Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Harryette    05/03/2013    32 recensioni
Non mi avrebbe mai amata. Neanche con tutto l'amore del mondo ci sarebbe riuscito.
Eppure c'era qualcosa di estremamente perverso e masochista dentro di me.
Qualcosa che continuava ad urlarmi: ''Annega con lui, vai! Ti sta aspettando da qualche parte negli inferi, pronto a distruggerti''.
[STORIA IN FASE DI REVISIONE]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                  this.


Capitolo Primo- Plan.
''hai mai visto il sole spegnersi solo perchè pioveva?''
***

Corsi per le scale della scuola con le lacrime agli occhi.

Mi facevano male le gambe ma non mi importava. I miei corti capelli biondi ondeggiavano con me, leggermente umidi per le mie lacrime.

Finalmente raggiunsi quella classe maledetta . Non pensavo al mascara colato, o alle mani tremanti e nemmeno alla mia faccia sconvolta. Volevo solo vederlo.

Non chiedevo altro.

Mi venne risparmiata la figuraccia di entrare in classe e chiedere alla professoressa se potesse uscire perché era già lì fuori che fumava, fregandosene altamente del fatto che non si potesse fare.

Non appena mi vide gli si illuminarono gli occhi e io mi asciugai le lacrime e il mascara sopravissuto con il palmo della mano.

Mi avvicinai a lui spedita. Non mi importava della sua reputazione da bullo, da puttaniere, da narcisista. In quel momento era solo lui.

'‘Hey bellezza ,posso esserti utile?'' chiese spavaldo, non guardandomi in faccia ma ‘altrove’.

''Che strano'' scherzai ''Dovresti ricordarti di me visto che sono amica di Devonne. LO ERO''. Pronunciai quelle parole con un groppo in gola.

‘'Devonne? Gilbert?'' ammiccò.

''Si ,proprio lei’' sputai nervosa.

''Ah, e come posso aiutarti?'' si avvicinò poggiando la mano calda sul mio fondoschiena.

Avanzai vanitosamente, finche i nostri petti non si scontrarono.

''Secondo te?'' ammiccai, portando una mano dietro il suo collo.

Poco più di una spanna ci divideva le labbra.

''Non mi ricordo di te , biondina, ma stasera dò una festa da me. Vieni e continuiamo questo discorso''. Sorrise, portando la mano più giù. Non feci caso agli sguardi dei collaboratori scolastici. Chissà con quante ragazze era stato in quella posizione quel bastardo.

''Ma tu non stavi uscendo con una certa Bella?''.

''Non essere paranoica. Non ti si addice'' terminò, con la mano sul mio sedere.

''Giusto, tu sei abituato a far soffrire le ragazze, no?''.

Sbiancò a questa mia domanda, e ritirò la mano. ''Che vuoi?'' . La sua voce era dura.

''Io? Nulla’'sentenziai.

''Mi danno su i nervi le ragazze che offendono''.

''Tu offendi sempre razza di verme''.

A quelle parole mi percosse un brivido. Chissà cosa mi avrebbe fatto ora. Il suo volto si contrasse ma poi sorrise. ''Amo le ragazze difficili''. Lo presi per il collo della maglia bianca e lo spinsi al muro. Eravamo di nuovo vicinissimi. I miei occhi cioccolato dovevano far paura.

''Muori Malik .Tanto te la faccio pagare''.

Me ne andai, rossa di rabbia. Quel cafone non l'avrebbe passata liscia. Gliel'avrei fatta pagare cara. Nessuno trattava male la mia migliore amica. Nessuno la induceva al suicidio.L'avevo persa, ed era stata TUTTA colpa sua. Devonne mi mancava. La sua assenza era nell’aria. Arrivata, finalmente, a casa sospirai ,sesa sul mio letto. La nostra foto insieme, che avevo in mano, mi stava seriamente ustionando la pelle. La sentivo bruciare attraverso la carta.
Lei era sempre stata fragile.

Troppo.

Io non avevo saputo proteggerla.

''Tranquilla Dev, ti giuro che quel verme avrà quello che si merita''. Non avevo paura. So che mi avrebbe sempre protetta. E con lei, in qualsiasi forma fosse, non avrei temuto nulla.

***

Avevo indossato un abito rosso cortissimo e delle scarpe nere vertiginose, abbinate alla borsa. Non ero magrissima, ma quel vestito mi stava bene. Sospirai tre volte prima di bussare alla porta.

Mi aprì proprio lui.

''Ciao biondina'' ammiccò.

Avrebbe dovuto essere incazzato nero con me e invece sorrideva. Quando sentii puzza di alcool capii perché: non era in se, era ubriaco. Lo superai ed entrai in casa sua senza dir nulla. La musica era assordante, le persone erano accalcate le une sulle altre ed erano tutti ubriachi.

O quasi tutti.

