Senza più certezze
Ron osservò con un misto di sgomento
e stupore le alte fiamme bianche che avevano avvolto il corpo di Silente.
Poi le fiamme svanirono e al loro posto apparve un candida tomba di marmo...la tomba di Silente.
Ron sentì lo stomaco stringersi
per l’ennesima volta da quando era seduto su
quella sedia, con il viso contratto a trattenere le lacrime e le mani fredde
chiuse a pugno.
Faceva ancora fatica a crederci, forse ci avrebbe messo molto tempo prima di accettare completamente la cosa: Silente
era morto. Morto.
Da quando era bambino aveva sempre saputo che quel vecchio
mago dall’aria benevola che compariva spesso sulle figurine delle Cioccorane era il più grande mago di tutti i tempi;
tutti gli adulti parlavano di lui con rispetto e ammirazione e molti anche con
affetto.
Silente era una sicurezza, anzi Silente era una certezza! La
certezza che con lui a Hogwarts non sarebbe successo
niente di male ai suoi amici, alla sua famiglia e nemmeno a lui.
Ma ora Silente non c’era più.
Hogwarts aveva perso il suo Preside, il mondo
magico aveva perso il più grande mago di tutti i tempi e lui aveva perso
le poche certezze che gli restavano.
Un singhiozzo soffocato lo destò dai suoi pensieri e
si obbligò a smettere di fissare la tomba bianca e girare il viso alla
sua destra.
Harry e Ginny
parlavano fra di loro, non poteva vedere il viso della
sorella ma quello dell’amico era segnato da una profonda stanchezza.
Hermione invece se ne stava lì in
silenzio accanto a lui, fissando il bianco sepolcro mentre
le lacrime le rigavano il viso.
Ron provò un moto di tenerezza,
sembrava così piccola e indifesa in quel momento, e il suo viso si
distese in un abbozzo di sorriso.
Alzò il braccio e le cinse una spalla accostandola a
sé.
Lei si lasciò trasportare, come se non avesse peso, e
appoggiò la piccola testolina arruffata sulla spalla dell’amico.
“Oh Ron, perché
è così difficile dire addio alle persone che amiamo?” disse
in un soffio “Perché è così difficile arrendersi
all’evidenza e accettare che non ci sono più e che non
ricompariranno da un momento all’altro?” ma
l’ultima parola fu soffocata da un singhiozzo.
La strinse un po’ di più a sé e penso che
avrebbe voluto poterle dire qualcosa per farla sentire meglio, ma come poteva visto che si sentiva esattamente come lei?
“Lo so che dovrei essere forte, adulta...ma
ora proprio non ce la faccio...” e
affondò il viso nell’incavo della spalla di Ron
aggrappandosi con una mano alla sua divisa.
“Non devi essere forte per forza! Non ora
almeno...Siamo tutti umani...anche tu Hermione...e
non c’è niente di male...” sussurrò appoggiando la sua testa su quella della
ragazza e accarezzandole dolcemente i capelli.
“Lo so ma...” e
tirò su col naso “...Ora che succederà?Che faremo
senza...senza Silente?”
Ron inspirò profondamente
“Beh...staremo accanto a Harry, lo
aiuteremo...lo aiuteremo nella ricerca degli Horcrux...lo
aiuteremo a continuare a combattere contro Tu-Sai...”
deglutì sonoramente ricacciando dentro un
tremito “V-Voldemort...Ce la siamo sempre
cavata in fondo...Vedrai che...”
“Lo credi davvero?!”
esclamò Hermione alzando la testa di scatto e
fissandolo negli occhi.
Ron deglutì nuovamente.
E poi sentendo che qualcosa si stava
incrinando dentro di lui “No, ma...voglio crederlo! Voglio credere che
andrà tutto bene perché se no impazzisco
dalla paura!” sussurrò tutto d’un fiato tenendo gli occhi
fissi in quelli di Hermione.
“E di cosa hai paura? Di cosa hai
più paura?” disse prendendogli la mano che aveva appoggiato in
grembo fra le sue.
“Di...di perdere altre persone
a cui voglio bene...di v-vedere altre tombe come questa...io non posso...non
voglio...” gli occhi gli si fecero pieni di
lacrime.
Lei gli sorrise.
Ron non aveva mai visto un sorriso
più dolce e più triste allo stesso tempo.
“Io non voglio che succeda qualcosa alla mia famiglia,
a Harry...o a te...”e disse le ultime due
parole in un soffio abbassando gli occhi mentre le sue
orecchie assumevano una leggera sfumatura fulva.
“So che tu farai di tutto perché non succeda...” sussurrò Hermione scostandogli una ciocca di capelli dalla fronte.
Ron alzò di nuovo gli occhi e la
guardò con dolcezza, una lacrima gli scese
sulla punta del naso.
“Sì...te lo prometto...te lo prometto Hermione!” e poi la cinse fra le braccia e la tenne
stretta a sé mentre altre calde lacrime
seguivano la prima.