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Autore: Hermione92    22/09/2007    10 recensioni
Il sangue. La prima cosa che differenzia Draco da Hermione, che li divide. Ma se per un istante il loro sangue non avesse differenze? Fatemi sapere cosa ne pensate.Buona lettura, baci, Hermione92.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ZERO NEGATIVO

-BLOOD'S MATTER-


Apro gli occhi, molto lentamente. Sento le palpebre pesanti, la gola mi brucia terribilmente e sento il bisogno di bere litri di acqua ghiacciata. Per un istante vedo tutto sfocato, prima di riuscire a mettere a fuoco ogni piccolo particolare della stanza. Sono nel mio dormitorio, nella stanza che divido con Blaise. Come sono arrivato qui? Non ricordo, non ricordo assolutamente nulla. Ero... sinceramente in questo momento non ne ho idea. Non so minimamente quello che e' successo. So solo che ora mi trovo qui, nel mio letto.

Ma come ci sono arrivato? E da dove?

Giro piano la testa, tenendola appoggiata al cuscino, ovviamente anallergico e della consistenza migliore per il mio povero collo. Il letto di Blaise e' occupato, credo sia notte. Non ne sono sicuro, non posso esserlo. Nei sotterranei non c'e' nemmeno una finestra, non si puo' vedere il sole che filtra attraverso i vetri. E' buio, e' completamente buio.

Come la mia mente, come i miei ricordi.

Io, Draco Malfoy, non ricordo piu' niente. Credo di avere la testa avvolta nella nebbia.

Giro su me stesso, per vedere meglio la figura stesa tra quelle coperte di seta verde. So che non e' Blaise... e' andato a casa per le vacanze di Natale e... e ci sono andato anch'io. Allora come mai non sono al Maniero? Comincio a ricordare mio padre che mi dava il benvenuto, i Mangiamorte che facevano una riunione nella sala del banchetto e lo sguardo di mia madre. Rabbrividisco, ricordando improvvisamente i Cruciatus lanciatimi da Lucius. Poi piu' niente. Il marmo freddo del pavimento dei sotterranei, mia madre Narcissa che lo pregava di smetterla, di risparmiare la mia vita. Ma lui sembrava non sentirla, per niente. Non ricordo altro, credo di essere svenuto tra le lacrime e le urla di mia madre e freddo ghigno stampato sul volto di mio padre.

Ricordo tutto. Be'... quasi tutto.

Quel dolore forte e lacerante. Quella punizione che mi e' stata afflitta perche' ho deciso di non adempiere a quelli che sono i miei doveri da Malfoy. Ho deciso di non diventare un Mangiamorte, di tirarmi fuori da ogni responsabilita', da ogni scelta di mio padre. So bene che per lui era la cosa piu' importante, ero l'erede che doveva sostituirlo al seguito del Signore Oscuro.

Era scritto nel mio sangue, lo e'.

Mi sono ribellato, ho preferito fare di testa mia. Non so ancora qual'e' il mio destino, non ne ho idea... so solo che non e' quello. Forse ho sbagliato a ribellarmi, non sono altro che una marionetta nelle mani di persone che vogliono avermi ai loro piedi... ma ho deciso di tagliare quell'orribile filo, quello che mi legava alle loro mani.

Credo di avere il diritto di scegliere il mio futuro... almeno lo credevo.

Guardo ancora il letto di Blaise, vedo dei capelli ricci e castani sparsi sul cuscino. Tolgo le coperte dal mio corpo, mi sento stanco, veramente stanco. Provo ad alzarmi, mi siedo sul letto e soffoco un gemito. Sento la pelle pizzicare, ogni centimetro sembra prendere fuoco, anche solo se respiro. Questa volta il vecchio Lucius ci e' andato giu' pesante. Appoggio i piedi per terra e tento di sollevarmi. Questa volta non riesco a trattenermi e gemo, facendo una smorfia di dolore.

-Cosa?- e' una ragazza che occupa il letto di Blaise, vedo che si gira verso di me. Apre gli occhi. E mi blocco.

I suoi occhi cioccolato mi fissano, scrutandomi, mentre io, con i miei riesco solo a pensare a quanto sia bella. Sbatte lentamente le palpebre e si solleva piano. Si siede, e' di fronte a me. E non riesco a muovere un muscolo.

Cosa ci fa Hermione Granger qui? Tra le serpi?

E perche' sento il cuore battere piu' velocemente?

-Stai male?- mi chiede, con una voce che mi fa pensare che forse e' veramente preoccupata per me. Nessuno lo e' mai, tranne mia madre. Nessuno si sofferma a chiedersi se sto bene o male.

