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Autore: Moonspell    07/03/2013    3 recensioni
"Lascia che siano loro a decidere in che cosa sperare: smettiamo di scegliere noi per loro. La Libertà è un arma a doppio taglio, lo so, ma cercare di impedirgli di ferirsi, vuol dire toglierli la possibilità d’essere Liberi"
In un mondo in cui gli Ideali valgono la propria vita e non solo, ognuno verrà messo alla prova dal proprio cuore per trovare un posto in una guerra che non si può evitare. Non importa quanti anni si abbia, perchè la guerra non guarda in faccia a nessuno.
Pausa estiva: momentaneamente congelata
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Classe 1960'
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L’erba danzava sotto la carezza leggera del vento, che innalzava il ruvido canto dei grilli, accompagnato dal lontano ed ovattato scrosciare delle fronde degli alberi e sporadiche voci gracchianti di rospi raccolti attorno ad uno stagno non troppo lontano. Tutto sembrava cantare alla luna, alle stelle che da secolari spettatori si beavano dell’armonia della natura, fremendo appena nel loro bagliore, a vibrare dell’emozione che quei canti offrivano loro. Ma non erano le uniche che si lasciavano cullare da tanta pace, non solo loro si estasiavano di quella perfezione che gli era comunque estranea.
 
-Mia sorella e mio cognato non possono esporsi più di così… con altri due figli in arrivo non voglio che rischino più di quanto già non fanno. Tienili fuori, te lo chiedo come favore personale!- comparve silenziosamente al suo fianco, perdendosi a sua volta a guardare la vasta campagna che si estendeva davanti a loro, selvaggia, incolta
 
-Lo capisco, ma sono due maghi formidabili, il loro aiuto si è comunque dimostrato fondamentale!- la sua voce stanca era combattuta, combattuta dai sentimenti e fredda razionalità:-Quale futuro pensi potremmo offrire ai tuoi nipoti se fallissimo?- si voltò a guardarlo, studiò il suo profilo contratto e teso, ma la sua espressione era indissolubile:-Molto bene. Mi premurerò di tenerli al sicuro, non saranno toccati delle nostre azioni- tornò sull’orizzonte:-Due hai detto?- chiese stupefatto
 
-Si, due… è incinta di pochi mesi: verranno alla luce alla fine di Marzo, il mese della Rinascita!- disse tradendo la sua agitazione, la sua quasi infantile emozione, tremante di soddisfazione ed impazienza
 
-Un segno più che positivo, non trovi?- si mostrò divertito da quel suo giovane animo fiducioso, pieno d'aspettative:-Ma dimmi, hai pensato a quello che ti ho chiesto?- fu con quella domanda che si fece più serio, lasciandosi sfuggire un bagliore di speranza nel suo sguardo
 
-Sei sicuro di questa tua scelta? Non credi sia troppo azzardata? In fondo, sono solo dei ragazzi. Hanno ancora una vita intera davanti a loro… sei disposto a sacrificarla?- amareggiata la sua voce, incrinata dal dubbio, seguita da un sospiro di incertezze
 
-La scelta non è mia, ma spetta a loro- fu pacato in quelle sue parole, quasi dolce, comprensivo:-Ognuno di noi deve scegliere il proprio posto a questo mondo, e molti di loro sono sicuro hanno già preso la loro decisione a riguardo. Noi gli offriamo solo la possibilità di non doverla portare avanti da soli- assottigliò gli occhi quando la brezza estiva gli accarezzò il volto, ed assaporò a pieni polmoni le dolci fragranze che gli offriva, grato di quel dono
 
-Ma forse, forse dovremmo aspettare, dargli tempo...- indugiò ancora sulla propria strada, chinanado il capo per osservare le loro ombre dilatate davanti ai suoi occhi, lunghe ed affusolate. Il dubbio era il primo passo da fare per compiere una scelta
 
-Per quanto credi che Lui aspetterà? Quanto tempo credi che gli lascerà?- fu con altri dubbi che rispose, tradendo nei suoi toni il proprio dolore, ma senza perdere quella sua amabilità, gentile e sicuro come sempre, accompagnando per mano il suo interlocutore alla soluzione delle sue incertezze
 
-Il nostro compito è proteggerli, offrirgli un futuro. Sono solo ragazzi! Noi abbiamo giurato...- tradì la sua rabbia, la sua indignazione, il rifiuto: il secondo passo che lo portò un poco più vicino alla sua presa di decisione. Rialzò il capo per andare a studiare il suo profilo nell’ombra
 
-Ognuno è padrone del proprio destino. Saranno loro a decidere quale strada intraprendere, determinando così il Proprio futuro- non si voltò a guardarlo, rimase impassibile, algido e fiero:-È ciò che ci si aspetta da degli Uomini. Non pensare più a loro come a dei ragazzi spensierati e pieni di opportunità: questo mondo gli ha tolto il Tempo e la Possibilità d'esserlo. È sciocco convincersi del contrario, gli faresti solo del male-
 
-Ma c’è sempre la speranza che…- non fece in tempo a terminare, non gli fu lasciata la possibilità di concludere, dovendosi interrompere per ascoltare
 
-Lascia che siano loro a decidere in che cosa sperare: smettiamo di scegliere noi per loro. La Libertà è un arma a doppio taglio, lo so, ma cercare di impedirgli di ferirsi, vuol dire toglierli la possibilità d’essere Liberi- studiò il lungo silenzio che seguì le proprie parole, ne assaporò l’incertezza, la riflessione, e parve lentamente compiacersi
 
-Accetto!- non ci fu più indugio, ed alzò il mento pieno d’orgoglio, sospirando di nuova convinzione, di nuova vivida certezza, quasi avesse il cuore più leggero
 
-Sei sicuro? Ciò richiederà da parte tua una grande responsabilità: vite di giovani uomini e donne dipenderanno dalle tue scelte!- si voltò totalmente per guardarlo, e attese che specularmene lui lo imitasse, andando a scrutare nei suoi occhi i suoi sentimenti, come un padre che cerca nello sguardo del figlio le sue insicurezze per appianarle, ma non ne trovò
 
-Proprio per questo accetto: questo mondo non si vuole prende alcuna responsabilità verso di loro, quindi lo farò io. Mi prenderò l'impegno di ridargli in mano le redini della vita che gli stanno togliendo, perchè possano iniziare finalmente a Vivere- rispose con un mezzo sorriso sulle labbra, quello con cui affrontava ogni dovere, ogni decisione
 
-Molto bene, allora Noi siamo nelle tue mani, per ora!- disse sollevato, e si concesse di poter sperare ancora


NOTE


Buona sera a tutti. Questa storia iniziai a scriverla molti anni fa, ma non riuscii mai a concluderla. Tuttavia essa è sempre rimasta nel mio cuore e, un poco alla volta, ho continuato a lavorarci fino a darle una conclusione. Già in passato la pubblicai, inserii diversi capitoli ma oggi ve la proporrò mutata, con novità nella trama e nelle vite dei personaggi, sentendomi di averla migliorata, resa più ricca, e spero più gradevole per voi lettori. Ma questa è appunto solo una speranza, e spero che ad ogni modo voi vi sentiate liberi di esprimervi a riguardo, per aiutarmi a migliorare con qualche consiglio e parere, che possono anche essere gentili critiche, su questo non ci piove.
Per ora vi offro una piccola introduzione, vaga, come un piccolo indizio, sperando poi di accattivarvi con lo sviluppo della trama.



 

   
 
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