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Autore: _Girella_    02/03/2013    9 recensioni
[KyouTaku] [Rating Verde] [Comico-fluff accennato (?)] [Probabilmente OOC]
Non appena avevano saputo da Kirino che Tsurugi aveva invitato il capitano alla prima uscita di un nuovo film, quel pomeriggio, i ragazzi della squadra non avevano matematicamente potuto  restarsene a casa tranquilli a immaginarsi cosa quei due stessero facendo.
Avevano dovuto essere presenti, fisicamente.
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Era troppo tempo che non pubblicavo una KyouTaku :P
Perciò eccomi a deliziarvi (ma dove?) con una nuova -assurda- fic sulla mia pair preferita :3
Grazie a chiunque leggerà
Marty
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'KyouTaku: "Di chi ti ricordi quando sorridi?"'
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*Angolino autrice che si sta gasando perché per la prima volta scrive l’Angolo all’inizio e non alla fine della fic*
M.O.N.D.O :3
Shalve.
Oggi mi shento di parlare come Sid (?)
Che devo dire io… li amo *^*
L’ovvietà è tra noi! (?)
Non dovevo scrivere una KyouTaku oggi!! Non era nei piani!! >///< Dovevo scrivere la KidoFudo per la mia GemeH, e invece no! Non mi smentisco mai ^o^
Vabbè, la storia è molto semplice: domani devo andare al cinema e mentre cercavo gli orari del film su Internet… lampadina!! (?)
E’ proprio vero che l’ispirazione arriva quando meno te l’aspetti ://
Cooooomunque, come al solito nelle mie KyouTaku il rompiscatole per eccellenza è Tenma :D
Io ho imparato ad amare Tenma nelle mie fic… già, è così. (?)
Inizialmente lo vedevo come uno psicopatico che non ha ancora capito che il calcio è uno sport e non una persona (sto ancora cercando di farglielo capire, ma è un testone .-.) ma dato che nelle mie storie tutto sa e tutto vede [cit.] alla fine ho finito per venerarlo u.u (?)
Mi ritiro nella mia tana (?) lasciandovi a questa… cosa.
I pareri come sempre sono ben accetti :3
Kisses
 
Marty
 

 
 
 









Appuntamento a… otto
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-Tenma, togli quel piede, me lo stai mettendo in faccia!-.
-E tu abbassati, non riesco a vedere niente-.
-Questi sedili sono troppo vicini, si sta scomodissimi-.
-Shinsuke, accidenti, hai rovesciato tutti i popcorn per terra!-.
 
-Ragazzi!-. Tra i sussurri concitati dell’ultima fila del cinema si levò una voce lievemente più alta, che zittì tutte le altre. –Fate silenzio, per favore. Volete farci scoprire??-.
Lo schermo davanti a loro s’illuminò improvvisamente e un paio di teste scomparvero dietro ai sedili cercando di non farsi notare. –Dite che se ci girassero ci vedrebbero??- domandò preoccupato Hamano.
-Se tu evitassi di sporgerti così tanto, magari anche no-.
 
I ragazzi della Raimon Eleven avevano un grande talento, se così può essere definito: farsi riconoscere ovunque, in qualsiasi situazione.
A scuola, in giro per la città, dentro ai negozi… per qualche motivo, attiravano sempre l’attenzione.
Anche in quel momento, si erano guadagnati più di un’occhiataccia e qualche “sssh” nemmeno troppo sussurrato dalle persone sedute accanto a loro.
 
Appoggiato con la schiena a uno dei sedili, Kariya scosse la testa. –E’ buio e non si vede niente. Ragazzi, se ci sedessimo e ci godessimo il film??-.
Si beccò una sfilza di occhiatacce che la metà bastavano. –Okay, scusate…-.
-Kariya, come fai a non capire l’importanza del momento??- sussurrò a denti stretti Tenma, sporgendo il collo tra due sedili per sbirciare una decina di file più in basso. –In fondo, è la prima uscita ufficiale di Tsurugi e Shindou-senpai!-.
 
