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Autore: Bluemask    06/03/2013    2 recensioni
- Anche Harry è innamorato di te, idiota.- Giulia sbuffa, accavallando le gambe, seduta su una sedia del bar dove stanno bevendo due granite, alla fine di Giugno.
- Certo, nei miei sogni.- Regine sorride ironicamente, affondando il cucchiaino nella granita al limone.
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- Chiudi il becco, Louis.- gli ordina il riccio, poi la sua aria sognante ritorna. – Dici che lei è diventata più bella? Per forza è diventata più bella.- si da dello stupido da solo per aver potuto aver dubbi su una cosa simile, Louis lo guarda basito.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I think I’m in love

 
 


Un ringraziamento speciale
ad Hope, per la scelta del titolo.
 
 
 
Dedicato a Regina,
che mi ha fatto diventare contessa di cuori.

Long live to my queen.

 
 
 
 
 
 

Francia, 1999
 
- Ciao.-
Regina alza la testa, un po’ infastidita per essere stata interrotta mentre costruiva un castello di sabbia.
- Ciao.- saluta il bambino in piedi davanti a lei con un cenno della mano.
- Posso giocare con te?- il bambino, con un costume blu e arancione sporco di sabbia bagnata, si siede accanto a lei e la guarda con i suoi occhi verdi e grandi.
- Come vuoi.- Regina si stringe nelle spalle, sorridendo.
- Come ti chiami? Io Harry.- le chiede lui, ricambiando il sorriso, e la bambina scopre che ha anche delle tenere fossette.
- Io Regina, hai delle belle guance.- esclama lei, poggiando le sue mani su quelle fossette e pizzicandolo senza fargli male.
Harry ride, arrossendo leggermente.
- Tu hai delle belle labbra, sembrano morbide.- osserva lui, senza malizia, innocente nei suoi cinque anni scarsi, e la bambina sorride fiera.
- Lo sono, vuoi toccarle?- Regina gattona più vicina a lui, che piega la testa da un lato.
- Posso toccarle come mamma le tocca a papà?- domanda, insicuro.
- Quello che vuoi.- Regina si ferma.
Harry fa un sorriso largo, appoggiando la propria bocca su quella della bimba dai capelli neri e lisci.
- E’ vero, sono morbide.- dice poi, staccandosi da lei.
Regina annuisce, prendendogli la mano.
- E io che avevo detto? Vieni, prendiamo delle conchiglie per il nostro castello.-
 
 
Francia, 2003
 
- Ciao.-
Harry stringe la bambina a sé, lei ricambia l’abbraccio.
- Oddio, Haz, mi sei mancato così tanto.- esclama Regina, affondando la testa nel suo collo.
Lui ride, annuendo.
- Mi sei mancata anche tu, tanto tanto.- borbotta, un po’ imbarazzato, accarezzandole i capelli.
- Questi quattro anni sono passati così lentamente.- sbuffa lei, allontanandosi quel tanto che bastava per respirare.
- I miei si erano fissati con la montagna, non volevano più portarmi qui.- Harry mette il broncio, arrabbiato.
- L’importante è che tu sia insieme a me, ora.- Regina sorride raggiante, indicando il giardino grande del See Lion Hotel.
- Andiamo a giocare?- propone, allegra.
- Certo!- esclama lui, correndo davanti all’altalena subito seguito da lei.
- Ehm, vuoi andare?- le domanda, lei si stringe nelle spalle e poi sale sopra.
- Mi spingi, per favore?- chiede la bambina, Harry sorride facendo spuntare le sue fossette.
- Sai, mi sono mancate anche le tue guance.- confessa Regina, quando lui va dietro di lei, arrossendo un poco.
Lui vorrebbe risponderle che gli sono mancate le sue labbra, ma si vergogna troppo per dirlo.
 
