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Autore: HikariKanna    19/09/2007    5 recensioni
Semplici spezzoni di vita sul figlio di una coppia che adoro(Remus/Tonks forever!*ç*) e del suo padrino...Non è un capolavoro, ma vorrei che mi deste la vostra opinione! Attenzione, spoiler leggeri sul settimo libro!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Tonks, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A normal life- Teddy Remus Lupin

A normal life- Teddy Remus Lupin

Ted…”

La luce del mattino filtrava in casa Tonks, diffondendo un alone verde dovuto a quelle nuove tende che nonna Andromeda si era ostinata a comprare.

Un ragazzino dai capelli turchini, ora diventati neri per il nervosismo di doversi alzare così presto, si rigirò nel letto.

“Ora basta, signorino…Lo so che è il tuo ultimo giorno di vacanza, ma giù dal letto!”
Andromeda Tonks sussurrò un incantesimo, roteando la sua bacchetta, facendolo rovinare giù dal letto.

“Perfetto.”mormorò soddisfatta.

Grugnendo e mutando i capelli in un rosso acceso, Ted Remus, o Teddy, come affettuosamente veniva chiamato, si alzò, mugugnando un buongiorno a sua nonna.

La sua stanza era molto ordinata, pile e pile di calzini riempivano un calderone nuovo di zecca, stipato in un baule assieme a dei nuovissimi libri, un telescopio, e qualche oggetto di importantissima utilità-come un maglione aggiuntivo, nel caso in cui Teddy avesse freddo ad Hogwarts.
Di malavoglia, Ted incominciò a vestirsi, non potendo evitare di guardare con desiderio la bacchetta.

31 agosto 2009. Aveva compiuto 11 anni in primavera.

 L’indomani avrebbe cominciato a frequentare Hogwarts, la prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria, che aveva formato sua nonna, il suo padrino Harry, zia Ginevra, zio Ron, zia Hermione…I suoi genitori.

“Non ci pensare, fino a 17 anni la puoi utilizzare solo a scuola. Osservò la vecchia maga, rimettendo al suo posto alcuni vecchi vestiti di Teddy. Incredibile come crescesse quel bambino.

“Lo so, lo so…Ma domani inizio la scuola, no?Finalmente magia!”sorrise lui, già pregustandosi le miriadi di possibilità che gli si sarebbero aperte.

Andromeda non riuscì ad evitare di sorridere. Adorava il suo entusiasmo, componente sicuramente derivata da sua figlia Dora, sebbene qualche volta si chiudesse in se stesso. E questo certamente l’aveva preso da suo padre.

“Ah, prima che me ne dimentichi…Harry è giù che ti aspetta. Comunicò lei, uscendo dalla sua stanza per dedicarsi alle faccende domestiche.

“E me lo dici così?!” gridò Ted affrettandosi come non mai, e rischiando di infilarsi un calzino come guanto.

 

Harry Potter era il suo padrino. Spesso e volentieri, Ted si fermava a mangiare da lui e da Ginny, e altrettanto spesso giocava con Albus e James, che erano forse ancora piccoli per lui. Mai quanto Lily, che a stento aveva un anno.

Ted adorava Harry, facevano lunghe passeggiate parlando di tutto e niente, che duravano ore ed ore. E lui non si stancava mai.

Questo era uno di quei giorni.

“Ciao campione!”

Harry gli strofinò i capelli, diventati azzurro cielo, evidente prova di quanto fosse felice Ted.

“Ti va se andiamo a fare una passeggiata?”
“E me lo chiedi?!

Uscirono da casa Tonks, gridando ad un’Andromeda affaccendata che avrebbero mangiato un boccone a Diagon Alley, scatenando tutte le sue proteste- dopotutto, l’indomani suo nipote sarebbe partito, doveva pur fargli un pranzetto coi fiocchi!

“Mi sa che forse tua nonna è un po’ contraria…”azzardò Harry, richiudendosi la porta alle spalle.

“Le passerà…Da domani si sentirà molto sola, credo.”

“Eh già…Ma comunque andrai ad Hogwarts, non sei contento?”
“Certo che sì!!Spero di capitare a Grifondoro, ovviamente, ma se anche fosse Corvonero non mi lamenterei e…”
Iniziò a parlare a raffica, suscitando i sorrisi paterni di Harry, mentre si dirigevano a Diagon Alley.

 

Ted adorava il mondo della magia, poco ma sicuro. Harry poté riconoscere se stesso, guardando quel bambino scorazzare per i negozi, tra nuove Nimbus, calderoni lucenti, cioccorane che fuggivano dalle mani…

Ma se per lui era stato tutto nuovo, Teddy ci era abituato. Eppure, l’entusiasmo dei bambini non varia mai fino in fondo, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti, di nuovi giochi…

Ted, ora è tardi. Faremo meglio a tornare a casa!”
“No…Ti prego, un’ultima occhiata al negozio degli animali e poi ce ne andiamo!”

Fu così che Harry si trovò trascinato in un piccolo negozio polveroso ed ingombro di animali di ogni genere…Gufi di ogni tipologia e colore troneggiavano con le loro gabbie sui gatti rossicci e i topi grigi.

