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Autore: ino _ chan    18/09/2007    4 recensioni
un manoscritto trovato da una ragazza che racconta la storia di un'amore tanto proibito quanto immutabile nel tempo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le memorie della regina dei demoni

Le memorie della regina dei demoni

 

Era un giorno come tanti e una giovane ragazza era uscita da scuola e ora si apprestava ad andare in biblioteca per una ricerca.

Cercò tra i moltissimi libri quello che le interessava ma poi fu come attirata a prendere in mano un libro, sembrava essere molto antico e presa dalla curiosità lo aprì.

Le pagine erano ingiallite, però il contenuto era fortunatamente ancora leggibile.

Si accorse che il libro era scritto in giapponese anticoche fortunatamente riuscì a leggere avendolo studiato. L’inizio diceva così:

 

 

A Coloro che leggeranno le mie memorie,  Vi ringrazio perché mi state permettendo

di tenere in vita la storia di un amore proibito e immutabile nel tempo,

che cambiò completamente un freddo e distaccato principe.

 Grazie per tenere in vita la nostra storia per i tempi avvenire.

 

 

                                                                                                                                         Rin

                                                                                                                                 Signora dei demoni

 

 

Io sono vissuta in un tempo lontano, un tempo in cui c’ erano delle profondi scontri tra gli esseri viventi che abitavano l’ epoca Sengoku Jin.

Vissi la maggior parte della mia vita tra i demoni che tutti gli umani come me temevano.

In passato mi capitò più di una volta di essere rapita o in pericolo, ma non avevo paura perché sapevo che il mio principe dalla splendente armatura sarebbe venuto a salvarmi.

La prima volta che lo vidi fu all’ età di 8 anni, lo trovai nel bosco vicino al villaggio dove vivevo e gli recai visita ogni giorno finche il villaggio non venne attaccato dai demoni lupo.

Impaurita iniziai a correre verso il bosco, sentivo i lupi dietro di me farsi sempre più vicini, finché il buio e poi più niente…morii…ma lui utilizzando la sua spada tenseiga mi riportò in vita. Da quel giorno lo seguii imperturbabile in tutti i suoi lunghi viaggi.

Vidi con i miei occhi cose che nessuno avrebbe minimamente sognato. Partecipai come spettatrice alle battaglie della shiko no tama, battaglie a cui anche il mio signore prese parte.

Passavano gli anni e mentre diventavo grande in me si faceva spazio un nuovo sentimento che credo io avessi sempre provato nei confronti del mio gelido salvatore Sesshoumaru, ma essendo piccola non me ne era mai accorta.

Sapevo benissimo quello che comportava…io non sarei mai potuta divenire madre o avere una famiglia perché il mio cuore apparteneva solo a lui e per questo ero pronta a rinunciare a tutto pur di  poter stare al suo fianco e bearmi dei piccoli frammenti di felicità che mi donava di tanto in tanto.

Essendo consapevole del profondo odio che il mio signore Sesshoumaru provava nei confronti degli umani, essendo suo padre Inu-taisho, un grande demone superiore, essersi innamorato di una donna umana. Da quella unione era nato un mezzo-demone chiamato Inuyasha e a causa di questo, lui ha covato un profondo odio nei confronti di queste due razze.

Anche se alcune volte mi ero domandata, in passato, come mai mi avesse salvata, e anche di come mai ogni volta che partecipava ad una battaglia mi lasciava in un posto sicuro e alla fine ogni volta tornava a prendermi invece che abbandonarmi..

 

Ricordo ancora dopo molti anni, con nitidezza il giorno che cambiò per sempre la mia vita.

Era una cupa giornata di primavera e il sole che io tanto adoravo era coperto da molte nuvole grigie, presagio che di li a poco avrebbe piovuto, inoltre come se non bastasse il mio signore camminava a passo abbastanza sostenuto dinnanzi a me. Di certo non era di buon umore visto che non mi aveva ancora rivolto la parola, non che prima fosse di molte parole intendiamoci però dopo anni e anni di pellegrinaggio avevo imparato a conoscerlo e sapevo che sarebbe stata buona cosa non infastidirlo quel giorno.

Poi all’improvviso di fermò e voltandosi verso di me disse:

-         Rin devo parlarti –

-         Mi dica, Sesshoumaru-sama -

- Ormai è trascorso molto tempo da quando ti ho presa con me e non sei più una bambina ma una giovane donna in età da madre, quindi credo sia meglio che tu te ne vada a vivere in un villaggio qui vicino, basta percorrere questa strada – disse indicando un sentiero poi si interruppe un attimo per fissarmi mentre io rimasi con gli occhi sgranati a osservare il mio antico salvatore.

