È il mio primo giorno di ferie. Sono le 10 del mattino e con molta calma mi avvio verso il bagno per fari una doccia. Mi vesto e vado a fare colazione. Chiamo la mia amica Cloud. “Hey, ti va di andare in spiaggia oggi?” le chiedo “Certo ti vengo a prendere fra 10 minuti!” mi risponde entusiasta. Nel frattempo che aspetto il suo arrivo, prendo la borsa da mare, e ci metto dentro il telefono, la crema solare, il telo da mare, le chiavi di casa e l’auricolare. Due colpi di clacson mi avvertono che la mia amica è arrivata. “Si va alla solita spiaggia?” mi chiede. “Sì!!” le rispondo io con un sorriso immane. Accendiamo la radio e ci mettiamo a cantare a squarcia gola. Parcheggiamo, prendiamo le nostre cose e ci avviamo verso la spiaggia. Arrivate in riva al mare stendiamo i teli, ci guardiamo intorno. Siamo sole come al solito. Qui non viene nessuno. Dicono che ci sono dei mostri marini, ma non ne ho mai visti, la gente si fa troppe seghe mentali. Dopo un paio d’ore passate a chiacchierare fa di noi e a prendere il sole ci accorgiamo che non siamo sole. Ci sono due surfisti, che stanno cavalcando le onde davanti a noi. Sono abbastanza bravi. “Per me sono dei gran fighi.” Mi confessa Cloud. Rido, ma dentro di me spero che lo siano.. Dato che stanno venendo da questa parte! Sono tutti e due alti più o meno uguali, uno è biondo, mente l’altro è castano con i capelli corti, hanno gli occhi azzurri e un fisico mozzafiato, hanno le loro tavole sotto braccio, il che li rende ancora più belli i sexy. Ci sorridono, ricambiamo. “Hey ragazze, che ne dite di venire a farvi una nuotata con noi? Mi chiamo Luis.” Dice guardando negli occhi la mia compagna di telo, che è rimasta incantata dallo sguardo dell’affascinante Louis. “Io vengo volentieri”- risponde Cloud- “Tu vieni con me, noi?” Mi chiede sorridendomi in maniera strana. “Oh no grazie, sto bene qui, quando mi farà caldo verrò!” rispondo io. “In realtà nemmeno io ho tanta voglia di nuotare ancora andate voi, io rimango qui.” Dice il biondino conficcando la tavola nella sabbia. “Okay Niall ci si vede dopo” dice prendendo la mano di Cloud che sta morendo di vergogna. “Divertitevi!” dico in maniera un po’a presa di giro. Mi levo gli occhiali da sole per vederlo meglio. È veramente bello. Indossa un costume a tema Hawaiano giallo e celeste e una collana corta con un geco di legno come ciondolo. Ha ancora i capelli bagnati. “Allora come ti chiami?” chiede con gentilezza. “Rachel, piacere di conoscerti.” Gli sorrido imbarazzata dalla sua presenza. Continuiamo a parlare l’uno dell’altra. Lui ha 19 anni ed è irlandese, ora mi spiego il suo accento. Gli piace suonare la chitarra e cantare, è così dolce! Credo che mi piaccia. E da come mi fissa direi che anche lui prova qualcosa per me. “Che ne dici ci andare a fare un giro da queste parti?” Mi chiede con le guancie rosse, suppongo per la vergogna. “Certo, conosco un posto meraviglioso, dove la vista è stupenda!” Ci alziamo e vediamo i nostri due amici venire verso di noi. “Dove andate?” ci chiede Louis. “Andiamo in un posto solo per noi due!” risponde Niall prendendomi la mano e intrecciando le sue dita con le mie. Ridiamo. “Quanto rimanete via?” Ci domanda Cloud. “Bho non lo so, casomai torno a casa a piedi” “Ti riporto io a casa!” suggerisce Niall. “Grazie, ma non vorrei darti troppo disturbo” “Tu non disturbi” mi risponde abbracciandomi. “Oh che dolce che sei!” gli dice Cloud, mentre Louis le mette il braccio intorno al collo. “Tieni le chiavi della macchina!”-gli ricorda l’amico porgendogli la chiave di una Ford.”Grazie, ci si vede dopo amico! Ciao Cloud.” Subito dopo avere preso il mio telo e la sua tavola da surf, salutiamo e ci incamminiamo verso questa grotta. Dopo all’incirca 15 minuti siamo arrivati. La grotta è molto grande, ma non tanto profonda. Sistemiamo la nostra roba e ci sdraiamo. Non era duro, la sabbia era entrata all’interno della cavità rendendola parte della spiaggia. “Rachel..”-mi dice assumendo un’aria seria- “Sei bellissima.. E lo so che ci conosciamo solo da oggi, ma mi piaci, anche tanto. Ti andrebbe di uscire con me?” Il mio cuore va a mille all’ora. “C-certo, perché no..Sarebbe fantastico” Gli rispondo molto sicura di quello che provo per lui. “T-ti darebbe fastidio se ora ti baciassi?” mi chiede insicuro. “Non serve chiedermelo.” Gli rispondo con una specie di sorriso. Ci baciamo con una passione indescrivibile. Le nostre lingue di incontrano, giocano, si vogliono. Ci stacchiamo per due secondi. In quegli istanti capiamo che siamo pronti per andare oltre. Incomincia a baciarmi sul collo e a toccarmi. Sento la sua erezione, sento i suoi respiri che si fanno sempre più profondi. Mi slaccia il reggiseno, e mi stimola, mi eccita. Mi sale sopra e mi io piego e allargo e gambe per fargli spazio. Stacca le sue calde labbra dalle mie e scende verso i miei seni. Scende verso l’ombelico. Mi sto eccitando sempre di più. Mi leva la parte di sotto del costume. Con la lingua e le dita mi fa impazzire di piacere. Vengo. Gli levo il costume e prendo il suo membro in mano, gli faccio una sega e subito dopo scendo e lo prendo in bocca. I suoi gemiti mi fanno più pesanti, viene. Mi guarda, mentre ancora affiatato cerca di ritornare con il respiro normale. Sale sopra di me facendo peso su i gomiti  per non farmi male. Il suo petto si sfrega contro il mio. “Niall..Aspetta... I-io..Sono vergine.” “Stai tranquilla, all’inizio sentirai un po’ di dolore, ma poi.. Cavolo..È bellissimo!” mi dice sorridendomi “Ti fidi di me?” “Mi fido” ci baciamo, dopo qualche minuto lui è pronto per una nuova erezione e mi penetra dolcemente. Sento dolore, misto a piacere. Mi sto abituando a questa nuova sensazione, lo stringo all’altezza del bacino, per fargli capire che può andare più veloce. Lui capisce e spinge più a fondo e più veloce. Mando in dietro la testa dal piacere che provo, non riesco quasi a stare ferma. I miei gemiti si fanno sempre più profondi, mi sento in paradiso. Aveva ragione quando mi ha detto che sarebbe stato bellissimo. Sto arrivando al culmine del piacere. Vengo con un gridolino pieno di eccitazione e piacere. “oh mio Dio Rachel.. Sto per v..ve.......” al posto delle parole un gemito, è venuto dentro di me, si lascia andare e si sdraia su di me, sudato e affaticato. “Grazie Niall” gli dico mentre gli accarezzo i capelli bagnaticci “Non devi ringraziarmi... Scusa se te lo dico, ma mi sono innamorato di te...Fin da quando ti ho visto ho avuta come un colpo di Fulmine con te.” Mi confessa ancora stanco “Anche io Niall, anche io.” Mi sorride e ci baciamo. Ci abbracciamo e, coperti con il telo, guardiamo il tramonto.

