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Autore: zainsbaby    04/03/2013    16 recensioni
Strappai un pezzo di carta dal mio diario e scrissi:
'Giuro che se finisco in detenzione per colpa tua, ti uccido. :)'
Avvicinai il bigliettino sul banco del mio vicino, che lo lesse e sorrise divertito.
'Non succederà, non sono così stronzo. :)'
Genere: | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.
“Svegliati dormigliona!” una voce famigliare interruppe il mio tranquillo e beato sonno. Dannazione.
“dormigliona.. oggi si torna a scuola, le vacanze di primavera sono finite.” Diamine, il primo giorno di scuola dopo una settimana  nel bel mezzo del dolce far niente.
“mmh.” Mugolai in risposta, tirandomi le coperte fin sopra la testa.
“se non ti svegli con le buone, vuol dire che ti sveglierò con le cattive.” rise, divertito.
Quello che riuscii a sentire dopo fu un peso sul mio letto che fece abbassare il materasso, e iniziai a muovermi con una psicopatica.
“niall, no, non il solletico, ti prego!” mi aveva svegliato.
Niall, è il mio migliore amico. Ci conosciamo da quando siamo piccolissimi, il nostro primo incontro risale ai tempi dell’asilo nido. Lui ha 19 anni, come me, è di statura normale, mingherlino, ha i capelli biondi e due occhi color oceano. Il nostro rapporto è la cosa che amo di più. E’ come se fosse mio fratello, il bene che gli voglio è immenso.
Tirai le coperte in fondo al letto, mi stropicciai gli occhi e misi a fuoco la figura in piedi, di fronte a me. Era già vestito per andare a scuola.
“piccola, ti conviene alzarti e prepararti.” Seguii il suo consiglio e mi alzai dal letto.
Iniziai a scendere le scale, seguita da Niall. Arrivata in cucina, realizzai che era Niall che mi aveva svegliato.
“aspetta, ma..” borbottai. “come hai fatto ad entrare?”
“ehy, ti ricordo che la porta del retro è sempre aperta.” Schiacciò l’occhio.
Constatai che aveva ragione e iniziai a versare il latte nella scodella. Stavo per prepararne una anche per Niall, ma lui mi anticipò dicendo: “No, ho fatto colazione prima, sono a posto. Grazie lo stesso.”
“Ti sei portato avanti, Horan.” Lo presi in giro. Il concetto di ‘essere puntuale’ non era il suo forte. Inoltre odiava quando lo chiamavo per cognome, e questo rendeva ancora più sarcastica la frase.
“Voglio essere puntuale per almeno una volta, Tomlinson.” Disse, imitando il mio stesso tono di voce, accompagnato da un sorrisetto.
Iniziai a bere il latte, sotto gli occhi di Niall che mi scrutavano. Non mi importava essere in pigiama, struccata e con i capelli arruffati, Niall mi aveva visto in ogni situazione possibile. Lui era tutto per me. Le altre ragazze avevano una migliore amica a cui dire tutto? Io avevo Niall.
“Jade, non vorrei metterti fretta ma sbrigati..” non gli lasciai concludere la frase.
“Sì, Niall, ho finito. Vado a lavarmi e a vestirmi, tu aspettami qui.”

Salii velocemente le scale, andai in bagno. Mi sciacquai la faccia, mi lavai i denti e mi feci una doccia veloce. Non volevo essere in ritardo il primo giorno di scuola dopo le vacanze di primavera. Per di più, se fossi arrivata in ritardo, mi sarei presa come punizione qualche ora di detenzione, e non ne avevo bisogno. Dopo scuola, tre giorni su sei, lavoravo nel bar del mio quartiere.
Mi piazzai davanti all’armadio. Scelsi dei comodi jeans e una maglietta larga con il segno dell’infinito. Ai piedi misi le mie comode blazer grigie.
Presi la mia borsa tracolla e ci infilai dentro il cellulare, l’ipod, le chiavi di casa.
 
