Si era seduta un momento, perché era stanca. Non ricordava da quanto vagava, non ricordava nulla. Non era sicura.
Kyuukyuu produceva un rumore lieve, le sue mani strisciavano leggere, e lei si trovò a fissarle.
“Non devi.” le disse, e le sembrò che fosse nella sua mente. Non c’era un vero suono, aveva soltanto capito. Non avrebbe saputo spiegare. “Riposa, Madotsuki. Riposa.”
E si era avvicinata, sollevandosi a fatica. Era stanca, sì. Aveva chiuso gli occhi, allungando la testa verso di lui.
La mano sui capelli produceva un suono diverso, più dolce.