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Autore: Helsi    05/03/2013    1 recensioni
Secondo il principio zero della termodinamica, due corpi in contatto tra loro che si trovano a diverse temperature continuano a scambiarsi energia fino a che non raggiungono l'equilibrio termico. Ma quella notte, Harry non era molto d'accordo.
[ Leggermente Larry]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Il principio zero della termodinamica.

 
 
Freddo. Era lunica cosa che riusciva a sentire in quel momento. Lunghi brividi le percorrevano lungo la schiena, facendolo sussultare. I sensi sembravano essersi atrofizzati. Più il tempo passava, più la sua schiena si irrigidiva e chiedeva la testa di Niall James Horan. Questultimo, ovviamente, era a casa sua dormendo nel suo caldo e morbido letto mentre, al moro toccava avere un sedere ghiacciato come la punta del suo naso e un freddo fuori dalle coperte da far invidia all'Alaska.
Ma almeno aveva Harry, almeno aveva lui.
Certo, non aveva fatto chissà quale salto di gioia scoprendo che la casa del suo migliore amico -proprio il giorno in cui doveva dormire lui- era a corto di elettricità, ma si era adattato. Molto meglio del proprietario.
«Hazza?»
Nessuna risposta da parte sua.
«Harry, sei sveglio?» domandò preoccupato.
Il riccio alzò gli occhi al cielo, oltre al freddo ora ci si metteva pure Louis. «No. Sto dormendo»
«Non prendermi in giro Hazza, quelli che dormono non parlano» lo rimbeccò laltro.
Colpito. Il riccio fece finta di non aver sentito, borbottando qualcosa che suonava come certo, come ti pare , girandosi dall'altra parte del letto.
«Non riesco a dormire!» continuò a piagnucolare Louis «Cè troppo freddo, fra poco il pinguino della canzone Illimitatamente della Vodafon si trasferisce da noi scambiandolo per il suo habitat!»
Harry sbuffò ancora, massaggiandosi le tempie. Aveva sonno, e non era così che si era immaginato la serata, ma il moro continuava a disturbarlo così costantemente che era sicuro che non avrebbe più dormito se non trovava una soluzione.
«Potrai, navigare, messaggiare, ILLIMITAT-»
«Louis William Tomlinson! Taci, per l'amor di quel pinguino, TACI!» urlò Harry mettendo il cuscino sopra la sua testa.
«Ma io ho freddo, capisci la mia lingua Harold?»
Harry emise un lamento strozzato, capendo che era giunto il momento di arrendersi. Doveva mettere in atto quella sua stupida idea, anche se probabilmente pure quella le avrebbe giocato ore di sonno in meno.
«Avanti Boo.. Vieni qui» disse dolcemente alzando un lembo del lenzuolo.
Louis sgranò gli occhi, arricciando successivamente il naso «Harold, caro Harold. Siamo amici, come fratelli, lo ammetto ma non credi un po di esagerare? Infondo chissà cos-»
«Ma sei impazzito Boo?! Non ho nessun istinto omosessuale se te lo chiedi, ti sto solo facendo un favore. E il principio zero della termodinamica, un corpo caldo scalda uno freddo. Tutto qui» esclamò arrossendo di botto.
Louis parve scettico, ma scattò subito nel letto dell'amico, lasciandosi andare un sospiro di soddisfazione quando sentì il calore delle lenzuola.
«Non starmi così vicino Boo» esclamò il riccio con voce ovatta.
«Ma sei caldo» si lagnò lui.
Harry borbottò qualcosa e si girò dall'altra parte, con uno strano sorriso appiccicato in faccia e una strana sensazione nel petto. Sentiva l'amico che si avvicinava quatto alla sua schiena, cercando un'ennesima  fonte di calore, e abbracciandolo dolcemente.
«Sai, lo dovremmo fare più spesso» confessò Louis.
«Cosa? Far pagare le bollette a Niall?» chiese sospettoso.
«No» disse con mezza risata «Intendevo stare insieme»
Harry sentì il cuore del suo amico accelerare a contatto con la sua pelle, e sorrise una volta, poi un'altra ancora, memorizzando quella meravigliosa melodia.
Secondo il principio zero della termodinamica, un corpo caldo ne scalda uno freddo cedendole una parte del suo calore. Ma quella notte Harry non era molto daccordo, sospettava che fosse stato Louis ha donargli un po di calore nel suo cuore.
Si -pensò Harry- dovremmo davvero rifarlo, Boo.
 
 
 
Note autrice:
Questo, è quello che succede quando mi mettono a studiare una materia che non mi interessa minimamente. Finisco per sfornare a raffica scene fluffose  sullamicizia di Harry e Louis, ahimé, non è colpa mia! Sono loro che si rendono troppo amabili, ovviamente, insieme agli altri.
In più se vogliamo aggiungere la beffa al danno- non vedevo lora di pubblicare qualcosa.
Quindi perché non una bellissima (Modestia è il mio secondo nome) one-shot  su Larry che non è Larry?
Si, oltre alla modestia mi manca anche la capacità di spiegare qualcosa come i comuni cristiani. Mhm. Go, Helsi, go (?)
Ma cretinate a parte spero vi sia piaciuta e che nessuna abbia ancora chiamato il manicomio o il carcere. Mhmm.. penso che questa cosa la metterò negli avvertimenti.
Comunque lasciatemi una recensione per dirmi cosa ne pensate che da qui a cinque minuti avrò finito tutte le mie inesistenti- unghie.
Un bacio.
Helsi.
  
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