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Autore: Nyssa    19/09/2007    14 recensioni
I guai non arrivano mai da soli... Draco Malfoy se ne accorge la mattina in cui si ritrova con Pansy innamorata (e non di lui stranamente!), Goyle pescato a mettere petardi incendiari e un imminente coloquio con la McGranitt sul suo calo scolastico
Ovviamente niente potrebbe essere peggio, ma deve presto ricredersi, il collegio decide di assegnargli un tutor per recuperare nelle materie e chi meglio di Hermione Granger, la migliore studentessa di Hogwarts? Va bene, questo può anche andare a suo vantaggio, ma cosa succederebbe se oltre ai suoi voti Hermione cambiasse anche lui? E cosa ci fa un bambino in giro per la scuola?
Genere: Romantico, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'oro e l'argento' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Hermione Granger si guardò sospettosa attorno, aveva udito dei passi leggeri poco distanti e temeva che qualcuno la potesse vedere

Premessa: eccomi ancora qua e anche questa volta con un giorno di anticipo… non voglio rovinarvi la sorpresa di quel che accade in questo cap, ihihihih, anche perché è qualcosa che… non immaginereste mai!

Spero che questo cap vi piaccia e che continuiate a seguire la storia,

ciao!
Nyssa

 

Hermione Granger si guardò sospettosa attorno, aveva udito dei passi leggeri poco distanti e temeva che qualcuno la potesse vedere.

Finnigan era di ronda quella notte e non avrebbe fatto problemi a trovarla in giro alle tre di mattina, avrebbe potuto fargli credere qualsiasi cosa, anche che erano le tre di pomeriggio, però non riusciva a ricordare chi fosse con lui e se era qualcuno che aveva voglia di rompere le scatole l’avrebbe sicuramente fatto.

In realtà i passi li aveva appena sentiti e, per quel che ne sapeva, poteva anche trattarsi di Mrs. Purr che faceva la sua passeggiatina notturna, ma era così a disagio a infrangere le regole e uscire dal dormitorio in piena notte che vedeva pericoli da tutte le parti.

Sempre tenendo d’occhio il corridoio principale, svoltò in uno laterale e poi ancora una volta, finché non si ritrovò faccia a faccia con la porta d’ingresso delle cucine di Hogwarts.

Un ultimo sguardo dietro le spalle e poi spinse il portone.

Il cigolio che produsse avrebbe ridestato perfino i morti, ma Hogwarts era piena di rumori sinistri e gente mezza matta, non ci avrebbero dato molto peso.

Il vano d’ingresso della cucina era deserto, non un elfo che girava tra i tavoloni e i fornelli.

Più che decisa, si diresse alla credenza dove sapeva che tenevano la cioccolata in polvere e poi cercò il latte in una delle ante sopra la testa, per il pentolino poteva accontentarsi di quello che stava nel gigantesco scolapiatti ad asciugare.

Versò il latte e la polvere amara nel recipiente, prese un cucchiaio e rimescolò velocemente in modo che si amalgamassero perbene, poi decise che era pronto per essere messo sul fuoco.

-         Mezzosangue, che cazzo stai facendo qui alle quattro di mattina?

Hermione sobbalzò al sentire quella voce alle sue spalle, il liquido nel tegamino ondeggiò pericolosamente, rischiando di strabordare, si voltò per ritrovarsi faccia a faccia con un accigliato Draco Malfoy versione Ken delle Barbie, con tanto di vestaglia da notte e pantofole di seta.

D’accordo, non era il momento di mettersi a contare quanti soldi potesse avere addosso e, soprattutto, non era il momento di indugiare su quella piccola porzione di pelle che spuntava dal colletto della vestaglia. Certo che come primo impatto era scioccante!

-         Mi stavo preparando una cioccolata – rispose la Grifondoro spostandosi verso uno dei fornelli e posando latte e cacao sul fuoco, le tremavano ancora le mani per lo spavento e se non avesse appoggiato subito il pentolino, probabilmente quello sarebbe finito in terra.

