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Autore: ellemalfoy    03/03/2013    0 recensioni
eccomi qui con questa nuova ff.
prima di tutto, vi dico che, al momento, sono innamorata in modo irreparabile del personaggio di Pansy.
in pratica, questa ff inizia l'anno dopo la fine della guerra. tutto è andato come nel libro, o quasi, infatti alcuni personaggi sono ancora vivi(leggendo scoprirete quali)...comunque, pansy è al san mungo, per un piccolo problema di salute, se così si può dire, e qui, tra una visita mancata di blaise e una ampiamente bidonata da draco, i suoi due migliori amici, incontrerà, forse, l'amore della sua vita.
spero vogliate leggere e recensire
(il rating della storia è giallo per via delle parolacce, ma potrebbe anche cambiare)
kisses
ellemalfoy
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Neville Paciock, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO PRIMO

 


Come al solito mi trovavo in ospedale, e come al solito mi stavo annoiando a morte nella mia grigissima e noiosissima stanza.

Fu proprio per quello che mi alzai dal letto, indossai la vestaglia di seta rosa che Draco mi aveva portato dal suo ultimo viaggio, ed andai a farmi un giro per i corridoi.

Nonostante fossi truccata rimanevo comunque molto pallida, ero solo il fantasma della bella ragazza che ero l'anno prima...solo un'ombra inutile e vuota di Pansy Parkinson, i cui occhi non rilucevano più della solita scintilla di cattiveria ed astuzia e non erano più di un bel verde scuro, piuttosto di un verde melma opaco e triste.

-Signorina Parkinson, ha preso la pozione?-

Annuii debolmente e superai l'infermiera.

Passando davanti alla sala attesa ci sbirciai dentro, per vedere se c'era Draco, o se era arrivato Blaise...nessuno dei due.

Sospirai triste e sorrisi mesta.

Mi scostai dal viso i capelli castano scuro e tornai a guardare la sala con le lacrime agli occhi.

E dire che avevo dato ascolto a quel nato babbano, avevo pregato prima di addormentarmi la sera, avevo pregato ed avevo chiesto che venisse qualcuno a trovarmi, a farmi compagnia, che arrivasse qualcuno per farmi essere almeno un po' più felice...ma evidentemente, se lassù c'era qualcuno, quel qualcuno era troppo indaffarato per fermarsi ad ascoltare le preghiere di una ex Mangiamorte.

Sentii una rabbia insana pervadermi, e l'unico desiderio che sentii, l'unico impulso che mi arrivò al cervello, fu quello di distruggere, quello di fare del male..

serrai la mascella e strinsi forte in mano lo stipite della porta fino a farlo scricchiolare.

Non era lo stipite a fare schifo, ero io che ero diventata schifosamente forte.

Lo lasciai lentamente, per poi abbassare il volto imbarazzata.

Fin da piccola ero riuscita a nascondere quel mio lato sbagliato, a comportarmi come una persona normale, a resistere agli impulsi, ma durante la battaglia avevo perso il controllo più del solito, ed ogni mio sacrificio era andato a farsi fottere.

-Pansy Parkinson?-

Mi voltai di scatto, nelle iridi una lieve sfumatura rossastra.

Non era né Draco né Blaise, quello lo sapevo già, ma mi sembrava un viso conosciuto...

-Voglio dire...tu sei davvero Pansy Parkinson?-

Congelai il mio interlocutore con uno sguardo.

-Chi altro dovrei essere, se si può sapere?-

Il mio tono non ebbe l'effetto desiderato, perché il moro che mi trovavo davanti scoppiò a ridere nervoso.

Adesso capivo chi fosse, quell'espressione terrorizzata e nervosa la ricordavo molto meglio di quanto non ricordassi la sua faccia.

-Paciock, giusto?-

Lui annuì e si passò una mano fra i capelli.

