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Autore: Flame Ettard    06/03/2013    2 recensioni
[NiGHTS into Dreams...]
Pochi sanno, da fonte ufficiale, che Wizeman The Wicked è stato un Visitatore, un umano come tutti noi.
Prima che perdesse tutti gli Ideya e, solo nella Night Dimension, creasse l'oscuro mondo degli incubi, Nightmare.
Ma perchè?
Questa storia parla di Willhelm, il ragazzo misantropo che volle cominciare tutto da capo, in un altro mondo.
Il ragazzo che poi diventerà il temuto dio Wizeman.
[Non vi preoccupate. Il raiting è giallo perchè c'è tanto odio in questo capitolo. (?!)]
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Si chiamava Willhelm.
O almeno questo era stato il suo nome, un tempo.
Ecco, perchè è proprio a quel tempo sovracitato che viene raccontata questa storia.La storia di Wizeman, il malvagio dio di Nightmare che vuole usare l'energia degli Ideya dei visitatori per conquistare la Night Dimension, e poi tutto il mondo umano. Ma questo, perchè? É questo perchè che da' il via alla nostra storia.
Willhelm era un ragazzo come tanti. Aveva 15 anni.Aveva dei capelli color nocciola scuro, che non erano lunghi, anzi, ma...come dire... Erano folti. Tanto che la frangia di quei capelli disordinati gli copriva quasi gli occhi. Era timido. Ma non tanto perchè aveva difficoltá a fare amicizia o a parlare con gli altri. Willhelm odiava "gli altri".Erano tutti stupidi. Scemi. Ipocriti. Incoerenti. Tanto inferiore a lui, un alunno modello con una cospicua borsa di studio. Era migliore di loro. Eppure in quella societá non era nemmeno una formica.
Osservava il mondo con occhi critici e sprezzanti.
Non seguiva la politica. Quegli idioti al potere lo facevano imbestialire un mondo. Come si poteva lasciare una nazione nelle mani di quegli inetti? Era assurdo. Ad ogni modo, a Willhelm quel mondo non piaceva. Per niente. Avrebbe voluto svegliarsi un giorno e trovare al posto di quel mondo solo un foglio bianco, e una penna. Così Willhelm avrebbe potuto riscrivere tutto. Ridisegnare tutto. Mettere tutto a posto. Creare il mondo perfetto. Willhelm non aveva sogni.
Quel mondo non gli avrebbe dato alcun futuro. E neanche lui si aspettava un futuro, dal mondo. Se c'era un motivo per non buttar via quel mondo, si disse, quel motivo era...
Sua sorella.
 Willhelm non era figlio unico. Aveva un fratello e una sorella maggiore, e questi due erano gemelli. Ormai avevano entrambi 19 anni. Suo fratello maggiore, Richard, era insopportabile. Era intelligente, ma era un bugiardo che sembrava venuto al mondo solo per infrangere promesse. In piú aveva una risata odiosa. Sua sorella Nicole, invece...Era la perfezione fatta persona. Innanzitutto era bella. Una bellezza delicata e innocente. Poi era una mezza santa. Paziente, dolce, ubbidiente...E quel sorriso...Si, Willhelm era perdutamente innamorato di sua sorella. Tuttavia, un ragazzo senza sogni come Willhelm, finì per perdere, poco a poco, tutti gli Ideya che possedeva...Quando ancora, a quel tempo, non si aveva idea di cosa fossero gli Ideya. Gliene rimase solo uno. L'ideya bianco della purezza. Di cui venne privato un giorno, quando si accorse di quanto tempo effettivo passassero assieme Richard e Nicole. Sempre. Ridevano. Scherzavano. Si facevano dispetti. Litigavano. Subito dopo facevano pace. E poi riprendevano a ridere e scherzare. Nicole stava così poco con Willhelm, ultimamente, con quel sorriso angelico e quella voce cristallina.
Benissimo, un motivo in piú per odiare questo mondo, si disse.
E poi si accorse di aver aperto gli occhi da qualche parte. E di averli chiusi per sempre, nel sonno, nel mondo da cui proveniva.Il mondo che lo circondava era...Magico.Il cielo era sempre azzurro. Era tutto così verde. Così bello. Così limpido.Così perfetto...
