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Autore: Firefly94    04/03/2013    0 recensioni
- Sono sempre stata una ragazza estremamente golosa -
Emma . Davide . Una cioccolata calda alla cannella e biscotti .
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Odore di biscotti e cioccolata calda alla cannella .  



Sono sempre stata una ragazza estremamente golosa . Conoscevo tutte le pasticcerie della città ma ancora non avevo deciso quale fosse davvero la migliore . La mie perversissima mente mi spingeva ogni giorno a cercare nuove posti dove perdersi tra mille odori e sapori. Amavo terribilmente l'odore del cioccolato e amavo altrettanto sentirlo sulla mia pelle quando uscivo dalla cioccolateria del centro . Per ora era proprio quello il posto che preferivo di più al mondo e non solo per la buonissima cioccolata calda alla cannella , ma anche perchè in quel minuscolo negozio ritrovavo me stessa . Passavo pomeriggi interi li seduta al mio solito tavolino inebriandomi di quei profumi . Era il posto adatto per leggere , fare due chiacchiere con le amiche , pensare . Li mi rifugiavo ogni qual volta ne avevo bisogno , specialmente quando i miei litigavano o quando ero un po' giù di morale . “ Il cioccolato è il migliore amico di una ragazza” . Parole sacro-santissime .

Ricordo che era circa metà novembre quando entrando in cioccolateria lo vidi per la prima volta . Doveva essere il nuovo tirocinante che Giorgio , il proprietario , aveva “assunto” perchè Micaela si era presa un lungo periodo di pausa data la gravidanza . Non vederla più li era stato davvero un colpo al cuore . Adesso chi mi avrebbe preparato la cioccolata calda ? Nessuno e dico nessuno la sapeva fare come Micaela . Ero ufficialmente in lutto . Il ragazzo mi si avvicinò con un enorme sorriso dipinto sul viso che raggiungeva quasi la perfezione . - Che ti porto ? - - Giorgio sa quello che voglio – risposi quasi indispettita . Avevo passata una giornata paragonabile all'inferno e l'ultima cosa di cui avevo bisogno era faccia-da-angelo che mi iniziava a parlare . Con rammarico il ragazzo tornò indietro e lo vidi parlare fitto fitto con Giorgio . - Giorgio mi lasciato preparare la tua cioccolata calda , spero che si buona come quella che prendevi prima – sorrise per poi lasciarmi la tazza sul tavolino . Ero furiosa . Non riuscivo nemmeno a pensare di assaggiare una cioccolata calda che non fosse quella di Micaela . Santa pace . E se avesse messo troppa cannella ? Se non avesse fatto stemperare il cioccolato in modo giusto? Ma soprattutto : se avesse usato il cioccolato sbagliato ? Mi girava la testa . Lo so sono una emerita imbecille ma per me il cioccolato è vita , è amore . Con molta , mooooltissima prudenza avvicinai il naso alla tazza . Mhh... odore decisamente buono . Forza Emma , via il dente , via il dolore . Presi il cucchiaino , lo immersi nel mio oro marrone , e dopo aver soffiato due volte , lo portai alla bocca . Fuochi d'artificio . Campane che suonavano a festa . Milioni di elefanti che mi passavano sullo stomaco . Canzone di sottofondo come nei film . Quella cioccolata signore e signori era qualcosa di indescrivibile . Nemmeno la parola “perfezione” le può essere minimamente paragonata . Solo quel misero cucchiaino mi aveva stregata . Con gli occhi sbarrati presi la borsa , pagai e uscì di corsa senza dire niente , lasciando quel povero ragazzo li imbambolato.

 

Tornai il giorno dopo , quello dopo e quello dopo ancora . La mia richiesta era sempre quella . E ogni giorno dopo un solo e misero cucchiaino me ne andavo . Quella stramaledetta cioccolata era diventata una droga . Come la più buona delle qualità di eroina . Non ne potevo fare a meno .

 

Era passato un mese e ogni giorno si ripeteva la solita solfa . Quel giorno però , quando il ragazzo mi portò la tazza, aggiunse qualcosa – Comunque sono Davide – e poi se ne ritornò a servire gli altri clienti . Non so perchè ma quell'informazione mi fece sorridere istintivamente . Presi il mio cucchiaino assaggiai e di conseguenza mi alzai come da copione per andare a pagare . Una volta porse le monete lo guardai e sorridendo dissi semplicemente – Emma- e poi me ne andai .

Da quel giorno avevamo imparato a salutarci , un semplice ciao che però era fondamentale . Da quel ciao si passò ad un “ come stai” “ che hai fatto oggi” “ che libro stai leggendo” . Lo ammetto : amavo terribilmente andare in cioccolateria e la presenza di Davide lo rendeva sempre più piacevole .

 

Diventammo conoscenti .

 

A fine febbraio mi disse che sarebbe dovuto rimanere in negozio perchè avrebbe dovuto imparare da Giorgio a fare i suoi famosissimi biscotti . “ I biscotti di venere” così li chiamava ed erano qualcosa di stravolgente .

Il giorno seguente quando tornai da lui , prima di uscire mi diede un pacchetto azzurro con un bigliettino sopra . La sua calligrafia era perfetta “ Per Emma” - Sono i primi biscotti di venere che ho preparato da solo . Spero davvero che ti piacciano Emma – e così tornai a casa .