Questo era, fondamentalmente, il motivo per cui adesso la metà della squadra della Raimon era incastrata tra i sedili dell’ultima fila del cinema, addossati l’uno all’altro, immersi nei popcorn che Shinsuke aveva rovesciato, cercando di allungare collo e orecchie verso i due ignari ragazzi che, uno accanto all’altro, guardavano più o meno tranquilli il film, le mani –come aveva fatto notare Tenma non appena erano arrivati- pericolosamente vicine.
 
Non appena avevano saputo da Kirino che Tsurugi aveva invitato il capitano alla prima uscita di un nuovo film, quel pomeriggio, i ragazzi della squadra non avevano matematicamente potuto restarsene a casa tranquilli a immaginarsi cosa quei due stessero facendo.
Avevano dovuto essere presenti, fisicamente.
 
Ciò aveva richiesto l’aiuto di Tobitaka-san, che aveva riservato loro un tavolo nel suo ristorante abbastanza vicino alla toilette, in modo che i ragazzi, accatastati dentro, potessero tenerli d’occhio in ogni momento, un pedinamento per le vie di Tokyo, rischiando un paio di volte di farsi beccare in flagrante a causa di Hamano, che aveva rovesciato l’intera pila di scatoloni dietro ai quali si erano nascosti –il proprietario del negozio non ne era stato troppo contento, a giudicare da ciò che gli aveva gridato dietro mentre li ricorreva nei vicoli-  e di Kariya, che aveva inavvertitamente pestato la coda di un cane comodamente sdraiato in mezzo alla strada, il quale ne avrebbe fatto volentieri a meno, e qualche gomitata tra la gente in fila per fare i biglietti al cinema, in modo da non perdere di vista i due piccioncini.
 
-Sposta quella testa, Kirino, non vedo!-.
Kirino sospirò e tirò un mezzo pugno ad Hamano. –Magari se steste zitti riusciremmo anche a sentire qualcosa- bisbigliò al resto della squadra, alquanto accigliato.
-Dovresti solo vederti, Kirino-senpai- lo prese in giro Tenma. –Non volevi nemmeno venire!-.
Ranmaru raccolse un popcorn per terra e glielo tirò. –Questo perché la ritengo una cosa alquanto infantile e… Lo ha preso per mano!!- esclamò trattenendosi a malapena dal saltare in piedi per la sorpresa.
 
In pochi istanti ebbe tutti i compagni praticamente sopra.
-Dove? Dove??-.
-E’ vero!! Accidenti, che cosa dolce!-.
-Immagino solo la faccia di Shindou-senpai!!-.
-Quante scene, si tengono solo per mano, in fondo!-.
 
Tenma guardò malissimo Masaki. –Kariya-kun, forse tu non ti rendi conto che Tsurugi- e calcò sul nome, come a voler evidenziare la stranezza della situazione. –Ha preso per mano Shindou-senpai-.
Detta così sembrava che gli avesse chiesto di sposarlo a bordo di una mongolfiera, ma in fondo compiuto da un’asociale come Tsurugi, l’effetto del gesto era lo stesso.
 
Si zittirono tutti quasi contemporaneamente mentre Shindou, dopo un evidente attimo di esitazione, posava la testa sulla spalla di Tsurugi.
 
Kariya era convinto che, di lì a poco, a Tenma sarebbe uscito il fumo dalle orecchie, tipo treno.
-Io.Lo.Sapevo!!-.
 
Effettivamente, erano almeno due mesi che tormentava il povero Takuto con discorsi della serie –Guarda che gli piaci-, -Shindou-senpai, è completamente cotto di te!- o –Invitalo a uscire!! Dai dai daiii!!-.
E adesso che aveva la conferma che i suoi sospetti erano fondati, Tenma si sentiva la persona più felice del mondo.
 
