17/08/2004
2 recensioniNota legale:
I personaggi i dialoghi e la storia originale di Saiyuki appartengono all’autore e quindi non a me.
Questa è solo una storia scritta da una fan per puro divertimento e quindi NON è a scopo di lucro…
Ora vi lascio alla mia ff, spero sia di vostro gradimento…
Se vi piacerà,vi prego,di lasciarmi anche un piccolo commento. BUONA LETTURA.
Kylie.
Deep Red
1. Red Flower
Madre,non odiarmi…
Ero un bambino…
Mia madre…
mia madre era un demone…un demone come lo ero io…anche se solo in parte…
io le volevo bene….perché infondo era mia madre…o almeno l’unica madre che conoscessi…
la mia vera madre era un’umana,non l’ho mai conosciuta….scommetterei però che deve avere avuto un volto bellissimo…dev’essere così…
Comunque la mia madre-demone non sembrava avere molta simpatia per me…
me ne accorgevo da come mi guardava…
non capivo cosa le avessi fatto perché lei mi trattasse a quel modo…
e mi sforzavo di farmi perdonare anche se non ne conoscevo il motivo…
Mi ricordo che un giorno raccolsi dei fiori per lei…li trovavo bellissimi…
forse perché erano dello stesso colore dei miei capelli…
glie li portai…ma lei sembrò non capire il mio gesto…
……………
i fiori caddero sul pavimento….i suoi artigli mi dovevano aver ferito il volto perché il sangue aveva cominciato a corrermi lungo una guancia…
…mio fratello corse in mio soccorso…si parò davanti a me…
Da allora non tentai più di attirare la sua attenzione…
me ne stavo in silenzio…aspettando il suo perdono…
Col tempo però capii che quel perdono non sarebbe mai arrivato…
perché nei suoi occhi scorsi quel sentimento che prima non riuscivo a distinguere…
…odio…
Odio verso un figlio non suo…
Odio verso un bambino che somigliava ad una donna che non conosceva…
Odio verso un bambino la cui fisionomia gli ricordava quella di mio padre che l’aveva tradita…
Io rappresentavo solo questo per lei…
…solo dolore…
E lei non avrebbe mai potuto provare qualcosa di diverso dall’odio nei mie confronti…
Mai era l’unica madre che conoscevo…e non volevo che lei mi odiasse…
“…mamma…ti prego…non odiarmi…”
“NON CHIAMARMI MAMMA! IO NON SONO TUA MADRE!”
“ma io…”
“ZITTO! ZITTO! STA’ ZITTO!!!”
Voleva uccidermi…perché io non la infastidissi più con la mia presenza…perché il mio solo esserci per lei significava dolore…io le ricordavo tutto quello che lei voleva dimenticare…
Piangeva…
Voleva uccidermi…
eppure io non mi mossi…
restavo fermo ad aspettare il mio destino che sarebbe stato deciso da quella donna…
pensavo che fosse giusto…
Chino,a testa bassa vidi delle lacrime che bagnavano il pavimento…
avrei accettato di morire volentieri se questo avesse fatto cessare le sue lacrime…
ma quelle che vidi furono altre lacrime…
quelle di mio fratello che l’aveva uccisa perché lei non mi uccidesse…
perché non dovesse più continuare ad assistere a tutto quell’odio…
Ancora una volta mio fratello mi aveva difeso…
ancora una volta mio fratello mi aveva salvato…
Ma era giusto che lui mi avesse salvato?
No…ero io a dover morire…
“Fratello… perché l’hai fatto…? Io meritavo di morire…”
“Non è vero…lei…lei meritava di morire…perché chi odia la sua vita non la merita…
I fiori che crescono nei campi amano la loro vita anche quando la terra è arida…e pazienti attendono che dal cielo scenda l’acqua…ma se essa non arriva questi non odiano dio…continuano ad amarlo perché sanno che egli e buono e che prima o poi li ricompenserà…”
“Fratello…nostra madre non sapeva comprendere la bellezza dei fiori che tu gli hai donato…”
Continua…