amore, tutto quello che vedono sono le cicatrici che sono riusciti ad incidere sulla tua pelle perchè tu glielo hai permesso. Non lo vedono, non riusciranno mai a vedere l'angelo che vive dentro di te come lo vedo io, come lo vedono i ragazzi e tutta la gente che ti conosce, che ti ama così...come sei, nelle tue stupidaggini e nei tuoi momenti da eroe coraggioso. E sai cosa? Sono contento che non riescano a vederlo da una parte, lo consumerebbero e sarebbero capaci di oscurarlo. Tu sei superiore a loro, Haz, tu li uccidi con la tua gentilezza, la loro ignoranza e leggerezza è cecità e saranno solo loro a perdere qualcosa. Perderanno la persona pazzesca che sei – e non lo dico solo perchè sei il mio ragazzo – perderanno tutto quello che hai da dire, saranno loro ad uscirne sconfitti, Harry. Tu sarai il vincitore, te l'ho detto, non ti conoscono, non potranno mai farlo, perchè si opporrebbero alla bellezza che hai dentro, non la accetterebbero solo perchè non riuscirebbero a capirla, ascoltami Harry, ti prego, credimi" dico quasi in lacrime. Il cuore potrebbe esplodermi in un attimo.
Lui stringe le braccia attorno ai miei fianchi e si accoccola sul mio petto come faceva tempo fa  e io non posso fare altro che stringerlo e proteggerlo per quanto ne posso essere capace.
Sento le sue lacrime scendere calde lungo il mio collo e allora gli bacio la fronte.
"Le lacrime non sono una sconfitta, amore, tienilo a mente"
"Mi amerai nonostante le cicatrici, Lou?" mi chiede con la voce roca.
Rido divertito dal fatto che ancora non capisce che lo amerei sempre, in qualsiasi caso.
"Amerò te e le tue cicatrici, le guariremo insieme, ok?".
Lui mi bacia il collo e io lo stringo ancora più forte, come se potessi diventare parte di lui.
"E alla fine di tutto" dico "Le cicatrici ci rendono ciò che siamo, non credi? E io credo di poterti amare in qualsiasi modo, piccoletto, hai capito?".
Lo sento ridere, finalmente, e allora lo stringo ancora un po'.
Lui libera il viso dal mio collo e mi bacia con una dolcezza innata, con una dolcezza tutta sua, la stessa dolcezza che lui mi ha insegnato. Perdo le mani tra i suoi ricci e passo un braccio dietro la sua schiena. Lo tengo stretto a me, al sicuro, e lo farò fino al mio ultimo respiro.


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Ascoltatevi skin dei sixx: am e piangete con me, gente.
Questo mostriciattolo è nato da lì, tutto qui.

Il solito grazie enorme alle mie piccis e a ef <3.
  
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