saaaalve salvino, non è la prima FF che scrivo, ma la prima che pubblico su efp.. insomma spero vi piaccia <3



Treat the people I love like I wanna be loved
This is a lesson learnt
Con questa melodia cominciò un nuovo ed inutile giorno della mia vita. Questa canzone mi aveva sempre rappresentata al meglio, ero una di quelle persone che ama con tutto il suo cuore, ma in un modo o nell’altro riesce a tradire la fiducia che la gente ripone in lei. Odiavo me stessa. Non riuscivo a mantenere un’amicizia. Cosa c’era che non andava in me? Perché finiva sempre che mi odiavano tutti?
La sveglia continuava a suonare, ma io non avevo intenzione di fermare quella stupenda canzone che già da appena sveglia canticchiavo mentre sceglievo i vestiti che avrei indossato.
Ero in ritardo, come al solito. Non mi importava.
“Che aspettino i professori” pensavo intanto che facevo colazione
“Che fretta c’è? Infondo sono diretta verso una prigione”
Salutai i miei genitori e in motorino mi recai a scuola. Mio fratello minore comodo sul sedile di dietro mi urlava nelle orecchie, ma a causa del vento non capivo una sola parola. Non me ne preoccupai. Sarà un’altra delle sue solite stronzate. Quel ragazzino è irritante.
Giunti al carcere le nostre strade si separarono. Come entrai in classe la professoressa di chimica mi fulminò con lo sguardo, non sprecò fiato per riprendermi, sapeva che era inutile.
I posti erano già tutti occupati, decisi allora di sedermi a secondo banco accanto al secchione della classe. La noia si fece sentire presto, tanto che per ingannare il tempo presi lo specchietto ed i trucchi. Cominciai con il fard, poi il burro cacao ed infine il mascara. Non mi era mai piaciuto riempirmi di trucco, ero una ragazza semplice, occhi castani come i capelli, magra e non particolarmente alta. Normale direi.
La lezione terminò e corsi in bagno per incontrarmi con la mia migliore amica … .
-Fai un tiro- Disse con tono di sfida.
-No grazie, non sono cogliona come te. -
- La principessina ha paura?-
-Suca … andiamo in classe e non scassare.-
Si, ci prendevamo sempre a parolacce, ma il legame tra di noi era speciale. Speravo vivamente di non rovinare anche quello.
Arrivammo in aula di musica e ci accorgemmo subito di un nuovo ragazzo. Non gli demmo importanza e ci sedemmo accanto all’ultimo banco.
Mentre la professoressa spiegava io e … parlavamo e scherzavamo, lei mi raccontò di come aveva conosciuto quello che le piaceva. Josh si chiamava. A quanto pare anche lui era un appassionato di skateboard come lei, io avevo sempre odiato quello “sport”: sbucciarsi le ginocchia, sudare, cadere, sporcarsi e tutto solo per fare quattro salti. Non vedevo il motivo. Ma a … piaceva quindi la sostenevo ogni volta che faceva una gara e spesso andavo a guardarla durante gli allenamenti, se si possono chiamare così. Insomma, stavano in mezzo alla piazza davanti la scuola a fare stupide acrobazie. Lei sapeva che la pensavo così quindi non mi proponeva mai di unirmi al suo gruppo.
Il resto delle lezioni procedette normalmente.
Quando uscimmo dall’aula di biologia ci precipitammo in cortile, lì avevamo appuntamento con delle nostre amiche. In realtà erano amiche di …, io le conoscevo di vista e non mi sembravano delle belle persone da frequentare, ma non ne avevo mai parlato a … perché sapevo che avrebbe iniziato a sbraitare accusandomi di essere cambiata. No. Lei era cambiata. Sono certa che se ci incontrassimo adesso non diventeremmo mai amiche.
Parlammo un po’. Quando stavo per andarmene … mi fermò
-vieni oggi a vedere gli allenamenti? Forse ci sarà Josh! Dai così lo conosci!
-va bene, ci vediamo alle 4.
-a dopo.
La lasciai con quelle ragazze e mi diressi a casa. Ero di malumore. Forse perché stavo cominciando a rendermi conto che questa amicizia non sarebbe durata. O forse semplicemente perché non mi andava di andare ad assistere agli allenamenti. Ma lo avrei fatto per lei.
All’orario pattuito raggiunsi … davanti la scuola, c’erano molte persone ma a quanto pare non Josh. Decisi comunque che una volta là sarei rimasta e ne avrei approfittato per fare i compiti, ma dopo un’ora cedetti, mi misi le cuffie dell’iPod e iniziai a perdermi nel mio mondo.
Ad un tratto sentì qualcuno strattonarmi. Aprì gli occhi ed era un ragazzo, moro, carnagione scura e occhi castani. L’avevo già visto da qualche parte ma inizialmente non lo identificai.
-che fai dormi?
-che fai rompi?
-ahah siamo scontrosetti..
-ci conosciamo?
-sono Zayn.. sono il ragazzo nuovo della tua classe di musica. Ti ho riconosciuta!
-ah già.. io sono Juliana
-lo so
-ok, adesso posso ritornare alla musica?
-non ti alleni?
-ti sembra che io mi stessi allenando?
-ahah in effetti no.. ci sai andare?
Chiese indicando lo skateboard. Probabilmente dalla mia espressione schifiata capì che la risposta era no.
-allora ti insegno!
Guardai l’orologio fingendo che fosse tardi. In effetti lo era. Dovevo tornare a casa.
-No scusa, devo andare. Ciao!
-ok, ci vediamo.
Chiara mi raggiunse ed insieme ci incamminammo.
-chi era quel ragazzo?
-Zayn, quello di musica
-ah già, che porco!
-ti sei già stancata di Josh?
-no, era solo una costatazione.
-certo certo, ci vediamo domani.
Mi lasciò sul vialetto di casa mia e se ne andò.
Bhe in effetti era un bel ragazzo..
Trascorsi tutta la serata cercando di fare i compiti, ma non ci riuscii, era come se ci fosse qualcosa a bloccarmi. O semplicemente non ne avevo voglia. Come al solito. Stranamente ero sempre andata bene a scuola, pochissime insufficienze in quei quattro anni di liceo. Dico stranamente perché passavo un’ora, massimo due studiando, ma avevo sempre ispirato simpatia e fiducia nei miei professori.
Chiusi i libri rassegnata e mi coricai. Poltrii con gli auricolari nelle orecchie e “Be Like You” di Ed Sheeran in sottofondo.

Quel giorno..


recensite vi prego, sia commenti positivi che negativi e se volete ditemi anche se vi è sembrato troppo lungo/corto come capitolo. Grazie xxx