Nessuno nota mai quello che ho dentro. Nessuno nota la tempesta dietro la mia indifferenza.

-Pf...- mugugno -Niente che ti possa interessare, Mezzosangue.-.

Mezzosangue.

Una parola che so di usare spesso, una parola che ormai e' diventata un'abitudine. Un qualcosa di offensivo, che sminuisce molte persone di fronte a me, di fronte ad un Purosangue. Un offesa determinata dal sangue, dal sangue di genitori che alla fine una persona si trova ad ereditare.

Mai per sua scelta.

Potrei benissimo essere nato in un'altra famiglia, la cosa non importerebbe a nessuno. O forse a tutti. Se io non fossi un Purosangue ogni cosa sarebbe diversa, gli sguardi che mi rivolgono, le parole con cui vogliono fare colpo. Io non avrei piu' quell'importanza che ho ora, avendo questo sangue.

L'odio.

Odio determinato da origini diverse. Ma alla fine lei ne ha colpa? Non ha scelto lei di nascere da Babbani, cosi' come io non ho chiesto di nascere Malfoy. Ma il mondo va cosi'. Credo di odiare quelli come lei perche' mi e' sempre stato insegnato che e' giusto cosi', che nel mondo le cose devono essere o bianche o nere.

O Babbani, o Purosangue.

L'odio?

Questione di sangue.

E i Purosangue sono sempre i migliori. Cosi' odio. Odio lei e odio quelli come lei. Ma alla fine e' veramente diverso il nostro sangue? E' veramente determinante? O alla fine e' solo un modo per far sentire persone piu' importanti di altre?

E' solo sangue. Credete che si possa dire?

-Io non parlerei cosi', se fossi in te.- mi guarda, prima severa, poi il suo sguardo si addolcisce -Ti conviene sdraiarti. Madama Chips ti ha imbottito di pozioni.- si alza e arriva accanto al mio letto. Non sento il rumore dei suoi piedi sul pavimento, arriva leggera, scalza, come se non le importasse niente al di fuori di quello che si e' messa in testa di fare.

Piccola testarda Mezzosangue.

-Madama Chips?- chiedo, sbigottito.

-Sei stato portato qui. Non sappiamo da chi. Sei finito in infermeria, hai perso troppo sangue, non hanno potuto somministrare la pozione Rigeneratrice. E' stato necessario farti una trasfusione... di un litro e mezzo...- mi guarda comprensiva, tirando completamente le coperte, facendole arrivare in fondo al letto.

-Vuoi dire che il mio prezioso sangue e' macchiato da quello di qualcun altro?- domando, sgranando gli occhi.

Si', e' sempre questione di sangue.

-Si'... esatto...- risponde lei, mordendosi il labbro inferiore.

-Spero almeno che sia puro...- abbassa lo sguardo, lasciando andare le coperte. Il mio sguardo vaga sulla sua figura, fino ad arrivare al suo braccio... rialzo la testa di scatto, soffocando un gemito per il dolore e il disgusto -Granger... non e' il tuo, vero?-.

-Ecco...- sospira, rialzando lo sguardo, per sfidarmi, da vera Grifondoro -Non ha senso mentire, giusto?- annuisco, quasi impercettibilmente -E' il mio.- sto zitto, e cosi' fa anche lei. Mi guarda, quasi aspettando una mia reazione violenta, ma non ho intenzione di urlare, credo. Devo mantenere la calma.

Ho il suo sangue che mi circola nelle vene, insieme al mio.

Sangue sporco.

Sangue puro.

Il mio e il suo.

Ora non fa piu' differenza.

Come ho gia' detto: e' sempre questione di sangue.

-Cosa?- sibilo, cercando di mantenere la calma... che tra poco andra' a fare un giro fuori dal mio corpo per non tornare mai piu'.

-Il mio era l'unico sangue disponibile... Malfoy non dico che a me faccia piacere sapere che il mio sangue scorre nelle tue vene, ma non potevo lasciarti morire.- mi guarda, cercando di farmi ragionare, ma mi sembra una situazione troppo surreale -Oltretutto...- comincia, con un sospiro -Oltretutto...-.

-Oltretutto?- la esorto a continuare.

-Dimenticherai questa notte, dimenticherai tutto quello che e' successo o che succedera' nel periodo in cui il tuo sangue e il mio convivono senza amalgamarsi totalmente...- spiega', con il suo cipiglio sa So-tutto-io.

-Ogni cosa?-.

-Stando a quello che ha detto Madama Chips... si'...- mi guarda ancora, riprendendo in mano i lembi della coperta.

-Oh...- non riesco a dire altro -Ogni cosa.-.