- Semplicemente fantastici – fu la prima cosa che gli dissi quando lo incontrai il giorno dopo in cioccolateria . - Grazie -

Il giorno del mio compleanno era arrivato e non vedevo davvero l'ora di passare il pomeriggio sempre li nel mio tempio santo in compagnia di Davide . Era strano il nostro quasi rapporto di amicizia . Ormai parlavamo di tutto , ci confidavamo e spesso rimanevo anche dopo la chiusura per aiutarlo a pulire o per assaggiare i nuovi biscotti e cioccolatini che Giorgio gli insegnava a preparare. Era diventato essenziale per le mie giornate . Da novembre non avevo saltato nemmeno un giorno ma aimè quel 27 febbraio non andò secondo il copione . Ero tornata da scuola stremata , la pioggia mi era entrata fino al midollo delle ossa con il risultato che tremavo come una foglia in pieno autunno . - Oggi signorina non si esce , e non guardarmi in questo modo – chiaro e conciso era stato mio padre quel pomeriggio . Non potei nemmeno avvisare Davide perchè , ditemi che razza di scemi eravamo  stati , non ci eravamo scambiati i numeri di telefono .

Verso le otto il campanello suonò . Mi alzai di malavoglia convinta che mia sorella avesse dimenticato per la milionesima volta le chiavi di casa . Appena aprii il portone lo sentì . Unico . Inconfondibile . Inimitabile . Odore di cioccolata calda alla cannella . - Ciao Emma - - Ciao Davide – sussurrai . - Oggi non ti ho visto e mi sono preoccupato . Ho chiesto a Giorgio dove abitassi ed eccomi qui con una cioccolata alla cannella , la tua preferita ovviamente , e i miei biscotti di venere . Spero che non ti dispiaccia se sono venuto - . Seppi rispondere con un semplice e banale – Grazie - . - Ora scusa Emma , ma devo andare o mia madre mi si infuria . Ti ho lasciato il mio numero , così , se hai voglia di sentirmi ….- disse un po' in imbarazzo e senza aspettare una risposta se ne andò .

 

Aprile era arrivato ma il caldo ancora no . I vantaggi di vivere in montagna , urràh . Io e Davide eravamo sempre più legati . Dal giorno del mio compleanno avevo capito che infondo gli volevo bene e dopo quel gesto sicuramente me ne voleva anche lui . Visto che come ho detto era ancora freddo , i miei pomeriggi li passavo da lui in cioccolateria , scherzando e ridendo .


-Sai Emma , ricordo ancora il tuo sguardo esattamente un anno fa , quando mi hai visto - - Eddai Dado , lo sai , te l'ho detto ero sconvolta . Ma ammetto di essere stata una vera cretina . Adesso è la tua la cioccolata più buona che io abbia mai assaggiato e non ne posso fare a meno , lo ammetto . - Ed eravamo li , dopo un anno , ancora amici , anzi migliori amici. In quell'anno mi aveva sopportato , mi aveva consolato , mi aveva fatto ridere . Abbiamo litigato tante volte ma è bastata una cioccolata e un biscotto per far passare tutto . - Stasera rimani con me ? Grande infornata di biscotti che devo portare domani alla signora Cingoli - - Sai che non posso rifiutare - - Certo perchè tanto lo so che ne dovrò preparare il doppio visto la tua costante voglia di cibo - - Non è colpa mia se i tuoi biscotti sono come una droga per me . Impara a non farli così buoni e vedrai che io non ne mangerò - - Ma stai zitta- disse spingendomi amichevolmente . E quella , lo ricordo come fosse adesso , fu una delle serate più stravolgenti delle mia vita . Tra nuvole di farina , zucchero , vaniglia e crema al cacao , diedi il bacio più speciale di sempre . Aveva il gusto di cioccolato e menta . Brividi . Miliardi di farfalle nello stomaco e le guance che prendevano fuoco . Non dissi niente e me ne andai . Stupida . Scema . Cretina . Tutta la notte pensai a quel bacio . Un semplice contatto che mi aveva mandato in palla . Lo rivedevo mille , duemila , tremila volte nella mia mente . E non ne ero affatto dispiaciuta . E allora perchè me ne ero andata ? La risposta ormai credevo di saperla da troppo tempo ma il mio maledettissimo orgoglio mi impediva di ammetterlo . Davide mi piaceva . Probabilmente mi era sempre piaciuto .


-Scusami - . Si era presentato sotto casa mia alle 3 di notte , con l'immancabile cioccolata e pacchetto di biscotti . - Emma scusa davvero , sono stato uno scemo . Non voglio rovinare la nostra amicizia , non voglio davvero . Per me ormai sei essenziale e se dovrò reprimere altre centro volte la voglia che ho di baciarti ogni volta che ti vedo , allora lo farò perchè non voglio perderti - Sarà stato l'odore del cioccolato che mi manda sempre fuori di testa, sarà stata la vocina che dal profondo diceva “ fallo” , sarà stata la conga di ormoni che ballavano ormai da tre ore , ma quando Davide finì di parlare mi gettai sulle sue labbra ritrovando quel sapore che non riuscivo a cancellare dalla testa . Il tempo si fermò . Tutto sembrava immobile . Solo io , lui e l'odore di biscotti e cioccolata calda alla cannella .
 


My Space :
prima OS romantica ! Quando immagino la cioccolateria la immagino come quella che c'è nel paese di montagna dove ho la casa . Adoro davvero quel posto e se non si era capito sono drogata di cioccolata come Emma ;) Spero che vi possa piacere la storia e se così fosse fatemelo sapere . Un bacio :)

  
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