...troppo. Così tanto che Willhelm storse il volto, a quella visa.Non andava bene. Quello era il mondo dei sogni, vero? Non andava bene. Se le persone sognavano quella perfezione, non avrebbero avuto modo di migliorare la realtá, la triste, brutta realtá, perchè troppo lontana da quel paradiso. Ci voleva qualcosa di piú brutto e amaro della realtá. Qualcosa che li spaventasse tanto da desiderare che la realtá non degenerasse a ció, e quindi gi uomini si sarebbero impegnati a rendere la realtá migliore. Ci voleva una bella dose di...Incubi. Quel luogo non era un foglio bianco, ma era un buon inizio. Per cominciare, non c'era nessun altra forma di vita intelligente a parte se stesso. Si concentrò, e per la prima volta, Willhelm espresse un desiderio.
Il suo primo sogno.
 E siccome quella era la terra dei sogni, quel sogno si avveró.
E Willhelm divenne un dio.
Il dio di quel mondo.
 Nel suo aspetto non c'era piú nulla di umano. Per cominciare, aveva una maschera argentata che gli copriva tutto e non lasciava intravedere nulla, meno una bocca senza espressione. Sulla sua testa c'erano dei raggi ondulati, argentati, forse un tempo erano stati i suoi capelli. In testa aveva una specie di aureola che fungeva più da corona. Non aveva braccia. Solo sei mani argentate su cui c'erano sei grandi occhi. Non c'era piú niente di umano in lui, se
non il suo volto, celato da quella maschera. Magari, ai giorni nostri, togliendogliela, potremmo vedere la faccia di un anziano signore. O forse ancora quella di un ragazzino. Creó il suo mondo di tenebre e incubi. E volle dare forme agli incubi.
Li chiamó Nightmarens. Ma non bastó.Gli umani continuavano a essere stupidi. Non temevano ció che accadeva loro di notte. Se gli incubi fossero emersi fino al mondo umano, allora, davvero, la gente avrebbe avuto paura. Ed avrebbe preso a comportarsi in modo esemplare.
Fu così che decise prima di impadronirsi di Nightopia, la regione dei sogni, quella che il mondo che lui aveva creato, Nightmare, contrastava, e rubare tanti Ideya dai visitatori come lui, tutto questo per guadagnare potere e riemergere nel mondo degli uomini. Così si ricordó di Nicole. Decise di creare due nightmarens piú forti degli altri. Questi sarebbero stati la sua arma decisiva. Usando la sua stessa anima creó due nightmarens il cui viso ricordava vagamente i suoi fratelli. Li chiamó NiGHTS e Reala. Non diede loro un sesso, così che in nessun caso si potessero riprodurre, e non avrebbero potuto fargli venire alla mente una scena amorosa tra i suoi fratelli. In realtá, non diede sesso ad alcun nightmaren. Reala assomigliava proprio a sua fratello. Peccato che fosse cosí ubbidiente. Era... Bleargh, disgustoso. Peró, se gli ubbidiva cosí ciecamente, meglio cosí.
Il problema fu NiGHTS.
Non assomigliava per niente a Nicole.
Era dispettoso. Pigro. Disubbidiente. Non conosceva la differenza tra il bene il male.
 E si fissó in testa che quello che faceva Willhelm, anzi, Wizeman (Willhelm non aveva solo perso la sua umanitá. Aveva perso anche la sua voce iniziale. Ed aveva perso anche il suo nome, col tempo.) non era giusto, e che avrebbe aiutato tutti i bambini, ovvero i Visitatori che venivano nel mondo dei sogni.
Wizeman ne fu così addolorato.
Forse per questo si accaní ancora di piú per realizzare il suo progetto.
Forse per questo cominció a trattare i suoi nightmarens come dei giocattoli.
Forse per questo cominció ad ordinare ai suoi nightmarens di perseguitare NiGHTS e riportarlo da lui.


Perchè era l' ultima cosa...Che gli ricordava Nicole.
   
 
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