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Autore: Me91    18/09/2007    6 recensioni
Si sa, in molti matrimoni spesso allo sposo va il compito di cantare una romantica canzone alla dolce mogliettina... praticamente costretto dagli invitati! E se questo capitasse anche al nostro eroe? Ecco una rivisitazione, dal mio punto di vista, del matrimonio di Goku e Chichi. Una fic romantica con una punta di comicità... degna di Goku! ^^
Genere: Romantico, Comico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata con l'ennesima song-fic sulle note di una canzone di Battisti... in questo caso: "Un'Avventura"! Ah, avvertitemi se Goku vi sembra un po' OOC... io credo che sia IC, ma preferisco domandarlo a voi. Buona lettura!

Com’è iniziata l’avventura

«Signori, signori! Silenzio, prego!» esordì Juma alzandosi in piedi, barcollando un po’ perché sotto l’effetto del vino bevuto «Vorrei dire due parole!»
Tutti i presenti si fecero attenti. Chichi, nel suo bell’abito bianco, si strinse al braccio del marito con un sorriso, facendo sobbalzare Goku per il gesto improvviso, al quale cadde il cosciotto di pollo che teneva in mano. Il giovane, anch’egli vestito di bianco, imprecò un istante per la macchia che si era appena fatto sul pantalone per colpa del cosciotto, ma poi alzò gli occhi apprestando attenzione a Juma. L’omone sorrise a sua volta ed iniziò il suo discorso:
«Signori, intanto sono felicissimo di vedervi qui così numerosi! Che dire? La cerimonia è stata proprio incantevole. E... Chichina mia» Chichi sorrise ancor di più e il padre le ammiccò «tu sei bellissima come sempre.»
«Oh, grazie papà.» si commosse la ragazza.
«E Goku!» riprese Juma ridacchiando.
«Sì?» domandò Goku sorpreso.
«Sono veramente felice che la mia Chichi abbia trovato un valido sposo come te!»
Goku mostrò un ampio sorriso.
«Oh, beh...» fece impacciato «Grazie...»
«Vedo inoltre che hai gradito il pranzo.» notò Juma. In effetti la tavolata davanti a Goku e Chichi era stracolma di ogni tipo di piatto e scodella, completamente vuoti. Goku rise e si massaggiò la pancia.
«Eh... era tutto veramente buonissimo!» commentò soddisfatto della mangiata.
«Sei proprio una buona forchetta come me!» concordò Juma ridendo a sua volta.
Chichi scosse il capo.
«Mi sa che dovrò darmi da fare in cucina da domani in poi!»
«Eh, eh... ma Chichina, so che sarai bravissima!» la rassicurò Goku passandole un braccio intorno le spalle e stringendosela a se. Lei arrossì in imbarazzo e i presenti applaudirono di fronte a questo dolce gesto. Anche Juma batté le mani e poi riprese la parola:
«Spero davvero che la vostra sarà una vita felice! E vi auguro di avere tanti figli maschi!»
«Mah... a me una femmina non mi dispiacerebbe...» lo interruppe Goku alzando le spalle.
«Davvero, Goku?» chiese sorpresa Chichi, ammirata che un uomo, soprattutto un gran guerriero come il suo uomo, desiderasse un femmina come erede. Però l’affermazione che uscì a Goku subito dopo la fece ricredere:
«Però se i miei figli saranno maschi... beh, meglio! Potrò allenarli io stesso! Diventeranno forti come il loro papà! Eh, eh!»
«Già...» commentò senza parole Chichi.
«Signori!» riprese Juma gioviale «Io non devo dirvi nient’altro! Ora cederei molto volentieri la parola allo sposo!»
«Sì!» risposero tutti, compresa Chichi e Goku. Solo troppo tardi Goku si ricordò che con “sposo” intendevano lui. Infatti tutti gli occhi dei presenti si concentrarono su di lui e calò il silenzio. Goku, guardandosi intorno in imbarazzo, si portò una mano dietro la nuca ed esclamò vergognoso:
«Ehm... ma io non so che dire!»
«Goku!» Chichi si passò una mano sul volto.
«Però ormai devi dire qualcosa! Hai preso la parola!» gli spiegò Juma divertito.
«Eh... beh... qualcosa?» Goku, spiazzato, alzò le spalle ed esclamò alzando una mano:
«Salve!»
Calò il silenzio. Un silenzio imbarazzato. Goku se ne accorse e tentò quindi di ampliare in qualche modo il discorso iniziato:
«Ehm... mi chiamo Goku!»
«Guarda che lo sanno... sono venuti al nostro matrimonio, quindi lo sanno.» gli fece notare Chichi con finta calma.
«Ah, già! Eh, eh!» fece Goku rosso d’imbarazzo.
«Cantaci una canzone!» intervenne qualcuno tra i presenti e tutti gli altri invitati sembrarono gradire la proposta.
«Canzone, canzone, canzone!» iniziarono a ripetere tutti insieme incitando Goku a cantare.
«Cosa?!» si stupì il ragazzo «Ma io non conosco canzoni!»
«Goku, dai! Canta qualcosa!» lo incoraggiò Juma passandogli un microfono.
Goku lo afferrò, ma non sapeva proprio cosa farci.
«Ci devi parlare vicino!» gli suggerì Juma, mentre tutti gli invitati continuavano:
«Canzone, canzone, canzone!»
Goku avvicinò il microfono alle labbra e gridò con tutto il fiato che aveva in corpo, pensando che quel coso funzionasse così:
«Mi dispiace, ma non posso cantare!»
Quando i presenti si furono ripresi dall’intronata, intervenne Chichi:
«Goku! Devi parlare normalmente, no urlare!»
«Ah... scusate...»
«E poi Goku perché non puoi cantare?» domandò Juma.
«Ma... io non... so cantare...» confessò Goku.
«E dai, Goku! Una la saprai! Fallo per me!» lo supplicò Chichi facendo gli occhioni dolci «Non mi importa se non sai cantare! Dai!»
I presenti ricominciarono:
«Canzone, canzone, canzone!»
Goku sospirò e si arrese:
«E va bene...»
«Eeeeeh!» gioirono tutti, soprattutto Chichi.
Goku si alzò in piedi e si schiarì la voce. Avvicinò il microfono al viso e tutti si prepararono per tapparsi le orecchie, ma non ce ne fu bisogno. Goku, infatti, prese a cantare quasi sussurrando, per iniziare ad effetto la sua canzone.