''Ora che ci penso ,non so neanche il tuo nome, biondina'' disse Zayn, spostandomi una ciocca di capelli dal viso, ma lo allontanai.

''Dovresti ricordarlo visto che Devonne ci presentò''.

''Basta con questa tizia , dolcezza''.

''Non chiamami dolcezza. Anzi non chiamarmi affatto''.

''Ma che hai?'' chiese, sbandando.

''Santo Dio Malik, Devonne è morta per colpa tua!'' quasi urlai.

Lui sbiancò di nuovo. ''Io non ho fatto nulla a quella ragazza'' disse. Poi scomparve. Eclissato. Come se avesse avuto paura. Paura di me, e faceva bene ad averne. Dio, quanto lo odiavo. L’unico motivo per cui ero andata a quella festa era per cercare di capire quale fosse il suo punto debole. E colpirlo. Tante volte quante le lacrime che Devonne aveva sprecato per lui.

Mi avvicinai alla cucina alla ricerca di qualcosa da bere ma c’era solo birra, e mi nauseava. In realtà, l'alcon in generale mi nauseava.

''Scusami c’è dell’acqua?'' chiesi ad un ragazzo lì vicino.

''Zayn non beve acqua'' rise. Ubriaco di merda, in quella festa non c'èra una persona che si salvasse!

Sospirai.

Prima che me ne rendessi conto era spalmato addosso alla sottoscritta, e mi fece sobbalzare in aria,di tre metri. ''Hey ,vai via'' mugolai. Ma era incollato. Le mani sul mio sedere e la testa nell’incavo del mio collo. Odiavo la sua puzza di alcool.

''Staccati ti prego'’ sussurrai. Mi avrebbe buttata a terra, di questo passo.

''Profumi così tanto''.

Sembrava un maniaco. Cercai di spingerlo via, ma nulla. La paura aveva attanagliato ogni mia cellula, ero a dir poco terrorizzata. La sua puzza pungente di alcool mi penetrava nelle narici, rendendomi impossibile anche solo respirare.

''Mai sentito parlare di bagnoschiuma?'’. Rise ma sono sicura che non capì la battuta. Poi cominciò a spingermi. Così forte che sbattei contro la cucina.

''So dov’è la camera di Zayn’''sussurrò ''Se vuoi ti ci porto''.

Mi voltò lo stomaco e intanto lui continuava a spingermi contro la cucina, senza rendersi conto che era stracolma di birre vuote, e piatti che mi si stavano conficcando nella carne.

''Mi stai facendo male'' balbettai, spaventata. Sapevo che sarebbe stata una cattiva idea andare a quella festa. Me lo sentivo, maledetta me e la mia testardaggine.

''Sei così morbida''.

Cominciò a baciarmi il collo insistentemente fino ad arrivare alla mia bocca , ma mi voltai giusto in tempo per evitare quel suo bacio malato. ''Ti prego''. La paura era aumentata così tanto che agii senza pensare. Afferrai una bottiglia vuota di birra dietro la mia schiena mentre lui continuava a spingere e a leccare la mia pelle. Mi feci coraggio. Ripensai al cadavere di Devonne, della mia migliore amica, non potevo morire anche io. Con la bottiglia di vetro lo colpii dietro la testa e lui cadde a terra sanguinando. Lasciai cadere l’unico pezzo di bottiglia ancora intatto dalla mia mano,sconvolta e frastornata.

Fu in quel momento che Zayn mi trovò, e impallidì quando vide l’amico a terra.

''Puttana’' disse il ragazzo, alzandosi sanguinante, e andando via. Ero sicura che ora sarebbe stato Zayn a farmi cadere nel terrore, ed ero anche sicura che il ''ragazzo della cucina'' si sarebbe vendicato molto presto.

''Gli ci voleva proprio una bella lezione'' concluse Zayn,sorridendo. Oh dio mio, non aveva difeso l'amico?

''C-cosa?''.

''La prossima volta impara a disturbare le mie ospiti. Lo sa che le sue sono quelle in salone, quelle in cucina sono mie''. Mi arrabbiai ancora di più. E così il punto debole di Zayn erano le ragazze? Bene.

''Allora cosa stavamo dicendo stamattina prima che mi augurassi di morire?''.

Si avvicinò. Troppo. Mise la sua mano viscida sulla mia spalla. Il mio cuore aveva ripreso a battere all'impazzata, ed ero a serio rischio infarto.

''Camera mia è libera’' sussurrò.

''MAI''. Si avvicinò ancora di più ,poggiando la testa nell’incavo del mio collo.

''E invece credo che ti farebbe proprio piacere. Non puoi immaginare quanto sia bravo, io''.

''E tu non puoi immaginare di quanto me ne freghi!'' dissi allontanandolo.

''Mi pregherai di farlo un giorno''.

''Prima berrei candeggina, fidati''.