Lo sguardo di Ted vagava in ogni direzione, mentre maghi di ogni dove comperavano una compagnia per il proprio pargolo. Poi, si fermò su un piccolo barbagianni nero, che onestamente non ricordava affatto un gufo.

Ted…Dimmi un po’, hai già tutto quello che ti serve per Hogwarts?”

“Certo! Nonna ha provveduto a tutto! Calderoni, libri, bacchetta,uniforme…”

Ted incominciò a computare infantilmente sulle dita, mentre un sorriso si delineò sul volto del suo padrino.

“Non hai tutto, allora.”
“Cosa?” gridò allarmato il bambino, temendo di non essere pronto per il giorno dopo, fondamentale.

Harry si diresse deciso verso la piccola gabbia, porgendola alla commessa. “Prendo questo.”
“Ottima scelta.” Si congratulò lei.

“Ti mancava un bel gufo. Consideralo come un regalo del tuo padrino…Ora sei davvero perfetto!” sorrise Harry, grato di aver reso un bambino felice.

Ted non espresse la sua gratitudine a parole, semplicemente abbracciò forte il suo padrino, facendo oscillare la gabbietta e dando al gufetto un buon motivo per temere seriamente della sua vita.

“Come lo chiamerai?”
“Bè…Harry, no? Me l’hai regalato tu!”
Non sapendo se sentirsi lusingato che quel gufo avesse il suo nome, Harry sorrise incerto.

 

Remus John Lupin

Nimphadora Tonks

I suoi genitori.

A conclusione di quella giornata, Harry credette fosse opportuno portare il bambino a visitare le tombe di sua madre e di suo padre…Perché non se ne dimenticasse, anche dopo aver iniziato l’esperienza scolastica. Poi, ci pensò su amaramente…Come ci si può dimenticare di qualcuno che ti ha amato così tanto, anche se tu non l’hai mai conosciuto? Lui stesso non aveva conosciuto Lily e James abbastanza da serbarne il ricordo, lui stesso aveva visto in Sirius una figura sostitutiva di quel James Potter che ora dava il nome a suo figlio.

Ted fissava stolido le incisioni sul freddo marmo, sfiorandole con le dita.

“Mamma, papà…”sussurrò piano, sentendosi vicino alle lacrime. “Vi prometto che sarò buono…Che darò ascolto a nonna…Che sarò bravo a scuola…Ma voi statemi vicino…Zio Harry, mamma e papà veglieranno su di me?” domandò, non osando guardarlo negli occhi.

“Certo. E sono sicuro che sono fieri di te.”

Gli si avvicinò, inginocchiandosi e abbracciando il bimbo.

“Posso piangere?”

Ted non sentiva tanto la loro mancanza, era davvero troppo piccolo quand’erano morti, quanto la mancanza di quelle carezze, di quegli sguardi, di quei consigli, anche di quelle liti che solo i genitori possono dare.

“Certo che sì, non credere mai che chi piange è meno uomo.

 

Binario 9 e ¾, qualche anno dopo

 

“Nonna, ormai non è più il mio primo anno ad Hogwarts…”
“Lo so, tesoro, ma gli imprevisti possono sempre capitare, no?”

Ted non ce la faceva davvero più. Adorava sua nonna, ma certe volte esagerava sul serio!!
“Ora basta, il treno sta partendo…Ci vediamo a natale, nonna!” gridò il ragazzo, sottraendosi all’abbraccio stritolante che gli si prospettava e correndo a perdifiato sul treno.

“E ricordati di scrivermi!” gridò Andromeda, alzando la voce affinché tutto il binario la potesse sentire.
“Sì!”

E non fare tardi!”

“Sì, nonna…”
“E…”
NONNA!”
“Ok, ok…Ti voglio bene!”

Arrossendo, Ted si girò, sillabando un “Anch’io” dal finestrino  a denti stretti. Era sicuro che comunque il messaggio sarebbe arrivato a destinazione.

All’improvviso sentì una risata cristallina.

“È libero questo vagone?”chiese educata una ragazzina bionda.

“Sì” disse brusco lui, pensando che sicuramente aveva visto tutta la scena per ridere così.

“Non ti preoccupare, è normale…A me poi è il primo anno, figurati quanto si sono premuniti.”
Sistemò il suo baule alla bell’e meglio, mentre Ted sorrideva. Gli stava simpatica.

Comunque io sono Ted Lupin.”
Victoire Weasley” sorrise lei di rimando.

E mentre il treno sbuffava, Ted non avrebbe mai sospettato che la sua più grande avventura era appena cominciata.

 

Ok, non mi chiedete da dov’è uscito tutto questo…Semplicemente in una mezzora, perché leggevo “Harry Potter and the Deathly Hallows”, e mi è venuto in mente che volevo fare una fic su quel povero orfanello di Teddy…E questo è il risultato, vari spezzoni della sua vita! Non è un granchè, me ne rendo conto, ma ci tenevo tanto a scriverla…Spero che vorrete commentarmi!=)

HikariKanna

   
 
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