-         Non lo sai che agli studenti è vietato girovagare per i corridoi la notte? – lei sospirò

-         Punto numero uno, Malfoy – disse seccata – sono una Caposcuola, non una qualunque – e punto secondo – e una punta di cattiveria s’insinuò nella sua voce – sei in giro anche tu, quindi non sei nella posizione di poter fare accuse

Malfoy sogghignò appoggiandosi ad uno dei tavoli

-         Chi ti dice che non sia di ronda stanotte?

-         Dunque, vediamo… - disse la ragazza studiandolo qualche istante e continuando a rimescolare – trascurando il fatto che non hai mai fatto una ronda in vita tua e che hai sempre costretto qualcun altro dei tuoi compagni a farla al posto tuo, direi che la tua tenuta notturna non è precisamente la più adeguata per passare la notte di veglia, soprattutto visto e considerato che sembri pronto per andare a nanna… eppoi stasera tocca a Corvonero

D’accordo, non ricordava chi doveva essere di ronda, ma era sicuramente Corvonero. Sì perché i tassi potevano anche essere soprannominati “ghiri” per la ronda che facevano, e poi trovavano sempre scuse per non farle e le Serpi, capitanate dal qui presente Draco Malfoy, scassavano sempre le scatole per tutto il pomeriggio per convincerla a cambiargli gli orari, mentre quel giorno non c’era stato un solo sibilo.

Draco Malfoy sollevò le sopracciglia sorpreso.

Touché.

Alla fine, la mezzosangue le aveva tutte vinte. Se voleva avere ragione non c’era verso di uscirne, poteva dimostrare che il giorno era notte e anche che la McGranitt aveva una relazione con Gazza, se avesse voluto.

-         Come mai prepari della cioccolata a quest’ora del mattino? – chiese curioso adocchiando il liquido che si stava addensando dentro la casseruola ed aspirando l’odorino invitante

-         È un’usanza babbana – spiegò lei assaggiando la crema di cioccolato – serve a prendere sonno

-         Credevo che si usasse il latte, o così aveva detto Raimond… - lei sorrise

-         E da quando segui le lezioni di Babbanologia? – Malfoy si limitò ad un’alzata di spalle – comunque non mi piace il latte da solo – confessò infine la riccia Caposcuola rosso-oro

-         Vuoi assaggiare? – domandò infine dopo aver controllato che la cioccolata avesse la densità giusta e fosse sufficientemente zuccherata

 

Merda, fu il galante pensiero del Principe delle Serpi mentre continuava ad annusare l’aria. Accidenti a lei e a quella sua innata gentilezza. Perché diamine non può essere acida e antipatica come la McGranitt?

Hermione Granger era infatti sempre gentile e litigava solo di rado. Ovviamente con lui era un’eccezione. Tutti i Grifoni litigano con Draco Malfoy, peccato che pochi ne escano vivi…

 

Il grugnito che emise come risposta era di dubbia interpretazione, lei rise sotto la cascata di capelli che le copriva parte del viso e cercò nella credenza due tazze

-         Le razioni saranno un po’ scarse – di scusò travasando parte del liquido scuro nella prima tazza – ma sai, non avevo previsto di avere ospiti… - stoccata

Mentre riempiva la seconda tazza le parve di udire qualcosa come “ragazza poco previdente”.

Sollevò gli occhi al cielo.

Se c’era una persona che cercava di mettere in conto anche l’imprevedibile, quella era lei, e questo era anche uno dei motivi per cui aveva sempre due penne, due matite, doppi rotoli di pergamena, doppia scorta d’inchiostro e doppioni di ogni cosa utilizzata quotidianamente, viveva nell’eventualità che la sua penna si rompesse qualche attimo prima dell’inizio del compito di Trasfigurazione, che qualcuno rovesciasse accidentalmente l’inchiostro e che, quindi, lei rimanesse senza, che Harry o Ron, a furia di fari prestare matite, si dimenticassero di restituirgliele ecc. Meglio prevenire che curare, diceva sua madre, peccato che lo ripetesse per quanto riguardava la salute.

