Lucy come ogni mattina si svegliò nel suo letto, abituatasi ormai al fatto che Happy e Natsu invadessero la sua privacy tutte le santi notti, non guardò nemmeno se ci fossero o meno e se ne andò in bagno, facendo un bagno rilassante.
Quanto tempo è passato dal giorno in cui aveva conosciuto Natsu? Ma sopratutto quante volte l' aveva salvata, da quando lo conosceva, Natsu?
Perché era vero senza contare quei sette anni di vuoto, lo conosceva da quasi un anno.
Eppure quel rompiscatole l' aveva salvata talmente tante volte da non poterle ricordare tutte. Si fa per dire, perché Lucy le ricordava tutte quante.
Dal giorno in cui l' aveva incontrato per la prima volta, quando stava per cadere vittima di Bora, il falso Salamander, fino a quando le aveva dato il coraggio di rialzarsi durante lo scontro con Acnologia.
Insomma quel pazzo dai capelli rosa, che invadeva casa sua, non era solo un compagno era il suo salvatore.
E mentre si asciugava i capelli biondi, arrossì. Già, il suo Eroe, quello che nelle fiabe diventa sempre il principe azzurro di colei che salva.
Ma lo sapeva bene anche lei che Natsu non poteva esserlo. O forse sì? Dopo tutto
Però i suoi pensieri vennero interrotti dal rumore di una porta che sbatte, lei si gira verso di essa e vede Natsu con solo i pantaloni che la guarda con occhi spalancati, poi si rilassa.
- Fiuuu... allora eri qui...
La maga degli spiriti stellari arrossì, per due motivi: il primo che Natsu si fosse preoccupato non vedendola con lui nel letto, il secondo perché lei aveva solo un asciugamano a coprirla, e per questo motivo il Dragon Slayer si prese un pugno, in pieno volto, che lo spedì attaccato al muro della stanza.
Ma Lucy non contenta lo prese e lo buttò fuori dal bagno.
- E IMPARA A BUSSARE!
Poi sbatté la porta e vi si appoggiò con la schiena.
- Volevo solo vedere dove eri...
Si lamentò il rosato massaggindosi la guancia offesa e guardando la porta chiusa.
Lucy sorrise e dopo essersi messa gli abiti precedentemente preparati, uscì dalla stanza guardando di nuovo il compagno di squadra.
- Sai, Natsu, pensavo...
Nel mentre si era avvicinata e seduta di fronte a lui.
- Cosa faresti... se ti dicessi che mi piaci?