Gran Bretagna - Holmes Chapel
Vento freddo e pungente,strada deserta.
Non ricordo bene dove mi trovavo ne come ci ero arrivata,ricordo soltanto della musica ad alto volume e dell'odore di vodka e fumo che aumentava nel locale e così decisi di andare a fare un giro,poi un'auto e improvvisamente tutto si oscurò.

"Bekah su forza sveglia" Instintivamente aprì gli occhi e ritrovai quelli di mio fratello,feci fatica a capire dove mi trovavo,il mio sguardo cadeva prima su lui e poi sulla stanza bianca e le lenzuola dello stesso colore che comprivano il mio corpo.
"Justin d-dove m-mi trovo?" le parole uscirono tremanti dalla bocca e l'unica cosa che riuscì a fare fu abbracciare mio fratello.
"sta calma angelo hai avuto un'incidente ma ora stai bene" poggiò le sue mani calde sulle mie guancie e continuando a guardarmi negli occhi mi baciò la fronte.

erano passati già tre giorni da quando ero uscita dall'ospedale e non riuscivo a ricordare cosa fosse accaduto e mentre cercavo di sforzare la mia mente e tornare indietro di sei giorni la porta della mia cameretta venne improvvisamente spalancata e trovai Justin che sorrideva e manteneva dei biscotti appena sfornati.
"Allora Bekah,come ti senti oggi?"     mi diede un biscotto e in attesa della mia risposta diede un morso al suo.
"molto meglio anche se mi fa male la testa" gli sorrisi e mangiai anche io il mio.
"bhè è normale,comunque ricordi qualcosa?" l'ultima frase gli uscì in un leggero sussuro,ormai in questi giorni non faceva altro che pormi la stessa domanda anche più volte.
"no Justin" alla mia risposta abbassò leggermente la testa,poggiò i biscotti sul comodino accanto al letto e mi diede un bacio.
"ok,ora riposati che vado a fare la spesa,la mamma tornerà fra non molto" Mi sorrise ed uscì fuori chiudendo leggermente la porta e in pochi minuti caddi in un sonno profondo.
 

Mi svegliai di soprassalto e istintivamente controllai il mio corpo,impaurita mi alzai dal letto e aprì la camera di Justin,non lo trovai ed iniziai ad urlare.
"Tesoro cos'è successo?" appena mi girai vidi la figura snella e bionda di mia madre,indentica a quella di mio fratello.
"dov'è Justin?"
"è uscito,pensavo che ti avesse avertito" improvvisamente ricordai che mi ero addormentata proprio quando lui era uscito,alzai la testa e vidi mia madre confusa.
"Bekah ti senti bene? vuoi che chiami un medico?" la bloccai prima che continuasse con il suo questionario e  riandai accanto alla porta della mia camera da letto e prima di entrate guardai verso mia madre.
"appena torna Justin,digli che devo parlargli" si girò sorridendo e mi rispose con un cenno della testa e scese le scale.

Non passò molto quando sentì bussare alla porta di casa,scesi di corsa e aprì.
"Justin finalmente eccoti" gli feci spazio per entrare e quando si ritrovò dietro le mie spalle chiusi la porta,cercai di prendere delle buste che aveva fra le mani ma più volte mosse la testa facendomi capire che non aveva bisogno di aiuto,l'ho accompagnai nella cucina e gli passai le cose che doveva mettere in ordine nei mobili.
"Justin ho sognato l'incidente" si girò improvvisamente verso di me e lasciò cadere la pasta.
"cosa aspetti racconta" ci accomodammo sulle sedie di legno accanto al tavolo e aspirando un po' d'aria cercai di parlare.
"è tutto strano,non ho ancora le idee chiare" mi uscì una voce leggermente strozzata e stavo in preda ad un'altra crisi di panico ma Justin mi diede la mano.
"fa niente,parla Bekah" lo sentì supplicare e raccontai tutto quello che avevo sognato,dalla discoteca fino a degli occhi chiari che mi fissavano.

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