Ovviamente, nella marea di ipotesi che aveva fatto quel giorno non aveva messo in conto lo spuntino delle tre assieme a Draco Malfoy.

Giusto, cosa ci faceva Malferret in cucina a quell’ora? E come mai adesso c’era tutta quest’atmosfera tranquilla e pacifica al posto della solita baraonda di insulti e provocazioni?

Osservando il biondo da oltre il bordo della tazza, lo vide che annusava scettico il contenuto e poi ne beveva una goccia, la sua faccia divenne pensierosa mentre cercava di decifrare che gusto avesse quella cioccolata, diversa da come l’aveva sempre mangiata.

Il primo impatto per chi non era abituato doveva essere devastante, decise Hermione sorseggiando ancora un po’ della sua; la cioccolata in polvere che avevano a scuola non era precisamente della marca migliore, soprattutto perché la tenevano lì solo per lei, che aveva pregato e supplicato Dobby per averne una confezione per le sue esigenze notturne.

Ovviamente il buffo elfo domestico era stato gentile e le aveva permesso di lasciarla nella credenza.

Vide Malfoy fare una faccia strana e far spuntare la lingua, sporca di cacao, dalle labbra sottili, sorrise

-         Brucia? – chiese osservandolo mentre le lanciava un’occhiataccia, lei gli sorrise e bevve ancora un po’ della sua

-         Cosa te ne pare delle abitudini babbane? – domandò infine mentre lui sembrava rilassarsi un poco

-         Sono strane…

Gli occhi le volarono al soffitto, strano era il migliore complimento che Draco Malfoy riuscisse a formulare riguardo la cultura e le abitudini babbane e, bisognava ammetterlo, glielo sentivano dire di rado. Se aveva usato quell’aggettivo per la cioccolata, doveva davvero piacergli…

 

Malfoy la osservò a sua volta oltre il bordo della tazza. Se il suo abbigliamento diurno lo metteva in difficoltà, grazie al cielo quello notturno non lo induceva eccessivamente in pensieri poco adatti alla persona che aveva di fronte.

Il pigiama color cartazucchero a pecorelle era decisamente discutibile e anche il plaid che lei aveva accuratamente drappeggiato sullo schienale della seggiola, gli sembrava che ci fosse sopra un koala o qualcosa del genere. Sicuramente una di quelle cose babbane di pessimo gusto.

Aveva i calzini ai piedi, segno che, evidentemente soffriva di piedi freddi. Gli venne da sorridere, conosceva tanti bei modi per riscaldarle i piedi e… no! Catalogò quel pensiero come “Decisamente inadatto alle circostanze”, per non dire “Non pensare a lei a quel modo, sennò sei fritto” e passò oltre. Le babbucce di peluche erano anche peggio del pigiama a pecore.

Conciata così sembrava una dodicenne. Anche se forse il terzo bottone del pigiama tirava un po’ troppo per essere una dodicenne.

E se ne stava lì dondolando le gambe dalla sedia e sorseggiando quella strana bevanda che preparavano nel mondo babbano e che non faceva neppure così schifo… anzi, era buona e rilassante e… la Granger aveva i capelli dello stesso colore. No, constatazione sbagliata, stava pensando alla cioccolata!

-         E tu cosa ci fai in giro a quest’ora del mattino? – s’informò lei accantonando la tazza vuota e guardandolo direttamente in faccia. Se non fosse stato Draco Malfoy sarebbe arrossito.