Nove mesi dopo.
 
“Sta calma, va tutto bene! Respira, respira amore!” “Cazzo che dolore!”. Mi sento morire, non ho mai provato un dolore come questo. Arriva il dottore. “Stia tranquilla signorina, va tutto bene! Adesso mi ascolti. Spinga il più possibile Per 10 secondi, infermiera conti insieme a lei!” passano ore e questo cazzo di dolore non smette. “Forza signorina ci siamo quasi un’ultima spinta!” “Dai Rachel ce la puoi fare!”  Mi consola Niall mentre mi accarezza la fronte. Io lo guardo distrutta e sofferente, ma alla vista del suo viso rigato dalle lacrime, faccio un’ultima spinta. 1....2....3....4....5....6...7...8...9....10..
“Uweeee!Uweeee!” Ho sentito finalmente. “Venga signor Horan, sta a lei tagliare il cordone ombelicale!” “Ecco a questa altezza qui..Ecco fatto..Congratulazioni è un maschietto!” io sono in lacrime, il dottore prende mio figlio e con l’aiuto dell’infermiera lo avvolge in una coperta e lo porge a Niall, che con estrema delicatezza,lo prende e viene da me con gli occhi gonfi e pieni di lacrime. “Amore guarda, nostro figlio, è bellissimo..Ha i tuoi occhi.. Oh Mio Dio! Guardalo è meraviglioso!” “Posso prenderlo?” “Certo Rachel!  Tieni” Lo prendo in braccio e me lo coccolo lo bacio su quella piccola testolina rossa, Lo guardo. Ha due meravigliosi occhi color nocciola. Sta guardando nel vuoto ed ha una manina vicino alla bocca. “Allora, signor e signora Horan. Avete già scelto un nome?” io e Niall ci guardiamo negli occhi e insieme diciamo: Liam.

*Spazio Autrice*