 
Francia, 2007
 
Regina incastra il cellulare bianco tra la spalla e l’orecchio, svuotando la propria valigia.
- Quindi tra poco incontrerai questo fantomatico Harry che conosci da otto anni da otto anni?- le sta dicendo intanto la sua migliore amica, dall’altro capo del telefono, in Italia.
- Sarebbe più giusto dire da qualche mese, visto che lo vedo non più di trenta giorni l’anno.- Regina sospira, sorridendo al pensiero che tra poco lo vedrà di nuovo.
- Oh, che storia d’amore drammatica.- cinguetta l’altra.
- Storia d’amore? È il mio migliore amico, Giu.- la riprende la quattordicenne, scuotendo la testa.
- E siete troppo piccoli per amare, e tutte le altre cose che mi hai già detto, lo so.- Giulia ride, mettendosi una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio.
La mora intravide Harry camminare verso l’Hotel, trascinando un trainer rosso, e il suo sorriso si allarga.
- Giu, è arrivato, ciao, ci sentiamo.- e le attacca il cellulare in faccia, immaginandosi la sua amica mentre alza gli occhi al cielo.
Si aggiusta la maglia lunga e bianca, urla a sua madre che è arrivato Harry e corre via dalla stanza, passandosi una mano tra i capelli lunghi; si morde il labbro quando lui la saluta, il palmo della mano alzato che si muove freneticamente, e lei si impone di camminare piano verso di lui, come se in realtà non le importasse granché.
Harry non è del suo stesso pensiero, però, visto che lascia sul vialetto il bagaglio e le va incontro correndo, abbracciandola di slancio, facendola quasi cadere a terra.
- Regina.- mormora il riccio al suo orecchio, lei appoggia la testa sulla sua spalla.
- Harry, come stai?- si stringe a lui.
- E che importa? Mi sei mancata così tanto, Luglio non arrivava più.- esclama contrariato Harry, lei scoppia a ridere.
- Mi sei mancato tanto anche tu.- si stacca da lui, guardandolo negli occhi verdi.
- Ehi, e, aspetta, guarda qui... ma dove…?- Harry si svuota le tasche dei jeans, sbuffando. Dopo di che esulta, estraendone una foto sgualcita.
- Ti piace? Mi sono messo con lei da tre settimane!-
Regina sbatte le palpebre, incredula, fissando quel pezzo di carta.
Mi sono messo con lei da tre settimane!
- E’ stupenda, Harreh.- finge un sorriso, ma lui è troppo distratto per accorgersene.
- Vero? Si chiama Marie, è così… wow.- si perde a descrivergliela e lei a volte fa cenni con il capo, per dire che sì, lo sta ascoltando ed è al settimo cielo per loro due, davvero.
Lui è il suo migliore amico.
E allora perché prova delle strane fitte al cuore, come se venisse punto da mille spilli?
 
 

Italia, 2008
 
In un anno, Regina si è auto-convinta che la sua è solo una gelosia tra amici, perché a lei non piace Harry, il ragazzo che ha incontrato nel 2009 e che ha baciato lì, a quattro anni (infondo lui nemmeno se lo ricorderà). Lei è innamorata di Luca, giusto?, il suo compagno di classe che ci provava con lei dalla terza media, è ovvio. Tutti dicono che sono fantastici insieme, deve essere la verità. In realtà non proprio tutti.
- Quando capirai che ami Harry, Reg?- domanda retoricamente Giulia, incrociando le braccia, in piedi davanti a lei nell’aereoporto.
- Quando capirai che sto con Luca, Giu?- Regina rotea gli occhi, seccata.
- Lo capirò quando tu capirai che ami Harry.- la castana le fece l’occhiolino, allontanandosi con le mani in tasca.
- Non ha senso quello che hai detto.- le urla Regina, inarcando un sopracciglio.
- Non ha senso stare con una persona che non ti piace.-  grida Giulia, sorridendole e confondendosi tra le persone.
Regina si gratta la nuca, confusa; a volte è sicura che nemmeno la sua migliore amica capisca quello che esce dalla sua bocca, ma sale le scale dell’aereo con le valigie in mano senza pensarci troppo.
Si siede con un sospiro, ignora un messaggio di Luca e appoggia la testa sul sedile, immaginando che sia la spalla di Harry, e sorride.
 
