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Autore: MemaLU    05/03/2013    3 recensioni
La mia cara pro zia sorda, è un genio.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premetto. Non ho corretto gli errori di questa storia e se ce ne sono vi prego di scusarmi . L'ho scritta in fase di sclero che sto attualmente attraversando , quindi a me fa ridere poi non so a voi ma vi prego di non prendermi per una pazza. Con cio vi lascio e vi aguro tantissimi unicorni rosa 







Vi siete mai chiesti chi fosse lo zia Martina?
Bene sono qui per spiegarvelo. La mia cara pro, pro, pro , pro ( forse ho saltato qualche pro? Ma fa nulla un pro in  meno pro in più) zia Martina e la tipica zia che quasi tutti hanno. Grassottella, bassina con capelli brizzolati bianchi con occhiali a mezza luna e occhi di un celeste ghiaccio, una di quelle zie tutte da coccolare, che accontentano ogni vizio e sfizio e che appena ti vedono e come se tu fossi anoressico. Bussi alla loro porta e senza nemmeno varcare l’uscio di essa loro sono li con di tutto e di più, partendo dai primi fino ad arrivare ai secondi ( incluse le verdure).
L’unico difetto di zia Martina e che era un po’ sorda. Direi troppo. Un giorno capitò che zia Martina invitò la sua cara amica Lisetta. Zio John , il marito di zia Martina le disse “ Martì , metti il caffe sul fuoco che sa salendo Lisetta!”
“E mo che vuoi da dentro la valigetta?”
“LISETTA MARTI LISETTA”
“AHHHH capito, ora lo faccio subito”
Si potrebbe dire che zio John e zia Martina continuavano così per ore e ore , ma il punto clu non è questo.
Una sera, io e mio padre andammo a trovare zia Martina. Il problema fu quando doveva aprire al citofono.
-“PRRRROOOONNTTTT??”
-“ Zia, sono io, tua nipote  Giulietta “-
-“ No grazie non ho bisogno di forchette sto bene. Arrivederci”-
-“ MA NO ZIA SONO GIULIA , GIULA LA FIGLIA DI TUO NIPOTE PASQUALE GIULIA”-
-“ AAAAHHH scusa giuliè e che lo sai a zia non sento , scusa mo ti apro”-
Entrai e la cara zia cicciottella mi fece accomodare come sempre nel salotto vicino alla stufa.
-“ Vuoi un biscottino a zia tua? Ja a zia pigliati un biscottino ti vedo troppo sciupata , questa scuola e questi professori vi fanno sembrare degli zombi. Mangia a zia… PASQUALE a zia ma pure tu che cosa fai? Ti vedo dimagrito tanto pigliati una tazzulella di caffè ja, così ti riprendi ti vedo moscio..”-
Giuro che non mi feci ripetere due volte la stessa cosa. Amavo i biscotti della zia Martina quindi presi il pacco e iniziai a divorare biscotti.
A un certo punto suonò il telefono. Zia aveva due telefoni in casa. Un cordles nella cucina e il telefono fisso nella sua stanza da letto. Ma puntualmente non sentiva la suoneria quindi, non rispondeva mai.
Proprio in quell’istante, quel fatidico istante zia e papà risposero contemporaneamente al telefono
-“ PROONTO”-
-“ Zia, sono Carmela la moglie di Pasquale”-
-“Chi sei scusa?”-
-“ Ziaa ma come Pasquale..”-
-“ Carmè so Pasquale dici”
-“ Pasquà , so zia Martina ne ma tu addo staj?”-
-“ Zia , sto nella cucina”-
-“Eh embè perché mi hai chiamato ne?”-
  
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