“Eccomi, andiamo?” sorpresi Niall a smanettare il suo cellulare.
“Yep.” Si alzò dal divano e uscimmo di casa, per dirigersi nella sua auto.
Allacciai la mia cintura di sicurezza e Niall inserì le chiavi nel nottolino per ingranare l’auto.
Guardai fuori dal finestrino, assorta nei miei pensieri, quando Niall mi riportò al pianeta terra.
“Jade, dov’è Louis?” chiese, incuriosito.
“Perché vuoi sapere dov’è mio fratello, quando potresti tranquillamente chiamarlo sul cellulare e chiederglielo?” sbuffai.
“woah, calma.” Sospirò, staccando una mano dal volante e alzandola gesticolando.
“Scusa Niall, non farci caso.” In effetti, gli avevo risposto in modo acido, senza un motivo. Il fatto è che quella mattina ero stanca. Non avevo voglia di ricominciare la solita monotona vita.
“Comunque non so dove sia, perché?” continuai.
“Nah, volevo sapere come sbloccare un livello di un videogioco.” Disse con noncuranza.
I maschi e la loro fissa per i videogiochi.
“Siamo arrivati, ew.” Il suo tono era disgustato.
Scendemmo dall’auto, Niall prese la sua borsa, si infilò i suoi rayban e iniziammo a camminare verso l’entrata.
“Scommetto che ti sei messo gli occhiali per apparire più figo, ammettilo.” Risi.
“Secondo te ho bisogno di un paio di occhiali per apparire ‘più figo’?” sottolineò le ultime due parole. “Andiamo Jade, sappiamo entrambi che lo sono già.” Scoppiò a ridere anche lui.
“bene, bene, bene. Ecco i due fidanzatini, come state? Pensavo che aveste deciso di trasferire i vostri culi fuori da questa scuola, ma a quanto pare no.” Alzai lo sguardo, ma sapevo benissimo chi è che stava parlando. Quella voce. Orribile. Disgustosa.
“Madison, lasciaci in pace, sappiamo tutti e tre che io e Jade non stiamo insieme.” Il tono di Niall era duro, freddo.

Madison. Un nome che mi aveva rovinato l’esistenza.

La ragazza bionda di fronte a noi si mise a ridere, poi puntualizzò: “Oh certo. Vi lascio stare, piccioncini.” Disse l’ultima parola con un accento odioso. Poi, si diresse verso il centro del cortile sculettando sui suoi tacchi.
Niall stava per perdere la pazienza, voleva inseguirla.
“Dai Niall, lasciala stare. Sai com’è fatta.” Lo trattenni.
Il suo viso era teso, la mascella tirata. “Se si mette un’altra volta in mezzo, non so come reagisco, e la prossima volta tu non riuscirai a fermarmi.” Mi prese il braccio sinistro e lo attorcigliò intorno al suo. “Andiamo.”
Decisi di non parlare, fino a quando non fummo arrivati ai nostri armadietti. Erano vicini.
Inserii la combinazione nel lucchetto, poi chiesi a Niall: “ehy, che cos’hai la prima ora?”
Controllò il suo orario, poi rispose: “Scienze, tu?” sorrise. Questo significava che gli era passata.
“Storia, dannazione. Almeno ci vediamo dopo, no?” ricambiai il sorriso.
Niall si avvicinò, mi prese il mento e chinò la mia testa verso le sue labbra. Dopo mi lasciò un tenero bacio sulla fronte. “Certo che ci vediamo, piccola.”
La campanella suonò, e mi avviai verso la mia classe di storia, quando incontrai Harry, il mio compagno di corso.
“Ehy Harry!” lo salutai con colpo sulla spalla, come fanno i maschi tra di loro.
“Ciao Jade.” Mi sorrise, mostrandomi le sue fossette.
“Harry, ti siedi vicino a me? Per faaaaavore.” Imitai il tono di una bambina che vuole la sua bambola.
“Ehy Jade, certo. Ormai è cinque anni che finiamo nella stessa classe, per una materia o per l’altra.” Rise.

Arrivammo in classe e prendemmo posto negli ultimi banchi. Mi trovavo bene con Harry, era un bravo ragazzo e un buon compagno di studio, quando Niall era impegnato.
La professoressa McWranit entrò in classe, e iniziò a spiegare.
“Jade.” Il sussurro di Harry mi fece sobbalzare.
Lo guardai per dirgli di continuare e fu quello che fece: “Oggi hai il turno al bar?” bisbigliò.
“Sì, tu?” dimenticavo di dire che io e Harry lavoravamo insieme.
“Anche io.” Mi sorrise.
“Styles, c’è qualcosa che vorresti dire anche alla classe? Avanti, siamo tutti curiosi di sapere cosa stavi dicendo alla tua vicina di banco.” La voce della McWranit rimbombò nell’aula.
“No, professoressa.” Abbassò lo sguardo per evitare una risata.
“Mh.” La professoressa si girò verso la lavagna e continuò a spiegare.
 
Strappai un pezzo di carta dal mio diario e scrissi:
Giuro che se finisco in detenzione per colpa tua, ti uccido. :)
Avvicinai il bigliettino sul banco di Harry, che lo lesse e sorrise divertito.
Non succederà, non sono così stronzo. :)


spazio dedicato all'autrice:
ehy bella gente, questo è il primo capitolo di questa storia. Volevo incominciare dicendo che sarà diversa dalle altre storie, non illudetevi. Vi chiedo qualche recensione, solo per sapere cosa ne pensate di questo inizio. Non deludetemi, vi prego, è importante per me.
se volete contattarmi su twitter, sono @zainsbaby :)
ciaaaaaaaaaao. c:
-M.
  
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