-         La maratona – frecciò lui terminando la bevanda e osservandola, aveva le labbra sporche di cioccolato scuro che la facevano sembrare buffa e quando sorrideva lo era ancora di più. Se non fosse stato Draco Malfoy, si disse ancora una volta, avrebbe riso. In quel preciso momento non voleva essere Draco Malfoy. D’accordo, era in un momento di crisi di personalità…

-         Spiritoso – disse lei senza arrabbiarsi e appoggiando la mano alla testa nella massa di boccoli scuri

E adesso perché aveva una gran voglia di alzarsi e andare a leccarle via quel cacao che aveva sopra le labbra? Perché voleva baciarla? Perché? Perché proprio lei, maledetta mezzosangue! Perché era così dannatamente seducente anche con quell’orrendo pigiama a pecore e i calzini ai piedi? Perché accidenti non poteva trovarsi una nuova amante e finirla con questa storia della Granger? E perché adesso lei lo stava guardando con quell’aria interrogativa? Se non la smetteva subito, nei casini ci sarebbe finita lei, per quanto lo riguardava… merda, con tutte le regole di questa scuola, perché non vietano alle studentesse di essere seducenti senza la consapevolezza di esserlo? Era una cosa grave e poteva causare guai seri, soprattutto in quel momento…

Hermione si alzò in piedi e il turbine di pensieri di Malfoy s’interruppe mentre seguiva i suoi movimenti che le facevano impilare le due tazze e poi sciacquarle sotto il getto dell’acqua

-         E adesso cosa staresti facendo? – domandò esasperato lui che forse non voleva proprio essere salvato dal turbinio della sua mente

-         Lavo le tazze – spiegò pratica lei passando la mano sui residui di cioccolata dei fondi e aspettando qualche secondo quando si ritrovò fra le mani la tazza dove il biondo aveva bevuto

-         E non possono farlo gli elfi? – sbuffò lui che proprio non capiva questa sua mania del C.R.E.P.A.

-         Meno persone sanno che siamo stati qui e meglio è… - disse con un sorriso lei voltandosi a fissarlo e trovandolo decisamente troppo simile a Ken. A quel punto gli mancavano la casa delle Barbie con i balconcini fioriti e la cucina superacessoriata e una affascinante Barbie al fianco. Daphne Greengrass poteva decisamente impersonare la Barbie, ma tutti sapevano che non avrebbe mai fatto niente per compromettere la sua futura situazione familiare e matrimoniale. Voleva un buon matrimonio con un purosangue di stirpe. E correva voce che i suoi la volessero fidanzare con Flitt. Pazzi, una ragazza simile poteva avere chi voleva, dal Ministro della Magia a Piton, beh, si sperava sempre che aspirassero a qualcosa di meglio di Piton

-         Soprattutto se qualcuno dovesse scoprire che eravamo io e te… - continuò lei deviando improvvisamente la direzione dei suoi pensieri, non era saggio lasciarsi trasportare troppo dalle sue divagazioni

-         Cos’è, Sfregiato e Lenticchia potrebbero pensare che ti ho violentata sui tavoli della cucina? – chiese sarcasticamente lui

-         Oppure te potresti rovinarti la reputazione, se si sapesse che hai passato la notte con una ragazza, me, una schifosa grifonforo mezzosangue, a chiacchierare e a bere cioccolata calda babbana

Il silenziò calò nella stanza mentre entrambi si fissavano

-         Pulisciti la bocca – prima che lo faccia io nel mio delirio di personalità, avrebbe voluto aggiungere, ma per fortuna il suo cervello funzionava ancora (in parte).

-         Meglio? – domandò lei piazzandosi praticamente di fronte, lui deglutì.

Trattieniti Draco.

Trattieniti.

È solo una sporca mezzosangue, disse la sua mente.

Ma se fa così me ne infischio che sia mezzosangue, ribatté la parte meno frenata.

Conta fino a duemila e torna indietro.

Merda, non ce la faccio, che numero c’è dopo il 4?

-         Malfoy, sei strano stasera – disse candidamente lei, trattenendosi a stento dal posargli una mano sulla fronte per sentirgli la temperatura.

E che cazzo, ma se si avvicina ancora un po’…

Respira, Draco, respira. Si disse.

