HAMBURGER CROCCHETTE SURPRISE FEVER

- Oh, un posto! -
L'esclamazione di Anzu giunse come lo sparo durante una gara di corsa: a quelle parole, Yugi, Atem, Jonouchi e Honda scattarono verso il tavolino appena liberato, facendo slalom tra passanti casuali che non si sa bene cosa facessero lì, evitando i bambini alti mezzo metro - che, per una non ben precisata legge fisica, finivano con precisione chirurgica in mezzo ai piedi, portando alla caduta della povera vittima - e saltando una massa informe spiaccicata al suolo di non identificata natura ma senz'altro altamente scivolosa; il tutto mantenendo perfettamente in equilibrio i loro hamburger+patatine+bevanda+cannuccia che oscillavano pericolosamente sui loro vassoi.
I quattro si lasciarono cadere sulle sedie, stremati ma vittoriosi.
Con un gesto rapido, Honda liberò il tavolino da cartacce residue dei precedenti commensali, dando la possibilità a tutti di posarvi i rispettivi vassoi.
Anzu e Ryou giunsero con calma, la strada spianata dagli altri quattro.
Tuttavia, data l'impossibilità fisica di far stare sei vassoi su un tavolino di un metro per un metro, si optò per impilare quelli di Atem e Yugi e quelli di Jonouchi e Honda, liberando due posti per la ragazza e l'albino.
Una volta rubate impunemente delle sedie nelle vicinanze - che, chissà perché, erano libere - per avere sei posti, il gruppo decise che era ormai giunto, finalmente, il tanto agognato momento.
- Sono due ore che non mangio! - fece Jonouchi, aprendo la confezione del suo BigMac e avventandosi sul contenuto.
- E quando mai... - sospirò Anzu, alzando gli occhi, divertita, mentre prendeva un paio di patatine.
Date le bocche estremamente impegnate con panini talmente grandi da doverli mordere a rate o con indefinite crocchette di pollo associate a salse altrettanto indefinite, nessuno parlò per un quarto d'ora abbondante.
A spezzare quel silenzio che forse tanto silenzio non era fu Ryou - colui che aveva preso le indefinite crocchette di pollo associate a salse altrettanto indefinite, sì.
- Avete notato che si può vincere una consumazione gratuita? - domandò.
Quando si rese conto che l'attenzione dei presenti si era spostata del tutto su di lui, sollevò la sua Coca Cola e indicò la fascia strappabile che la avvolgeva: - C'è scritto che, strappando la fascia, c'è la possibilità di vincere qualcosa. -.
Non aveva neppure fatto in tempo a finire la frase: gli altri cinque avevano afferrato le proprie bevande e, con rara grazia inesistente, avevano tolto la fascia, per poi girarla e leggere i risultati.
- Uffa... - gemette Jonouchi, lasciando cadere la striscia sul vassoio.

Ritenta, sarai più fortunato!