Non sarà
un’avventura
non può essere soltanto
una primavera
questo amore
non è una stella
che al mattino se ne va
Oh no no no no no no


Con la sorpresa di tutti, Goku non era per niente stonato. Anzi, le sue parole erano ricche di sentimento. Era entrato nel vivo della canzone. Guardando Chichi dritto negli occhi ricominciò il canto con grinta, accompagnato ora dai musicisti.


Non sarà
un’avventura
questo amore è fatto solo di poesia
tu sei mia
tu sei mia
fino a quando gli occhi miei
avran luce per guardare gli occhi tuoi

Chichi, commossa, con le lacrime agli occhi, fissava incredula il suo uomo. Goku stava facendo quello per lei? Oh... troppo bello per essere vero! Inoltre... inoltre quelle parole sembravano così sincere, così reali. Peccato che Chichi non poteva immaginarsi che la sua storia d’amore con il suo Goku sarebbe stata molto di più che avventurosa... e Freezer, i Cyborg, Cell, MajinBu... e chi più ne ha più ne metta!
Goku tese la sua mano e afferrò quella di Chichi, aiutandola ad alzarsi, continuando a cantare.


Innamorato
sempre di più
in fondo all’anima
per sempre tu


La guardò intensamente, come leggendo il suo pensiero. E continuò il canto con decisione e scuotendo il capo.


Perché non è una promessa
ma è quel che sarà
domani e sempre
sempre vivrà,
sempre vivrà,
sempre vivrà,
sempre vivrà.

Calde lacrime iniziarono a scendere lungo le guance di Chichi. Allora... allora lui non l’aveva sposata solo per una promessa fatta. L’amava. E glielo stava dicendo cantando. Cantando! Incredibile...
Goku iniziò a ruotare lentamente e dolcemente intorno ad una circonferenza di un cerchio immaginario, facendo muovere anche Chichi che prese a danzare, tenendo sempre stretta nella sua la mano di lui e continuando a piangere.

No! Non sarà un’avventura
un’avventura
non è un fuoco che col vento può morire
ma vivrà
quanto il mondo
fino a quando gli occhi miei
avran luce per guardare gli occhi tuoi.

Chichi, in seguito, capirà molto presto che, anche se il suo Goku si troverà nell’Aldilà, i suoi occhi saranno irradiati comunque di luce da quelli di lui, più che mai. Lui non l’avrebbe mai abbandonata. E dimenticata. Tutti i presenti applaudivano commossi e Juma aveva le lacrime agli occhi e continuava a sorridere soddisfatto. Goku sorrise a sua volta e continuò.


Innamorato
sempre di più
in fondo all’anima
per sempre tu
Perché non è una promessa
ma è quel che sarà
domani e sempre
sempre vivrà
Perché io sono innamorato
sempre di più


Goku avvicinò Chichi a lui dicendo queste parole e la strinse stretta a sé. Lei, piangendo, si aggrappò forte al suo muscoloso corpo. E lui, avvicinando la bocca al suo orecchio, le sussurrò gli ultimi versi.


In fondo all’anima
ci sei per sempre tu...


Goku lasciò cadere il microfono a terra, afferrò con dolcezza le spalle di Chichi e l’allontanò da sé di un poco. Si fissarono un istante, mentre era calato di nuovo il silenzio, entrambi con il sorriso sulle labbra e Chichi con le lacrime agli occhi e le guance umide.
«Ti amo, Chichina.» le disse Goku con un sorriso innocente.
«Lo so...» confessò lei dolcemente «E anche io ti amo.»
Poi avvicinarono i loro visi e si baciarono. I presenti scoppiarono in un fragoroso applauso e una serie di gridi come:
«Bravi!»
«Viva l’amore!»
«Evviva Chichi e Goku!» e altre cose simili.
Juma si asciugò le lacrime con un fazzoletto, ridendo felice.
Goku si staccò delicatamente dalle labbra di Chichi e le rivolse lo sguardo più intenso e sincero che poté.
«Chichi. Ti prometto una cosa.»
«Che cosa, Goku?» sussurrò lei non capendo.
«Qualsiasi cosa accada, qualsiasi... io ti proteggerò sempre. Te lo prometto. Proteggerò te e nostro figlio, quando ci sarà un giorno. Morirei per voi.»
Quanto erano vere quelle parole... e Goku sembrava proprio saperlo.


Con la viva speranza di non avervi annoiato... beh, un grazie a tutti coloro che hanno letto e/o commentato la mia ff. Alla prossima, ciao!

  
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