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Autore: Adelhait    21/09/2007    6 recensioni
Era una notte fredda e buia, una figura correva tra i vicoli della città, era spaventa, perché inseguita da loschi individui....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La donna del destino

Questa storia l’avevo tolta perché mi ero accorta che mancavano alcuni spezzoni, spero che sia di vostro gradimento….

 

1°: Inseguimento




Era una notte fredda e buia, una figura correva tra i vicoli della città, era spaventa, perché inseguita da loschi individui.
Si sentiva come un animale braccato dal cacciatore, si nascondeva in ogni anfratto sperando che non la trovassero, invece vi riuscivano sempre, si sentiva stanca non avrebbe retto a lungo.
Infatti, sentiva la propria milza pulsare dolorosamente, mise una mano sul fianco e cercò di trattenere il respiro, era difficile perché il proprio corpo le chiedeva ossigeno; doveva nascondersi non voleva tornare da lui, da quell’essere spregevole che voleva il suo corpo.
Un movimento inconsueto e fece cadere un coperchio di una pattumiera, oh no!
L’avevano scovata, l’erano a dosso, prontamente prese lo stesso coperchio e lo scaraventò contro di loro, era riuscita a fuggire un’altra volta.
Correva disperata, aveva la vista annebbiata dalle lacrime che cadevano copiose dai suoi occhi viola.
Arrivò ai piedi di una scalinata, alzò lo sguardo e pensò.
"Un tempio…forse potrò trovare un rifugio…oh no! Mi hanno già raggiunta"
Salì le scale a tre a tre, arrivò in cima alla scalinata, si voltò e vide quegli esseri che la stavano raggiungendo.
Perché non la lasciavano in pace?
Perché?
Domande, solo domande, non riusciva trovarne una risposta, però di una cosa era certa, lui non l’avrebbe trovata, non l’avrebbe avuta e non avrebbe avuto nulla da lei.
Cercò un posto dove rifugiarsi, si voltò a destra e a sinistra, eccolo un piccolo tempietto aveva la porticina aperta, sembrava che le dicesse "entra qui! Sarai al sicuro".
Non se lo fece ripetere due volte ed entrò dentro, chiuse la porta e rimase in ascolto.
Vide da una piccola fessura della porta, che i due ceffi ringhiavano perché l’avevano persa.
-Maledizione! Se non le portiamo la mocciosa lui ci eliminerà!-
-Maledetta sgualdrina! Guarda che mi ha fatto con quel coperchio-
Infatti, lo aveva ferito al volto che sanguinava, la malediceva, se la trovava l’avrebbe fatto passare la voglia di rifarlo.
-Brutto idiota! Non dobbiamo neanche sfiorarla con un dito…lui la vuole integra per la cerimonia dell’unione-
-Scusami, lo sai che non sopporto che una femmina mi ferisca-
I due ridevano grottescamente, ma tornarono seri, decisero di dividersi, uno di loro si avvicinò al suo nascondiglio.
"Oh no! Sta venendo da questa parte! Sono in trappola!"
L’uomo aprì la porta e la vide, sogghignava soddisfatto, si avvicinava alla sua preda, lei indietreggiò non si rese conto che dietro di lei vi era una piccola scalinata.
Infatti, scivolò e perse l’equilibrio, l’uomo prontamente cercò di aiutarla, ma non vi riuscì.
La ragazza urtò contro il bordo di un vecchio pozzo, utilizzato forse in passato come mezzo di rifornimento idrico del tempio, esso si ruppe e lei precipitò dentro, seguì un urlo disperato di  donna, l’uomo si precipitò ai bordi e guardò dentro, ma l’oscurità gli impediva di mettere a fuoco.

Chiamò il suo compare che prontamente portò una torcia, l’accesero e.
-Cosa? Quella sgualdrina è sparita!-
-Come è sparita? Sei uno stupido forse è uscita dal pozzo, quando mi hai chiamato?-
-È impossibile mi sono mosso di pochi metri e per pochi secondi…qui ci deve essere sotto qualcosa-

Mentre i due litigavano le luci della casa lì vicino si accesero, sentirono le voci degli abitanti che si avvicinavano.
-Dobbiamo sparire-
-Hai ragione…ma come faccio con lui…non ci perdonerà del nostro fallimento-
-Non preoccuparti torneremo domani vedrai che la troveremo-

Mentre parlavano un uomo anziano e una donna si erano avvicinati, loro si guardarono e svanirono nell’ombra.
I due proprietari entrarono nel piccolo tempio e videro che il bordo era rotto, non capirono mai il perché.

Intanto il volo non durò molto, ma lei era stanca, stremata sia nel fisico che nello spirito e perciò svenne.
Però non avrebbe mai immaginato che al suo risveglio avrebbe conosciuto qualcuno che l’avrebbe salvata dal suo triste destino.




Non preoccupatevi aggiornerò molto presto………….

   
 
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