Su, è facile, inspira, espira…

Merda, però…

Si sporse di un centimetro, forse due, la guardò fissa negli occhi e, per una volta, quelli di lui non trasmettevano scherno e derisione e… le baciò la punta del naso.

Hermione si ritrasse qualche metro portandosi le mani a coppa intorno al viso e osservandolo con occhi sgranati.

Per un istante Draco riuscì a scorgere delle minuscole pagliuzze dorate brillare nei suoi occhi ambrati.

-         Consideralo un ringraziamento per la cioccolata – disse alzandosi in piedi – era davvero buona – e si allontanò.

Se non fosse stato Draco Malfoy sarebbe corso via.

E perché era arrossito?

Draco Malfoy non arrossisce.

Nessun Malfoy arrossisce.

Non era da lui.

Lui non baciava le mezzosangue.

Lui non baciava le ragazze sul naso.

Lui le baciava e basta, senza tante fisime mentali come si era fatto quella sera.

Aveva baciato sul naso una mezzosangue che indossava un pigiama a pecore!

Quale strana creatura si era impossessata del suo corpo quella sera, facendogli compiere quelle azioni assurde, facendolo sentire così strano. Facendogli fare certi pensieri.

Grazie al cielo la parte pensante del suo cervello aveva ripreso a funzionare appena in tempo per formulare una motivazione plausibile, anche se decisamente fuori dalle sue normali spiegazioni.

No, decisamente quella sera non era in lui. Draco Malfoy non deve spiegazioni a nessuno.

Draco Malfoy non si giustifica con nessuno.

Non si giustificava davanti ai suoi genitori, perché avrebbe dovuto farlo davanti ad una babbanofila del cazzo come la Granger?

Blaise.

Dov’era Blaise?

Doveva IMMEDIATAMENTE parlare con lui.

E non importa se sono le quattro del mattino. Gli amici si vedono nel momento del bisogno. Uno con una crisi d’identità ha proprio bisogno del suo migliore amico, in modo da tornare in sé al più presto e riprendere l’uso delle facoltà mentali in maniera corretta.

 

Hermione lo guardò allontanarsi a passo spedito e oltrepassare l’arco della porta.

Sembrava confuso. Si disse.

Sembrava strano.

L’aveva baciata.

No, errato.

Le aveva baciato il naso.

Perché?

Per ringraziarti della cioccolata. Disse una parte di lei.

Draco Malfoy non ringrazia. Rispose l’altra.

Magari gli era piaciuta molto.

Non è da lui. Continuò una delle due.

Era strano quella notte.

Sembrava un altro.

Draco Malfoy è Draco Malfoy. Puntualizzò la sua mente analitica.

Draco Malfoy è tante persone. Ribatté.

Draco Malfoy, non bacia le mezzosangue. Constatazione inoppugnabile.

Però non l’aveva baciata, le aveva appena sfiorato il naso con le labbra.

Profumava di tempesta.

Che odore ha la tempesta?

Di Natura, di elettricità, di pioggia, di violenza.

Ha gli occhi color della tempesta.

Odora di tempesta.

Draco Malfoy le ha baciato il naso per ringraziarla e poi è andato via.

Si sarà vergognato.

Un Malfoy non si vergogna di niente. Continuarono a battibeccare le due parti del suo cervello.

Forse non voleva farlo.

Però l’ha fatto.

È stato tenero.

È stato dolce.

È stato strano.

Perché mi ha parlato?

Per ringraziarti.

Lui non mi deve spiegazioni. Lui non ne deve a nessuno.

Però te le ha date.

È stato un bel gesto.

Draco Malfoy è tante persone.

Non m’importa quale di queste era stasera, Draco Malfoy è anche una persona capace di gesti molto semplici e molto dolci.

