Era la solita giornata.una giornata piovosa,fredda,umida e nebbiosa.ma dopotutto amavo quel clima..è come se mi rappresentasse.

Mi risvegliai,stanca.non avevo dormito quella notte.calzai le pantofole e scesi in cucina.mio padre stava guardando la televisione e mia madre stava cucinando.i miei genitori non andavano tanto d'accordo. “giorno.“ dissi,con lentezza e stanchezza. “giorno“ disse mia madre con tono irritato,per via della conversazione avvenuta poco prima con mio padre.mio padre,invece,non mi degnò di uno sguardo.come se non esistessi.mia madre poggiò il toast sul piatto e me lo porse, dopodiché scomparì dietro alla porta della cucina.diedi un morso al toast e fissai mio padre.aveva in mano il solito bicchiere,pieno fino all'orlo di alcol e la bottiglia posata poco distante da lui sul tavolo.quell'uomo mi disgustava.ogni ora,aveva in mano un bicchiere di alcol.diedi un ultimo morso al toast e andai in camera mia.camminando nel corridoio,vidi la porta della stanza dei miei genitori aperta.sbirciai e vidi mia madre cambiarsi. “mamma,dove stai andando?“ le chiesi all'improvviso,senza pensarci.
“tesoro,andrò per un po' dalla nonna.“ mi rispose con calma. “perché?“ dissi con gli occhi spalancati. “non sopporto più tuo padre.domani andiamo dal giudice a chiedere il divorzio“ mi disse con rabbia. “e io?io,con chi starò?“ dissi con le lacrime agli occhi. “starai con tuo padre“ abbassò lo sgurado. “come?no,mamma..non puoi farmi questo..“ parlai a bassa voce. “mi dispiace,abbiamo deciso così e così si farà“ disse con tono arrabbiato.la guardai negli occhi,e corsi nella mia stanza.una volta entrata sbattei la porta.andai nel letto e mi buttai a pancia in giù;stavo bagnando il cuscino da quanto piangevo.

mi alzai dal letto e camminai verso il bagno.lanciai i vestiti nella cesta per i panni sporchi e entrai nella doccia.ci restai dentro per un quarto d'ora,dopodiché mi misi un asciugamano sul corpo e uno sui capelli.andai in camera e mi vestii: jeans,maglia,felpa e le convers.andai nuovamente in bagno mi pettinai i capelli e li asciugai.uscii dalla stanza e non sentii nessun rumore.spezzionanai tutta la casa,tutte le stanze,ma non c'era nessuno. decisi,allora,di mandare un messaggio a mia madre.

a:mamma.
“mamma,dove sei? xx“

da:mamma.
“scusami tesoro,sono dalla nonna,ci sentiremo,lo prometto.:) xx“

il mio viso si riempì di lacrime.con quale coraggio mia madre mi aveva lasciato con mio padre?non poteva portarmi da lei?continuai a tartassarmi con delle domande assurde,quando il mio cellulare suonò:un messaggio.

da:wendy.
“ciao piccola,come stai? “

a:wendy.
“ciao tesoro,non tanto bene.è successo un casino..“

da:wendy.
“oddio,cosa è successo?io..così così..“

a:wendy.
“te lo racconterò..cosa è successo a te?“

da:wendy.
“mhm..facciamo così,se usciamo e ci raccontiamo cosa è successo ad entrambe?“

a:wendy.
“sì,okay.a che ora? “

da:wendy.
“adesso.e vieni a mangiare da me.“

non risposi.l'idea di uscire con la mia migliore amica mi piaceva molto..ci conosciamo da molto tempo,è come se fosse mia sorella.sentii il campanello.scesi,aprii la porta la vidi:occhi marrone chiaro,capelli castano scuro e più bassa di me.
“ciao tesoro“ disse con un sorriso splendente.adoravo il suo sorriso. “ciao wendy..allora,usciamo?“ chiesi. “certo,aspettavo te“ rispose semplicemente.





spazio autrice:
salve a tutti.ho pubblicato questo capitolo per fare un favore a Martina.non è il massimo,e non è bello. non sono capace a scrivere e credo che si nota lol comunque,se ricevo delle recenzioni lo continuerò.(ne dubito) ciao,ci vediamo.