Inutile specificare chi avesse insistito per mettere in pratica quell’assurda manovra di pedinamento…
 
-Ora si baciano. Sibacianosibacianosibaciano!!-.
Kirino alzò un sopracciglio guardando Tenma che, inginocchiato accanto a lui, aveva chiuso gli occhi e incrociato le dita, e adesso si ripeteva quelle parole come una litania.
 
-Tenma, calmati. E’ una semplice uscita, non vuol dire per forza che domani andranno assieme in viaggio di nozze- cercò di calmarlo Shinsuke.
-Ma… sono per mano e… AAAH!!-. Forse l’immagine di Tsurugi che accarezzava piano i capelli di Shindou era troppo per il povero cuore di Tenma.
Saltò in piedi indicandoli, mentre mezzo cinema si voltava verso di loro, compresi i diretti interessati. Per fortuna Hamano riuscì a tirarlo giù un attimo prima di essere colti in flagrante come degli idioti.
 
-Ma sei pazzo??- ringhiò poi all’indirizzo del ragazzo quando le altre persone della sala ebbero smesso di fissarli con espressione dubbiosa.
-Scusate…-.
 
Ogni tanto piombava il silenzio tra di loro, come se cercassero di sentire ciò che i due si dicevano. Effettivamente ogni tanto qualcuno di loro si sporgeva cercando di allungare le orecchie, ma erano troppo lontani e, ammesso che effettivamente Tsurugi e Shindou parlassero, loro non riuscivano a sentire niente.
 
Ovviamente il fatto che ogni tanto scoppiassero in risatine sommesse non aiutava. Ma sfido chiunque a restare serio in una situazione del genere. Tra chi scivolava sui popcorn, chi si arrampicava sui compagni per vedere meglio e chi cercava in tutti i modi di avvicinarsi per riuscire a sentire qualcosa, impedirsi anche di ridere sarebbe stato impossibile.
 
-Tenma! Tenma, dove vai??-. Il sussurro di Shinsuke fece voltare la testa agli altri che, sorpresi, osservarono Tenma scivolare fuori dal suo nascondiglio e strisciare verso la fila di sedili più in basso.
-Voglio sentire cosa dicono-.
-Rischi di farti scoprire, idiota!!-.
 
I giocatori della Raimon osservarono con orrore crescente Tenma scivolare di fila in fila, fino a portarsi praticamente alle spalle di Shindou e Tsurugi, che probabilmente erano gli unici in tutta la sala a non essersi accorti del gruppo di ragazzi in fondo che facevano tutto quel casino.
Sdraiato a pancia sotto dietro ai sedili, Tenma allungò la testa, portando l’orecchio vicino ai due.
 -Tra un’ora circa, direi…- sentì mormorare a Takuto. Dalla posizione in cui si trovava non riusciva a vederlo, ma sperò vivamente che si stessero ancora tenendo per mano.
Quasi rimbalzò su gridando quando sentì il sussurro roco di Tsurugi. –Bene, vuol dire che ti ho tutto per me ancora per parecchio…-.
 
Trattenendosi dal commentare e soprattutto dall’esprimere ad alta voce la sua gioia, tornò strisciando dai suoi compagni, i quali attesero che fosse di nuovo nascosto dietro ai sedili per tirare un sospiro di sollievo.
 
-Ma sei impazzito??- domandò Kariya, una mano al petto, probabilmente per calmare i battiti del cuore. Se non era morto in quel momento, probabilmente sarebbe sopravvissuto a tutto.
-Si si, va bene, i rimproveri a dopo- s’intromise Hamano. –Cosa hai sentito??-.
Tenma sogghignò: il fine giustificava i mezzi, e l’aver sentito quelle parole uscire dalla bocca di Tsurugi era un prezzo equo per essersi imbarcato in quella missione suicida.
 
