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Autore: Celine_chan    04/03/2013    1 recensioni
Il capitano Kirkland è uno dei pirati più temuto fra i sette mari. Ma un'avventura imprevista lo farà lottare contro il destino per la bramata pietra filosofale.
|Dall'ultimo capitolo|
-Credi veramente che arriveremo prima degli spagnoli?- chiese Eric.
Arthur alzò leggermente il capo, voltandolo verso il ragazzo.
-Non lo credo, dobbiamo.-
-..Sarà un po' difficile..-iniziò Eric. -Molte voci  dei mari, dicono che Antonio abbia fatto un patto, con un essere sovrannaturale. un demone per così dire.- 
Genere: Avventura, Guerra, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Ammainate le scialuppe , tirate  giù le vele!- Gridò a gran voce il primo ufficiale della nave, che con un vecchio bastone, picchiava i marinai che disubbidivano ai suoi ordini.
-Sbrigatevi cani senza Dio! il capitano vuole lasciare il porto entro giornata!- continuò, mentre pian piano si avvicinava alla porta nelle stanze del suo superiore.
Bussò leggermente sulla vecchia porta di quercia, il quale ricevete subito dopo,l'invito di entrare. Il grande uomo entrò nella stanza, vedendo il capitano intento a leggere le carte nautiche.
-Buona giornata Signor Phillips.-
-Buona giornata Capitano Kirkland, abbiamo appena sbarcato dal porto, ci servono le sue coordinate.-
Il capitano si alzò dalla sedia, lasciando le varie carte sulla grande scrivania, avvicinandosi al suo fidato primo ufficiale.
-Phillips, oramai ci conosciamo da anni, credo che voi sappiate a memoria i luoghi che  bramo da sempre.-
- Non per smentirla signore ma... voi avete già ottenuto tutto ciò che il vostro cuore desidera.- Rispose il primo ufficiale, rimanendo sull'attenti, con lo sguardo alto e fiero.
- Non tutto Phillips... non tutto- Disse il capitano con una nota di malinconia alla fine, mentre con le dita affusolate accarezzava il la piccola pietra bluastra, che portava come ciondolo al collo.
-Puntate verso dritta, ci dirigiamo in mare aperto.- 
-.Subito capitano.- Rispose Phillips, uscendo dalla sua stanza.
-Mirate a dritta, ordini del capitano!- Gridò Phillips al timoniere della nave il quale scattò subito agli ordini e miro la nave.
 
-Signore! Signore!- Gridò la vedeta dalla cima dell'albero maestro. Phillips alzò lo sguardo sulla vedetta - Cosa c'è signor Morgan?!-
-Avvistata lancia nera a tribordo!- Gridò la vedetta, indicando la piccola imbarcazione.
-Ne siete sicuro? non avrete di nuovo trafugato il  rum del capitano!-
-No signore! Una Lancia Nera! si sta avvicinando verso la nostra nave!-
Phillips corse verso una sponda della nave, il quale avvistò da lontano una shialuppa di colore nero e le rifiniture bianche. Si poteva scorgere una piccola figura dai capelli biondi quasi bianchi, che guidava la barca.
-Lancia Prussa in avvicinamento! chiamate il capitano!- Gridò il primo ufficiale.
Un paio di mozzi scattarono al suo ordine, e andarono a chiamare il capitano, il quale subito dopo uscì dalle sue bramate stanze, e si diresse a tribordo della nave.
Si affiancò a Phillips, che non si era mosso dal luogo dell'avvistamento. Il capitano aggoggiò i gomiti sulla trave in legno dipinto di nero, scorgendo la barca che oramai era attraccata.
-A quanto pare Beilshmidt a deciso di farmi compagnia.- Disse con ironia il capitano.
-Vado a radunare gli uomini signore?-
-No lasciali lavorare, è una questione tra capitano e capitano.-
Il ragazzo dai capelli biondi, salì grazie all'aiuto di alcuni uomini di Kirkland. - La tua nave è accogliente come sempre Arthur, ti devo i miei coplimenti!- Disse mentre si toglieva un po di polvere dalla giacca nera.