 

Riavendosi dai suoi pensieri, che le ricordavano anche troppo l’ultima puntata di Evangelion, Hermione raccattò il pile dalla seggiola, vi si avvolse e tornò in fretta in camera. Aveva sonno. E sperava che i suoi sogni fossero tranquilli, l’indomani, tanto, poteva dormire fino a tardi.

 

-         Malfoy, cosa ci fai in giro per i corridoi?!

Non era la voce della mezzosangue, decise il biondo voltandosi.

Era quell’idiota di Finnigan che lo stava raggiungendo quasi correndo.

Fai un bel respiro, Draco, e torna te stesso.

-         Finnigan, alla buon’ora… - lo canzonò sprezzante la serpe – se fosse per te potrebbe andare a fuoco la scuola

Il grifondoro lo guardò perplesso

-         No, dico, cosa stavi facendo, dormivi? – lo incalzò – non hai sentito tutti quei rumori provenire dal pianterreno? Sei un emerito imbecille!

-         Rumori? – chiese Seamus osservandolo perplesso

-         Già, rumori, e adesso sturati le orecchie e torna di ronda, mi sono dovuto alzare perfino io! – il che, ipoteticamente, implicava che si erano alzati tutti, anche se non c’era traccia di altre persone in giro, a parte la mezzosangue che, di sicuro, era tornata in camera controllando tutti gli angoli nel giro di un chilometro.

-         Ah – disse il compagno di Harry – beh, vado a controllare. – e si allontanò, mentre l’altro ospite del corridoio lo guardava sparire nei meandri della scuola.

Sei di nuovo in te? Chiese a se stesso il biondo, ma non seppe darsi una risposta e tornò in camera alla ricerca di Blaise.

 

*          *          *

 

-         Cazzo, svegliati! – gridò il Principe delle serpi all’indirizzo del Prefetto, altrimenti detto suo migliore amico

Zabini aprì lentamente prima un occhio e poi l’altro, trovandosi un agitato Draco Malfoy piazzato nella sua stanza che stava facendo casino quanto i diavoli dell’inferno.

L’orologio d’argento della sua famiglia stava posato sul comodino e segnava le quatto e dieci del mattino.

Che ci faceva Malfoy in piedi alle quattro del mattino?

-         Dobbiamo parlare – scandì il Caposcuola all’indirizzo dell’altro che si alzò a sedere e scostò le lenzuola

-         Proprio adesso? – chiese, speranzoso di tornarsene sotto le coperte

-         Immediatamente – Blaise sospirò e si strofinò gli occhi cercando di racimolare un minimo di cervello che non fosse addormentato. Invidiò Aurora della Bella Addormentata che aveva potuto dormire tranquilla e indisturbata per cento anni finché il principe non l’aveva svegliata.

-         Che cosa succede Dra? – domandò calandosi nella parte dello psicologo, se l’aveva svegliato a quell’ora doveva essere qualcosa di grave.

-         Ho una crisi di personalità

Zabini lo guardò perplesso, inarcando le sopracciglia e sbattendo più volte gli occhi.

-         Che cosa significa? – chiese, non capendo cosa intendesse

-         Non mi comporto da Draco Malfoy – tombola, aveva fatto qualche follia, si disse il moro

-         Non ricordavo che ci fosse un codice di comportamento per Draco Malfoy

-         Non scherzare, è una cosa seria – disse lapidario l’altro e il moro accese tutte le abat-jour della stanza

-         Va bene. Hai fatto una follia. Che è successo? – Malfoy rimase spiazzato. Merda. Dirglielo era peggio di quanto credesse.

-         Giurami che quel che ti dico rimarrà tra te e me.

-         Non giuro Dra, lo sai che non lo faccio.

-         Allora promettilo, è maledettamente importante. – Zabini annuì

-         Prometto – disse solenne facendo un segno con la mano

-         Ho baciato la mezzosangue. – ecco. Aveva sputato il rospo. Non era stato TANTO difficile…

-         Tu cosa? Perché non me l’hai detto questo pomeriggio?