-Dai... ora sdraiati.- mi sorride -Sei troppo debole per stare seduto... sei troppo debole per fare qualsiasi cosa non sia respirare o dormire...- il suo sorriso si allarga, mentre io mi sdraio piano, sotto il suo sguardo.

Il mio, di sguardo, scende lungo la sua figura. Noto ancora il pezzo di cotone sul braccio, quello che mi ha fatto capire che lei mi ha salvato la vita. E noto la sua camicia da notte. Ora... perche' non ci ho fatto caso prima? Stare con la Granger, vestita in questo adorabile modo, volendo posso anche dire svestita... be', puo' rivelarsi interessante.

Un secondo.

Lei e' Hermione Granger, e' una Mezzosangue! Io non posso desiderare una come lei! Io sono troppo puro per quel genere di cose, lo sono troppo! Mi dimentichero' tutto, e' vero... ma lei... lei probabilmente non lo fara'.

-Tutto bene?- mi guarda, mentre mi rimbocca le coperte.

-Io...- cosa fare? Fingere di stare male per farmi coccolare (se capite cosa intendo)? O dire la verita'.

-Con me non devi fingere. Quello che succede questa sera, in questa stanza... resta in questa stanza...- non smette di guardarmi, con quei suoi occhi dorati.

Giuro che se non distoglie lo sguardo le salto addosso! Ora!

-Io...- comincio, mentre lei si abbassa piano, sopra di me -Io...- non so come mi sento in questo momento, ma non mi piace, per niente.

Credo sia colpa del sangue che mi circola nelle vene in questo momento. Gia' deve proprio essere quello. Insomma... di fronte a lei non mi sono mai sentito cosi', ero sempre tranquillo, ma... ora... non lo so.

Questione di sangue, ancora.

-Stai tranquillo.- mi passa piano una mano sulla fronte, sento il suo tocco caldo sulla mia pelle e tremo -Hai freddo?- domanda, preoccupata.

-Si'...- dico piano, preferendo mentire anche a me stesso piuttosto che ammettere che la colpa del mio tremore e' lei, una Mezzosangue.

E io ho il suo sangue nel mio corpo.

-Ehm...- si guarda intorno, mordendosi ancora il labbro inferiore -Madama Chips ha detto che... in questo caso... dovrei scaldarti io...-.

-Scusa?- domando, con la voce che mi muore in gola.

-E' meglio... per il processo che... che deve fare il sangue...- arrossisce, abbassando lo sguardo.

-Se per te e' un problema...- spiegatemi perche' ho detto questa frase!

-No. se hai freddo e' giusto che io ti scaldi.- mi sorride, per tranquillizzarmi.

-Fai sempre cosi'?- chiedo, spostandomi ad un lato del letto.

-Cosi' come?- mi chiede, scuotendo lentamente la testa.

-Da buona e dolce infermierina...- dico, stupendomi delle mie stesse parole.

-Si', e' nella mia natura.- solleva ancora le coperte e si siede accanto a me -Non credo sia un male voler aiutare le persone.- si sdraia, riesco a sentire il suo profumo che mi solletica le narici -Anche quando mi hanno detto che il tuo sangue e' del gruppo Zero negativo... io non mi sono tirata indietro...- si tira addosso le coperte e si gira verso di me, facendomi venire un altro brivido.

Zero negativo.

Il mio gruppo sanguigno, quello che puo' donare a tutti, ma ricevere solo da se stesso. Buffo per un Malfoy, vero?

-Gia', il mio sangue...- sospiro', restando immobile.

-Cosi' puro e in questo momento orribilmente macchiato dal sangue della figlia di due Babbani! E' una cosa inconcepibile!- dice, fingendosi melodrammatica -Puoi dirlo, in questa situazione posso lasciar correre...-.

-Gia'. La purezza del mio sangue alla fine esistera' solo grazie ad altro sangue, ma sporco...- la guardo ancora, sentendomi studato dai suoi occhi.

-Sei strano, Malfoy. Lo devo attribuire al mio sangue?- mi chiede.

-Probabile...- ghigno, guardandola negli occhi.

La vorrei baciare.

Vorrei prendere le sue labbra tra le mie. Tenerla tra le mie braccia. Ma... io sono un Purosangue, lei e' una Mezzosangue. Non si puo'.

-A cosa pensi?- mi domanda, curiosa.

-A niente.- dico.

-Anche se ti impegni non potrai mai non pensare a niente!- sorride ancora. E' incredibile il numero di volte in cui sorride in meno di un'ora -Non voglio conoscere tutti i tuoi pensieri...- continua -Non ti preoccupare.-.

-Non devo?- domando, avvicinando il mio viso al suo, avvicinando il mio corpo al suo calore.

-Non devi.- deglutisce -Cosa?- chiede, mentre io mi avvicino ancora.