-Non scherzare Gilbert! e dimmi più tosto perche sei qui!- Rispose il capitano, avvicinandosi con passo lento al tedesco.
-Beh.. sai quanto odio fare l'uccello del malaugurio, non si addice proprio al magnifico me!- Phillips rise sotto i baffi, mentre ascoltava il ragazzo alle spalle del suo capitano. 
-...Ma devo portarti cattive notizie-
- Ditemi, dipende solo da me se solo buone o cattive.-
-..Carriedo ha trovato una nuova nave!-
Arthur spalancò le palpedre, rimanendo basito dalla notizia.
-Impossibile!-
-Lo so Arthur..-
-Ho fatto si che la sua nave finisse a baciare l'oceano!- 
- Ja! Lo so benissimo..-
-La sua ciurma e scoparsa insieme alla nave!-
-Ja! Ja!-
- E come ha fatto a trovare una nuovo nave in meno di un mese?.-
-Mi dispiace ma a questo non so rispondere!-
Arthur fece un respiro profondo, iniziando a tenere stretta fra una mano la fodera di pelle della spada.
-Ma so cosa vuole fare quel cane!- Continuò Gilbert, con un leggero sorrisetto sul viso.
-Continua..-
-Girano voci, fra i mozzi, ma non sono autenticate. Pare che voglia una pietra.-
Il capitano fece un piccolo risolino -Solo un insulsa pietra? cos'è? ha bevuto  acqua di mare credendo fosse liquore?-
-Non ho finito Kirkland! E' una pietra creata da alchimisti, pare che trasformi qualsiasi cosa in oro, e possa resuscitare i morti. La chiamano la pietra...-
-Filosofale!- Interruppe Il capitano.
-Esattamente!-
-E cosa se ne fa Carriedo di quella?-
-Non ne ho idea, ma pensavo che la notizia ti sarebbe interessata, visto i vostri ultimi incontri...Ah! ho anche un regalo per te.- Il tedesco si voltò verso la sua lancia, indicando qualcosa, coperto da uno straccio strappato e lurido di sangue.
-Fatela portare su dai vostri uomini!- Disse Gilbert. 
Il capitano ordino agli uomini di prenderla, e la portarono davanti ai loro occhi, C'era qualcosa sotto quello straccio, che si muoveva, e gemeva dal dolore, probabilmente il sangue di cui la coperta era impregnata era della creatura.
Il capitano scostò il lenzuolo, scoprendo una figura femminile, semi nuda, e con le lacrime agli occhi. 
 La ragazza si chiuse su se stessa in posizione fetale, impedendo un contatto visivo con chiunque.
-L'ho trovata che cercava di nascondersi nella stiva della mia nave. Io non me ne faccio più niente, quindi te la dono a te! non preoccuparti, non è più vergine.-
Gilbert si avvicinò alla ragazza, prendendola per un braccio e trascinandola con forza davanti ad Arthur. La ragazza aveva il viso rosso, con le lacrime che le solcavano le guance, dei lunghissimi capelli biondo grano raccolti in una treccia, e un corpo sinuoso e con delle curve morbide.
-Questo è il tuo nuovo capitano, capito? Portagli rispetto!-
Con un movimento deciso la getto ai piedi dell'inglese quasi come se fosse un oggetto senza vita.
Il capitano si chinò davanti a lei, guardandola negli occhi, con sguardo indifferente provo a sbirciare fra le iridi blu della ragazza, che continuava a singhiozzare spaventata.
-Come ti chiami?- Chiese Arthur.
-N-Nicole..- Rispose la ragazza con voce forzata.
--Mh...  Phillips! portate Nicole nelle mie stanze! e datele dei vestiti!-
--Subito capitano.- rispose il primo ufficiale, prendendo la ragazza e portandola verso la cabina.
-- E meglio che io vada Arthur! se entro ventiquatro ore non torno alla mia nave mi daranno per morto e mi lasceranno a morire in mezzo al mare!-
-Ci rivedremo presco Beishmidt!-
-Se il destino è con noi! se il destino è con noi! 
  
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