-         Perché non è successo questo pomeriggio. È successo poco fa

-         Non ci sarai andato a letto, spero… - nell’indice di problematica che poteva rappresentare, un bacio, per Draco Malfoy, era molto peggio di andare a letto con una ragazza. Sbattute se le era sbattute quasi tutte… baciate ben poche, lo considerava un gesto troppo intimo da dividere con gente di cui non gliene fregava davvero un cazzo. Probabilmente se gli avessero imposto di sposare una che non gli andava avrebbe passato la vita senza baciarla. E non se ne sarebbe fatto problema. Doveva essere davvero molto COINVOLTO con la mezzosangue se l’aveva baciata. E lei che aveva fatto?

-         No! Solo un bacio… - Blaise sospirò, quasi certamente Hermione Granger non aveva tutte quelle ossessioni di Draco sui baci e sull’andare a letto con le persone. Nella sua mente probabilmente la scaletta era nell’ordine corretto.

-         Che ci facevi poco fa in giro? – domandò perplesso il Prefetto controllando ancora l’orologio e scuotendo la testa, soffocando uno sbadiglio

-         Non riuscivo a dormire e così sono andato a farmi un giro per i corridoi…

-         Certo, lo fanno tutti… - il tono era leggermente ironico

-         E lei stava andando in cucina e quando l’ho vista aggirarsi furtiva per la scuola l’ho seguita.

-         Considerati fortunato che non ti abbia lanciato uno schiantesimo prendendoti per un maniaco o qualcosa del genere

-         Ma va! Non si è accorta di me finché non è entrata e non ha cominciato a trafficare.

-         Hermione spaccia droga? – chiese esterrefatto Zabini sgranando gli occhi e scrutando il suo migliore amico

-         Ma che hai capito, trafficare con quella roba che c’è in cucina…

-         Ah… - da una parte era sollevato, non ce la vedeva la Granger a fare la pusher, dall’altra però era intrigante l’idea di mettere su un commercio assieme alla miglior studentessa della scuola.

-         Mi ha offerto la cioccolata calda… - continuò Draco con il tono da Piccole Donne alla festa di Natale

-         Quella roba babbana buonissima? – progressista come sempre…

-         Già…

-         Ma lei che ci faceva in giro per i corridoi?

-         Non dormiva ed è andata a farsi una cioccolata, dice che lo fa al posto del latte…

-         Ma se la cioccolata è un eccitante… - rifletté perplesso il moro dagli occhi blu

-         Tu non sai quanto – sospirò Draco

-         E poi che è successo? Quando vi siete baciati? – Malfoy lo guardò male

-         Le ho detto che aveva i baffi e lei si è pulita, poi però si è piazzata davanti a me e mentre mi guardava negli occhi mi ha chiesto se era ancora sporca… … e le ho dato un bacio sul naso

-         Tu COSA?!?! No, aspetta, probabilmente dormivo quando hanno suonato le trombe del Giudizio

-         È quello che penso anche io… - a sentire Malfoy così fuori di sé per una sciocchezzuola del genere c’era davvero da preoccuparsi…

-         E poi l’hai baciata?

-         Ti ho detto che l’ho baciata sul naso! – ok, eravamo sull’orlo del precipizio e abbiamo fatto un passo avanti.

-         E poi che hai fatto?

-         Ho detto qualcosa e me ne sono andato

-         Se non altro hai salvato le apparenze…

-         Blaise, perché l’ho fatto? – Zabini lo fissò

-         Scusa, ma io che ne so?

-         Giusto… però potresti aiutarmi…

-         Senti Dra, datti una calmata, non è successo niente…

-         E tu me lo chiami niente? – sbraitò il biondo – lascia che ti faccia presente tre semplici cose: io non bacio le mezzosangue.  Io non bacio Hermione Granger e, soprattutto, io non bacio la gente sul naso! – ecco, quello era il carattere originale di Draco Malfoy.