Francia, 2008

 
- Luca, eh?- fa Harry, rigirandosi con la lingua la cannuccia colorata del suo frappé.
- E’ molto…- ci pensa, leccando il gelato, perché proprio non le viene in mente niente. - ...simpatico.- conclude, sedendosi su una delle panchine davanti alla fontana.
- Mh.- borbotta il riccio.
- E Marie?- domanda Regina, aggrottando la fronte.
- Marie chi?- lui sembra cascare dalle nuvole, lei ridacchia divertita.
- Marie, la ragazza con cui stavi un anno fa. – gli ricorda, lui si batte una mano sulla fronte.
- Nah, alla fine dell’estate mi sono accorto di stare con lei solo per non pensare a un’altra persona.- alza le spalle.
- A chi?- Regina piega la testa da un lato, lui si gira per guardarla negli occhi, lei sente una morsa allo stomaco e lui perde un battito.
- No, nessuno.- bofonchia, sembra irritato da qualcosa.
La ragazza decide di cambiare argomento, non vuole vederlo intristito, e lui apprezza il gesto. Regina è troppo occupata a perdersi nel suo sguardo, nella sua risata e nei suoi movimenti per avvertire il cellulare che trema nella tasca dei pantaloncini corti, o forse ha fatto finta di niente perché probabilmente è Luca.
- Dicono che se butti in quest’acqua una moneta si avvera un tuo desiderio.- Harry sorride, fissando la fontana e i suoi spruzzi chiari.
- Beh, proviamo.- Regina prende dieci centesimi dal portafoglio, il riccio delle sterline inglesi, e le lanciano in contemporanea dentro l’acqua, dove vanno a fare compagnia ad altri soldi francesi e stranieri.
- Cosa hai desiderato?- il riccio la osserva, curioso.
- Se te lo dico non si avvera.- Regina gli spettina i capelli, ridono insieme.
 
 
Italia, 2009
 
Regina ha lasciato il suo fidanzato quando è tornata in Italia, non poteva più mentirgli, Luca non si meritava certo una ragazza come lei, che fingeva di amarlo solo per dimenticare Harry.
Perché, sì, Regina ha accettato i suoi sentimenti, ma non potrebbe mai dirgli cosa prova per lui, è sicura che Harry la veda solo come migliore amica e non si sente pronta ad accettare il suo rifiuto.
- Anche lui è innamorato di te, idiota.- Giulia sbuffa, accavallando le gambe, seduta su una sedia del bar dove stanno bevendo due granite, alla fine di Giugno.
- Certo, nei miei sogni.- Regine sorride ironicamente, affondando il cucchiaino nella granita al limone.
- Pure nei suoi, tranquilla.- Giulia ricambia il sorriso, Regina rotea gli occhi.
- Ma aspetta.- la castana fa una pausa teatrale, portandosi una mano sulla fronte. – Persino nella realtà, che coincidenza!-
- Odio quando mi illudi così.- Regina si mordicchia un’unghia, nervosa, ché tra poco meno di due settimane rivedrà Harry e non vede davvero l’ora.
- Io odio quando non mi credi.- Giulia sorride, questa volta dolcemente.
                                                                                  
Inghilterra, 2009
 

- Tra dodici giorni e alcune ore vedrò Regina.- cantilena Harry.
- Hai fatto il conto anche dei minuti? E i secondi?- lo prende in giro il suo coinquilino, nonché migliore amico da anni.
- Chiudi il becco, Louis.- gli ordina il riccio, poi la sua aria sognante ritorna. – Dici che lei è diventata più bella? Per forza è diventata più bella.- si da dello stupido da solo per aver potuto aver dubbi su una cosa simile, Louis lo guarda basito.
- Per l’amor del cielo, quando le dirai che sei innamorato di lei?- sbotta, Harry ride.
- Lulù, sai che sembri ancora più gay di quanto tu sia già quando dici “per l’amor del cielo”, vero?- il sedicenne scansa un cuscino lanciato verso di lui, continuando a ridere.
- Fatti gli affari tuoi, io e il mio ex ragazzo avevamo una vita sentimentale più attiva della tua.- mette il broncio, fintamente offeso.
- Beh, se è per questo non unicamente sentimentale, spero solo che non abbiate fatto nulla nel mio letto.- si butta a peso morto sul divano, cercando il telecomando.
- In camera tua no, figurati, ma nel punto dove sei sdraiato sì.- sorride, tranquillamente, e Harry salta in piedi con gli occhi spalancati.
- Stavo solo scherzando.-  sbuffa il castano, l’altro lo guarda male.
 

