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Autore: A_YOLO_1D    07/03/2013    0 recensioni
Per Alessia andare in una scuola per ADOLESCENTI PROBLEMATICI CON DISTURBI PSICOLOGICI è un vero inferno. A tenerla in vita sono le sue 5 migliori amiche ed Harry, un ragazzo nuovo appena arrivato.
Riuscirà lui a farla rivivere e a farle usare le lamette solo depilarsi?
E lei riuscirà a insegnare a lui il controllo della rabbia?
Leggete e scoprirete c:
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprii gli occhi 'clic!' e guardai fuori dalla finestra sbuffando: ecco un altro stupido giorno, in quella stupida scuola di quella stupida città.
Andare in una scuola per ''ADOLESCENTI PROBLEMATICI CON DISTURBI PSICOLOGICI'' doveva essere un pregio, una seconda possibilità che molte persone non possono permettersi.....almeno così diceva il volantino che aveva come stregato i miei genitori.
Mi alzai controvoglia e andai a farmi la doccia.
Mentre mi toglievo il reggiseno il mio sguardo scivolo sui miei polsi e sulle mie braccia: ormai erano solo cicatrici bianche su una pelle leggermente rosea. Rimasi immobile per qualche secondo poi mi scrollai ed entrai in doccia tirandomi la tenda dietro.
La mia compagna di stanza, Marty, era gia in classe...bhè probabilmente tutti lo erano già ed io ero sempre come la solita ritardataria. 
Mi vestii con un paio di jeans stretti tutti strappati, una maglia nera tenuta stretta da delle spille e delle converse bianche.
Appena entrati in classe vidi prima lo sguardo infuriato della mia prof di latino, poi quello divertito e rimproveratorio delle mie 5 migliori amiche, la mia vita: Kikka, Marty, Aua, Zoe e Michi.
Notai che l'unico posto libero rimasto era affianco ad un ragazzo che non avevo mai visto, doveva essere nuovo.
Era un ragazzino alto, fisicoso (?) e riccio, con due occhi verde smeraldo e due labbra piene e carnose.
Stava fissando il volantino della scuola con disprezzo.
Mi spostai leggermente verso di lui:
-So cosa stai provando, ci sono passata anche io.
-No, non così....
-Cosa intendi dire?
Dissi, ma non ottenni risposta; decisi di cambiare argomento:
-Comunque io sono Alessia
-Harry
mi sorrise rivelando due adorabili fossette.
-Tu perchè sei qui?
proseguì curioso
-Oh tante cose.....autolesionismo, bulimia, athelofobia. depressione, te ne potrei elencare un casino! Voglia di morire, .....ma quella solo da un mese fa quan.....
mi bloccai
-Quando?
questa volta fu lui a non ottenere risposta. 
-Ok ho capito....io invece ho un po' di difficoltà a gestire la rabbia, e secondo i miei genitori questo è il posto adatto per rimettermi in riga.
-Illusi....
dissi, per poi tapparmi la bocca subito con una mano.
Lui mi guardò divertito 
-Già....illusi....
Suonò la campanella ed io mi preparai psicologicamente alla prossima materia, quella che odiavo più di tutte: EDUCAZIONE FISICA.
Fortunatamente la prof era una cretina totale, ed io, Kikka, Marty e Aua riuscimmo a sgattaiolare fuori, mentre Michi e Zoe dovettero sorbirsi 20 giri di corsa della palestra....poverette :c
-Non è male il nuovo arrivato
commentò Aua
-Eh già! E' l'ideale per una botticella! 
Scherzò Marty facendomi l'occhiolino e dandomi una leggera gomitata.
-Il ricciolinoooooooooo
urlò Kikka accendendosi una sigaretta e poi passandomi l'accendino.
-Sì, oggi abbiamo parlato un po' durante latino, è simpatico, anche se dice che ha qualche problema a gestire la rabbia...
Dissi aspirando e poi buttando fuori dai miei polmoni un fumo grigiastro.