-         Adesso ti riconosco… - disse sereno Zabini – beh, Hermione tira fuori il lato migliore della gente…

L’altro lo guardò malissimo

-         Io non ho un “lato migliore” del carattere

-         Però riesce comunque a mandarti il cervello a fare una passeggiata…

-         Questa cosa non mi piace…

-         Non piace a nessuno però… - l’altro lo guardò malissimo. D’accordo, ancora una parola e sarebbe finito a far compagnia al Barone Sanguinario e a Nick-quasi-senza-tesa, oppure a quel fantasma del bagno delle ragazze di cui si palava tanto… se almeno fosse stata carina… - senti Dra, non darci peso, non hai fatto qualcosa di così terribile, cosa penserebbe lei se l’avessi baciata davvero? – il biondo sbiancò

-         E adesso cosa penserà? – reazione strana da parte di Draco Malfoy. Un Malfoy non si preoccupava mai di quello che potevano pensare gli altri di lui.

-         Boh, le donne sono strane, forse penserà che eri strano, ma che l’hai fatto davvero per ringraziarla… non così è stupida da partire per Saturno per una cosa del genere

Malfoy annuì, accettando finalmente le spiegazioni dell’amico e decidendo che era giunta l’ora di tornarsene a dormire.

-         Senti Dra – lo fermò l’altro mentre stava per aprire la porta – ma io non ho capito se ci vuoi andare a letto o no con Hermione… - e si mise a ridere, ecco il modo per far far arrabbiare il Principe delle Serpi. Il biondo, scazzato, gli lanciò un cuscino che stava sulla poltrona.

Prima di girare la maniglia ghignò all’indirizzo del moro che stava ancora combattendo contro l’ilarità.

-         Io sono Draco Malfoy – disse semplicemente e uscì.

-         Peccato che adesso io abbia perso tutto il sonno – disse Zabini a se stesso quando la porta fu richiusa.

-          

*          *          *

 

Inutile dire che la mattina seguente alla lezione di Raimond c’erano metà degli studenti.

 

Spazio Autrice: e beh, spero che, giunti a questo punto, non vogliate ammazzarmi… io avevo avvertito che sarebbe successo qualcosa che non avreste immaginato… Va bene, va bene, forse mi sto lasciando un po’ trasportare, ma non vedo l’ora che la storia entri sul serio nel vivo!

Scusatemi, mi rendo conto che Draco mi sta finendo un po’ OC, spero che vi piaccia comunque…

Ringrazio tutti quelli che mi hanno aggiunta alla loro lista dei preferiti, grazie mille, è una cosa a cui tengo molto, se non avessero inventato la lista dei preferiti, dovrebbero farlo e già così ogni tanto mi perdo qualcosa… :-P

Adesso passiamo anche a ringraziare quelli che mi hanno lasciato una recensione

 

Shavanna: già, è vero, o si tratta di portarsele a letto, o Malfoy è un orso bruno, ma metti che volesse anche un po’ vendicarsi della mezzosangue dicendole quelle cose… eppoi rispetto a quel che le grida di solito, sono quasi delle finezze! Ovviamente però in questo capitolo si può dire che abbia rimediato… ciao!

 

Giorgia_Malfoy: sono contenta che ti sia piaciuta, ecco qui il nuovo capitolo, mi auguro che ti piaccia anche questo, ciao!

 

8marta8: confesso che la paura di Herm è anche la mia e i miei amici sono terribili, fosse per loro dovrei vivere in mezzo ai serpenti solo per farmela passare (se se, aspettate e continuate a sperare), ma ammetto che anche i ragni non mi fanno un bell’effetto… ^^ Lo sgattaiolamento notturno, come vedi, ha prodotto i suoi frutti, ihihih, spero che ti sia piaciuto anche questo cap, ciao!

 

ImAya: sono molto felice che la storia ti piaccia e mi auguro che anche questo cappy sia di tuo gradimento… grazie mille per i compliment ^//^

 

 

 

   
 
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