Nickname su EFP e forum: Fiamma Erin Gaunt (EFP) e Kyra Nott (Forum)
Titolo della storia: Adesso sei tu l’uomo di casa
Personaggio scelto: Regulus Black
Rating: Verde
Genere: Introspettivo
Avvertimenti: Flash fic
Introduzione: I pensieri di Regulus mentre realizza che ora, morto suo padre e diseredato Sirius, il gravoso compito di portare avanti il nome della famiglia spetta a lui.
Nda: La flash è ambientata durante il sesto anno di Regulus, quando ormai Sirius è stato diseredato da più di un anno e suo padre, Orion, è appena morto. La morte di Orion è una mia personale aggiunta, ho immaginato che fosse così perché Kreacher parla sempre e solo di Walburga, non accenna mai al Padrone, quindi è plausibile collocare la sua morte durante gli ultimi anni di scuola di Regulus. Il filo dei pensieri di Regulus scorre, quindi, durante la veglia funebre per suo padre. Diciamo che ho esaminato il suo “essere uomo” basandomi sulla responsabilità di portare avanti il nome dei Black, che gli deriva dall’essere l’unico superstite del ramo maschile della famiglia.

Adesso sei tu l’uomo di casa

- Adesso sei tu l’uomo di casa -. Queste sono state le parole con cui ha esordito tuo zio, Cygnus, guardandoti dall’alto in basso con un misto di compiacimento e approvazione, subito dopo ha aggiunto – Se non altro non tocca a Sirius portare avanti il nome della famiglia, menomale che ci sei tu - .
Rieccoci nuovamente, hai pensato, mentre annuivi con aria solenne, rivolgevi un cenno di scusa e ti allontanavi in direzione del corridoio. Sirius, sempre lui. Potrai dimostrare il tuo valore in tutti i modi, ma, qualsiasi cosa farai, loro continueranno a paragonarti a lui. Guardi il Marchio Nero, che deturpa la perfezione della tua pelle alabastrina, poi riabbassi la manica con un sospiro. Marchiato, come una bestia da macello, perché in effetti non sei altro. L’hai accettato, immolandoti, prima per riportare in auge il nome della tua famiglia e poi per continuare a preservarlo. Regulus Black, il secondogenito ormai figlio unico, coraggioso quel tanto che basta per rinunciare alla sua vita e alla libertà pur di fare ciò che ci si aspetta da lui.
Continui a passeggiare lungo il corridoio, soffermandoti davanti all’ampia finestra che da sul marciapiede. C’è la pioggia, quasi come se il tempo volesse rendere giustizia al lutto che hai subito, e la strada è deserta. Vedi un cane, un grosso randagio dal pelo nero, seduto davanti alla porta di casa, gli occhi grigi che hanno una strana luce, quasi fossero umani. Lo guardi e ti sorprendi a notare la somiglianza con i tuoi. Il pensiero di Sirius si fa largo prepotentemente nella tua mente. Chissà dov’è, ti chiedi, mentre osservi il randagio che ti fissa di rimando. Ha l’aria triste, quell’espressione umana contrasta incredibilmente con i lineamenti canini. Un pensiero folle si fa largo. Aprì la porta ed esci, incurante della pioggia battente che ti appiccica i capelli alla fronte.
- Sirius – esclami, rivolgendoti al randagio. L’animale ti guarda, chinando leggermente il capo in segno di saluto, poi trotterella via. Rimani lì, mentre le lacrime scendono copiose e si uniscono alla pioggia. Se n’ è andato, sei solo ormai.
Rientri in casa, chiudendoti la porta alle spalle, ti ricomponi e torni in salotto. Hai degli ospiti e tutti si aspettano che tu sia presente. Indossi nuovamente la tua maschera di fredda perfezione, sei tu l’uomo di casa, ora, sta a te tutelare il nome dei Black.

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