Dovevo ammettere che non era niente male...era diventato un ragazzo ben piazzato con due occhi color nocciola caldi ed avvolgenti, e quella leggera ombra di barba lo faceva sembrare molto più sicuro di se di quanto non fosse...sentivo l'odore della sua paura però, a me non la dava a bere.

-Sì, frequentavamo lo stesso anno ad Hogwarts...ma io ero un Grifondoro. Che cosa ci fai qua?-

Lo guardai scettico e sollevai un sopracciglio, senza però accennare alcun ghigno.

-Vengo a raccogliere fragole.-

-Signorina Parkinson, eccola...deve prendere la pozione, abbiamo visto che l'ha buttata nel lavandino quella che le abbiamo portato prima.-

Mi voltai verso l'enorme infermiere e lo presi per il collo della divisa, tirandolo verso di me, minacciosa.

-La vostra schifosissima pozione potete ficcarvela nel culo, non mi serve a nulla.-

Ovviamente l'infermiere andò nel panico, aveva paura che gli bucassi il collo o che lo buttassi fuori dalla finestra con uno schiaffo...cose che avrei potuto benissimo fare, ma per cui mi avrebbero mandata ad Azkaban.

Meglio evitare, non ci tenevo a fare la fine di Bellatrix.

Lo mollai lentamente e mi allontanai di un passo.

-Prenderò la pozione quando arriveranno o Draco o Blaise, fino ad allora non farò nulla di ciò che mi direte.-

-Signorina Parkinson, le abbiamo già detto che...-

-Mi avete già detto che cosa? Che non possono e non vogliono venire? Non me ne frega un cazzo!-

Poi respirai e mi voltai verso Paciock con calma, tornando ad essere la ragazza stanca e pallida con cui stava parlando prima.

Adesso si che era terrorizzato, quell'eterno piccolo ed indifeso Grifondoro.

-Stavamo dicendo?-

-Tu...non mi hai ancora detto perché sei qui.-

Soppesai la domanda, indecisa sul modo in cui rispondere.

Arrivai alla conclusione che il modo migliore per farlo era con un'altra domanda.

-E tu perché sei qui?-

Probabilmente aveva capito la mia tattica, non era scemo, ma non accennò a volermi far offendere, forse per paura, forse per rispetto nei confronti di quella che pensava fosse una malata.

-Sono venuto a trovare i miei genitori e per vedere come sta Fred Weasley...sai, è ricoverato qui dalla fine della guerra.-

Annuii.

-Si, lo so di Weasley...sento gli infermieri e i dottori che parlano di lui ogni tanto, e a volte l'ho anche visto.-

Sorrisi debolmente e mi sistemai di nuovo i capelli.

-Non hai una bella cera.-

Sollevai le spalle e mi voltai verso la sala d'attesa nell'esatto momento in cui Blaise entrava nell'edificio.

Era arrivato da poco, ma sapevo che sarebbe entrato in quel momento, perciò mi ero girata.

-Pansy, piccola...mi sembri in forma.-

Annuii piano e presi il mazzo di fiori che mi aveva portato.

Erano girasoli...quando si sarebbe ricordato che i miei fiori preferiti erano i tulipani?

-Grazie dei fiori...dì agli infermieri che possono portare la medicina...sono una donna di parola, io.-

Lui roteò gli occhi al cielo.

-Ti avevo avvisata che in questo periodo ho molto da fare, così come Draco...lavorare come auror per il ministero non gli lascia un momento libero.-

-Potter viene da Weasley quasi tutti i giorni...ma ora non stiamo parlando di lui, vero? Scusa se ti ho fatto sprecare tempo, ma penso che andrò a farmi un bagno...e ho fame, fammi portare qualche cosa.-

Detto ciò sparii in camera mia, cercando di controllarmi.

Beh, c'era da dire che allora pregare era servito a qualche cosa.

Si, come avrete notato, ho rovinato tutto...di nuovo.

   
 
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