Mi allontanai, anche perchè io e quel pakistano ubriaco non avevamo più nulla da dirci e il suo squallore aumentava di minuto in minuto. Per tutta la serata non feci altro che guardarmi in giro e ballare con due o tre ragazzi, per evitare altri problemi. Poi, quando presi il giubbotto per andarmene, notai che dall’altra parte della stanza il ''ragazzo della cucina'' mi stava fissando. Il suo sguardo rabbioso mi spaventò. Sarei dovuta uscire da sola per fermare un taxi e avrebbe potuto raggiungermi. E non c’era campo per il mio samsung. Dovevo trovare una soluzione.

Avevo paura.

Una pura e insana paura. Sconosciuta alla sottoscritta, e distruttiva. Poi sentii una voce familiare nella camera alla mia destra, quasi buttai giù la porta. Zayn Malik era letteralmente spalmato addosso una finta bionda mezza nuda, con le gambe spalancate. Che schifo.

''Malik devo parlarti''.

''Ti sembra i momento, bimba?'’ si intromise la ragazza.

Mi sentii una stupida. Che credevo di fare?

''Lasciate stare'' dissi, richiudendo la porta. Che ingenua. Zayn non era meno pericoloso dell’amico. Avrei chiamato un taxi e al diavolo la paura. Ma mentre mi recavo verso l’uscita qualcuno mi bloccò per il polso.

Tremai, era lui.Il ragazzo rabbioso che sicuramente avrebbe sfogato la sua rabbia in qualche modo malsano e doloroso. Su di me.

''Cosa c’è, biondina?''.

Ringiovanii quasi quando capii che era solo Zayn. Solo…

''Nulla''. Si era capito che ero orgogliosa, insomma.

''Se non parli crederò che lo hai fatto di proposito perché sei gelosa''.

''Pff'' sbuffai. ''E’ mezzanotte passata Zayn…volevo solo…un passaggio a casa'' . Mi sentii ridicola a chiederglielo, dopotutto lo odiavo e glielo avevo anche detto. Ma non potevo fare altrimenti, perchè preferivo di gran lunga ridicolizzarmi piuttosto che sopportare lo sguardo di quel pazzo un secondo di più.

Rise.

''Cazzo ti ridi?''.

''Oh calma bellezza. Sei fortunata''. Non avevo per niente voglia di stare ai suoi giochetti, quella sera particolarmente.

''Perchè?''. Giurai che se avesse detto una delle sue battute squallide l'avrei schiaffeggiato.

''Perchè stai per vedere una delle auto più belle del secolo''.


***

''Fallo innamorare di te no?'' concluse Liam al bar, il giorno dopo.

''E perché Payne? Illuminami''.

Liam ed io eravamo migliori amici dall'alba dei tempi, tanto che probabilmente sapeva più cose lui di me che io di me stessa. Ed era la persona più gentile ed adorabile sulla faccia della terra, nonchè un bellissimo ragazzo. Non che fossi attratta da lui, ovviamente, ma era un dato di fatto. La bellezza in generale è un dato di fatto, no?

Incontrarmi con Liam al bar prima dell'inizio delle lezioni era una specie di rituale da quando avevamo tredici anni, anche se Liam era troppo intelligente da irritarmi- a volte,

''Perché lo molli ,Melinda, e lui ci rimane di merda. Come con Devonne. Stessa moneta''.

Mi ci volle poco che ragionare su quello che aveva detto. Stavo cercando vendetta no?

''Dio sei un genio, Payne'' quasi urlai, stringendolo forte. Lo sentii sorridere.

Mi alzai dalla sedia e, dopo averlo salutato con un bacio casto sulla guancia, presi la felpa blu e mi recai a scuola per il corso di musica, a cui partecipavo. Probabilmente, l'unico che mi interessasse e di cui mi fosse importato in quattro anni.

Suonare il piano mi rilassava. Mi sfogavo. Devonne lo adorava. Il piano della scuola prendeva la polvere in un’aula abbandonata, così dopo le lezioni di musica, ci rimanevo di nascosto e suonavo. Fu mentre suonavo che mi venne un’idea. Conquistare Malik non sarebbe stato facile, anzi… ma forse potevo fare qualcosa. Non appena uscii da scuola andai a rinnovarmi il guardaroba.

‘MUORI MALIK’.

__________________________


 
CIAO RAGAZZINE :)
HO SPESO MOOLTO TEMPO PER QUESTA FF QUINDI SPERO VI PIACCIA. LASCERESTE UNA RECENZIONE? GRAZIE MILLE ;)
CHE DIRE? SICURAMENTE INTRIGANTE, VOI COSA PENSATE CHE ABBIA IN MENTE LA PROTAGONISTA? MHMM CONTINUATE
A LEGGERLA E VEDRETE! CE NE SARANNO DELLE BELLE *sorriso perfido*
BACI, VI AMO :)
Harryette.
  
Leggi le 32 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Harryette