-Tomlinson! Che ci fa lì fuori?!
"Merda!" pensai "Merda, merda, merda!!!!"
-Cosa ha in mano? Sa bene che qui è vietato fumare qualsiasi cosa!!
-Ma prof....
Provai a difendermi, senza speranza.
-Dal preside, subito!
-Fanculo!
sussurrai, evidentemente non abbastanza piano...
-Mi scusi?
-Niente, niente u.u
Entrai in presidenza e mi sedetti comodamente sulla sedia....ormai ero abituata a quel posto, per me era come una seconda stanza.
-Come devo fare con te, signorina Tomlinson?
-Niente prè, non può semplicemente ignorarmi? Sarebbe un vantaggio per entrambe!
-Basta!
Lei si raddrizzò sulla sedia ed appoggiò i gomiti alla cattedra.
-Perchè non capisci Alessia, perchè NON VUOI capire? Noi stiamo cercando di aiutarti, di farti tornare ad essere feli...
-NO! 
Scattai in piedi gettando la sedia dall'altro lato della stanza e sussurrai:
-Voi non mi state aiutando, anzi mi state rovinando!!
E con quelle parole uscii sbattendo la porta alle mie spalle.
Fuori di essa c'era Harry che aspettava il suo turno.
-Bel modo di iniziare il primo giorno di scuola novellino!!
scherzai
-Beh ti avevo detto che avevo qualche problemino nel gestire la rabbia! ...e comunque, da quello che ho sentito da fuori la porta, anche tu non ti risparmi!!
Disse facendomi l'occhiolino e entrando in quella terribile stanza.
Rimasi per due minuti a fissare la porta chiusa dove era appena scomparso Harry quando mi sentii scossare da dietro. Mi voltai di scatto e vidi Zoe che mi sventolava la mano davanti agli occhi cercando di rianimarmi dal mio coma.
-Hai sentito?
-Che?
-Il ragazzo nuovo ha picchiato Malik e gli ha rotto il naso!
Nel sentire quelle parole un grande senso di goduria pervase nel mio corpo: Zayn 'sonofigoeloso' Malik si era rovinato il faccino!! 
"Oh no poverino!! E come fa ora che il suo bel visino perfetto è stato rovinato!?" pensai sghignazzando. 
In quell'esatto momento uscì Harry dalla presidenza a passo veloce ed io cercai di raggiungerlo.
-Hai rotto il naso a Zayn 'bellafratellosonomegliodiunmodello'' Malik!! Ti stiimooooo
dissi ridendo con il fiatone.
Lui mi guardò....notai che aveva gli occhi arrossati....aveva pianto....aveva pianto davanti al preside?!.....aveva pianto per Malik ed il suo naso?! 
-Non era per il naso rotto che mi hanno chiamato
tagliò corto lui mettendo fine a molti miei pensieri e tirando su con il naso
-E allora perchè?
ero curiosa, ma non solo quello....era come se mi importasse di lui....importasse davvero.
-Mio padre....
iniziò ma le parole gli si spensero in bocca e stava per rimettersi a piangere.
-No, non qui
lo presi per un polso e lo trascinai dentro lo sgabuzzino dei bidelli.
Appena finito di accertarmi che la porta fosse ben chiusa mi voltai verso di lui: stava piangendo.
Era il modo di piangere più bello che io avessi mai visto: 
teneva gli occhi fissi davanti a se, mentre le lacrime uscivano a sua insaputa rigandogli le guance.
Mi avvicinai piano piano a lui fino ad essergli di fronte.
A quel punto lui spostò lo sguardo su di me e fece un respiro profondo.
-Sei sicuro di farcela? Se non vuoi parlarne oppure se non te la senti a me va be......
Non riuscii a finire che lui mi bloccò e mi disse piano:
-Ci riuscirò a patto che tu mi racconti cosa è successo.
-Cosa??
-Non fare finta di non capire, cosa è successo un mese fa?
-......

  
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