Francia, 2009
 
- Dimmi ancora perché mi hai trascinata qui quando lo sai che odio la Francia, ti prego.- esala Giulia, sventolandosi al meglio con la mano per colpa del caldo.
- Perché sei la mia migliore amica e le migliore amiche ci sono sempre nel momento del bisogno.- dice allegramente Regina, passandole un braccio sulle spalle.
- Oppure perché hai paura di dire ad Harry una cosa del genere da sola.- replica la castana.
- Oppure.- le da ragione la mora, sorridendo imbarazzata.
- Oddio, c’è Harry.- squittisce subito dopo, saltando sul posto.
- Oddio, c’è un bar.- esclama Giulia, sollevata, adocchiando quello dell’albergo.
- Possibile che hai sempre fame?- Regina ridacchia, proprio non capisce come faccia a mangiare sempre così tanto.
- In teoria sarei a dieta, ma non dirlo a nessuno.- la castana si porta l’indice alzato davanti alle labbra, fuggendo verso il bar.
Regina ride, posando il bagaglio vicino a quello dell’altra ragazza e correndo da Harry.
- Ciao.- si morde il labbro inferiore, lui sorride.
- Ciao!- si abbracciano; tutti e due sospirano felici quando accade, ma sono troppo occupati a pensare ai battiti accelerati dei rispettivi cuori, che sembrano tamburi impazziti, per accorgersene.
- Davvero una bella coppia.- si lascia sfuggire Giulia, tornando a dedicarsi alla scelta di poco prima: croissan alla crema o alla marmellata di lamponi?
- Lo penso anche io.-
Una voce alle sue spalle la fa sobbalzare, si gira di scatto e trova un paio di profondi occhi azzurri.
- Lei è la mia migliore amica.- spiega l’italiana, arrossendo.
- Lui è il mio migliore amico.- l’inglese le sorride. – Louis.- aggiunge, porgendole la mano.
- Giulia.- si presenta, mentre Harry fa un respiro profondo.
- Devo dirti una cosa.- la informa, Regina lo guarda preoccupato.
- Che è successo?- gli prende una mano, lui scuote la testa.
- No, non è niente di brutto.- precisa. – Spero.- bisbiglia, imbarazzato.
- Sì, insomma.- stringe la mano di Regina, lei aspetta con un sorriso gentile.
- Tu mi piaci, Regina.- confessa infine, parlando veloce. – Non so precisamente da quanto tempo ma sono sicuro che è veramente tanto, intendo dire, tu sei fantastica e, cioè.- balbetta qualcosa di insensato, lei appoggia le proprie labbra sulle sue.
- Mi piaci anche tu.- sussurra, baciandolo ancora, e Harry risponde al bacio senza pensarci due volte; le mette le mani sui fianchi, avvicinandola a sé, e lei passa le sue braccia intorno al suo collo.
Un trillo fa staccare entrambi, che si guardano rossi in viso.
- Scusami.- borbottò il riccio, estraendo il cellulare dalla tasca e aprendo il messaggio che gli era arrivato.
“Harry, sono bisessuale. Omfg.”
Il moro alza lo sguardo verso il suo migliore amico, che sta parlando di non sa cosa con una ragazza castana.
- Ci sono problemi?- Regina segue il suo sguardo.
- Va tutto alla grande.- ribatte lui, baciandola di nuovo.







 
  
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