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Autore: elifreedom    06/03/2013    2 recensioni
- che state facendo?- urlai per farli voltare verso di me..
Notai solamente due ombre che mi fissavano e un'altra che respirava faticosamente cercando di riprendersi un po'..
- lasciatela stare, non vedete come sta?- aggiunsi cercando di essere più convincente possibile;
in realtà le mie gambe tremavano e una normale ragazza avrebbe chiamato direttamente la polizia, ma questa è la rabbia buona, quella che ti porta istintivamente ad aiutare qualcuna senza pensare al dopo..
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' strano come ci si possa stancare della propria città, e pur essendo meravigliosa non vedevo l'ora di lasciare Londra e andare a vivere in Australia, il mio sogno, proprio così.
Camminavo lentamente, mentre in piena notte osservavo le luci della città che mi illuminavano lo stanco viso dopo quella sera passata a festeggiare con le mie amiche in un semplicissimo pub.
Ero immersa nei miei pensieri quando sentii delle voci, più precisamente dei lamenti provenire da un vicolo chiuso dall'altra parte della strada; l'istinto mi portò ad avvicinarmi silenziosamente quando rimasi stupita alla vista di due ragazzi, che picchiavano una ragazza, ormai stesa a terra priva di forze, senza un minimo di cervello che li facesse ragionare su quello che stavano facendo..
aumentai il passo trovandomi a pochi metri da loro, non vedevo nulla, era completamente buio ma qualcosa dovevo farla, per forza..

- che state facendo?- urlai per farli voltare verso di me..

Notai solamente due ombre che mi fissavano e un'altra che respirava faticosamente cercando di riprendersi un po'..

- lasciatela stare, non vedete come sta?- aggiunsi cercando di essere più convincente possibile;

in realtà le mie gambe tremavano e una normale ragazza avrebbe chiamato direttamente la polizia, ma questa è la rabbia buona, quella che ti porta istintivamente ad aiutare qualcuna senza pensare al dopo..

- non sono affari tuoi ragazzina, cosa ne dici di sparire?- disse uno dei due con tono serio.
Presi velocemente il cellulare dalla tasca dei jeans feci un passo avanti e misi lo schermo verso di loro..

- cosa ne dici se chiamo la polizia?- risposi, stringendo in un pugno l'altra mano rimasta lungo il fianco..

- ci conviene andare via- aggiunse l'altro.

Probabilmente era molto più preoccupato dell'altro ragazzo, e come minimo se l'era portato dietro giusto per fare “numero” e non per altro..

- non finisce qui, ragazzina- disse infine il primo, passandomi accanto, lo guardai allungando solo lo sguardo, il corpo rimase immobile, non riuscivo a fare nulla ma forse era meglio così..

Andai subito dalla ragazza appena mi accorsi di essere tranquilla, cercai di tirarla su..

- hei tutto bene?

- si, meglio, grazie mille- riuscì a dire faticosamente.

Era debolissima, non riusciva nemmeno a camminare, pensai che forse era meglio portarla a casa mia, nonostante fosse una sconosciuta, ma cosa potevo fare? Di certo non lasciarla in mezzo alla strada ridotta così.

- senti stanotte vieni da me ok?

- ma..no guarda non voglio creare problemi, hai già fatto tanto- rispose mentre intanto ci avviavamo verso casa

- ma figurati, io abito sola con mio fratello, le dico che sei una mia amica non c'è problema.
- grazie mille..

Dopo circa dieci minuti arrivammo a casa, era tardi in effetti e notai prima di entrare la luce accesa del salotto, sicuramente mio fratello era tornato a casa prima di me..
Salimmo i gradini e infilai le chiavi nella toppa, entrammo e ci appoggiammo al porta chiusa.. è stato un sollievo, è come se ora fossimo al sicuro dai quei ragazzi di prima..

- sei tornata..- disse mio fratello Paul..
scese le scale venendoci incontro, la ragazza aveva il viso basso, glielo avevo detto io, così mi sarei potuta inventare una storia più credibile..

- e lei?-

- è una mia amica, ubriaca fradicia, è meglio che stanotte stia da noi.

Mi aiutò a portarla su in camera mia, in cui c'erano due letti e fortunatamente non la vide in faccia. Appena uscì accesi la luce, era veramente una ragazza bellissima, nonostante i numerosi lividi sul viso si vedeva benissimo che era perfetta, capelli lunghi mossi biondi e due occhi color miele..

- hei, io sono April- le sorrisi cercando di farla pensare ad altro..

- io sono Ilary e grazie mille- sfoggiò un dolcissimo sorriso, mamma mia era sul serio perfetta, mi chiedo cosa aveva in testa quel ragazzo..

- ascolta, ora ti do un pigiama, fai come se fossi a casa tua, il bagno è di la e tornerai a casa tua solo quando ti sentirai al sicuro..-

Mi abbracciò appena finii di parlare, probabilmente era l'unica cosa che le serviva..
Finimmo di prepararci e ci infilammo sotto le coperte, i letti erano attaccati e formavano un matrimoniale, quando sentimmo la vibrazione di un telefono.

- credo sia il tuo- mi azzardai a dire senza saperlo però..

Allungò la mano prese il telefono e dopo averlo letto me lo passò..

Da: Liam
“ perchè non sei tornata a casa? Dove diavolo sei? Rispondimi.”

- chi è Liam?- chiesi pensando a un parente,
- il ragazzo di prima.




Ehila bellezze, :)
eccomi con una nuova storia sui ragazzi, e ok magari il primo capitolo può non dirvi nulla ma spero vi piaccia..
Se potete, ma soprattutto volete, lasciatemi un commento così da darmi consigli e dirmi che ne pensate
e se ne vale la pena continuare.
Vi ringrazio già per tutto,
un bacio elifreedom :3 

  
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