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Autore: ellis134    05/03/2013    4 recensioni
Ti rendi conto di aver detto qualcosa di strano quando inarca le sopracciglia.
"Scusi prof, scusi, cosa mi ha detto? Mi sono distratta"
Lui fa un sorriso che definiresti illegale.
"Sei stata abbagliata dal mio fascino, è naturale"
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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É il 15 di Settembre e un raggio di sole settembrino ti colpisce in pieno, mentre, sdraiata sulla collina dietro casa tua, ti rilassi ascoltando un po' di musica.
Hai compiuto 18 anni da qualche mese, e non hai nessunissima voglia di tornare a scuola per l'ultimo anno.
E la maturità. Merda.
Tuttavia non c'è poi molto che tu possa fare. Ti limiti a sbuffare leggermente, ammirando la tua fantastica abbronzatura.
É stata un'estate bellissima interessante.
Diciamo che hai fatto un po' di pulizia nella tua vita. Hai capito che non era ancora il momento di comportarti come una cinquantenne. Dopo anni chiusa in casa in studiare hai finalmente scoperto cosa significhi uscire.
Non che tu faccia follie, ma insomma, l'estate con gli amici ha una marcia in più. É pensando a loro che trovi la forza di alzarti, ridiscendere il prato che ti separa da casa e preparare tutto per l'indomani.
Pronta. Devo essere mentalmente pronta.

 

Sai esattamente cosa ti aspetta dall'indomani: ansia su ansia.
Come quella degli anni scorsi, ma amplificata dall'ansia dei professori stessi, presi dai preparativi di quello che per voi è un esame importantissimo, passaggio obbligato per la vita adulta, ma che costituisce una valutazione anche del loro operato.
Sai cosa aspettarti: litigate con la professoressa di inglese, che ti odia; casino in fondo all'aula dove riesci a rintanarti con Luca; spettacoli a teatro, corse al campo di atletica vicino alla scuola, prendere il sole tutti insieme ammutinandosi agli ordini della Prof. Pensi di sapere a cosa vai incontro.
Nelle ultime settimane è arrivata una comunicazione: cambierete tre professori.
La vecchietta che è in te e che odia i cambiamenti ha inarcato le sopracciglia, diffidente. Ancora non si sa nulla di chi siano. Lo scoprirai.

 

É passato un giorno e tu hai l'impressione che sia passato un camion.
Addosso a te. Sopra.
L'orario è mortale, e la tua professoressa di matematica è già nel panico, blaterando su quanto siete indietro.
Ma non è il primo giorno di scuola? Comunque.
Sei riuscita ad accaparrarti il banco in fondo, e questo è positivo. Luca è nel banco davanti a te, e questo è positivo.
Quello che non è positivo è che la professoressa di latino ti abbia messo di fianco l'essere che più odi al mondo.
Ricambiata, per altro.
Così adesso stai entrando in classe sbuffando all'idea di trovarti di fianco questa Benedetta ragazza (prima o poi smetterai di fare ironia inutile e scema sul suo nome, ma non oggi). Oggi è la giornata delle materie che nessuno si fila.
Religione, conversazione di inglese, francese e tedesco, un'ora di storia dell'arte.
Pensi che sarà il giorno delle fughe mentre Luca si gira con la sua solita faccia di schiaffi facendoti l'occhiolino come l'idiota che è.
Second day, here we are.

 

Le ore sono passate con una lentezza che ti sta uccidendo, e riesci solo a pensare che hai fame. Non sei più abituata ad uscire all'una e senti dei rumori inquietanti provenire dal tuo stomaco. Sei sicura che la Benedetta di fianco a te se ne sia accorta e stia solo aspettando il momento per rendere partecipe della tua attività intestinale l'intera classe.
Guardi fuori dalla finestra valutandone l'altezza da terra, desiderando con tutta te stessa di poterti buttare di sotto.
Tutto ma non arte.
Ti spiace che non ci sia più il professore dell'anno scorso. Era anziano e tutto bianco, e spiegava bene. Adorava la scultura e ve l'aveva fatta amare. Dopo cinque anni con lui ti senti un po' spaesata all'idea di cambiare completamente metodo di studio e tutto ciò che ne consegue, ma va beh, si vedrà. 
 

"Buongiorno"
 

Senti che tutti si sono girati verso la porta di scatto, e ti affretti ad imitarli. Prima di scoprire il nuovo arrivato capti l'espressione della tua compare femminile della classe: bocca aperta, occhi leggermente sgranati. Sorridi malignamente e accogli con lo sguardo il professore.
Maschio.
É alto e robusto, con un abito grigio scuro e camicia bianca. Non avete mai avuto un professore così elegante, ma ti piace. Del resto ti vesti di grigio, bianco e blu, non puoi non apprezzare la sobrietà e l'eleganza.
Noti subito il suo naso che deve essere stato rotto almeno una volta: nonostante questo è ancora un naso umano. Ti ricorda leggermente Owen Wilson, ma è decisamente meglio. É un bell'uomo sui quarantacinque, abbronzato e con occhiali da vero figo con la montatura sottile.
La tua classe è quasi esclusivamente femminile, e riesci a sentire nell'aria gli ormoni impazziti. Inizia a parlare e conferma ciò che vi era sembrato dal saluto: ha una voce roca, profonda. Si presenta e inizia a spiegare, e smetti di pensare per scrivere tutto quello che dice.
Vedi la tua amica lanciarti un'occhiata che promette una lunga telefonata e un sacco di commenti, la ricambi e sorridi tra te e te.
Finalmente si inizia.

 

"No dico Ludo l'hai visto? La sua voce? Com'era vestito? É perfetto!"

Ascolti pazientemente uno sproloquio su come quel professore sia l'incarnazione di ogni caratteristica virile e poi ti esprimi, cauta.

"A me non è piaciuto così tanto. Figo è figo, ma hai visto come ci ha guardate? Secondo me è un Don Giovanni fallito"

Senti un urlo oltraggiato e scopri che la tua Cami si è fermata e ti fissa, scioccata.

"Fallito. L'hai definito fallito. Non ti riconosco più, dov'è finita la mia amica ninfomane? Sei sempre tu quella che si fissa con le persone. É perfino grande, come piace a te! Sei scema?"

Delicata.

"Mah, a me non sembrava tutto questo granché. Ti prometto che la prossima settimana lo guarderò meglio, oggi ho preso un sacco di appunti e non l'ho nemmeno studiato bene. Mi sono persa un sacco di dettagli. Come li ha gli occhi?"

"Secondo te ci ho fatto caso? Ero troppo impegnata a fissargli il c-"

"Cami!"

"Il culo! Che c'è? E poi quel pacco considerevole che ho intravisto…"

"Ecco, volevo evitare…Buongiorno Prof!" 


Fingi di vedere un professore alle sue spalle e lei gira già rossissima in faccia.
Appena capisce che era uno scherzo ti corre dietro per picchiarti, ma sei già troppo lontana.




 

  
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