- Mio signore…io…- ma venni interrotta

- Inoltre tra poco io tornerò al mio palazzo-

- Il vostro palazzo?-

-Si e ben presto ho deciso di prendere moglie-

Quelle parole mi fecero molto male, ricordo che sentivo come se il mio cuore fosse stato trafitto da centinaia di pugnali affilati e poi un pensiero mi tormentava, come era possibile che il mio amato Signore voleva prendere moglie? Ero arrabbiata, ma il termine giusto è gelosa…si ero gelosa di quella donna che gli sarebbe stata vicino che sarebbe stata stretta tra il suo unico braccio e che avrebbe generato la sua discendenza.

Ma poi mi accorsi che una piccola parte del suo discorso mi era fuggita, mi stava cacciando…dopo così tanti anni mi stava allontanando da lui, lui che era tutto ciò che avevo e che era stato come un padre e successivamente quel sentimento di affetto che provavo per lui era mutato fino a diventare amore…il mio primo e unico amore.

Non volevo andarmene, volevo oppormi però se il mio signore aveva deciso così io avrei rispettato la sua decisione  infondo chi ero io per oppormi al potente Sesshoumaru? Colui a cui dovevo così tanto? Allora presi coraggio e dissi:

-         Se è questo che desidera mio signore allora me ne andrò, con permesso e a…addio –

Mi stavo allontanando percorrendo il sentiero che mi aveva indicato quando pensai, senza accorgermene ad alta voce, mentre cercavo di ricacciare dentro le lacrime. Ma non ci riuscii, era più forte di me.

Ero a pezzi e iniziai un pianto silenzioso mentre mi allontanavo.

Dopo tutto questo tempo sono felice che le mie lacrime e le parole che pronunciai riuscirono a rompere la gelida scorza di ghiaccio del mio signore.

Sentii prendermi il braccio e venni stretta in quel abbraccio che più volte avevo bramato, quell’abbraccio così forte e protettivo.

Mi alzò il volto con i suoi artigli che tante vite avevano troncato e delicatamente mi asciugò le lacrime per poi darmi un dolcissimo bacio a fior di labbra.

Il mondo attorno a noi sembrò svanire e dopo quei baci ce ne furono molti altri tutti uniti da un profondo amore.

Quando finalmente ci staccammo per riprendere fiato lui mi disse:

 

- Rin perdonami io ho detto quelle cose solo perché pensavo che per te fosse meglio –

- Quindi anche la storia della moglie era una falsità Sesshoumaru –

- Mi hai chiamato Sesshoumaru –

- Si perché non dovrei? Beh allora perdonatemi “mio signore” -

- Mi stai prendendo in giro? –

- Non mi permetterei mai –

- Ti stai prendendo troppe libertà Rin -

- Non era mia intenzione -

- Beh…non importa chiamami come vuoi, ma ora andiamo -

- Andiamo dove? -

- A palazzo dove altro vuole andare signora dei demoni -

Inizialmente rimasi un po’ stranita nel sentire quelle parole, ma poi seguii il mio signore sorridendo. Sapevo che da quel giorno avrei vissuto molti magnifici momenti in compagnia dell’ unica persona che avessi mai amato e che era sempre stata la persona più importante della mia vita.

 

Cosi vidi finalmente il luogo nel quale il mio signore era nato, in una splendida giornata di primavera, quando scorgemmo in lontananza il castello .

-         Rin quel castello d’ ora in avanti sarà la nostra casa- dopo mi guardò e disse -Andiamo- e io lo seguii.

Quando arrivammo davanti a quel castello maestoso le porte si aprirono e una schiera di servi si inchinò al nostro passaggio.

Riuscivo a leggere sui loro volti la meraviglia perché era noto a tutti che la famiglia degli yukai cane aveva una certa predisposizione per gli umani, ma tutti pensavano che Sesshoumaru fosse l’eccezione a conferma della regola.

Ben presto in tutte le terre sotto il suo controllo si sparse la notizia che aveva preso al suo fianco una donna umana come compagna, ma questo non gli importava minimamente.

A palazzo venivo trattata come una regina solamente perché avevano paura del principe dei demoni, cosi era chiamato perché era proprio un principe e aggiungerei il mio principe.

Con il tempo riuscii a farmi apprezzare dai servi per la persona che ero e per questo mi diedero l’ appellativo “la signora dei demoni” anche perché alcuni servi avevano sentito Sesshoumaru chiamarmi mia signora.

 

 

SALVE A TUTTI!!!!!!!!!!

Scusatemi se ho fatto qualche errore di ortografia ma sono un po’ di fretta, inoltre volevo anche postare un solo capitolo ma a quanto pare non ce l’ho fatta ^_^” beh ora vado sennò non riesco a preparare lo borsa di scuola.

Un’ ultima cosa volevo ringraziare per le recensioni ricevute sull’ altra mia fanfiction di dragon ball “la moglie dell’eroe”.

Mi raccomando commentate!!!!!!

 

ino_chan

 

 

   
 
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