Questione di sangue.

E' sempre stato cosi', ma alla fine il nostro sangue e' uguale, no?

Zero negativo.

Allora di che mi preoccupo? Mi avvicino ancora a lei, alzo le braccia, con uno sforzo notevole e le poso una mano sulla guancia, l'altra invece va tra i suoi capelli.

-Cosa...?- chiede ancora, incredula.

-Shhh- la zittisco, prima di posare leggermente le mie labbra sulle sue.

La sto baciando.

Sto assaggiando le sue labbra carnose, che hanno un sapore fresco e dolce. Il sapore della mia dolce Mezzosangue, la mia dolce Hermione.

E non m'importa del sangue, non in questo momento.

-Ti stai macchiando...- mi dice, quando ci stacchiamo per riprendere fiato.

-No. Sono gia' macchiato...- abbassa lo sguardo -Ma non m'importa, per niente.-.

Ci baciamo ancora, ancora e ancora. Come se dai nostri baci dipendesse la nostra vita, la nostra sopravvivenza. E in quella notte non ci curiamo piu' del nostro sangue, delle origini. Non ci curiamo di niente se non l'uno dell'altra.

Facciamo l'amore.

Come io non l'ho mai fatto in vita mia. Sembriamo conoscerci da sempre. Sembra che sappiamo ogni cosa dell'altro. Tutto, quando in realta' non sappiamo altro che le apparenze. Il piacere dato dai nostri gesti, qualcosa di proibito, qualcosa che vale tantissimo, ma che io non potro' mai riavere.

Qualcosa che devo dimenticare.

Ma lo ricordo dopo, solo quando lei si appoggia nuda sul mio corpo, con la testa sulla mia spalla. Mi accarezza dolcemente il petto, fino a quando si addormenta e a me rimane il sapore della notte appena passata tra le labbra, nelle mie membra.

Nel mio sangue.

E piano crollo tra le braccia di Morfeo, sperando di non dimenticare. Mai.

Mi sveglio, stirandomi nel letto. Scosto velocemente le coperte, mentre apro gli occhi e cerco di abituarmi alla luce. Sento che manca qualcosa mentre vado in bagno e mi faccio una doccia bollente. Sento l'acqua scorrere sul mio corpo, mentre anche la sensazione di beatitudine provata al mio risveglio svanisce. Torno nella stanza, appoggio una camicia pulita sul letto. Un lieve profumo arriva alle mie narici. Mi ricorda qualcosa, ma... cosa?

Passo tutta la giornata con quel senso di inquietudine, con la sensazione di star dimenticando qualcosa. Passo i pranzi in sala grande, lontano dagli sguardi di tutti. Il resto della giornata vago per il castello. In qesto momento, dopo cena, sono sulla riva del lago nero e cammino lentamente. I miei occhi notano una figura appoggiata contro il tronco di un albero. Mi avvicino, cercando di non fare rumore e mi siedo accanto a lei. A Hermione Granger.

-Come mai qui?- mi domanda, senza girare la testa.

-Pensavo.- rispondo, senza chiedermi nemmeno perche' spreco il mio tempo parlando con lei.

-A cosa?- chiede, curiosa.

-A niente.- dico, sapendo di mentire.

-Anche se ti impegni non potrai mai non pensare a niente!- sorride -Non voglio conoscere tutti i tuoi pensieri...- continua -Non ti preoccupare.-.

-Cosa?- chiedo.

-Niente io...- arrossisce, abbassando lo sguardo.

Zero negativo.

-Mezzosangue...- dico, guardandola.

-Il mio sangue e il tuo sangue non sono poi tanto diversi.- dice, tranquilla.

-Hermione...- sussurro.

-Cosa?- chiede, sgranando gli occhi.

-Era un sogno?-.

-No.- scuote la testa.

Mi alzo, senza sapere cosa dire, cosa fare. La guardo un'ultima volta, girandomi. Sento che si alza anche lei e fa qualche passo per raggiungermi.

E' questione di sangue. E' sempre questione di sangue.

-Sono contento che sia stata tu... a salvarmi la vita.- mi giro verso di lei e immergo i miei occhi nei suoi.

Il sangue m'importa cosi' tanto?

No.

Per una volta voglio essere io a decidere.

E la bacio.

Il sangue? Non e' piu' un problema.

E' sangue, solo sangue.

E' sempre questione di sangue.

Ma non questa volta:

ora c'e' di mezzo il cuore.





Note dell'autrice: non so come mi sia venuta questa idea. So solo che non sono riuscita a non metterla su carta. Sinceramente non ho ancora capito come defnire questa shot... mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Grazie comunque, baci, Hermione92.

  
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