 
 
 
 

I titoli di coda iniziarono a scorrere sullo schermo. Tsurugi e Shindou aspettarono che le luci si fossero riaccese, poi si alzarono e, sempre per mano, seguirono la massa di persone che si dirigeva alle uscite, commentando il film e cercando di riabituare gli occhi alla luce.
Quando anche l’ultima coppietta fu uscita, ci fu qualche istante di silenzio, poi una testa spuntò dall’ultima fila.
 
-Non ce la facevo più!- esclamò Kirino alzandosi in piedi e stringendo gli occhi mentre le gambe, palesemente addormentate, gli lanciavano una fitta di avvertimento.
-Il film più lungo che abbia mai visto in vita mia- gli diede man forte Kariya, stiracchiandosi e quasi pestando Shinsuke, ancora mezzo sdraiato per terra.
-Però ne è valsa la pena- saltò su Tenma, ovviamente fresco come una rosa, incurante del fatto che i suoi compagni avevano ogni singolo osso del corpo anchilosato e probabilmente sarebbero serviti alcuni minuti prima che fossero riusciti a muoversi normalmente. –Alla fine è andato tutto bene, no?? E’ stata un’uscita bellissima!-.
-Per loro forse- lo rimbrottò Kurama –già, Tenma aveva trascinato anche lui in quella missione folle-, togliendosi un paio di popcorn dai capelli.
 
-Comunque una cosa è certa: non mi infilerò mai più dietro a uno di questi sedili!-.
 
Si bloccarono mentre la porta si riapriva e una voce, familiare in modo spaventoso, diceva-Probabilmente  l’hai lasciato qui, sennò dove?-.
Nemmeno due secondi dopo, Shindou apparve sulla soglia, e Tsurugi dietro di lui.
 
Kariya afferrò di scatto Tenma e lo trascinò giù mentre Kurama, Shinsuke, Hamano e Kirino si spalmavano di nuovo sul pavimento, uno sopra all’altro.
 
-Oh, eccolo qua-. Shindou risalì velocemente le scale, tornando al posto che aveva occupato poco prima e recuperando il suo giubbotto. –Scusami. Adesso possiamo andare-.
 
Sparirono di nuovo dall’uscita, mentre sei persone rilasciavano contemporaneamente il fiato trattenuto e il battito cardiaco si calmava nel loro petto.
 
-Kami…- mormorò Tenma, tirandosi su.
-Voglio uscire da qui. Vivo, possibilmente- sbottò Kariya massaggiandosi il gomito che Tenma, con i suoi modi gentili, gli aveva fatto sbattere contro il sedile.
Kurama, sdraiato per terra con Hamano praticamente seduto sopra, si soffiò via un ciuffo dalla fronte. –Ricordatemi di non entrare mai più in un cinema in tutta la mia vita-.
 
 
***
 
-Però poteva anche baciarlo- singhiozzò Tenma aprendo la porta dello spogliatoio. –C’era quasi!-.
-Era solo la prima uscita, in fondo- gli ricordò Shinsuke. –Magari alla prossima-.
-Cosa state bofonchiando??- domandò Shindou entrando proprio in quel momento, con Tsurugi al seguito.
 
-Noi… no, nulla…- balbettò Tenma dopo essersi ripreso dal colpo di cuore che l’entrata inaspettata del capitano gli aveva causato. –Di… un mio amico, ecco. Parlavamo di lui-.
Shindou non pareva convinto, ma conoscendo Tenma decise di lasciar perdere. –D’accordo. Bhè, sbrigatevi a cambiarvi. L’allenamento comincia tra cinque minuti-.
 
Uscì per andare a preparare il percorso del riscaldamento assieme all’allenatore Kidou. I ragazzi iniziarono a cambiarsi velocemente, felici che Shindou avesse distratto Tenma, che così avrebbe smesso di tormentarli.
 
Tsurugi si allacciò la seconda scarpa e fece per uscire, quando si bloccò sulla porta.
-Ah, Matsukaze-.
Il ragazzo lo guardò interrogativo.
 

-Per tua informazione, l’ho baciato.
Non appena vi siete tolti dalle scatole-.
 

xxx


 

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